Santo Rosario:
segno infallibile di eterna salvezza
[50] Gli eretici, figli tutti del demonio che portano segni evidenti
della loro riprovazione, hanno in orrore l'Ave Maria.
Imparano,
magari, il Pater, ma l'Ave Maria no: preferirebbero portare sopra
di sé un serpe piuttosto che la corona o un rosario.
Anche fra i
cattolici coloro che purtroppo recano il marchio della
riprovazione non si curano della corona e del Rosario, ne
trascurano la recita oppure lo dicono con tiepidezza e in fretta.
Quand'anche non prestassi fede alcuna alle rivelazioni fatte al beato Alano, basterebbe la mia personale esperienza per
convincermi di questa terribile e pur consolante verità.
Io non so,
e nemmeno vedo chiaramente come avvenga, che una devozione
di così poco valore in apparenza, possa essere segno infallibile di
eterna salvezza e il non averla sia segno di riprovazione.
Tuttavia, nulla di più vero: vediamo, invero, i seguaci delle
nuove dottrine condannate nel nostri tempi dalla Chiesa,
trascurare assai, nonostante l'apparente loro grande pietà, la
devozione al Rosario e adoperarsi con i più speciosi pretesti a
levarla dalla mente e dal cuore delle persone che li avvicinano.
Certo, essi si guardano bene dal condannare apertamente, come
usano i Calvinisti, la corona, il Rosario, lo scapolare, ma il loro
modo di procedere per riuscire nell'intento è tanto più dannoso
quanto è più scaltro. Ne parleremo in seguito.
[51] La mia Ave Maria, il mio Rosario o la mia corona è la mia
preghiera preferita, è la mia pietra di paragone sicura per
distinguere quelli che sono condotti dallo spirito di Dio da quelli
che sono nell'illusione dello spirito maligno.
Ho conosciuto
anime che sembrava volassero come aquile fino alle nubi con la
loro sublime contemplazione, ed erano, invece, disgraziatamente
ingannate dal demonio; ed ho potuto scoprire la loro illusione
soltanto con l'Ave Maria ed il Rosario ch'essi rigettavano come
non meritevoli della loro stima.
L'Ave Maria è una rugiada celeste e divina che cadendo
nell'anima di un predestinato, le comunica una fecondità
meravigliosa per produrre ogni sorta di virtù. E più l'anima è
irrigata da questa preghiera, più diviene illuminata nello spirito,
infiammata nel cuore e fortificata contro ogni suo nemico.
L'Ave Maria è una freccia penetrante ed infocata: se un
predicatore la fa precedere alla parola di Dio che annuncia,
acquista la forza di trafiggere, commuovere e convertire i cuori
più induriti, anche se egli non sia dotato di molti talenti naturali per la predicazione. Fu questa la saetta segreta che la Vergine
santa come ho già detto suggerì a san Domenico e al beato
Alano come la più efficace per convertire gli eretici e i peccatori.
Da qui è nata l'abitudine di chi predica - l'afferma sant'Antonio -
di recitare un'Ave Maria all'inizio del discorso.
AVE MARIA!
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