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sabato 16 gennaio 2016

APOLOGIA DEL SANTISSIMO ROSARIO


BEATO ALANO DELLA RUPE, 
APOLOGIA DEL SANTISSIMO ROSARIO 
CAPITOLO I 


Perché il Rosario è chiamato 
il Salterio di Gesù e di Maria? 

 O amatissimo Padre in Cristo, la SS. Trinità, per mezzo del SS. Rosario della Vergine Maria, offre la salvezza ai peccatori. 

1. Il SS. Rosario, a motivo della sua musicalità, è chiamato anche il Salterio della Vergine Maria; e i Rosarianti sono chiamati i pii Musici di Dio e della Vergine Maria. Il Salterio di Maria si innesta sul Salterio di Davide: infatti, le Ave Maria sono i Cantici del Nuovo Testamento, come già lo furono i Salmi dell’Antico Testamento, come afferma Sant'Ambrogio. 

2. Si potrebbe paragonare il SS. Rosario al Sale della Divina Sapienza, dal momento  che sia il Padre Nostro che l’Ave Maria somigliano alle due saline della Sapienza di Dio, che rendono savie le menti dei fedeli. 

3. Qualcuno preferisce paragonarlo al Salterio, lo strumento musicale a 150 corde, simile all’Arpa, con il quale gli Ebrei musicavano i Salmi di Davide. 

4. A livello grammaticale e teologico, la parola PSALTERIUM contiene in sé dieci straordinari doni spirituali, che vengono offerti ai pii Musici di Gesù e Maria. 

Essi sono: 

I. P. il SS. Rosario offre la salvezza ai peccatori. 
II. S. il SS. Rosario fa scaturire sorgenti d’acqua dai cuori più riarsi. 
III. A. il SS. Rosario scioglie le catene del peccato. 
IV. L. il SS. Rosario dona la gioia a chi è nel pianto. 
V. T. il SS. Rosario porta la pace a chi è nella 4 prova. 
VI. E. il SS. Rosario allontana ogni miseria e angustia. 
VII. R. il SS. Rosario riporta il fervore negli Ordini Religiosi. 
VIII. I. il SS. Rosario illumina l’intelligenza per non sbagliare mai. 
IX. V. il SS. Rosario fa giungere vittoriosi al traguardo della vita. 
X. M. il SS. Rosario conduce i defunti in Cielo, mediante la Porta della Misericordia. 

Il SS. Rosario elargisce non solo questi doni, ma anche molti altri segni e prodigi, e posso davvero testimoniare che: 

1. veramente il SS. Rosario è il Cielo stellato, dalle 150 stelle più importanti dell’astronomia; 

2. realmente il SS. Rosario è il Paradiso Terrestre delle meraviglie di Dio, dove sbocciano i Rosari dalle 150 Rose, le Rose Angeliche delle Ave Maria, e i Rosari dalle 50 Rose, le Rose della Vergine Maria; 

3. veramente il SS. Rosario è l’Albero della Vita e della Sapienza, dai 150 Frutti Angelici, nei quali sono contenute tutte le grazie, e che Gesù e la Vergine Maria offrono ai devoti del SS. Rosario, come la Vergine Maria ha più volte rivelato.


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A oltre cinquecento anni dalla morte, sono disponibili, per la prima volta in traduzione italiana, tutte le opere del beato Alano della Rupe, riunite sotto il titolo Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario
Ed è proprio nelle pagine del ponderoso volume che si possono rintracciare le vicende straordinarie di questo frate domenicano, considerato dagli studiosi il vero iniziatore della storia moderna del santo Rosario, o Salterio di Maria, secondo l’antica definizione in uso in ambiente monastico. 
Il testo, che per tutto il XIX secolo conobbe ininterrottamente una diffusione mondiale, sarebbe, secondo le ricerche realizzate dal curatore, il più antico dedicato al santo Rosario. 
Già a un anno dalla morte di Alano della Rupe, il capitolo della Congregazione di Olanda dei domenicani tenutosi ad Haarlem aveva ordinato a tutti i frati di raccogliere e inviare in tale sede i suoi scritti. Negli anni a seguire, vista la devozione di quanti lo avevano conosciuto, furono stampate alcune delle sue opere. Fino a che, nel 1619, ancora un domenicano, Giovanni Andrea Coppestein, decise di avviare una revisione critico-filologica di tutti gli scritti del teologo bretone, editi e non, e rese possibile la pubblicazione delle sue cinque opere più importanti, raccolte nel B. Alanus redivivus, de Psalterio seu Rosario Christi et Mariae tractatus. Un’edizione che rappresentò la base di tutte le successive, compresa quella di Imola del 1847, a cui si riferisce la recente traduzione italiana. 


AVE MARIA!

giovedì 27 settembre 2012

"Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia".

IL ROSARIO DI MARIA SS.MA




8 maggio 1947.

Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...:

«Ti ho dato il 5 la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben det­to: pioggia di rose sul mondo. Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quan­te! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario!

Rose bianche, rosse, oro. Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Si­gnore!

Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina, e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall'Uomo, Innocenza di mio Figlio. 
Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi. 
Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Cari­tà. Tutto di Mio Figlio vi do, e tutto di Mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel Suo fulgore, io compio solo il ge­sto di dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le gra­zie!


E voi, mie dilette anime, ascoltate questa Mia parola: Fate con spirito ilare la volontà del Signore. Fare la Sua Ss. Volontà con tri­stezza è dimezzare il grande merito del farla. La rassegnazione è già cosa che Dio premia. Ma la gioia del fare la Volontà di Dio centuplica il merito, e perciò il premio, del fare questa divina Volontà, sem­pre, sempre, sempre giusta, anche se forse all'uomo non pare tale. 



Fate dunque con spirito ilare ciò che Dio vuole. E sarete a Lui gradite e a me, Madre vostra, dilettissime. State in pace sotto lo sguardo mio che non vi abbandona ».

(Fonte: Maria Valtorta, I Quaderni del 45-50,  8 maggio 1947, ed. CEV)

Catecismo para niños
AVE MARIA!
IMMACOLATA MIA
E MIO TUTTO!