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domenica 26 novembre 2023

Messaggi e...sorprese / LUZ DE MARIA / e MESSAGGIO PROFETICO DI GUADALUPE

 


GUADALUPE


 

 

 

IL MESSAGGIO PROFETICO DI GUADALUPE

 

 

 

 

POPOLO MIO, PER VOLONTÀ DIVINA C’È ANCORA QUALCOSA CHE DEVE ESSERE RIVELATO NELL’AYATE DI MIA MADRE e non è stato ancora scoperto e non sarà l’uomo a svelarlo, ma sarà la Mia Casa che lo rivelerà all’uomo. Nostro Signore Gesù Cristo, 11.12.2018

 

 

L’apparizione della Santissima Vergine in Messico a San Juan Diego nell’anno 1531 con il titolo di Nostra Signora di Guadalupe, è una delle più riconosciute, non solo perché fu il mezzo di riconciliazione tra due popoli (quello indigeno e quello europeo), ma perché lasciò una testimonianza miracolosa che attirò e continua ad attirare l’attenzione, non solo dei credenti ma anche l’interesse degli uomini di scienza, sulla natura misteriosa e profonda del messaggio impresso sulla tilma indigena, un messaggio che rimane in gran parte celato ancora oggi.

 

Questo grande prodigio che la Madonna operò quel 12 dicembre del 1531, raffigurandosi nella Tilma della “Madonna di Guadalupe”, è uno dei grandi segni per questa generazione, tramite il quale il Cielo invita l’uomo a guardare oltre sé stesso, motivandosi ad una ricerca trascendentale sul nostro destino in quanto figli di Dio, nell’infinito della creazione e svelando contemporaneamente un avvenimento universale, riservato per la fine di questa generazione.

 

Rigorosi studi scientifici, antropologici ed accademici sull’Immagine della Madonna di Guadalupe, hanno svelato aspetti rilevanti, il più significativo dei quali, al momento attuale, è quanto è stato scoperto nei suoi occhi (*) e la mappa della volta celeste (*), rimasta impressa in modo straordinario sul manto della Vergine, che lasciano intravedere un chiaro segno non solo di unione e di protezione della Santissima Vergine quale Madre dell’umanità, ma una fusione con l’universo della MADRE DI TUTTO IL CREATO E SEGNO CHE QUANTO SI TROVA NELLA VOLTA DEL CIELO NON VA CONTRO LA VOLONTÀ DI SUO FIGLIO.

 

Questo intervento Divino ci fornisce un segno straordinario e ci indica la strada da seguire per essere in grado di giungere alla conoscenza della verità, per correggere i nostri conflitti e per continuare a mantenere una Fede viva, nonostante gli attacchi del mondo.

 

In accordo con i messaggi dati a Luz de Maria da Nostro Signore Gesù Cristo e dalla Santissima Vergine, dobbiamo considerare in modo molto speciale questo prodigio di Guadalupe, perché un grande mistero sta per essere svelato a questa generazione. È una profezia di speranza, implicita nell’immagine della tilma, che noi interpretiamo come un grande aiuto che il Cielo darà all’uomo nel momento culminante della grande tribolazione.

 

 

 

RIVELAZIONI

 

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
22.11.2023

 

Figli:


SARETE TESTIMONI DI UN GRANDE SEGNO CHE IO VI DARÒ NELLA MIA RAPPRESENTAZIONE DI IMPERATRICE DELLE AMERICHE, NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE, NELLA QUALE IO PROTEGGO TUTTA LA TERRA E LE STELLE VI ILLUMINERANNO.

 

 

SAN MICHELE ARCANGELO
12.09.2023

 

CI SARÀ UN GRANDE SEGNO NEL CIELO E LA NOSTRA REGINA E MADRE DI GUADALUPE STUPIRÀ L'UMANITÀ, MOSTRANDO QUELLO CHE NON È STATO SVELATO.

 

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
07.09.2023

 

Pregate figli Miei, pregate perché possiate vedere il Grande Miracolo che Mia Madre, sotto l'Appellativo di Nostra Madre di Guadalupe, tiene con sé.

 

 

SAN MICHELE ARCANGELO
05.12.2020


La rappresentazione della Madonna di Guadalupe ha impresse le stelle che illuminano la Volta del Cielo e parla alle persone affinché si preparino all'arrivo di un corpo celeste che manterrà con il fiato sospeso l'umanità intera. QUESTO È UN TITOLO CHE PARLA, CANTA E MOSTRA L'ANGELO DI PACE CHE ARRIVERÀ SULLA TERRA AD AUSILIARE IL POPOLO FEDELE NEI MOMENTI DELL’ATROCE PERSECUZIONE.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
11.07.2020

 

Non temete figli Miei, saprete del GRANDE MIRACOLO, vedrete il risultato della Fede che si compirà a San Sebastián de Garabandal, che sarà condiviso nel Mio Santuario di Fatima, nel Mio Santuario di Guadalupe in Messico, a Zaragoza, nel Mio Santuario della Basilica del Pilar e nei luoghi dove Io Mi Sono resa presente e dove continuo veramente a rendermi presente sulla terra. L’Ho chiesto a Mio Figlio per la benedizione delle anime nel mondo intero, poiché IL GRANDE MIRACOLO SERVIRÀ A FARE IN MODO CHE LE PERSONE SI CONVERTANO.

 

I Miei figli vorranno muoversi per andare in questi Santuari, anche se sarà difficile, e chi lo vedrà e chi degnamente lo vivrà dentro di sé, saprà che Dio li protegge ed il timore si allontanerà da questi Miei figli.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
11.12.2019

 

Figli amati del Mio Cuore Immacolato: NEL MIO MANTO C’È IMPRESSO QUELLO CHE SUCCEDERÀ ALL’UMANITÀ.

 

Mi presentai come Regina del Cielo ad un umile indigeno che non tenne per sé quello che i suoi occhi avevano visto.


Come i semplici e gli umili, come coloro che credono senza vedere, come quelli che obbediscono avendo parlato loro una sola volta, allo stesso modo agì il Mio amato figlio, San Juan Diego.


È nell’umiltà che Io Mi paleso, nell’umiltà di insistere per obbedienza, di chi non si trattiene dal compiere le Mie richieste, che non sono altro che la Volontà Divina, alla quale vi chiamo.

 

MIO FIGLIO CHIEDE UMILTÀ ALL’UOMO (Cfr. Mt 11,29) E L’UOMO RISPONDE CON SUPERBIA. È QUESTO IL VERO AMORE DI UN MIO FIGLIO?


Figli Miei, in questo giorno in cui celebrate la Mia Devozione come MADONNA DI GUADALUPE, vi sollecito a fare un regalo a Mio Figlio: siate uniti nei nostri Sacri Cuori, amatevi gli uni gli altri (Cfr. Gv 23), perdonate di cuore, siate amore, per poter offrire riparazione a Mio Figlio per quelli che non riparano.

 

Guardate a Me quale Imperatrice delle Americhe e… ditemi in quale stato è il Cuore di questa Madre che vede la condizione dei paesi, la loro decadenza spirituale, gli oltraggi ai quali i Miei figli vengono sottoposti e come i Miei figli si stanno scagliando gli uni contro gli altri, mentre li prende la follia che li fa agire in modo irriconoscibile.

 

IN QUESTA DATA IN CUI FESTEGGIATE LA MIA APPARIZIONE, OFFRITEMI L’AMORE VERO, NON UN ALTRO CHE NON È QUELLO DI UN MIO FIGLIO. NON TEMETE. IO VI STO GUIDANDO VERSO MIO FIGLIO, NON TEMETE, IO DO IL MIO AMORE ED IL MIO AUSILIO A TUTTI! NON SIETE SOLI E RIMANETE IN ATTESA DEL MIO AMATO ANGELO DELLA PACE. LA MIA BENEDIZIONE SIA SU TUTTI I MIEI FIGLI CHE AMO NELLA VOLONTÀ DIVINA.

 

 

SAN MICHELE ARCANGELO
10.12.2019

 

UNITI NELLA CELEBRAZIONE DELLA NOSTRA REGINA E MADRE, IMPERATRICE DELLE AMERICHE, PREGATE DIO CHE VI SVELI IL MISTERO: IN LEI SI CULLA L’ANGELO DI PACE.

 

 

SAN MICHELE ARCANGELO
28.07.2019

 

State attenti a quello che vi chiederanno di fare e che non faccia parte della Vera Dottrina, non dimenticatevi che il demonio è entrato nella Chiesa del nostro Re e Signore Gesù Cristo, per cui “LA DONNA VESTITA DI SOLE CON LA LUNA SOTTO I SUOI PIEDI (Apoc 12,19),  VERRÁ A DISTRUGGERE L’ANTICRISTO ED ASSIEME A LEI VERRÁ L’ANGELO DI PACE.

 

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
26.04.2019

 

Miei amati, non tutto sara dolore per i Miei figli:

 

IL MIRACOLO CHE E GIA STATO ANNUNCIATO E CHE DOPO L’AVVERTIMENTO AVVERRA IN UN PICCOLO PAESE DELL’EUROPA ED IN ALTRI LUOGHI DI APPARIZIONI MARIANE, SARÀ UN SEGNO DEL NOSTRO AMORE DIVINO E UN SEGNO PORTENTOSO PER L’UMANITA, CHE AVVERRA PERCHÉ ABBIATE LA CERTEZZA CHE IL MIO AMORE E QUELLO DI MIA MADRE NON SI ESAURIRANNO.

 

PER DECRETO DIVINO, QUESTO MIRACOLO SI VERIFICHERÀ ANCHE PER I MIEI FIGLI DELLE AMERICHE SULLA COLLINA DEL TEPEYAC, NEL SANTUARIO DI MIA MADRE IN MESSICO, DOVE LEI È VENERATA COME MADONNA DI GUADALUPE, L’IMPERATRICE DELLE AMERICHE, PERCHE C’È UN’IMPORTANTE RELAZIONE TRA MIA MADRE, LA SIGNORA DI GUADALUPE E L’ARRIVO DEL MIO ANGELO DI PACE TRA L’UMANITA.

 

I MALATI CHE SARANNO PRESENTI SUL LUOGO DEL MIRACOLO GUARIRANNO E LE ANIME CHE CREDERANNO NELL’ORIGINE DIVINA DI QUESTO MIRACOLO, RICEVERANNO GRANDI BENEDIZIONI.

 

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
11.12.2018

 

POPOLO MIO, CELEBRATE LA DONNA VESTITA DI SOLE, CON LA LUNA SOTTO I SUOI PIEDI, LA DONNA INCINTA CHE STA CERCANDO L’UMILE ED IL SEMPLICE PER RIVELARSI. MIA MADRE È COSÌ, UTILIZZA QUELLO CHE IL MONDO DISPREZZA, AFFINCHÉ SI VEDA L’OPERA DELLA MIA CASA.

 

Nella relazione dell’uomo con la Creazione, questa Manifestazione di Mia Madre, dice all’uomo di questa generazione, che dispone di tanto progresso scientifico: MERAVIGLIATI DELL’OPERA CHE PER DECRETO DIVINO È DENTRO DI ME…!

 

POPOLO MIO, PER VOLONTÀ DIVINA C’È ANCORA QUALCOSA CHE DEVE ESSERE RIVELATO NELL’AYATE DI MIA MADRE e non è stato ancora scoperto e non sarà l’uomo a svelarlo, ma sarà la Mia Casa che lo rivelerà all’uomo.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
12.12.2017

 

Alcuni hanno letto studi realizzati sulla Mia Tilma, sulla quale Mi sono impressa, hanno letto quello che è stato scoperto, sanno che vi sono raffigurate le costellazioni e non sono stati in grado di negare i miracoli che io continuo a fare come Rivelazione.

 

Vedo una perenne sorpresa nel cuore dell’uomo a seguito di queste analisi della scienza e nonostante ciò, non avete ancora scoperto quello che si vede nella Mia Tilma semplicemente guardandola, gli studiosi della Mia Immagine non sono stati illuminati dallo Spirito Santo, perché non lo hanno chiesto. IL TEMPO DI DIO NON È QUELLO DELL’UOMO E L’AMORE DI DIO PER IL SUO POPOLO SI MANIFESTERÀ IN QUESTA MIA APPARIZIONE, IN TUTTO IL SUO SPLENDORE, PER TUTTA L’UMANITÀ.

 

ATTENDETE L’ANGELO DI PACE, CHE RIMANE SOTTO LA MIA PROTEZIONE FINO AL MOMENTO IN CUI MIO FIGLIO LO MANDERÀ SULLA TERRA. So che per alcune persone le Mie Rivelazioni non sono esagerate, per questo motivo questo segreto è stato rivelato alla Mia Profeta, sperando in una reazione da parte dell’umanità.

 

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
25.09.2017

 

Pregate figli Miei, pregate per il Messico, terra di Mia Madre, dove Lei è viva e palpitante, dove ai Suoi Piedi devono crescere gli uomini di pace e di bene.

 

Mia Madre, nella Madonna di Guadalupe, rappresenta la Donna Vestita di Sole, è la Madre degli ultimi tempi. Ella ha in Sé il balsamo per il momento più critico della purificazione dell’umanità. L’AYATE, IN CUI È RAFFIGURATA MIA MADRE, SARÁ UN SEGNALE PER L’UMANITÀ, CON UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CHE IL MIO POPOLO NON SI ASPETTA E CHE SORPRENDERÁ TUTTA L’UMANITÀ. SARÁ VISIBILE A TUTTI E SARÁ COMPROVATA DALLA SCIENZA.

 

 

 NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
12.12.2016

 

CON L’UMILTÀ CHE CARATTERIZZA MIA MADRE, LEI SI DÀ AL MIO POPOLO, IN UN AYATE NEL QUALE È IMPRESSO IL GRANDE TESORO DELLA NOSTRA VOLONTÀ…

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
30.11.2016

 

In quanto “Donna Vestita di Sole” (Apoc 12, 1) condivido con Mio Figlio la Luce che Lui distribuisce e con la quale illumina tutte le anime. Questo non è un titolo onorifico, è la realtà della Mia Maternità per tutta l’umanità, per questo é con l’appellativo di Imperatrice delle Americhe, che guido questo Popolo ribelle, portandovi davanti a Mio Figlio tenendovi per mano, di modo che siate meritevoli della Vita Eterna.

 

NON DESIDERO CHE MI ESALTIATE PIÙ DI MIO FIGLIO, MA DESIDERO INVECE CHE MI UBBIDIATE, AFFINCHÉ IO VI POSSA GUIDARE NELL’AMORE E POSSA INTERCEDERE DAVANTI ALLA SANTISIMA TRINITÀ.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
11.03.2015

IO VENGO A SCHIACCIARE LA TESTA DEL SERPENTE…IO VENGO A PRESENTARE ALL’UMANITÀ L’INVIATO DI MIO FIGLIO PERCHÉ AFFRONTI E SCONFIGGA L’ANTICRISTO, L’INGANNATORE DEL POPOLO TIEPIDO DI MIO FIGLIO.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
11.12.2014

 

DA QUI, DA QUESTA MIA CASA NEL TEPEYAC... BENEDICO TUTTA L’UMANITÀ CHE VEDO SOFFERENTE, CHE CAMMINA SENZA META, PRECIPITANDOSI VERSO GLI AVVENIMENTI, SENZA RENDERSI CONTO DI QUANTO SUCCEDERÀ.

 

SONO INCORONATA IMPERATRICE DELLE AMERICHE, MA DESIDERO CHE LA MIA CORONA SIA IN CIASCUNO DI VOI, NEL VOSTRO AFFIDAMENTO E NELLE VOSTRE OFFERTE A MIO FIGLIO.

 

Amatissimi: DALLA MIA CASA NEL TEPEYAC, DAL MIO SANTUARIO COPRO TUTTA LA CREAZIONE CON IL MIO MANTO E CON LE STELLE CHE VI SONO STAMPATE, ILLUMINO LE ANIME DI COLORO CHE SI AFFIDANO A MIO FIGLIO E CHE AMANO QUESTA MADRE CHE INTERCEDE ED È AVVOCATA DI TUTTI GLI UOMINI.

 

Vi invito ancora una volta a prepararvi...NON VENITE MENO NEMMENO PER UN MOMENTO, NON VACILLATE E NON DUBITATE. Sapete già che Mio Figlio non promette invano ed Egli ha promesso l’ausilio della Sua Casa per tutti i fedeli, ed Io come Madre di tutta l’umanità, tengo tutti sotto la Mia Tilma, assolutamente tutti.

 

 

LA SANTISSIMA VERGINE MARIA
11.12.2013

MIEI AMATI, IO COME IMPERATRICE DELLE AMERICHE, DEVO COMUNICARVI CHE DALLE AMERICHE USCIRÀ CON FORZA LA LUCE PER TUTTA L’UMANITÀ, PER RISCATTARE IL POPOLO FEDELE.


                                                                     
NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
09.12.2013
                                                                     
IL MIO POPOLO, NELLE MANI DEI SUOI MASSACRATORI, È UN POPOLO NATO DAL CUORE DI MIA MADRE; LEI, NELLA SUA TILMA, GENERA CIÒ CHE È BENEDIZIONE PER I SUOI FIGLI.

 

(*) Gli occhi della Madonna di Guadalupe costituiscono uno dei grandi enigmi per la scienza, come comprovato dagli studi dellIng. José Aste Tönsmann che ha studiato per più di ventanni lImmagine impressa dalla Madonna su quel rozzo tessuto, fatto con fibre di maguey.

Nonostante le dimensioni microscopiche, liride e le pupille degli occhi della raffigurazione, hanno impressa limmagine estremamente dettagliata di tredici persone. Le stesse persone sono impresse sia nellocchio sinistro che in quello destro con proporzioni differenti, proprio come succede agli occhi di un essere umano che cattura limmagine degli oggetti che ha di fronte.Secondo le conclusioni degli studi, rivelate da Aste Tönsman, ci troviamo di fronte ad unimmagine “che non è stata dipinta dalla mano delluomo.

 

(*) Il Dottor Juan Homero Hernández Illescas ha comprovato, che nel manto della Madonna di Guadalupe è riprodotto, con stupefacente esattezza, il cielo al momento dellapparizione: quello della mattina del solstizio dinverno del 1531.


Sul manto sono impresse le stelle più brillanti delle costellazioni principali visibili dalla Valle del Anáhuac quella mattina del 12 dicembre del 1531, vi sono raffigurate le costellazioni complete e le stelle, raggruppate in modo reale, sono abbaglianti testimonianze della grandezza del miracolo.

 

[Informazioni prese dal libro del Dr. Juan Homero Hernández Illescas, Pbro. Mario Rojas, Mons. Enrique Salazar, La Virgen de Guadalupe y las Estrellas, Centro de Estudios Guadalupanos].

 

(1) Rivelazioni sullAngelo di Pace

 

 

VISIONE DI LUZ DE MARIA AL TEPEYAC
11.12.2014

 

La Santissima Vergine Maria mi e apparsa nelle sembianze della Madonna di Guadalupe...

 

La Madonna ègiunta con un vento soave che sfiora il mio viso, con un amore profondo che mi invade quando si rende presente.

 

Con lo sguardo penetrante al punto di toccare l’anima, con la sua voce di un’armonia impensabile, poiché nasce dal Suo infinito Amore, la Madre Santissima, senza emettere Parola, mi parla con il Suo Sguardo, ed emette la Sua Parola per tutta l’umanita.

 

La Sua bellezza èil riflesso dell’Opera delle Mani del perfetto Scultore Divino. Le Sue Guance, un pò sfumate per la Sua Carnagione scura, si vedono risplendere sotto la luce delle stelle del Suo Manto, che non vedo dipinte, ma sono stelle perfettamente formate, in rilievo, collocate sul Suo Manto di soave e trasparente seta celeste come le nubi d’estate. La paragono alla seta, ma non ècome la seta che conosciamo, perché ètanto trasparente e soave che si muove senza che ci sia vento. Il bordo del Manto èdelicatamente bordato d’oro, certamente filato dagli Angeli che hanno rifinito un’opera d’arte tanto meravigliosa, lascia scoperti i capelli neri. Indossa un bel vestito ricamato da una bordatura rosa, con una cintura sopra il ventre ingrossato. Porta il Crocifisso al collo. Lo guardo fissamente, ècosì reale, così vivo. Come potrebbe non esserlo, se èla Madre del Nostro Signore!

 

Mi sorprendono le Costellazioni che vedo nel Manto, ricordando le notti che ho passato guardandole da lontano, in questo momento si sono avvicinate tanto, che sento come se la Volta Celeste fosse su di me.

 

I Suoi occhi brillano cristallini come due astri, mi invitano a penetrare ogni battito, ogni movimento e specialmente mi invitano a seguirla quale Sua devota figlia fedele.

 

Le Sue labbra finemente scolpite, si aprono e sento il mio cuore rapito da ciascuna delle parole materne che non si fanno attendere, che sono emanazione di tenerezza e di gentilezza... non riesco a trovare le parole esatte per continuare a descrivere quanto percepisce la mia anima: Lei e Amore.

 

Ai Suoi Piedi un leggero gonfiore del Suo vestito, che si posa su un quarto di luna crescente, sostenuto da un Angelo.

 

Cosi dopo avermi permesso di guardarLa in dettaglio, la Madonna comincia il messaggio con amore, con tenerezza e con soavita, senza cessare di esprimere sul Suo Volto Santissimo, la preoccupazione per i Suoi figli.

 

Amen

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http://www.revelacionesmarianas.com/italiano/libros_especiales/plantas.pdf?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=messaggio_della_santissima_vergine_maria_22_novembre_2023&utm_term=2023-11-25 

 



AMDG et D. V. MARIAE

sabato 3 novembre 2018

Due Pellicole/Due film + Omelia di Don Stefano Gobbi





Guadalupe: Il Miracolo e il Messaggio

*

DOS CORONAS (San Massimiliano Maria KOLBE)

*
Omelia di Don Stefano Gobbi:
http://www.msm-mmp.org/omelia2

FATIMA: 20 Novembre 1999. 
Omelia di don Stefano Gobbi 
nel Cenacolo tenuto nella Cappellina delle
Apparizioni, a conclusione della sua visita in tutto il Portogallo. 
(trascritta da una registrazione)


"Diciamo tutti insieme: Grazie Gesù, per averci dato tua Madre.
È un grande dono del Cuore Divino di Gesù averci dato la sua stessa Madre, sulla Croce, alcuni istanti prima di morire, come avete ascoltato nel Vangelo.
Gesù sta vivendo la sua agonia, con il volto cosparso di sangue e i suoi occhi velati dal pianto:  riesce con fatica a intravedere sotto la Croce sua Madre e Giovanni, l'apostolo prediletto.

Allora Gesù dice alla Madre: "Donna, ecco il tuo Figlio"; e a Giovanni: "Ecco tua
Madre".
Da quel momento Maria diventa Madre di tutta l'umanità redenta, nell'ordine soprannaturale della Grazia e della vita divina, come dice il Concilio, ma è nostra vera Madre.
Per questo Lei interviene nella vita di ciascuno di noi, come Madre. Ci ama, ci forma, ci conduce sulla strada del bene, ci consola nelle sofferenze, e, in questi tempi difficili, ci aiuta a vivere la nostra Fede, a dare la nostra testimonianza a Gesù, a mantenere le promesse che abbiamo fatto nel giorno del Battesimo, quando siamo stati liberati dalla schiavitù di Satana e resi veri figli di Dio.
Dio ci ha comunicato la sua stessa Vita, attraverso la Grazia santificante, e noi dobbiamo vivere per Lui, per la sua Gloria, nel compimento della sua Divina Volontà.
Per questo la Madonna, come Mamma, ci aiuta a camminare sulla strada della osservanza della legge di Dio, a fuggire il peccato che è il nostro più grande male e origine di tutti gli altri mali morali e fisici.

La Madonna, proprio in questo stesso luogo, è venuta a domandarci preghiera e penitenza per la conversione dei peccatori. Come Mamma cerca di salvare tutti, anche i lontani, perché è Madre misericordiosa di tutta l'umanità redenta.

Per questo le vicende storiche dei suoi figli si ripercuotono nel suo Cuore di Madre, specialmente quando i figli si allontanano da Dio e camminano sulla strada pericolosa del peccato e del male.
Allora Lei interviene per aiutare questi suoi figli.
La Madonna è intervenuta qui in Fatima, quasi al principio di questo secolo, nel quale l'umanità si sarebbe allontanata da Dio e al posto della vita avrebbe conosciuto la diffusione della morte; al posto dell'amore avrebbe fatto la sanguinosa esperienza dell'odio; al posto della comunione e della pace avrebbe subito quella della divisione e della violenza.
Ecco, allora, il succedersi della prima guerra mondiale, della seconda guerra mondiale, delle guerre etniche esplose in tante parti del mondo.
La pace così sarebbe stata sempre più gravemente minacciata.
Allora, la Madonna interviene perché Lei è Madre, perché Lei è la Regina della Pace, perché la Santissima Trinità ha disposto che il grande dono della pace giunga a noi attraverso di Lei. Si comprende così il suo continuo ed addolorato invito alla conversione, per mezzo della preghiera e della penitenza.

Maria è Madre della Chiesa. Ella porta nel suo Cuore Immacolato tutte le sofferenze della Chiesa, dei suoi Pastori, specialmente del Pastore universale che è il Papa. Per questo ci invita a stare sempre più uniti al Papa, a pregare molto, a soffrire per Lui, ascoltando e diffondendo il suo Magistero.
Ella ha previsto le sofferenze della Chiesa, causate dalla divisione entrata nel suo interno, dalla perdita della vera Fede da parte di molti, per gli errori che vengono sempre più insegnati e diffusi.

Dobbiamo tornare a credere al Vangelo, ad accoglierlo ed a viverlo alla lettera.
Maria è la Madre e la Stella della nuova evangelizzazione.

Ti ringrazio pertanto, o Maria, di essere nostra Madre.
Questa sera ti ringrazio, Madonna di Fatima, per avere fatto sorgere qui, in questo stesso luogo, l' 8 maggio 1972, il Movimento Sacerdotale Mariano,
con il quale hai chiamato i tuoi figli a fare e a vivere la Consacrazione al tuo Cuore Immacolato; a una grande unità con il Papa e a diventare tuoi apostoli, non con le parole, ma con la vita illuminata dalla tua presenza, diffondendo i Cenacoli fra i bambini, fra i giovani e nelle famiglie.
Io vedo qui un grande numero di giovani. Giovani, camminate insieme con Maria sulla strada della preghiera, dell'amore, della purezza e diffondete ovunque i Cenacoli, soprattutto i Cenacoli familiari.
Ti ringrazio, Madonna di Fatima, per avere diffuso questo tuo Movimento in tutto il mondo, nei cinque continenti. Ti ringrazio, Madonna di Fatima, di avermi portato frequentemente in ogni parte, con più di mille voli di aereo, e così ho potuto presiedere i Cenacoli. Io ho visto il trionfo del tuo Cuore Immacolato: la schiera immensa dei tuoi piccoli bambini che ti hanno risposto in tutte le lingue e che ti hanno ovunque seguito.

Questo Atto di Consacrazione, che voi farete tra poco in lingua portoghese, io l'ho gi ascoltato in tutte le lingue. Oggi l'offro a te, o Madre, perché questa sera, qui nella tua Cappellina, alla fine di questo secolo e di questo millennio, termino i Cenacoli che ho fatto in ogni parte del mondo.
Non è questo forse un forte segno che tu oggi mi dai? Vuoi farmi comprendere che la tua schiera è pronta; che i tuoi piccoli bambini ti hanno risposto; che tu hai trionfato nella vita di questi tuoi figli perché, attraverso di essi, realizzerai il trionfo del tuo Cuore Immacolato nel mondo.
Viviamo dunque nella fiducia, nella gioia, nel filiale abbandono fra le braccia della nostra Mamma Celeste. Viviamo nella speranza; come il Papa ci invita, varchiamo la soglia della speranza con Maria.

Oggi, con i primi Vespri, iniziamo la Solennità di Cristo Re e con essa termina l'anno liturgico. 
Il Papa quante volte ci ha detto che, con l'approssimarsi del terzo millennio, avrà inizio una grande primavera per la Chiesa. Io penso che
questa primavera coinciderà con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria che porterà nel mondo il più grande trionfo di Cristo. Infatti il trionfo del Cuore della Madre può avvenire solo nel trionfo del Figlio.
Qui in Fatima è stato dato l'annuncio di un mistero che non è stato ancora completamente rivelato.
Qui in Fatima c'è un messaggio che riflette un fascio di luce sopra tutti gli avvenimenti di questo secolo e su ciò che succederà nel prossimo.
Qui in Fatima è stato predetto il più grande trionfo di Cristo, perché Lui è Dio, è l'Emmanuele, cioè Dio con noi.
Gesù Cristo è Dio che per noi è nato, morto sulla Croce e risorto. Lui ci ha redenti e salvati e ora  vive nello splendore della sua Gloria, seduto alla destra del Padre.
Gesù Cristo è il Vivente, il Primo e l'Ultimo, il Principio e il Fine, l'Alfa e l'Omega, il nostro Salvatore e Redentore.
San Pietro ha detto che non è dato altro nome sotto i cieli, in cui l'umanità può essere salvata, se non Gesù Cristo. Ecco la ragione della nostra speranza: Gesù Cristo, il solo nostro Salvatore, il solo nostro Redentore; lo stesso ieri, oggi e sempre.
Gesù Cristo guida tutti gli avvenimenti della storia verso il suo più grande trionfo.
In questo secolo ha permesso il trionfo del suo Avversario, perché la sua Vittoria possa apparire ancora più grande, più bella e più luminosa.

Fratelli e sorelle, noi camminiamo verso questi tempi, in cui Gesù porterà nel mondo il suo Regno: Regno di Grazia, di Amore, di Santità, di Giustizia e di Pace.
Andiamo con Maria incontro al Regno di Gesù Cristo, vivendo l'ora trepida e stupenda di questo secondo Avvento.

Fatima è la porta attraverso la quale dobbiamo passare per giungere ai tempi nuovi che qui furono annunciati. Il Cuore Immacolato di Maria è il nostro rifugio, in questi tempi conclusivi della grande purificazione e della grande tribolazione.
Il Cuore Immacolato di Maria è la strada che ci porta a Dio, a vedere il suo trionfo, a contemplare la vittoria di Cristo, che porterà il suo Regno di Gloria nel mondo e farà nuove tutte le cose.

Andiamo con Maria verso questi nuovi tempi; viviamo con Lei l'ora trepida e conclusiva di questo secondo Avvento.

E ora, Madonna di Fatima, mentre ti dono la Consacrazione di questi tuoi figli, ti offro anche la Consacrazione di tutti quelli che, da ogni parte del mondo, ti hanno risposto di sì.
Noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato, per entrare in questo tuo rifugio.
Noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato, per camminare sulla strada che ci conduce al Dio della salvezza e della pace.
Noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato, per preparare la strada e spalancare le porte a Gesù Cristo che viene, affinché i nostri occhi possano
finalmente contemplare la sua Gloria.
Per questo, amatissimi fedeli, ora vi invito a rinnovare tutti insieme il nostro Atto di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria."



venerdì 19 agosto 2016

GUADALUPE / NICAN MOPOHUA

NICAN MOPOHUA
"QUI SI RACCONTA"
la vera storia delle apparizioni
della Perfetta Vergine Santa Maria
Madre di Dio di Guadalupe
sul colle del Tepeyac.
Le immagini esclusive sono utilizzate dietro precisa Autorizzazione
della Basilica di Guadalupe.
http://www.virgendeguadalupe.org.mxIl testo è il NICAN MOPOHUA   di A. Valeriano [1540 - 1548],
il più importante documento su Guadalupe.
Adattamento del prof. Antonino Grasso.
 
  Testo NICAN MOPOHUA La Tilma
 Tutti i quadri Formato flash Filmato

I MISTERI DELLA TILMA

Vedi  immagine   Vedi volto
I MISTERI DELLA TILMAdal libro di Antonino Grasso: "GUADALUPE" - Gribaudi, Milano

L'IMMAGINE
 La tilma su cui è impressa l'immagine della Vergine di Guadalupe, è costituita da due teli di ayate, un ruvido tessuto di fibre d'agave, usato dagli indios poveri per coprirsi. Le due parti sono unite da un filo molto sottile. L'immagine  è di 143 centimetri, di carnagione un po' scura, per cui il popolo messicano affettuosamente la chiama Virgen Morena o Morenita. Essa è circondata da raggi solari, ha la luna sotto i suoi piedi, ed è sorretta da un piccolo angelo, le cui ali sono ornate di lunghe penne rosse, bianche e verdi. I tratti del volto sono tendenti al meticcio, per cui anche oggi, a distanza di secoli, la Vergine di Guadalupe appare tipicamente "messicana". Sotto un manto regale dal colore verde-azzurro coperto di stelle dorate, la Vergine indossa una tunica rosa coperta di fiori dorati e stretta sopra la vita da una cintura viola scuro che, presso gli aztechi, era il segno di riconoscimento delle donne incinte e, indica, quindi, la divina maternità di Maria.

 IL DIPINTO E LA TILMA
 In base ai risultati di approfondite analisi scientifiche, iniziate già nel 1666, sarebbe stato assolutamente impossibile dipingere ad olio o tempera un'immagine così nitida sull'ayate e conservarla così bene fino ad oggiSecondo Miguel Cabrera, che condusse diversi esperimenti sulla tilma a partire dal 1751, l'immagine in sostanza non è un dipinto, essendo i colori come incorporati alla trama della tela e lo stesso tessuto dell'ayate avrebbe dovuto disgregarsi in breve tempo nelle pessime condizioni climatiche della radura ai piedi del Tepeyac. L'impossibilità a resistere in simili condizioni da parte di una pittura eseguita senza preparazione del fondo, è testimoniata dall'esperimento condotto dal medico José Ignacio Bartolache, il quale tra il 1785 e il 1787, fece realizzare da filatori e tessitori indigeni, diversi ayates, il più possibile simili a quello di Juan Diego. Dopo diversi tentativi e scelti quelli che sembrano più vicini, all'occhio e al tatto, all'originale, incaricò cinque pittori di eseguire copie della Morenita sulla tela non preparata, adoperando i colori e le tecniche di pittura in uso al tempo delle apparizioni. Una delle copie, precisamente quella dipinta nel 1788 da Rafael Gutiérrez, viene collocata il 12 settembre del 1789 sull'altare della Capilla del Pocito, da poco eretta accanto al santuario, ma ci rimane solo pochi anni: nonostante fosse protetta da due spessi cristalli, dovette essere rimossa dall'altare già nel 1796, perché completamente rovinata.

 PROPRIETA' INSPIEGABILI DELLA TILMA
 Nel 1791, alcuni operai, incaricati di pulire con una soluzione di acido nitrico la cornice d'oro che dal 1777 racchiudeva l'immagine, lasciarono cadere sulla tela parte della soluzione detergente. Stando alle leggi della chimica, l'acido nitrico, oltre a reagire con le proteine presenti nei tessuti d'origine vegetale dando loro un caratteristico colore giallo [reazione xantoproteica], interagendo con la cellulosa che costituisce la struttura portante delle fibre vegetali, avrebbe dovuto disgregare e distruggere la tilma. Invece il tessuto è rimasto inspiegabilmente integro, e le due macchie giallastre della reazione xantoproteica, che non hanno, comunque, toccato la figura della Vergine, sbiadiscono con il passare del tempo. A questo si aggiunga un altro fatto, ancora oggi inspiegabile, ma notato per la prima volta già nella seconda metà del secolo XVIII e via via costantemente confermato fino ai nostri giorni: l'ayate respinge gli insetti e la polvere, che invece si accumulano sul vetro e sulla cornice.
  Nel 1936, il direttore della sezione di chimica del Kaiser Wilhelm Institut di Heidelberg, dottor Richard Kuhn, insignito del premio Nobel per la Chimica nel 1938, ha la possibilità di analizzare due fili, uno rosso e uno giallo, provenienti da frammenti della tilma di Juan Diego. I risultati delle analisi, condotte con le tecniche più sofisticate allora disponibili, sono incredibili: sulle fibre non vi è alcuna traccia di coloranti, né vegetali, né animali, né minerali.
 Nel 1979, lo scienziato americano Philip Serna Callahan esegue una quarantina di fotografie all'infrarosso dell'immagine, sulle quali può compiere uno studio accurato. Tale studio conferma nella sostanza gli studi precedenti: la quasi totalità della figura fa tutt' un corpo con il tessuto dell'ayate, con l'eccezione di alcune parti, come le mani, che appaiono ridipinte per ridurre la lunghezza delle dita, l'intera parte inferiore compresa la figura dell'angelo, l'argento della luna, l'oro dei raggi solari e delle stelle, e il bianco delle nubi che circondano i raggi stessi, ritenuti da Callahan delle semplici "aggiunte". Non tutti gli scienziati sono d'accordo su questo, perchè sia la più antica descrizione dell'immagine, In tilmatzintli, scritta con ogni probabilità da Antonio Valeriano nella seconda metà del secolo XVI e pubblicata da Luis Lasso de la Vega nel 1649 insieme con il Nican mopohua , sia la copia presente alla battaglia di Lepanto, quindi anteriore al 1571,  mostrano l'immagine come ci appare oggi. È quindi più probabile che gli interventi di mano umana individuati da Philip Serna Callahan siano, più che aggiunte, dei semplici ritocchi. In ogni caso, è significativo che anche le fotografie all'infrarosso abbiano dimostrato la natura "non manufatta" della parte essenziale dell'immagine guadalupana.
GLI OCCHI SEMPRE VIVI
I risultati più incredibili sono venuti dall'esame degli occhi della Vergine di Guadalupe. Secondo la legge ottica di Purkinje-Sanson, due ricercatori che la scoprirono nel secolo XIX, nell'occhio umano si formano tre immagini riflesse degli oggetti osservati: a) una sulla superficie esterna della cornea; b) la seconda sulla superficie esterna del cristallino; c) la terza, rovesciata, sulla superficie interna del cristallino stesso. Che tali immagini riflesse, oltre che negli occhi di una persona vivente, possono essere viste anche negli occhi di un volto umano dipinto su una tela è impossibile. Eppure, nel 1929, il fotografo Alfonso Marcué González, esaminando alcuni negativi dell'immagine della Madonna di Guadalupe, scorge nell'occhio destro qualcosa di simile al riflesso di un mezzo busto umano. La scoperta, viene confermata il 29 maggio 1951 dal fotografo ufficiale del santuario, José Carlos Salinas Chávez, che attesta con un documento scritto di aver notato riflessa nella pupilla del lato destro della Vergine di Guadalupe la testa di Juan Diego, e accerta subito la presenza anche sul lato sinistro" .
Negli anni successivi, Illustri oftalmologi, con osservazioni dirette compiute sulla tilma priva del vetro protettivo, individuano, nel solo occhio destro, la seconda e la terza immagine di Purkinje-Sanson. Nel 1979 l'ingegnere peruviano José Aste Tonsmann, esperto di elaborazione elettronica delle immagini, può analizzare i riflessi visibili negli occhi della Morenita, con il metodo dell'elaborazione elettronica,usato per la decifrazione delle immagini inviate sulla terra dai satelliti artificiali e dalle sonde spaziali. Con questo metodo, basato sulla scomposizione di una figura in punti luminosi e sulla traduzione della luminosità di ciascun punto nel codice binario del calcolatore elettronico, José Aste Tonsmann riesce a ingrandire le iridi degli occhi fino a 2500 volte le loro dimensioni originarie, e a rendere, mediante opportuni procedimenti matematici e ottici, il più possibile nitide le immagini in esse contenute. Il risultato ha, ancora una volta, dell'incredibile: negli occhi della Vergine, è riflessa l'intera scena di Juan Diego che apre la sua tilma davanti al vescovo Juan de Zumárraga e agli altri testimoni del miracolo. In questa scena è possibile individuare, da sinistra verso destra guardando l'occhio: un indio seduto, che guarda in alto; il profilo di un uomo anziano, con la barba bianca e la testa segnata da un'avanzata calvizie e da qualcosa di simile alla chierica dei frati; un uomo più giovane; un indio dai lineamenti marcati, con barba e baffi, certamente Juan Diego, che apre il proprio mantello, ancora privo dell'immagine, davanti al vescovo; una donna dal volto scuro; un uomo dai tratti spagnoli che si accarezza la barba con la mano. Tutti questi personaggi guardano verso la tilma, meno il primo, l'indioseduto, che sembra guardare piuttosto il viso di Juan Diego. Insomma, negli occhi dell'immagine di Guadalupe vi è come una istantanea di quanto accaduto nel vescovado di Città di Messico al momento in cui l'immagine stessa si formò sulla tilma. Al centro delle pupille, infine, si nota, in scala molto più ridotta, un'altra scena, del tutto indipendente dalla prima, in cui compare un vero e proprio gruppo familiare indigeno composto da una donna, da un uomo, da alcuni bambini, e - nel solo occhio destro - da altre persone in piedi dietro la donna.
La scoperta e la conferma scientifica della presenza di queste immagini negli occhi appare come la conferma definitiva dell'origine prodigiosa dell'icona guadalupana: è materialmente impossibile dipingere tutte queste figure in cerchietti di circa 8 millimetri di diametro, quali sono le iridi della Morenita, e per di più nell'assoluto rispetto di leggi ottiche scoperte solo un secolo dopo! Inoltre, la scena del vescovado come appare negli occhi, non è quella che poteva essere vista dalla supeficie dellatilma, dato che vi compare Juan Diego con la tilma dispiegata davanti al vescovo. A questo proposito José Aste Tonsmann avanza l'ipotesi che la Vergine fosse presente, sebbene invisibile, al fatto, e abbia proiettata sulla tilma la propria immagine, avente negli occhi il riflesso di ciò che stava vedendo.
IL LINGUAGGIO DEGLI INDUMENTI
Anche gli indumenti della Vergine, sono avvolti dal mistero ed hanno profondi significati simbolici. In base ad uno studio scientifico, la disposizione delle stelle sul manto e dei fiori sulla veste sembra tutt'altro che casuale. Mario Rojas Sánchez, traduttore dei testi náhuatl sull'apparizione e studioso della cultura azteca, partendo dalla somiglianza fra i grandi fiori in boccio visibili sulla tunica della Vergine e il simbolo azteco del tépetl, cioè del monte, ha identificato sulla tunica una "mappa" dei principali vulcani del Messico; quanto alle stelle, invece, ha potuto accertare, grazie alla collaborazione dell'osservatorio Laplace di Città di Messico, che esse corrispondono alle costellazioni presenti sopra Città del Messico nel solstizio d'inverno del 1531 che cadeva proprio il 12 dicembre, non viste però secondo la normale prospettiva "geocentrica", ma secondo una prospettiva cosmocentrica, ossia come le vedrebbe un osservatore posto al di sopra della volta celeste.