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sabato 3 ottobre 2020

Con i miei bimbi più piccoli...



 3 agosto 1974. 

Primo sabato del mese.

I momenti decisivi sono vicini.

«Oggi sei stato sempre sul mio Cuore: hai pregato per i tuoi fratelli Sacerdoti del mio

Movimento. 

È stata per tutti loro una giornata di grazie speciali: mi sono fatta sentire accanto ad ognuno. 

Devo farli sempre più miei questi miei figli. 

Devo al più presto distaccarli da ogni cosa per farli diventare solo e tutti del mio Figlio Gesù. 

Sapessi, figlio, quanto li amo, quanto li stringo al Cuore, ad uno ad uno! I momenti decisivi sono tanto vicini. 

Ancora poco, e poi con essi, con i miei bimbi più piccoli, schiaccerò la testa a Satana e ai suoi molti seguaci e otterrò la mia già annunciata vittoria».



sabato 20 giugno 2020

Vedete in quale abisso di miseria e di disperazione è caduta questa umanità, che si è completamente allontanata da Dio.

Valdragone (Rep. di San Marino), 28 giugno 1995. Esercizi Spirituali in forma di
Cenacolo con 20 Vescovi e 300 Sacerdoti del M.S.M. di Europa, America, Africa, Asia
ed Oceania.



Per la salvezza del mondo.

«In questi giorni il mio Cuore Immacolato viene consolato e glorificato da voi, Vescovi e
Sacerdoti del mio Movimento che, mai come in questo anno, siete venuti così numerosi da ogni
parte del mondo, per vivere con Me una settimana di continuo Cenacolo, uniti nella preghiera e
nella fraternità.

Io mi unisco alla vostra preghiera. In questi vostri tempi la preghiera dei miei Sacerdoti mi è
necessaria, per la salvezza del mondo.

Io costruisco fra voi una fraternità più grande e più profonda. Come Mamma vi chiamo ad
incontrarvi, vi aiuto a conoscervi, vi spingo ad amarvi.

Il mio Cuore gioisce nel vedervi crescere nel vostro amore scambievole, così da diventare
sempre di più un cuore ed un'anima sola.

Allora Io posso realizzare su ciascuno di voi il disegno del trionfo del mio Cuore Immacolato,
per la salvezza del mondo.



- Per la salvezza del mondo, Io vi rendo strumenti preziosi della divina Misericordia.
Vedete in quale abisso di miseria e di disperazione è caduta questa umanità, che si è
completamente allontanata da Dio.

Ormai da sola non può più essere sollevata, se una grande misericordia non la conduce alla
salvezza. Che il Signore misericordioso possa operare attraverso di voi, Vescovi e Sacerdoti,
che siete i figli della mia materna predilezione.

Vedete con i miei occhi materni tutti i dolori, i peccati, le ribellioni, le perversioni di questa
umanità, che porta il peso della grande tribolazione che state vivendo. E fate scendere anche
dai vostri occhi lacrime di dolore e di profonda compassione.

Aiutate con le mie mani tutti a tornare sulla strada della penitenza e della conversione:
portate sulle vostre braccia i piccoli, i poveri, i deboli; date coraggio e forza ai giovani;
spingete alla riconciliazione le famiglie divise; confortate chi soffre; nessuno sia da voi
dimenticato o abbandonato.

Camminate con i piedi della vostra Mamma Celeste a cercare i più lontani; ad aiutare gli
emarginati e gli abbandonati; a dare speranza ai disperati ed agli oppressi; a versare balsamo
sulle profonde ferite dei percossi; a raccogliere il sangue versato dalle innumerevoli vittime
dell'odio, della violenza fratricida e delle guerre.

Amate tutti col palpito del mio Cuore Immacolato ed allora diventerete gli strumenti del
trionfo della divina Misericordia e del trionfo del mio Cuore materno.


- Per la salvezza del mondo, Io voglio fare di voi il cuore nuovo della nuova Chiesa, che sarà da
voi consolata, in questi giorni in cui essa vive l'ora della sua agonia e viene sempre più
abbandonata, tradita, flagellata e crocefissa da tanti suoi figli.

Siate nella Chiesa la mia stessa presenza appassionata e fedele.

Amate col mio Cuore la vostra santa Madre Chiesa, che soffre e porta sulle sue spalle una così
grande e pesante croce.

Siate di forte sostegno al Papa, che vive l'ora della sua immolazione; sostenete i vostri
Vescovi con la preghiera e con la vostra docilità; date tutto l'aiuto ai vostri fratelli Sacerdoti,
che soccombono sotto il peso di grandi difficoltà e delle subdole insidie del mio Avversario.

Non giudicate nessuno.

Amate tutti con la tenerezza del mio Cuore di Mamma ed allora formerete il cuore nuovo della
nuova Chiesa, che nascerà con il trionfo del mio Cuore Immacolato.

Se vedeste lo splendore di santità e la pienezza di unità della Chiesa, dopo questo periodo di
grande tribolazione, anche voi, con Me, trasalireste di gioia! Perché allora tutte le nazioni
cammineranno verso di essa, che tornerà ad essere luce di verità e di grazia, di unità e di
santità, per la salvezza del mondo. Figli prediletti, in questi giorni Io ho fatto grandi grazie a
ciascuno di voi.

Veramente vi ho ottenuto in abbondanza i doni dello Spirito Santo, che ha operato in voi la
trasformazione del cuore e della vita.

Quanto siano stati importanti questi giorni per voi, lo capirete fra poco. Per ora vi dono la
grazia di vivere nel Cuore della Santissima Trinità, ove la vostra Mamma Celeste ha la sua
abituale dimora.

- Per la salvezza del mondo siate, in ogni parte, i ministri fedeli dell'Amore misericordioso di
Gesù, e lasciatevi sempre condurre da Me, che sono la Madre della Misericordia, perché solo
nel trionfo della divina Misericordia si può realizzare nel mondo il trionfo del mio Cuore
Immacolato.

Uscite da questo Cenacolo nella gioia e nella pace e andate a portare, in ogni parte, il conforto
della mia materna presenza fra voi.

Con i vostri cari, con coloro che sono affidati al vostro ministero, tutti vi benedico nel Nome
del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». 

AMDG et DVM

lunedì 14 novembre 2016

Sarete perseguitati.


Dongo (Como), 12 novembre 1988. San Giosafat martire.
Sarete perseguitati.

«Figli prediletti, poiché questa è la vostra ora, siete chiamati sempre più a soffrire.
Gesù vi invita a seguirlo sulla via del Calvario.
Io vedo quanto è grande la Croce che oggi dovete portare e sono vicina a ciascuno di voi, con la mia tenerezza di Mamma!

- Non lasciatevi prendere dallo sconforto.
Spesso il mio Avversario vi ferisce, servendosi di persone buone e che voi, in tanti modi, avete
anche beneficato.
Talvolta si serve proprio dei vostri stessi confratelli.
Sono giunti i tempi, che Io vi ho predetto, in cui i Sacerdoti che mi venerano, mi ascoltano e
mi seguono vengono derisi, vilipesi e combattuti da altri Sacerdoti, che pure sono figli della
mia materna predilezione.
Siete perciò chiamati ad entrare nell'Orto del Getsemani, con Gesù vostro fratello, che in voi
vuole rivivere le ore dolorose della sua interiore agonia.
Assaporate anche voi l'amarezza del Suo calice e ripetete, assieme a Lui, con filiale abbandono: - Padre, non la nostra, ma la Tua Volontà sia fatta-. 
Preparatevi a sperimentare la indicibile sofferenza di venire abbandonati dai più fedeli, derisi dai confratelli, emarginati dai superiori, combattuti dagli amici, perseguitati da coloro che hanno accolto il compromesso con il mondo e si sono associati alla schiera segreta della
Massoneria.

- Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento.
Questi sono i tempi del coraggio e della testimonianza.
La vostra voce deve proclamare, in maniera sempre più forte, la Parola del Vangelo e tutte le
verità della fede cattolica.
Dovete smascherare qualsiasi errore, superare le subdole insidie, rifiutare ogni compromesso
con lo spirito del mondo, dare a tutti l'esempio della vostra fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa.
Sono giunti i tempi in cui Gesù Crocifisso deve essere amato e glorificato da voi.
Portatelo sempre con voi e mostratelo a tutti come il solo Salvatore e Redentore.
Anche per questa vostra perversa generazione non vi è altra possibilità di salvezza se non in
Gesù Cristo Crocifisso.

- Non lasciatevi prendere dalla paura.
Ormai è giunto il tempo della vostra immolazione. Sarete perseguitati.
Anzi coloro che vi ostacolano, che vi calunniano, che vi disprezzano, che vi emarginano, che vi
perseguitano crederanno di fare cosa gradita al Padre Celeste e persino a Me, vostra Mamma
Immacolata.
Questo fa parte del tempo tenebroso che vivete.
Perché ormai entrate nella fase più dolorosa e più tenebrosa della purificazione e presto la Chiesa sarà scossa da una persecuzione terribile, nuova, che finora non ha ancora conosciuto.
Vivete nella preghiera.
Vivete nella fiducia.
Vivete l'ora preziosa della vostra sacerdotale immolazione con Me, vostra tenera Mamma, che
tutti vi ho raccolto nel giardino del mio Cuore Immacolato, per offrirvi al Padre Celeste come
vittime, a Lui gradite, per la salvezza del mondo».
AVE MARIA PURISSIMA!

lunedì 27 giugno 2016

La nuova religione che distrugge la nozione stessa di peccato.


LA RIPARAZIONE,

LA GRANDE DIMENTICATA

 Si è parlato tanto di Fatima nel decennio passato, dopo che il Papa Giovanni Paolo II ha voluto rivelare ciò che è stato presentato come il terzo segreto. Si è parlato tanto di Fatima, nelle polemiche che sono seguite alla rivelazione del terzo segreto, che molti pensano [giustamente] non completa. Ricordiamo tutti il segretario di stato Tarcisio Bertone alla televisione nazionale, presentare i biglietti scritti da Lucia e le buste che li contenevano, per smentire chi sosteneva che il terzo segreto era stato rivelato solo in parte. Ricordiamo tutti almeno il documentato libro di Socci, “Il quarto segreto di Fatima”, e tutto il vivace dibattito che ne è seguito.

 Insomma, si è parlato tanto di Fatima, ma che fine ha fatto la devozione al Cuore Immacolato di Maria?

 Certo, è vivissima in alcuni circoli ristretti, ma è ancora predicata e praticata nel tessuto concreto delle nostre parrocchie? Ci sembra proprio di no.

 La pratica dei primi 5 sabati del mese è praticamente scomparsa, quasi fosse una cosa per anime piccole, che non corrisponde più al modo che ha oggi la Chiesa di intendere la devozione alla Madonna. Ben inteso, nessuno negherà pubblicamente che si può essere devoti al Cuore Immacolato di Maria, ma presenteranno questa devozione come una pia pratica personale, che lascia il tempo che trova. Ma così non è!

 Di fronte al disastro del mondo sempre più ateo, Dio stesso è intervenuto a Fatima, indicando la via d'uscita alla distruzione dell'umanità: la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

 Il 13 luglio 1917 così parlò la Madonna ai pastorelli:
 "La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace"

 E due anni prima, nel 1915, l'angelo dell'apparizione invitò i bambini a pregare prostrati con lui in riparazione delle offese subite da Dio da parte dei peccatori, e in particolare con le parole: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima, Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso è offeso, e per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.”

 C'è questo continuo ritorno della parola “riparazione”, che è ormai completamente incomprensibile per il mondo cattolico di oggi: eppure è questo il cuore di Fatima e della devozione al Cuore Immacolato. La Madonna chiede di pregare il Rosario e di offrire la comunione riparatrice, per riparare, appunto, agli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui si offende Dio. La Madonna chiede la comunione riparatrice per la conversione dei peccatori, perché si salvino da quell'inferno che mostrò loro il 13 luglio 1917: "La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento”

 E' accettabile questo per la Chiesa “rinnovata” della modernità, per i cosiddetti cristiani adulti del post-concilio? Questi considerando Fatima,  parlano dell'attentato a Giovanni Paolo II e dei cristiani uccisi nel '900 come se fossero il cuore di questo messaggio... ma non parlano più della riparazione, perché?

 Semplicemente perché è cambiato lo sguardo nei confronti del peccato dell'uomo e della misericordia di Dio: per i nuovi cristiani, in sostanza, il peccato non offende più Dio.

 Ci risiamo: il cattolicesimo modernista modifica i dogmi, le verità di fede, e quando parla di peccato non intende più dire ciò che la Chiesa ha detto per diciannove secoli.

  Per i modernisti, teorici o pratici, il peccato praticamente non esiste più, poiché esso non offende Dio. Dicono che il peccato non offende Dio, ma nuoce solamente al peccatore. Il peccato, per loro, non fa niente a Dio. Il peccato, dicono,  non fa che nuocere al peccatore facendogli perdere la vita divina - questo lo si concede - e, al tempo stesso, offende gli altri uomini. In queste condizioni il peccato non ha più la caratteristica dell’offesa, della distruzione dell’onore di Dio, della Sua gloria, della Sua lode; non ha più la caratteristica della disobbedienza alla legge di Dio. Insomma il peccato non è più cattolico, e quindi non va più riparato!

 Ci rendiamo conto fratelli, come fanno a parlare di Fatima tutti costoro, che ne hanno distrutto il cuore? Dobbiamo vigilare contro una falsa devozione alla Madonna, fatta solo di sentimentalismo, che non porta mai a ciò che la Beata Vergine chiede sempre: la nostra conversione, per il bene nostro e del mondo intero.

 È sorta una nuova religione che distrugge la nozione stessa di peccato.

 Abbiamo trovato una bella descrizione di questa drammatica situazione nella Chiesa, fatta da un vescovo illuminato per dottrina:


 “In seguito, ci si dice, come conseguenza, che Dio non punisce il peccato con una qualche pena temporale o eterna. Poiché il peccato non offende Dio, Dio non lo punisce. Del resto Dio è la bontà stessa: come potrebbe infliggere delle pene all’uomo peccatore? No, è l’uomo stesso che si punisce, subendo le conseguenze dei suoi errori, e l’inferno - se mai qualcuno vi si trova - l’inferno non è altro che l’esclusione, l’auto-esclusione dall’amore divino. 
Dunque l’inferno (per questi falsi cattolici moderni ndr) non è più una pena inflitta da Dio. Dio non ha più il diritto di punire. Ne consegue che l’uomo è esentato da ogni dovere di riparazione verso Dio. Ciò che noi chiamiamo, nel nostro catechismo, la soddisfazione dopo il peccato, il fatto che il peccatore debba soddisfare la giustizia divina a causa dei suoi peccati, la soddisfazione, il bisogno di espiare i propri peccati per riparare l’onore di Dio, non esiste più. L’uomo deve solo riparare la sua salute spirituale. Ma riparare la gloria di Dio, cooperare al recupero della creatura caduta nel peccato, non lo si vuole più! Mentre voi conoscete la bella dottrina cattolica della soddisfazione che è tutta a gloria di Dio, perché l’uomo peccatore possa rialzarsi e ridare a Dio la gloria e la lode, risollevando la sua decaduta natura per mezzo della soddisfazione, per mezzo della pena che egli subisce volontariamente”.


 Ma, alcuni diranno, e la Misericordia di Dio, dove la lasciate? La Misericordia infinita di Dio è tutta sulla Croce, dove Gesù ripara i nostri peccati versando il suo Preziosissimo Sangue. Gesù ha soddisfatto la giustizia divina morendo per i nostri peccati... è infinita questa misericordia, è infinita questa soddisfazione, e ci chiede di entrare in questa grande riparazione!

 Che senso avrebbero la Passione e la Morte di Gesù Cristo, se non fosse per questa soddisfazione della giustizia di Dio? La Croce di Cristo diventerebbe una specie di finzione, di buon esempio dato da Gesù, per dimostrarci che ci ama! No! Gesù soddisfa la giustizia divina, ripara i nostri peccati realmente, non fa un “teatrino” del suo amore.

 Ma fa di più: domanda a noi, per sua misericordia, di partecipare alla grande riparazione, non di negarla! Appartieni al corpo mistico di Cristo, ti è data la grazia di poter offrire il tuo sacrificio quotidiano, in unione alla Croce di Cristo, per riparare il tuo peccato e il peccato del mondo: questa è la dignità del cristiano! Dio, in Cristo, rende utile la fatica del vivere! Senza questa bontà di Dio che rende utile la tua sofferenza, essa sarebbe solo infinitamente triste perchè vuota. Che grazia! Ma occorre accogliere la verità di fede racchiusa nella parola “riparazione” perchè questa grazia agisca.

 Viviamo così il mese di maggio e tutti i mesi, fedeli al Rosario, ma con questo cuore di riparazione. 

AVE MARIA!

martedì 29 dicembre 2015

51 - Il Cuore di Maria specchio di carità divina


51 - Il Cuore di Maria specchio di carità  

Dio comanda non solo d'amare il prossimo come noi stessi, ma di amarlo dello stesso amore con cui Egli ci ama. L'amore con cui noi dobbiamo amare Dio e il prossimo, non è che la terza virtù teologale. Difatti, per amare il prossimo come Dio c'impone, occorre amarlo in Lui e per Lui; non già per nostro interesse o soddisfazione. Ora, amare il prossimo così è amar Dio nel prossimo, è amare il prossimo dello stesso amore con cui Dio ama noi.  

La carità di Maria. - 

1) Essa ci ama con lo stesso amore con cui ama Dio. - 

2) Ci ama dello stesso amore con cui ama suo Figlio. 

Ella sa che Gesù è il nostro Capo e noi siamo le sue membra; noi siamo dunque una cosa sola con Lui. Ella ci considera suoi figli e ci ama come suo Figlio. Gesù ci ha affidati a Lei sulla croce: Ecce filius tuus! come se dicesse: «Ecco le mie membra, che io ti dono perché siano i tuoi figli». Le metto al mio posto, perché Tu le consideri come altri me stesso, e le ami del medesimo amore tuo per me. Tu vedi, dagli orribili tormenti che soffro per essi, quanto io li ami: amali Tu, come io li amo! 

O Madre di Gesù, Tu ben comprendi che cosa vuole dire Gesù con le parole: «Mulier, ecce filius tuus». Tu ci consideri e ci ami come tuoi figli, come fratelli del tuo Gesù, e ci amerai eternamente con lo stesso amore di Madre con cui ami Lui.  Gesù, parlando di noi, può ben dire a Te le parole che disse al Padre suo: «Dilexisti eos sicut et me dilexisti» (Gv 17, 23). «Li ami come mi hai amato». 

Consideriamo ancora che l'amore che è in un cuore deve essere in rapporto con la grazia santificante che esso racchiude! Ora il Cuore ammirabile di Maria è un immenso mare di grazie, che comprende tutte quelle del cielo e della terra, le supera, anzi ne è la sorgente. 

Per questo motivo l'amore che infiamma a nostro favore il Cuore verginale di Maria, è inconcepibile, e comprende e supera la carità e tutte le affezioni che sono nel cuore degli Angeli e dei Santi verso di noi. Inoltre più una cosa si avvicina al fuoco, più essa partecipa delle sue qualità. 

Ora nessuna creatura si avvicina tanto alla Divinità quanto Maria SS. Perciò, com'Ella è partecipe al più alto grado, della bontà di Dio, del suo amore, della sua carità, della sua liberalità e della sua benignità, ha pure una bontà, una pietà, una dolcezza e una carità per noi, che non può essere concepita dai mortali. 

Maria Santissima 
Nostra  Signora di Guadalupe,
La Perfetta

domenica 23 agosto 2015

MISSA IN SOLEMNITATE SANCTISSIMI CORDIS B.M.V.

MISSA 
IN SOLEMNITATE 
SANCTISSIMI CORDIS B.M.V.

INTROITUS.

GAUDEAMUS omnes in Domino, diem festum celebrantes
sub honore sanctissimi Cordis Beatae Mariae Virginis,
de cujus solemnitate gaudent Angeli, et collaudant
Filium Dei. Ps. (44.) Eructavit Cor meum verbum bonum:
dico ego opera mea Regi. Gloria Patri... saeculorum. Amen. Gaudeamus.

In Missa primi Sabbati cujuscumque mensis officio novem
lectionum non impediti, et in Missis votivis, dicitur:
Introitus (Cant. 8).
Pone me ut signaculum super Cor tuum, ut signaculum
super brachium tuum: quia fortis est ut mors dilectio,
dura sicut infernus aemulatio. Ps. (44.) Eructavit Cor
meum verbum bonum: dico ego opera mea Regi.
V. Gloria Patri, etc. Pone me.

ORATIO .
Deus qui Unigenitum tuum in Corde tuo ab aeterno
viventem, in Corde Virginis Matris Mariae vivere et
regnare in aeternum voluisti: da nobis, quaesumus, hanc
sanctissimam Jesu et Mariae in corde uno vitam jugiter
celebrare, cor unum inter nos et cum ipsis habere, tuamque
in omnibus voluntatem corde magno et animo volenti
adimplere; ut secundum Cor tuum a te inveniri
mereamur. Per eumdem Dominum.

Tempore Passionis.
ORATIO .
Domine Jesu Christe, qui sanctissimae vitae et
acerbissima passionis ac mortis tua imaginem in sacratissimo Corde dilectissimae
Matris tuae, tamquam in speculo clarissimo
exprimere et glorificare voluisti: praesta, quaesumus,
ut meritis et intercessione hujus amantissimi Cordis,
ejusdem vitae ac mortis tuae similitudinem ita in corde
et corpore nostro portemus, quatenus viventes atque
morientes, tibi in omnibus conformari, et secundum
Cor tuum effici mereamur. Qui vivis et regnas cum Deo Patre, in unitate.

Tempore Paschali.
ORATIO .
Domine Jesu Christe, qui post resurrectionem tuam,
dilectissimae Matri tua, gloria et honore coronatus
apparuisti, et acerbissimas Cordis ejus angustias in
gaudium maximum convertisti: da nobis, quaesumus, eodem
sanctissimo Corde intercedente, tanti gaudii memoriam
digne celebrare, vana hujus mundi oblectamenta respuere,
in te solo delectari: ut petitiones cordis nostri
benigne semper exaudias, et omnem tristitiam nostram
in gaudium convertas. Qui vivis et regnas cum Deo
Patre, in unitate.

Lectio Cantici Canticorum. (Cant 4, 5 et 8).
Quam pulchra es, amica mea, quam pulchra es! Oculi
tui columbarum absque eo quod intrinsecus latet.
Tota pulchra es, amica mea, et macula non est in te. Veni
de Libano, Sponsa mea, veni de Libano, veni: coronaberis
de capite Amana, de vertice Sanir, et Hermon, de
cubilibus leonum, de montibus pardorum. Vulnerasti
Cor meum, Soror mea, Sponsa, vulnerasti Cor meum, in
uno oculorum tuorum. et in uno crine colli tui. Ego dormio,
et Cor meum vigilat. Vox Dilecti pulsantis: Aperi
mihi, Soror mea, amica mea, columba mea, immaculata
mea: quia caput meum plenum est rore, et cincinni mei
guttis noctium. Pone me ut signaculum super Cor tuum,
ut signaculum super brachium tuum; quia fortis est ut
mors dilectio, dura sicut infernus aemulatio. Lampades
ejus, lampades ignis atque flammarum. Aquae multae
non potuerunt extinguere charitatem, nec flumina obruent
illam. Si dederit homo omnem substantiam domus sua
pro dilectione, quasi nihil despiciet eam.

Graduale. (Ephes. 5). Estote imitatores Jesu et Mariae,
sicut filii charissimi: et ambulate in dilectione, sicut et
ipsi dilexerunt vos. Hoc sentite in cordibus vestris,
quod et in Corde ipsorum; et omnia vestra in humilitate
et charitate fiant. V. Convertimini ad Deum in toto corde
vestro: et sit vobis cor unum et anima una!

Alleluia. ij. V. (Ps. 56). Paratum Cor meum, Deus
Cordis mei, paratum Cor meum, ut faciam omnes voluntates
tuas corde magno et animo volenti. Alleluia.

Cum dicitur Sequentia, quae omittitur in Missis votivis,
ultimum Alleluia non dicitur, nisi post Sequentiam..

SEQUENTIA 1:

LAETABUNDA,
Canant pie
Cuncta corda
Cor Mariae.

Cor amandum
Omni corde,
Cor laudandum
Omni mente.

Cor aeterni Numinis
En factum est Virginis
Cor aeternum.

Haec est Virgo sapiens,
Haec est Virgo rapiens
Cor divinum.

Consors Patris dexterae,
Fit Matris Deiparae
Cor et Natus.

Flos Cordis Altissimi,
Flos Cordis virginei,
Flos et fructus.

Cordis nostri gaudium,
Exilî solatium,
Cor Mariae.
___________________
1. Cette prose se trouve pour la première fois dans le livre de la Dévotion au S. Coeur et au Saint Nom de Marie. Édit. de 1663.


Amoris oraculum 1,
Vexillum, signaculum,
Liber vitae.

Charitatis speculum,
Thesaurus charismatum,
Thronus Christi.

Rubus ignem proferens,
Incombustus permanens,
Fornax coeli.

O fornax mirifica!
In te manent socia
Ros et flamma.

Ros mire vivificans,
Flamma beatificans
Corda pura.

Infundatur omnibus
Ros ille pectoribus,
Accendatur cordibus
Flamma sacra.

O Jesu, Cor Mariae,
Ros, ignis, fons gratiae,
Ure, purga, posside
Corda cuncta.

O amor, propera,
Ubique impera,
In terris ut super sidera!
___________________
1. Dans les éditions modernes, cette strophe et la suivante se lisent comme il suit:

Amoris miraculum,
Charitatis speculum
Liber vitae.
Fons vivus charismatum,
Thesaurus fidelium,
Thronus Christi.

C'est le texte qui se trouvait dans les éditions, à l'usage de N.-D. de Charité, et qui a été
approuvé à Rome en 1861.


Nova praecordia,
Nova fac omnia,
Ut Jesum laudent cum Maria.
Amen. Alleluia.

Post Septuagesimam, omissis Alleluia, versu et
Sequentia, dicitur:

Tractus. (Thren. 1.) Vide, Domine, quoniam tribulor,
conturbatus est venter meus, subversum est Cor meum in
memetipsa, quoniam amaritudine plena sum. V. Factum
est Cor Virginis speculum clarissimum passionis Christi,
et imago perfecta mortis ejus, quia stigmata illius in
Corde suo portavit. V. Mortificationem Jesu semper in
Corde et corpore suo portavit, ut vita Jesu manifestaretur
in illa.

Tempore Paschali omittitur Graduale, et ejus loco
dicitur:

Alleluia, alleluia. V. Ego diligentes me diligo, et
omnes recti corde diligunt me, et qui me oderunt, diligunt
mortem. Alleluia. V. Gratia cum omnibus qui diligunt te, o
Mater pulchrae dilectionis, quia Dominum Jesum amasti
ex toto Corde tuo. Alleluia.

† Sequentia sancti Evangelii secundum Lucam. 2.
In illo tempore: Pastores loquebantur ad invicem:
Transeamus usque Bethleem, et videamus hoc verbum,
quod factum est, quod fecit Dominus et ostendit
nobis. Et venerunt festinantes: et invenerunt Mariam,
et Joseph, et Infantem positum in praesepio. Videntes
autem cognoverunt de verbo, quod dictum erat illis de
puero hoc. Et omnes qui audierunt, mirati sunt: et de
his, quae dicta erant a Pastoribus ad ipsos. Maria autem
conservabat omnia verba haec, conferens in Corde suo.

Credo.

Offertorium. (Coloss. 1.)
Gaudete mecum omnes, qui diligitis me, quia Cor
meum elegit Altissimus, ut poneret in eo thronum suum,
et regnum Filii dilectionis sua. Alleluia.
Hoc Alleluia non additur post Septuagesimam.

SECRETA .
Tua, Domine, propitiatione, et Cordis sanctissimi beatae
Mariae semper Virginis intercessione, auferatur a
cordibus nostris concupiscentia carnis et oculorum, atque
ambitio saeculi: tibique, cum haec oblatione, in igne tui
amoris, atque in flamma aeterna charitatis jugiter
immolentur. Per Dominum.

Praefatio de B. M. Et te in solemnitate sanctissimi
Cordis Beatae Mariae.
In Missis votivis dictur: Et te in veneratione
sanctissimi Cordis Beatae Mariae.

Communio. Beatum Cor tuum, o Maria Virgo, thesaurus
sanctitatis, fornax divini amoris, thronus omnium virtutum, sanctuarium Divinitatis!
Dei Genitrix, intercede pro
nobis. (Ante Septuag. Alleluia).

POSTCOMMUNIO.
DOMINE Jesu Christe, qui miranda sanctissimae vitae,
passionis et resurrectionis tuae mysteriae, in
sacratissimo Corde Matris tuae admirabilis conservari et
glorificari voluisti: praesta quaesumus, ut meritis et
intercessione ejusdem Cordis amantissimi, sicut te Panem
vivum, ac Regem nostrum, ex altari tuo suscepimus; ita
in corde et corpore nostro viventem et regnantem portare
et glorificare, nosque in te, et propter te solum vivere
valeamus. Qui vivis et regnas cum Deo Patre in unitate
Spiritus sancti Deus. Per omnia saecula saeculorum.

Infra Octavam Solemnitatis Sanctissimi Cordis, quando
non fit commemoratio festi simplicis, dicitur 2a Oratio de
Spiritu Sancto, 3a Ecclesiae vel pro Papa.

Magnificat anima mea Dominum

martedì 7 luglio 2015

Affrettatevi!


Voi tutti che avete sete, venite a dissetarvi a questa fonte. Affrettatevi! 

Perché aspettate anche un momento soltanto? 

Temete per caso di offendere la bontà del vostro Redentore, ricorrendo al Cuore di sua Madre? 

Non sapete che Maria nulla è, nulla può e nulla ha che non sia di Gesù, per Gesù e in Gesù? 

E che è Gesù che è tutto, può tutto e fa tutto in Lei? 

Ignorate che Gesù non solo risiede e Si manifesta continuamente nel Cuore di Maria, ma è Lui stesso il cuore del Cuore di Lei e che, pertanto, andare al Cuore di Maria è onorare Gesù, invocare il Cuore di Maria è invocare Gesù?

Dal Lezionario di San Giovanni Eudes

domenica 28 giugno 2015

La scure: Il rifugio dei figli  Cuore immacolato di Maria, t...

La scure:
Il rifugio dei figli  Cuore immacolato di Maria, t...
: Il rifugio dei figli     Cuore immacolato di Maria, tu ci hai rapito il cuore. L’infinita delicatezza dei tuoi sentimenti è un bals...


COR MARIAE IMMACULATUM
INTERCEDE PRO NOBIS

lunedì 1 giugno 2015

CUORE SACRATISSIMO DI GESU', ABBI PIETA' DI NOI !



  • Alma en pecado mortal con siete vicios capitales

  • Alma en gracia de Dios practicando a las virtudes


El Sagrado Corazòn de Jesùs



Alma en Gracia Santificante de Dio



  • Alegoría al Sagrado Corazón de Jesús


COR JESU SACRATISSIMUM
 MISERERE NOBIS



COR JESU SACRATISSIMUM
 MISERERE NOBIS

COR JESU SACRATISSIMUM
 MISERERE NOBIS


COR JESU SACRATISSIMUM
 MISERERE NOBIS


COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS


Il Sacro CUORE di Gesù
con sant' Ignazio di Loyola e san Luigi Gonzaga



COR MARIAE IMMACULATUM
INTERCEDE PRO NOBIS