46 - Amor di Dio per MARIA e amor di MARIA per Dio
«Dilectus meus mihi, et ego illi» (Ct 2, 16) il mio Diletto è tutto per me, ed io sono tutta per lui.
«Ego dilecto meo, et dilectus meus mihi»: Io sono del mio diletto, ed egli è mio. (Ct 4, 2).
«Ego dilecto meo, et ad me conversio ejus» (Ct 6, 10): Io sono nel mio diletto; egli è sempre rivolto tutto a me, spirito, cuore, affetto. Questi versetti hanno varie spiegazioni dimostranti il reciproco, incomprensibile amore di Dio e della Vergine.
1. Dio fa tutto per Maria. - A Lei il suo pensiero - la sua parola - la sua azione. Maria
è tutto il pensiero di Dio, perché da tutta l'eternità è il primo degno oggetto dei pensieri e
dei disegni di Lui: Initium viarum Domini, dopo la S. Umanità del Verbo. Tutta la Scrittura,
parola di Dio, è stata scritta in vista di Maria (unita al Figlio): «De hac, et ob hanc, et propter
hanc omnis Scriptura facta» (S. Bernardo).
Per Maria la sua azione, perché tutto quanto Dio ha fatto nel mondo della natura,
della grazia, della gloria, lo ha fatto più per Maria SS. che non per tutte le altre creature
insieme, poiché Egli ama Lei sola più di tutto e di tutti.
2. Dio è tutto in Maria. «Dilectus meus mihi», più che in tutte le altre creature insieme
con la sua potenza, sapienza e bontà. Il Padre comunica a Lei la sua potenza in modo tale
che Maria ha più forza di tutte le potenze del creato.
Il Figlio la rende pienamente partecipe della sua sapienza, per la quale possiede i
tesori della scienza di Dio, più di tutte le intelligenze umane ed angeliche.
Lo Spirito Santo effonde in Lei il suo amore, ne fa un abisso senza limiti di
misericordia, di liberalità, di benignità; abisso che inonda il cielo, la terra e il Purgatorio di
torrenti di grazia, di dolcezza, di consolazione.
3 - Maria fa tutto per Dio. - Reciprocamente Ella è tutta di Dio: «Ego Dilecto meo». Nei
suoi pensieri, perché Ella non ha pensato ad altro che a Dio e per Dio.
Nelle sue parole, poiché Ella ha corrisposto in anticipo a quel che il Principe degli
Apostoli avrebbe poi detto: «Si quis loquitur, quasi sermones Dei» (1 Pt 4, 11). Se qualcuno
parla, le sue parole siano simili a quelle di Dio.
Nelle sue azioni, perché Ella si occupò solo della gloria di Dio.
4 - Maria è tutta di Dio. - Reciprocamente l'amore di Maria per Dio la consacra
interamente a Lui, memoria, intelligenza, volontà. Dal primo istante della sua vita Ella
donò la memoria all'Eterno Padre, l'intelletto al Figlio, la volontà allo Spirito Santo, e fino
alla sua morte si servì di queste facoltà solo, per il servizio del suo Creatore. Maria è di
Gesù: «Ego dilecto meo»; appartiene al suo Creatore, Conservatore, Redentore che l'ha
redenta, preservandola dal peccato originale ed attuale.
Gesù è di Maria: «Dilectus meus mihi», perché Ella l'ha formato nel suo seno, nutrito col
suo latte.
5 - L'Eterno Padre è di Maria: fra le creature Ella è l'unica a cui Egli ha affidato la sua
divina paternità, facendola Madre del Figlio suo. Il Figlio è di Maria, essendo l'unica a cui si
è dato come Figlio. Lo Spirito Santo è di Maria, perché a Lei si è donato come Sposo per
operare in Lei il suo ammirabile capolavoro. Reciprocamente Maria è dell'Eterno Padre
poiché ne condivide l'adorabile fecondità, per cui si può dire che il Figlio è generato della
sostanza del Padre avanti i secoli, ed è nato della sostanza della Madre nella pienezza dei
tempi.
Maria è di Gesù come sua Madre, fin da quando disse: «Ecce Ancilla Domini». Maria è
dello Spirito Santo come Sposa: Spiritus S. superveniet in Te.
6 - Il Corpo mistico di Gesù è in Maria: «Dilectus meus mihi» - ossia la Chiesa
militante, trionfante, e purgante, o meglio ancora Gesù combattente sulla terra contro
l'inferno, Gesù trionfante in cielo, Gesù sofferente nelle sue membra in purgatorio è in Lei,
perché quando Egli si è donato alla Madre sua divina, Le ha donato pure tutte queste cose.
Maria appartiene alla Chiesa militante, trionfante, purgante: «Ego Dilecto meo»: Gesù
l'ha donata alla Chiesa militante per essere il generale dell'esercito; alla Chiesa trionfante,
come splendente sole che rallegra il cuore dei cittadini del cielo e lo riempie di gioia; alla
purgante come Madre di misericordia e consolatrice degli afflitti. Ella stessa confidò a S.
Brigida che ogni pena nel purgatorio è resa sopportabile per la sua interposizione.
PREGHIERA -
"Grazie immense Vi siano rese, o mio Dio, per le meraviglie del Vostro
amore, compiute nella vostra diletta Figlia, Madre e Sposa. Eterne lodi Ti siano date, o
Maria, tanto amata dal Padre, degna Madre del Figlio e carissima Sposa dello Spirito
Santo, per l'amore e la gloria del Tuo Cuore ammirabile verso la SS. Trinità.
O Madre d'amore, prega per noi; affinché come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo si
sono donati a Te con bontà inconcepibile, .prendano altresì pieno possesso del nostro
corpo, del nostro cuore, della nostra anima e non resti in noi nulla che non sia consacrato
al Loro amore e alla Loro gloria per sempre".
"AVE, GIGLIO BIANCO DELLA TRINITA',
Rosa splendente che
abbellisci il Cielo, Ave! Da Te ha voluto nascere, da Te ha voluto prendere il
latte Colui che governa il Cielo e la Terra. Deh! nutri le nostre anime con i
Tuoi divini influssi, o Maria!"