OTTOBRE
con Santa Faustina
Meditazioni
1. La misericordia
creatrice. — O mio Dio, tutto ciò ch'è in me ti adori, mio creatore e mio
Signore! Poiché tu sei la felicità in te stesso e non hai bisogno di noi per
essere felice, fu la tua misericordia a chiamare all'esistenza le creature,
comunicando ad esse qualche cosa dell'intima tua vita, che fa di te un Dio solo
in tre Persone. Desidero glorificare la tua misericordia con ogni palpito del
mio cuore, parlando della tua pura bontà alle anime e incoraggiandole ad aver
fiducia in essa.
2. La misericordia
redentrice. — Signore, tu ci doni la tua grazia unicamente perché sei
misericordioso. Allorché l'uomo non seppe superare la sua prova, avresti potuto
rigettarlo. Tuttavia ti commosse la naturale debolezza di questo composto
d'anima e di corpo che noi siamo e promettesti di riparare di persona la
perdita della nostra felicità. Dobbiamo unicamente all'abisso della tua
misericordia, se non siamo puniti come meritiamo. Che la tua misericordia,
Signore, sia adorata! Perfino gli angeli stupiscono per la magnanimità con cui
la eserciti in favore degli uomini!
3. La misericordia
che s'incarna. — Solo la tua misericordia, Signore, ch'è divina, può
rimettere le colpe e, al tempo stesso, arricchire con la grazia la creatura
perdonata. La misericordia ti spinse a scendere personalmente fra di noi. Ma,
dove discenderai, Signore? Forse nel tempio di Salomone? O preferisci che ti
venga edificato un nuovo tempio per poter manifestarti in esso? Ma, o Signore,
che tempio prepararti, se la terra intera altro non è che «lo sgabello dei tuoi
piedi»? Il tuo tempio sarà il grembo di una madre senza macchia: «Il Verbo di
Dio si fece carne e pose la sua tenda fra di noi». Il Verbo di Dio in questo
modo è l'incarnazione della sua stessa misericordia! Nessuno ora, Signore, ha
motivo di temere nell'avvicinarsi a te. Sei Padre del tuo unigenito Figliolo e,
grazie a lui, sei anche il Padre nostro. Sia gloria alla tua misericordia, la
quale ti ha condotto fra di noi!
4. La misericordia
nei santi Sacramenti. — Da quando, partendo anche come uomo verso il cielo,
ci lasciasti te stesso nel Sacramento dell'altare, non vi è miseria che possa
esaurire la tua misericordia. Qui si trova il tempio della tua pura bontà, qui
l'umanità coglie il rimedio della propria debolezza. Tu, dopo essere spirato
sulla croce, ci donasti la tua vita eterna nei santi Sacramenti aprendone nel
tuo fianco squarciato la sorgente. Qui si rivela la tua misericordia
onnipotente, di qui scorrono per noi tutte le grazie.
(5 ottobre : Festa liturgica di santa FAUSTINA Kowalska)
Facciamo nostro il suo desiderio ardente:
5. Desidero
celebrare la tua gloria. — O Dio, che tanto generosamente dispensi la tua
misericordia, quanto devi amare questa nostra umanità, in favore della quale
prodighi te stesso senza posa! O mio Creatore e mio Signore, scorgo dovunque le
tracce della tua onnipotenza e l'impronta della tua misericordia senza fine con
cui circondi ogni creatura. Mio Creatore e Salvatore, desidero celebrare la tua
gloria in nome di tutto ciò che tu hai creato. Voglio chiamare l'universo
intero ad adorare la tua misericordia!
Dagli esercizi
spirituali a Jòsefow
6. Preghiera. —
Gesù, mio maestro, aiutami a entrare con il massimo fervore in questo periodo
di deserto. Il tuo Spirito, o Dio, mi conduca alla profonda conoscenza di te e
di me stessa, perché ti amerò nella misura della conoscenza che ho di te e
disprezzerò me stessa nella misura della conoscenza cne ho di me. Mi abbandono,
Signore, alla tua azione: la tua volontà si compia in me completamente.
7. Come ad un
banchetto. — «Figlia mia, ti condurrò in questo ritiro come ad un
banchetto. Accanto al mio cuore misericordioso, mediterai le grazie che ti ho
fatto e avrai a compagna una profonda pace. Desidero che il tuo sguardo fissi
di continuo la mia volontà e, ciò facendo, mi darai la gioia più grande. Non
intraprenderai alcuna riforma di te stessa, perché già hai messo a mia
disposizione la tua vita. Nessun sacrificio vale quanto questo».
8. Irradiare la
divinità. — O Dio, espongo il mio cuore all'azione della tua grazia, come
un cristallo ai raggi del sole e ti prego di illuminare questo mio cuore con la
tua immagine per quanto ciò è possibile in una semplice creatura. Ti prego
anche di irradiare la tua divinità per mezzo mio, tu che dimori dentro di me.
Gesù mi fece sapere che devo pregare particolarmente per le suore, raccolte in
ritiro assieme a me. Mentre pregavo, conobbi la lotta che stavano sostenendo
certe anime e raddoppiai le preghiere.
9. Il cammino
dell'anima. — So a che scopo sono stata creata. So che Dio è il mio fine
ultimo. Nessuna creatura può sostituire il mio Creatore nel cammino della mia
anima. In tutte le mie attività miro a lui solo.
Gesù, tu spesso ti degnasti di gettare in me i fondamenti della perfezione
cristiana, e devo riconoscere che la mia cooperazione fu ben piccola al
confronto. Nell'uso che ora faccio delle cose create, mi aiutasti tu o Signore.
Il mio cuore è debole; la mia forza viene da te soltanto.
10. Ho cercato dei
modelli. — Voglio vivere e morire come i santi, con gli occhi fissi su di
te, o Gesù. Ho cercato dei modelli intorno a me senza trovarne uno che servisse
a guidare la mia azione. Il mio progresso nella santità, in questo modo,
ritardava. Dal momento in cui cominciai a fissare il mio sguardo su di te, o
Cristo, che sei il mio modello, so con certezza che otterrò il successo malgrado
la mia miseria, ho fiducia nella tua misericordia e tu saprai trarre una santa
anche da me. Mi mancano le capacità, ma non la buona volontà. A dispetto di
tutte le sconfitte, voglio lottare come hanno lottato i santi e voglio agire a
loro somiglianza.
11. La lotta non
avvilisce. — Gesù mio, malgrado le tue grazie e pur nobilitandosi, le mie
tendenze naturali non scompaiono mai completamente. La mia vigilanza dev'essere
continua. Devo combattere contro innumerevoli mancanze, sapendo in ogni caso
che la lotta non avvilisce mai nessuno, mentre invece mi avviliscono la
pigrizia e la paura. Quando si è di salute cagionevole, bisogna sopportare
molte cose, perché chi è ammalato e non sta a letto non viene considerato
infermo. Per vari motivi quindi si presentano le occasioni di sacrificarsi e,
talvolta, si tratta di sacrifici molto grandi. Capisco però che, quando Dio
esige un sacrificio, non è avaro del suo aiuto, ma lo dona in abbondanza. Gesù
mio, ti domando che il mio sacrificio arda silenziosamente ma con assoluta
pienezza d'amore davanti a te per implorare la tua misericordia a vantaggio
delle anime.
12. Una vita nuova.
— Il mio cuore si rinnova e incomincia una nuova vita fino da quaggiù, una vita
d'amore di Dio. Non dimentico che sono la debolezza in persona, ma non dubito
nemmeno per un istante che Dio m'aiuti mediante la sua grazia. Con un occhio
guardo l'abisso della mia miseria e con l'altro l'abisso della divina
misericordia. O Dio misericordioso, che mi permetti di vivere ancora, dammi la
forza di cominciare una vita nuova, quella dello spirito, sulla quale la morte
non ha potere.
13. Interrogherò
l'amore. — Gesù, mio perfettissimo modello, avanzerò nella vita con gli
occhi fissi su di te, seguendo le tue orme, sottomettendo la natura alla grazia
in base alla tua volontà e in misura della luce che mi illumina, confidando
unicamente nel tuo aiuto. Ogni volta che ho dei dubbi sulla condotta da tenere,
interrogherò sempre l'amore ed esso mi darà il miglior consiglio. Mi rispose
Gesù: «Fra le occasioni che la mia provvidenza ti manderà, stai bene attenta a
non perderne nessuna. Quando però non riuscirai a coglierle, non turbarti, ma
umiliati davanti a me e immergiti con tutta la tua fiducia nella mia
misericordia. In questo modo, acquisterai di più di quanto avrai perduto,
perché a un'anima umile i miei doni scendono con abbondanza ben maggiore di
quanto essa medesima si aspetti».
14. Per mezzo mio.
— O amore eterno, accendi dentro di me una luce nuova, una vita d'amore e di
misericordia, sostienimi con la tua grazia, affinché io risponda degnamente
alla tua chiamata e tu compia nelle anime, per mezzo mio, quello che tu stesso
hai stabilito.
15. Trasformare il
grigiore nella santità. — Sento di essere completamente satura di Dio. È
con lui che percorro la vita quotidiana, grigia, penosa e faticosa. Confido in
colui che, stando nel mio cuore, è occupato a trasformare ogni grigiore nella
mia personale santità. Durante questi esercizi spirituali la mia anima matura
nel profondo silenzio, accanto al tuo cuore misericordioso, o mio Gesù. Ai puri
raggi del tuo amore, la mia anima mutò la propria asprezza, diventando un
frutto dolce e ben maturo.
16. Frutti di
misericordia. — Esco da questo ritiro trasformata. Grazie all'amore di Dio,
la mia anima incomincia una vita nuova con serietà e con forza d'anima. Anche
se esteriormente la mia esistenza non mostrerà dei cambiamenti, così che
nessuno ci baderà, il puro amore guiderà ogni mia azione, producendo anche al
di fuori frutti di misericordia.
17. Essere di
vantaggio alla tua Chiesa. — Adesso sì, io posso essere completamente di
vantaggio, o Signore, alla tua Chiesa. Lò sarò mediante una santità
individuale, che a tutta la Chiesa trasmetterà la propria vita, dal momento che
in Gesù formiamo tutti insieme un «corpo» solo. Ecco perché lavoro tutti i
giorni, affinché il terreno del mio cuore produca in abbondanza buoni frutti.
Anche se ciò non venisse mai scorto da occhio umano sulla terra, tuttavia un
giorno apparirà che molte anime si sono nutrite e si nutriranno dei miei
frutti.
18. Ringraziamento.
— Questi bei giorni di permanenza da sola a solo con Gesù giungono al termine.
Gesù mio, tu sai che fino dai primissimi miei anni desideravo di amarti con un
amore così grande come non ti ha amato ancora mai nessuno. Oggi vorrei gridare
al mondo intero: «Amate Dio, perché egli è buono, perché grande è la sua
misericordia!». Il mio essere diventa così una fiamma di riconoscenza e di
ringraziamento. I benefici di Dio, quasi fuoco ardente, mi ardono nell'anima,
mentre le sofferenze e i dispiaceri funzionano da legna sopra il fuoco e lo
alimentano; senza una simile legna si sarebbe spento. Perciò chiamo il cielo
intero e tutta la terra a unirsi al mio ringraziamento.
19. Fedele a Dio.
— Vedo don Michael Sopocko concentrare la sua mente nel lavoro per la causa del
culto alla divina misericordia. Lo vedo esporre i desideri divini ai dignitari
della Chiesa di Dio a consolazione delle anime. Sebbene per ora egli sia pieno
d'amarezze, quasi la sua fatica non meritasse nessun altro premio, verrà un
giorno in cui le cose cambieranno. Vedo la gioia, che Dio gli farà pregustare
in piccola parte fin da questa terra. Mai avevo incontrato una fedeltà a Dio
simile a quella, per la quale quest'anima si distingue.
20. Missione inarrestabile.
— O Gesù mio, per quanto provi in me una grande spinta a lavorare per le anime,
devo tuttavia ubbidire ai sacerdoti. Da sola, con la mia precipitosità potrei
finire col guastar la tua opera. Gesù, tu mi riveli i tuoi segreti e vuoi che
li trasmetta alle altre anime. Tra breve, s'aprirà per me la possibilità di
entrare in azione. Nell'istante in cui il mio annientamento sembrerà totale,
comincerà la mia missione inarrestabile. Gesù mi disse: «Conosci l'onnipotenza
della grazia divina, e ciò ti basti!».
Dai tre giorni di
ritiro a Pradnik
21. Introduzione.
— Scrivo sotto la direzione di Gesù Maestro. Egli stesso mi comandò di fare
questo ritiro e stabilì i giorni in cui dovevo svolgerlo. Fu Gesù a guidarmi
personalmente in queste riflessioni.
22. 1º giorno: Tema
della meditazione. — Figlia mia, prendi come tema di meditazione: chi è
colui al quale il tuo cuore sta tanto intimamente unito?... Prima che io
creassi il mondo ti amai di quell'amore che il tuo cuore oggi sperimenta e che
mai non muterà per l'avvenire. Medita la vita divina che scorre nella Chiesa
per la salvezza e la santificazione delle anime (cf. i due raggi
dell'immagine!). Rifletti se da questi tesori di grazia e da queste
manifestazioni del mio amore hai saputo cogliere i frutti che aspettavo.
23. 1º giorno.
Lettura del Vangelo. — Oggi, leggi il 15º capitolo del Vangelo di San
Giovanni. Desidero che tu lo legga molto lentamente.
24. 1º giorno.
«Voglio istruirti sopra il combattimento spirituale». — Non confidare mai
in te stessa, ma abbandonati alla mia piena volontà. Metti l'amor proprio
all'ultimo posto, affinché non corrompa le tue azioni. Lascia che ciascuno
agisca secondo i propri gusti. Dal canto tuo comportati secondo i miei
desideri. Se avrai patito qualche dispiacere, fa' tutto il bene che puoi alla
persona che te lo causò. E se verrai rimproverata, resta in silenzio. Non
scoraggiarti mai, perché sarebbe verso di me un ingratitudine. Non esaminare
con curiosità le vie per cui ti sto guidando. Quando ti senti stanca e
l'avvilimento batte alla tua porta, fuggi via da te stessa e vieni a rifugiarti
nel mio cuore. Non ritirarti dalla lotta: molte volte basta anche solo del
coraggio per vincere le tentazioni in modo che non osino più assalirti in
seguito. Lotta sempre con la convinzione che io sono con te. Non lasciarti
guidare dai tuoi sentimenti, perché non sempre hai forze per padroneggiarli;
tutto il merito sta nella tua volontà. Vedi che io non t'inganno con promesse
di consolazione; al contrario, ti voglio preparare alla lotta. Ricorda che ti
trovi in un'arena, dove dai spettacolo di te alla terra e al cielo.
25. 2º giorno. Tema
della meditazione. — Medita oggi la mia passione dolorosa, contemplandola
come se avvenisse proprio ora e fosse esclusivamente per te.
26. 2º giorno. Lettura
del Vangelo. — Oggi, leggi il 19º capitolo del Vangelo di San Giovanni; ma
leggilo senza superficialità, leggilo soprattutto con il cuore!
27. 2º giorno.
«Voglio istruirti sul modo di salvare le anime con la preghiera e con il
sacrificio». — Con la preghiera e con la sofferenza tu salverai più anime
di quante non ne riesca a salvare un missionario che si preoccupi soltanto di
catechizzare e predicare. Ma desidero vedere in te un sacrificio pieno d'amor
vivo, perché soltanto l'amore ha potere su di me. Affinché il tuo sacrificio mi
sia gradito, voglio trovare in esso purezza d'intenzione e umiltà. Ti dirò in
che cosa consista questo olocausto della tua vita quotidiana per premunirti
contro le illusioni, che facilmente vi si potrebbero insinuare. Accetterai
tutte le sofferenze con amore, ma senza impressionarti se il tuo cuore ne
sentirà naturalmente ripugnanza ed avversione. Tutta la forza di questo
sacrificio viene dalla volontà, così che quegli stessi sentimenti di
contrarietà, anziché impoverire ai miei occhi il sacrificio, ne aumentano il
valore. Non tirarti indietro! La mia grazia mai non ti abbandona.
28. 3º giorno. Tema
della meditazione. — Ecco il soggetto di questa tua meditazione: il tuo
amore per il prossimo è governato dal mio amore? Preghi per i tuoi nemici?
Desideri il bene di coloro che ti rattristano e t'offendono? Ricorda sempre che
qualsiasi cosa buona tu fai ad una persona, la considero come fatta a me!
Risponde suor Faustina: «Tu sai quali sforzi mi costò giunger a questo; se tu
stesso non avessi acceso quell'amore dentro di me, io non sarei stata in grado
di perseverare».
29. 3º giorno.
Lettura del Vangelo. — Come lettura del Vangelo, prendi oggi il capitolo
21º del Vangelo di San Giovanni. Vivilo con il cuore, più che con la mente.
30. 3º giorno.
«Impara che il mio cuore è la misericordia stessa». — Io sono la
misericordia. Da questo oceano di misericordia, si diffondono sul mondo grazie
senza numero. Nessuno viene a me, senza ripartirne confortato. Nella mia
misericordia scompare ogni miseria (raggio bianco), e ogni grazia di redenzione
e di santità (raggio rosso) scaturisce da questa sorgente. Figlia mia, desidero
che la mia misericordia dimori nel tuo cuore e, attraverso di esso, si riversi
sugli altri. Fa' in modo che chiunque t'avvicina impari da te a confidare nella
mia misericordia, perché è soprattutto la fiducia che bramo trovare nelle
anime. Prega più che puoi per i morenti; implora per essi una fiducia
illimitata nella misericordia che perdona, poiché è di una simile fiducia che maggiormente
hanno bisogno ed è proprio quella che hanno meno! Sappi che ci furono anime le
quali, nel supremo istante, trovarono salvezza unicamente per la tua preghiera.
Tu, che conosci l'infinito abisso della mia misericordia, approfittane per te e
per gli infelici peccatori. Cadranno nel nulla cielo e terra, prima che la mia
misericordia non stringa a sé quelli che in me confidano!
31. Conclusione.
— Parla Maria: «Bambina mia, Dio vuole che io sia madre per te in modo
speciale. Tu sei per me la figlia che io prescelsi a riprodurre in sé queste
tre virtù che mi sono le più care: l'umiltà, la purezza d'intenzione, l'amore
per Dio. Sappi che adesso è il tempo della misericordia. Annuncia alle anime
questo infinito dono: se tu non parli, dovrai rispondere d'un grande numero di
anime!».