Aveva saputo per rivelazione che, ad accrescimento dei suoi meriti, sarebbe stata provata dall’avversità; e questa parola l’aveva riempita di timore a motivo della sua debolezza. Il Signore però ebbe pietà di lei e le assegnò come dispensatrice di grazia la sua propria Madre,la Regina del cielo, affinché, quando il peso della sofferenza fosse superiore alle sue forze, potesse invocare questa Madre della misericordia sicura di sentirsi sollevata per sua intercessione.
Poco tempo dopo avvenne che si trovasse in grave afflizione perché una persona consacrata a Dio la sollecitava a manifestare le grazie speciali che il Signore le aveva elargito in una precedente festa. Essa stimava la cosa assai difficile per diverse ragioni, e temeva tuttavia, con l’opporsi, di resistere alla volontà di Dio. Ricorse perciò alla Consolatrice degli afflitti,col desiderio di conoscere che cosa le convenisse fare. Ne ebbe questa risposta: «Distribuisci ciò che possiedi: mio Figlio è ricchissimo e ti compenserà di quanto avrai elargito in suo onore». Ma poiché essa si era ingegnata a coprire in mille modi il suo segreto, non trovava ora facile poterlo scoprire, e per questo motivo si prostrò ai piedi del Signore supplicandolo di rivelare il suo beneplacito e di darle la volontà di compierlo. Meritò così di essere illuminata dalla divina bontà con la seguente risposta: «Metti a frutto il mio capitale, affinché quando torno possa esigerlo con gli interessi». Capì allora che i motivi che fino a quel momento aveva ritenuto ragionevoli e ispirati dallo Spirito Santo, erano in realtà motivi umani fondati sull’amor proprio. Così da quel momento non fu più tanto rigida nel serbare i suoi segreti, e ben a ragione, perché, come dice Salomone: «È gloria dei re l’occultare la parola, ma è gloria di Dio l’investigarla»(1).
Veramente in Proverbi 35,2 è detto: «È gloria di Dio l’occultare la parola, ma è gloria dei re l’investigarla». Ma in Tobia 12,7 si legge: «È bene nascondere il segreto del re, ma torna a lode il rivelare e confessare le opere di Dio».
Cor Mariæ Immaculatum,
intercede pro nobis
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"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
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mercoledì 5 dicembre 2012
S. Gertrude la Grande – Le Rivelazioni, III
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