"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
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sabato 2 marzo 2013
Questa mia amatissima figlia
“APRITE i cuori alla speranza perché
sono vera Madre di tutta la Chiesa.
Nel corso degli anni sono sempre stata accanto a questa
mia figlia prediletta, con l’ansia e la tenerezza del mio amore materno.
Sono particolarmente accanto alla Chiesa in questi ultimi
tempi, in cui essa deve vivere l’ora sanguinosa della sua purificazione e della
grande tribolazione.
Anche per lei deve compiersi il disegno del Padre Celeste
ed è così chiamata a salire il Calvario della sua immolazione.
Questa mia amatissima figlia sarà percossa e ferita,
tradita e spogliata, abbandonata e condotta al patibolo, ove verrà crocifissa.
Nel suo interno entrerà l’uomo iniquo, che porterà al
culmine l’abominio della desolazione, predetta dalle divine Scritture (2 Tess.2, 3; Daniele 12, 11)
Non perdetevi di coraggio, figli prediletti.
Sia forte la vostra fiducia. … Aprite i cuori alla speranza.
sabato 24 dicembre 2011
Maria Giglio della Trinità: Predestinazione Grazia e Gloria...
Maria Giglio della Trinità: Predestinazione Grazia e Gloria...: "Siate semplici come colombe e prudenti come... PREDESTINAZIONE, GRAZIA E GLORIA Mi risulta che alcuni fedeli non hanno idee chia...
AVE MARIA!
AMDG
mercoledì 30 marzo 2011
Predestinazione Grazia e Gloria...
"Siate semplici come colombe e prudenti come... |
PREDESTINAZIONE,
GRAZIA E GLORIA
GRAZIA E GLORIA
Mi risulta che alcuni fedeli non hanno idee chiare su una verità così fondamentale qual'è la predestinazione.E la poca chiarezza li fa soffrire. Pertanto offro, dall'opera di Maria Valtorta, una pagina stupenda per concisione, chiarezza e amore.
Dice Gesù:
"Alla Grazia sono predestinati tutti gli uomini indistintamente poiché Io per tutti sono morto.
Alla Gloria sono predestinati quelli che rimangono fedeli almeno alla legge naturale del Bene. Alla fine dei secoli, sì, ognuno che sia vissuto da giusto avrà il suo premio.
E DIO ab eterno conosce coloro che alla gloria sono destinati prima che nascessero alla vita, ossia "predestinati". Attenta però che qui sta il punto per capire la giustizia di DIO con giustizia.
Vi sono i predestinati, è certo. E DIO li conosce da prima che il tempo sia per essi. Ma tali non sono perché DIO, con palese ingiustizia, dia ad essi ogni mezzo per divenire gloriosi e impedisca con ogni mezzo ogni insidia del demonio, del mondo e della carne a costoro. No. DIO dà ad essi ciò che dà a tutti. Ma essi usano con giustizia i doni di DIO, e quindi conquistano la gloria futura ed eterna, di loro libero volere.
DIO sa che giungeranno a questa gloria eterna. Ma essi non lo sanno, né DIO in alcun modo lo dice loro. Gli stessi doni straordinari non sono segno sicuro di gloria: sono un mezzo più severo degli altri per saggiare lo spirito dell'uomo nelle sue volontà, virtù e fedeltà a DIO e alla sua Legge. DIO sa. Gode in anticipo di sapere che quella creatura giungerà alla gloria così come soffre in anticipo di sapere che quell'altra creatura giungerà volontariamente alla dannazione.
Ma in alcun modo non interviene a forzare il libero arbitrio di alcuna creatura perché essa giunga dove DIO tutti vorrebbe giungessero: al Cielo. Certamente la rispondenza della creatura agli aiuti divini aumenta la sua capacità di volere. Perché DIO tanto più si effonde quanto più l'uomo lo ama in verità: ossia di una carità di azioni e non di parole.
E ancora: certamente più l'uomo vive da giusto e più DIO a lui si comunica e si manifesta: un'anticipazione di quella conoscenza di DIO che fa beati i santi del Cielo, e da questa conoscenza viene aumento di capacità di volere essere perfetti. Ma ancora e sempre l'uomo è libero del suo volere e, se dopo aver già raggiunto la perfezione uno rinnegasse il bene sin lì praticato e si vendesse al Male, DIO lo lascerebbe libero di fare. Non vi sarebbe merito se vi fosse coercizione.
Concludendo: DIO conosce ab eterno coloro che sono i futuri eterni abitanti del Cielo, ma l'uomo di sua libera volontà deve volere giungere al Cielo ben usando degli aiuti soprannaturali che l'Eterno PADRE dà ad ogni sua creatura.E così sino all'ultimo respiro, quali che siano i doni straordinari ricevuti e i gradi di perfezione raggiunti.
Ricordare che nessuno è mai veramente arrivato altro che quando il suo cammino è finito. Ossia: nessuno è certo di aver meritato la Gloria altro che quando il suo tempo è finito e iniziata l'immortalità". (Quadernetti, M.Valt. 23-10-1948/ 48.34).
AMDG
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