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sabato 13 maggio 2017

Agnus Dei...

21ma opera di Gesù nella Passione

21. – La 21ma opera realizzata in questo mondo dal nostro Salvatore e Signor Gesù Cristo fu l’aver convertito molte persone di diverse condizioni. 
Volle che già si vedesse il frutto della redenzione. 

E per questo convertì dapprima il ladrone, che fu un uomo di mala vita, ribelle, criminale. 

In secondo luogo convertì il Centurione ch’era il capitano della gente armata e che disse: Veramente costui era Figlio di Dio (Mt. 27, 54). 

In terzo luogo convertì l’umile popolo, ed è san Luca che lo cita dicendo: Anche tutte le genti che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto (Lc. 23, 48). Si noti che dice “tutte le genti”, non le truppe maliziose come gli scribi o farisei, bensì le genti semplici e profane che vedendo il miracolo che accadeva battendosi il petto dicevano: “Che miserabili! Abbiamo crocifisso il Salvatore”.

      E perché nostro Signore nella sua passione convertì queste tre classi di persone, per questo in suo ricordo il sacerdote dice tre volte “Agnello di Dio”. 
La prima volta lo diciamo particolarmente per ogni peccatore supplicando che lo perdoni come perdonò al ladrone, e ugualmente a me che sono peccatore. 
La seconda volta, chiediamo che come illuminò e aprì gli occhi del Centurione che comandava la milizia, così ugualmente illumini e perdoni chiunque governi il popolo, o abbia cura pastorale delle anime, affinché esse raggiungano la salvezza. 
La terza volta diciamo “Agnello di Dio” per chiedere che come convertì l’umile popolo così ugualmente converta il comune popolo cristiano e lo conservi in buona salute e in pace e gli perdoni tutti i suoi peccati.

JHS
MARIA!

giovedì 2 aprile 2015

2. L'agnello immolato



L'agnello immolato ci strappò dalla morte



    Molte cose sono state predette dai profeti riguardanti il mistero della Pasqua, che è Cristo, «al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen» (Gal 1, 5 ecc.). 

Egli scese dai cieli sulla terra per l'umanità sofferente; si rivestì della nostra umanità nel grembo della Vergine e nacque come uomo. Prese su di sé le sofferenze dell'uomo sofferente attraverso il corpo soggetto alla sofferenza, e distrusse le passioni della carne. Con lo Spirito immortale distrusse la morte omicida.

    Egli infatti fu condotto e ucciso dai suoi carnefici come un agnello, ci liberò dal modo di vivere del mondo come dall'Egitto, e ci salvò dalla schiavitù del demonio come dalla mano del Faraone. Contrassegnò le nostre anime con il proprio Spirito e le membra del nostro corpo con il suo sangue.

    Egli è colui che coprì di confusione la morte e gettò nel pianto il diavolo, come Mosè il faraone. Egli è colui che percosse l'iniquità e l'ingiustizia, come Mosè condannò alla sterilità l'Egitto.

    Egli è colui che ci trasse dalla schiavitù alla libertà, dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla tirannia al regno eterno. Ha fatto di noi un sacerdozio nuovo e un popolo eletto per sempre. Egli è la Pasqua della nostra salvezza.

    Egli è colui che prese su di sé le sofferenze di tutti. Egli è colui che fu ucciso in Abele, e in Isacco fu legato ai piedi. Andò pellegrinando in Giacobbe, e in Giuseppe fu venduto. Fu esposto sulle acque in Mosè, e nell'agnello fu sgozzato.

    Fu perseguitato in Davide e nei profeti fu disonorato.

   Egli è colui che si incarnò nel seno della Vergine, fu appeso alla croce, fu sepolto nella terra e, risorgendo dai morti, salì alle altezze dei cieli. Egli è l'agnello che non apre bocca, egli è l'agnello ucciso, egli è nato da Maria, agnello senza macchia. Egli fu preso dal gregge, condotto all'uccisione, immolato verso sera, sepolto nella notte. Sulla croce non gli fu spezzato osso e sotto terra non fu soggetto alla decomposizione.

    Egli risuscitò dai morti e fece risorgere l'umanità dal profondo del sepolcro.


domenica 24 febbraio 2013

Signore : illumina e perdona chiunque governa il popolo, e chi ha cura pastorale delle anime, affinché esse raggiungano la salvezza.


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21. – La 21ma opera realizzata in questo mondo dal nostro Salvatore e Signor Gesù Cristo fu l’aver convertito molte persone di diverse condizioni. Volle che già si vedesse il frutto della redenzione. 

*E per questo convertì dapprima il ladrone, che fu un uomo di mala vita, ribelle, criminale. 

*In secondo luogo convertì il Centurione ch’era il capitano della gente armata e che disse: Veramente costui era Figlio di Dio (Mt. 27, 54). 

*In terzo luogo convertì l’umile popolo, ed è san Luca che lo cita dicendo: Anche tutte le genti che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto (Lc. 23, 48). Si noti che dice “tutte le genti”, non le truppe maliziose come gli scribi o farisei, bensì le genti semplici e profane che vedendo il miracolo che accadeva battendosi il petto dicevano: “Che miserabili! Abbiamo crocifisso il Salvatore”.

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E perché nostro Signore nella sua passione convertì queste tre classi di persone, per questo in suo ricordo il sacerdote dice tre volte “Agnello di Dio”

La prima volta lo diciamo particolarmente per ogni peccatore supplicando che lo perdoni come perdonò al ladrone, e ugualmente a me che sono peccatore. 

La seconda volta, chiediamo che come illuminò e aprì gli occhi del Centurione che comandava la milizia, così ugualmente illumini e perdoni chiunque governi il popolo, o abbia cura pastorale delle anime, affinché esse raggiungano la salvezza. 

La terza volta diciamo “Agnello di Dio” per chiedere che come convertì l’umile popolo così ugualmente converta il comune popolo cristiano e lo conservi in buona salute e in pace e gli perdoni tutti i suoi peccati.

AVE MARIA!