La Spagna non vuole “Sposati e sii sottomessa”.
Miriano: «È la dittatura dell’ideologia di genere. Siccome è
falsa, va imposta con la forza»
Novembre 13, 2013 Redazione
Tre partiti iberici chiedono che la traduzione del libro venga ritirata dalle vendite. Qualora accadesse sarebbe il primo libro censurato in Spagna dalla fine della dittatura di Franco
Via Costanza Miriano dagli scaffali delle librerie spagnole. È quello che chiedono da alcuni giorni tre partiti del parlamento iberico, ossia il Partido Popular, il Partido Socialista Obrero Español e Izquierda Unida: ciò che contestano alla giornalista e scrittrice italiana è il contenuto del suo libro, “Sposati e sii sottomessa”, considerato una vera e propria «apologia della violenza contro le donne», detto con le parole usate da Maite Molina, femminista del partito IU. Il suo gruppo ha dato il via anche ad una raccolta firme per portare la richiesta di blocco delle vendite alla Fiscalía, ossia la Procura spagnola.
«SI FA PROSELITISMO SULLA DISCRIMINAZIONE». Sotto accusa in particolare c’è una frase del libro della Miriano: «L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e abbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio». Anche la deputata del Psoe Angeles Alvarez ha annunciato che presenterà un’iniziativa parlamentare all’Instituto de la mujer e alla Direzione generale per la parità, chiedendo che libri con questo tono e messaggio vengano bloccati: «Non possiamo permettere che organizzazioni come la Chiesa, che ricevono denaro dallo Stato, si dedichino a fare proselitismo sulla disuguaglianza, la discriminazione e il sessismo». Alle sue parole si è accodato anche il segretario generale del Pp, José Luis Sanz, che ha girato la richiesta di “ritiro” del volume dalle librerie all’arcivescovo di Granada, da cui dipende la casa editrice Nuevo Inicio, che ha appunto tradotto e distribuito il volume della giornalista italiana.
«È LA DITTATURA DELL’IDEOLOGIA DI GENERE». Per parte sua, Costanza Miriano si difende, e affida al Foglio di oggi il suo punto di vista sulla questione. Il problema, scrive, «è la dittatura dell’ideologia di genere, che siccome è falsa va imposta con la forza. A ben vedere, gratta gratta, siamo sempre lì: l’uomo contemporaneo, sa lui cosa è bene o male, e rifiuta che un Padre glielo insegni. Per questo tutto ciò che rimanda all’ascolto di un’altra voce che non sia quella che viene da dentro – questo è la fede – va cacciato, con qualsiasi mezzo». Qualora venisse davvero ritirato dalle vendite, “Sposati e sii sottomessa” sarebbe il primo libro censurato in Spagna dalla fine della dittatura di Franco. «Mi dispiacerebbe perché parla a donne indurite e uomini egoisti, si potrebbe provare a dargli un’occhiata. La maggior parte della gente si è fatta un sacco di risate (in molte librerie sta nel settore umorismo). Oppure si può sempre non comprarlo».
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Novembre 13, 2013 Redazione
Tre partiti iberici chiedono che la traduzione del libro venga ritirata dalle vendite. Qualora accadesse sarebbe il primo libro censurato in Spagna dalla fine della dittatura di Franco
Via Costanza Miriano dagli scaffali delle librerie spagnole. È quello che chiedono da alcuni giorni tre partiti del parlamento iberico, ossia il Partido Popular, il Partido Socialista Obrero Español e Izquierda Unida: ciò che contestano alla giornalista e scrittrice italiana è il contenuto del suo libro, “Sposati e sii sottomessa”, considerato una vera e propria «apologia della violenza contro le donne», detto con le parole usate da Maite Molina, femminista del partito IU. Il suo gruppo ha dato il via anche ad una raccolta firme per portare la richiesta di blocco delle vendite alla Fiscalía, ossia la Procura spagnola.
«SI FA PROSELITISMO SULLA DISCRIMINAZIONE». Sotto accusa in particolare c’è una frase del libro della Miriano: «L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e abbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio». Anche la deputata del Psoe Angeles Alvarez ha annunciato che presenterà un’iniziativa parlamentare all’Instituto de la mujer e alla Direzione generale per la parità, chiedendo che libri con questo tono e messaggio vengano bloccati: «Non possiamo permettere che organizzazioni come la Chiesa, che ricevono denaro dallo Stato, si dedichino a fare proselitismo sulla disuguaglianza, la discriminazione e il sessismo». Alle sue parole si è accodato anche il segretario generale del Pp, José Luis Sanz, che ha girato la richiesta di “ritiro” del volume dalle librerie all’arcivescovo di Granada, da cui dipende la casa editrice Nuevo Inicio, che ha appunto tradotto e distribuito il volume della giornalista italiana.
«È LA DITTATURA DELL’IDEOLOGIA DI GENERE». Per parte sua, Costanza Miriano si difende, e affida al Foglio di oggi il suo punto di vista sulla questione. Il problema, scrive, «è la dittatura dell’ideologia di genere, che siccome è falsa va imposta con la forza. A ben vedere, gratta gratta, siamo sempre lì: l’uomo contemporaneo, sa lui cosa è bene o male, e rifiuta che un Padre glielo insegni. Per questo tutto ciò che rimanda all’ascolto di un’altra voce che non sia quella che viene da dentro – questo è la fede – va cacciato, con qualsiasi mezzo». Qualora venisse davvero ritirato dalle vendite, “Sposati e sii sottomessa” sarebbe il primo libro censurato in Spagna dalla fine della dittatura di Franco. «Mi dispiacerebbe perché parla a donne indurite e uomini egoisti, si potrebbe provare a dargli un’occhiata. La maggior parte della gente si è fatta un sacco di risate (in molte librerie sta nel settore umorismo). Oppure si può sempre non comprarlo».