“Maria Giglio della Trinità”: Domini Sacrarium, Nobile Triclinium et Complementum SS. Trinitatis!

"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".

Visualizzazione post con etichetta Beato Pio IX. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Beato Pio IX. Mostra tutti i post

mercoledì 7 febbraio 2018

Beato Papa Pio IX

Il Papa dell'Immacolata


Beato Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti) Papa
7 febbraio
Senigallia, Ancona, 13 maggio 1792 - Roma, 7 febbraio 1878
Papa dal 21 giugno 1846 al 7 febbraio 1878
Nella sua città natale, quando era bambino, lo chiamavano “Giovannino il buono”. Educato alla vita cristiana dai suoi cattolicissimi genitori, giocava allegrissimo come tutti i ragazzi, ma al venerdì, dopo il gioco, tenendo alzato tra le mani il Crocifisso, raccoglieva sulle piazze gruppi di coetanei e predicava il Vangelo. Spesso si fermavano ad ascoltarlo anche degli adulti, ammirati. Giovanni Maria Mastai Ferretti era nato il 13 maggio 1792 a Senigallia (Ancona). Nel cuore gli brillava un grande ideale: diventare sacerdote di Gesù. Gli studi li compì a Volterra, nel Collegio degli Scolopi. Il 10 aprile 1819 fu ordinato sacerdote. A soli 35 anni divenne vescovo di Spoleto, poi trasferito ad Imola. Cardinale nel 1840, è sempre e innanzi tutto sacerdote, proprio come diceva di lui il fratello Gabriele: “Gian Maria è prete. Tagliatelo a pezzi, ma ricomponendo i pezzi, vedrete che non potrà venir fuori altro e sempre che il prete”. Dopo la morte di Gregorio XVI, il Card. Mastai Ferretti, il 16 giugno 1846, è eletto Papa. Prende il nome di Pio IX. Ha solo 54 anni. 

Durante il suo pontificato, malgrado fosse costretto ad impegnarsi drammaticamente sul piano politico, non dimenticò mai di assolvere i compiti spirituali convinto di essere responsabile, di fronte a Dio, della difesa dei valori cristiani. Promosse nuove forme di culto e di vita spirituale, come la devozione eucaristica, quella verso il Sacro Cuore e quella mariana. Dette slancio all'attività missionaria in Asia e in Africa. Definì il dogma dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e celebrò il Concilio Vaticano I, dove fu fissato il dogma dell'infallibilità del Pontefice quando parla ex cathedra. Ripetutamente a Roma Pio IX ebbe ad incontrare San Giovanni Bosco, approvandone la sua opera. Il Pontefice governò la Chiesa per 32 anni, fino al 7 febbraio 1878. Fu uno dei Papi più grandi della storia, un gigante di luce e di santità. Il 3 settembre 2000 da San Giovanni Paolo II è stato elevato alla gloria degli altari. Diceva ai giovani di Azione Cattolica, da lui avviata: “I nemici di Dio spariscono uno per uno, e la Chiesa resta. Saremo tribolati, ma vinti mai!”.
Martirologio Romano: A Roma, beato Pio IX, papa, che, proclamando apertamente la verità di Cristo, a cui aderì profondamente, istituì molte sedi episcopali, promosse il culto della beata Vergine Maria e indisse il Concilio Ecumenico Vaticano I. 


Nella sua città natale, quando era bambino, lo chiamavano “Giovannino il buono”. Educato alla vita cristiana dai suoi cattolicissimi genitori, giocava allegrissimo come tutti i ragazzi, ma al venerdì, dopo il gioco, tenendo alzato tra le mani il Crocifisso, raccoglieva sulle piazze gruppi di coetanei e predicava il Vangelo. Spesso si fermavano ad ascoltarlo anche degli adulti, ammirati.

È nato il 13 maggio 1792 a Senigallia (Ancona), in una notte gremita di stelle, rotta solo dallo sciabordio delle onde del mare sulla spiaggia; Si chiama Giovanni Maria Mastai Ferretti. Nel cuore gli brillava un grande ideale: diventare sacerdote di Gesù. Gli studi li compì a Volterra, nel Collegio degli Scolopi. Fu brillante ed esemplare. Aveva un grandissimo amore a Gesù: sovente si avvicinava a Lui nella Confessione e nella Comunione eucaristica. A 17 anni, decise: “Voglio farmi prete”. Nel 1809, a Roma, iniziò gli studi nel Collegio Romano, preparandosi a salire all’altare. In quel tempo, sacerdoti e religiosi erano derisi e minacciati dai rivoluzionari venuti dalla Francia. Papa Pio VII venne imprigionato e deportato in Francia da quel piccolo corso prepotente che, chiamandosi Napoleone, credeva di essere il padrone del mondo.

Il buon Pastore

Ma una lunga malattia lo ferma in un tunnel oscuro per alcuni anni. Si affida alla Madonna e vive da cristiano esemplare nella sua famiglia. Finalmente, nel 1814, miracolosamente guarito dopo aver pregato a lungo la Vergine SS.ma nel santuario di Loreto, ritorna a Roma e riprende il cammino verso l’altare.

Si occupa come catechista dei ragazzi poveri dell’Istituto “Tata Giovanni”, studia e ascolta i preti santi suoi contemporanei: Vincenzo Strambi, Gaspare Del Bufalo, Vincenzo Pallotti, ardenti di amore a Gesù. Il 10 aprile 1819, don Gian Maria è ordinato sacerdote dall’Arcivescovo Mons. Caprano nella cappella di Palazzo Doria. Ha un solo desiderio: farsi santo e guadagnare a Gesù quante più anime possibile. Dirige il “Tata Giovanni”, confessa e predica nelle chiese dell’Urbe, prega intensamente. Rivolto a se stesso, nelle sue “note d’anima”, scrive: “Pensa all’amore grande che Gesù ti porta. Compi l’atto eroico della tua offerta definitiva a Lui, da cui avrà principio la tua santità. Tutto soffri in pace per Lui che tanto ama te”.
Per amore a Lui, nel 1823, rischiando la vita, accompagna come missionario il “Vicario apostolico” Mons. Muzi, inviato dal Papa in Cile. Al suo rientro a Roma, nel 1825, è posto da Papa Leone XII a dirigere il Collegio “S. Michele a Ripa”, a servizio dei giovani e degli anziani e di diverse “anime in pericolo”. La sua missione nella Chiesa sta per “esplodere”.

Il 3 giugno 1827 a soli 35 anni, è consacrato Vescovo di Spoleto dal Card. Saverio Castiglioni (il futuro Papa Pio VIII). Per sei anni, in momenti difficili, tra contrasti religiosi e politici e calamità naturali, è il buon Pastore della carità, mai disgiunta dalla verità, anche quando costa dirla e urtare qualcuno. Nel 1833, è trasferito a Imola, nella difficile Romagna, proprio perché sappia risolvere gravi difficoltà e incoraggiare l’annuncio del Vangelo e la vita cristiana. Il 14 dicembre 1840, apprezzatissimo da papa Gregorio XVI per la sua opera, Mons. Mastai è insignito della porpora cardinalizia. È sempre e innanzi tutto sacerdote, proprio come diceva di lui appena trentenne, il fratello Gabriele: “Gian Maria è prete. Tagliatelo a pezzi, ma ricomponendo i pezzi, vedrete che non potrà venir fuori altro e sempre che il prete”. Un prete vero che vive di Gesù solo, che è un “altro-Gesù”.

“Tu sei Pietro”

È il tempo in cui pubblicisti, politici e rivoluzionari, mobilitati dalla massoneria, lavorano per scristianizzare l’Europa e l’Italia, per togliere di mezzo
la Chiesa e annullare il Credo Cattolico, e per attrarre il Clero e la gioventù sotto la loro influenza. Il loro scopo finale –
era stato scritto fin dal 1819-20 – è quello di Voltaire e della rivoluzione francese, cioè l’annichilimento del Cattolicesimo e perfino dell’idea cristiana”.

Il Card. Mastai Ferretti ben conosce i progetti di costoro e lavora in prima linea per radicare Gesù nelle anime e nella società. Sa che Gesù regna sul mondo per mezzo di Maria SS.ma e per questo promuove e diffonde la preghiera del Rosario e le Confraternite del Cuore di Maria, con un solo fine: schiacciare la testa al serpente infernale e condurre tutti a Cristo. Dopo la morte di Gregorio XVI, il Card. Mastai-Ferretti, il 16 giugno 1846, è eletto Papa. Prende il nome di Pio IX! Ha solo 54 anni.

Preti e cristiani di Roma lo incontrano in preghiera nelle chiese e possono parlargli come a un buon parroco. Dà inizio a una serie di riforme, per le quali si grida subito dappertutto “Viva Pio IX!”, considerato da molti un Papa liberale, ma è un “evviva” interessato: sacerdote di Gesù e di nessun altro, non può essere “liberale” quando ciò significa in fondo che solo l’uomo – e non Dio – è legge per l’uomo. Nel 1848, il 10 febbraio, Pio IX prega: “Benedite, gran Dio, l’Italia e conservatele il dono di tutti il più prezioso, la Fede”. È la preghiera che dobbiamo ripetere ogni giorno anche oggi.

Tra l’estate e l’autunno del 1848, a Roma, a causa dei mestatori che vogliono sbarazzarsi del Papa, c’è forte agitazione. Il 15 novembre, Pellegrino Rossi, l’uomo che Pio IX ha chiamato al governo per rimettere ordine e garantire le buone riforme da lui avviate, viene assassinato. Il circolo massonico appare padrone della città, anche se è esigua minoranza. Il Quirinale è preso d’assalto dai rivoltosi che vogliono imporre al Papa le loro condizioni per governare. Pio IX rifiuta con calma e fermezza ciò che ripugna alla sua coscienza, che Roma e il suo stato cadano in mano a uomini nemici di Dio e della Chiesa.

Il 24 novembre 1848, vestito da semplice prete, Pio IX parte per Gaeta. A Roma, senza alcun consenso del popolo, si instaura la “repubblica romana”, capeggiata da Mazzini che dichiara decaduto il Papato dal governo temporale. Da Gaeta, Pio IX chiede l’aiuto dei principi cattolici contro gli usurpatori. Sconfitta la “repubblica romana” per intervento dei francesi, il 12 aprile 1850, il Papa è accolto a Roma che lo acclama Padre e Maestro. Ora egli ha una coscienza ancora più lucida del suo ministero: a costo dell’impopolarità non potrà mai avere accordo con i negatori di Dio e i nemici di Cristo.

Il primato della Verità

La Chiesa da secoli venera Maria come Immacolata fin dal suo concepimento e Pio IX sa che se Ella è stata preservata dal peccato originale in vista dei meriti del Figlio suo, è perché nella Chiesa ha la missione di vincere satana in tutte le eresie che diffonde a perdizione dei credenti. Ancora esule a Gaeta, fa studiare la “questione” e interpella i Vescovi di tutta la Chiesa, indicendo pubbliche preghiere per avere da Dio la luce che gli occorre.

L’8 dicembre 1854, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, in S. Pietro a Roma, Pio IX nella pienezza del suo potere dottrinale, definisce dogma di fede che Maria è stata concepita senza peccato d’origine ed è Tutta Santa fin dall’inizio della sua esistenza. Maria Immacolata, da lui sempre amata fin da bambino, ora sarà la “Stella fulgida” del suo pontificato e di tutta la Chiesa, così da essere giustamente chiamato “il Pontefice dell’Immacolata”. “La proclamazione di questo dogma racchiude in germe tutto il disegno di Pio IX” – dirà il card. L. M. Parocchi.

Lo “spirito del secolo” diffuso dall’illuminismo, dalla massoneria e dai negatori di Dio, afferma che l’uomo è legge assoluta per l’uomo. Pio IX, con il dogma dell’Immacolata, afferma invece che l’uomo è ferito dal peccato fin dalla sua origine e che Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato e morto sulla croce in espiazione del peccato, è l’unico Salvatore dell’uomo e del mondo. Maria dunque conduce a Cristo, spezzando tutte le eresie nel mondo intero e racchiude in se stessa e nel Cristo che dona al mondo, tutta la Rivelazione.

Proprio in quegli anni, lo spirito del secolo ha disseminato a piene mani in ogni campo errori di ogni genere: se Dio non c’è o non c’entra e la terra appartiene solo all’uomo, l’uomo si organizzi come gli pare e gli piace. Ma questo è contro Dio che ha dato a Cristo ogni potestà in cielo e sulla terra (Mt 28,18). Per questo, Pio IX, l’8 dicembre 1864, ancora nella solennità dell’Immacolata, emana l’enciclica Quanta cura e il Sillabo, elenco degli errori più gravi discendenti dalla negazione di Dio e li condanna con la luce e la forza irresistibile della Verità assoluta ed eterna, contro cui nulla regge.

Negatori di tutte le risme, si scagliano con violenza contro il Papa accusandolo di oscurantismo, fanatismo, di essere contrario alla ragione e alla civiltà. È certo che il Sillabo ha colpito un’intera visione della vita e della storia, quale è comune a tutte le ideologie nate dalla negazione di Dio. Ma oggi, che vediamo il fallimento di tutte le ideologie e il suicidio di società intere costruite su quei tragici errori, Pio IX con il Sillabo appare il più grande maestro e profeta della sua ora e dell’avvenire. Se l’avessimo messo in pratica, non avremmo avuto nessuno degli orrori del secolo XX, il più empio e il più sanguinario della storia.

Lo spirito del secolo ha esaltato il potere dell’uomo e celebrato le conquiste della ragione come unica norma di verità, rifiutando la Rivelazione ma finendo nella disperazione di chi neppure sa da dove viene e dove va. L’8 dicembre 1869 – ancora una volta nella solennità dell’Immacolata – Pio IX apre a Roma il Concilio Vaticano I cui prendono parte i Vescovi di tutto il mondo. Il 24 aprile 1870, il Papa promulga la Costituzione Dei Filius, luminosa esposizione della dottrina cattolica su Dio, la Rivelazione, la vita di Fede, in opposizione al razionalismo e al naturalismo moderni, confutati e condannati in nome di Cristo, unico Signore e Maestro e Salvatore dell’umanità.

Il 18 luglio 1870, con la costituzione Pastor aeternus, Pio IX, proclama il dogma dell’infallibilità del Papa, quando come maestro della fede e della vita cristiana, insegna ex cathedra con l’autorità di Cristo.

Ora davvero la Verità è affermata nel suo primato su tutto. Le potenze dell’inferno si scatenano contro Pio IX, ma forse mai altro pontefice ebbe tanti santi a sostenerlo e fu tanto amato dagli umili e dai grandi della Chiesa e del suo tempo, primo fra tutti quel Modello e Maestro di santità che si chiama Don Bosco. Nei loro frequenti incontri a Roma, come narra lo storico don G. B. Lemoyne – Pio IX e Don Bosco si compresero in una intensissima comunione di anime con Gesù al centro: Pio IX trovò in Don Bosco il prete più ardito per le imprese più ardue nelle ore più buie; Don Bosco trovò in Pio IX il sostenitore deciso della sua opera, fino al punto di ritenerlo il 2° fondatore della Società salesiana e a profetizzarne, giustamente, dopo la sua morte, la canonizzazione.

Con questo stile, Pio IX, governò la Chiesa per 32 anni, fino al 7 febbraio 1878. Fu uno dei Papi più grandi della storia, un gigante di luce e di santità. Il 3 settembre 2000, finalmente, da Giovanni Paolo II è stato elevato alla gloria degli altari. Occorre invocarlo per la Chiesa e per il mondo di oggi, vivendo con la sua certezza, così come egli diceva ai giovani di Azione cattolica, da lui avviata: “I nemici di Dio spariscono uno per uno, e la Chiesa resta. Saremo tribolati, ma vinti mai!”.



Autore: Paolo Risso

http://www.treccani.it/enciclopedia/pio-ix-papa-beato_%28Dizionario-Biografico%29/

http://www.treccani.it/enciclopedia/pio-ix-papa/


AMDG et DVM
alle 18:01 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Beato Pio IX, Papa dell'Immacolata

venerdì 1 dicembre 2017

"La Russia sarà cattolica" /1




Cristianesimo Cattolico



“La Russia sarà cattolica”

Questa la speranza — e la profezia — del padre barnabita Gregorio Agostino Maria Šuvalov.
“La Russia sarà cattolica”: è questa l’iscrizione che fu apposta sulla tomba del padre Gregorio Agostino Maria Šuvalov nel cimitero di Montparnasse a Parigi. Per questa causa il barnabita russo si immolò come vittima (Antonio Maria Gentili, I Barnabiti, Padri Barnabiti Roma 2012, pp. 395-403).
Il conte Grigorij Petrovič Šuvalov, nacque a Pietroburgo il 25 ottobre 1804 da una famiglia di antica nobiltà. Uno zio, generale dell’esercito, ebbe l’incarico di accompagnare Napoleone sconfitto all’isola d’Elba, un altro suo antenato aveva fondato l’università di Mosca. Studiò dal 1808 al 1817 nel collegio dei gesuiti a Pietroburgo finché, espulsi i gesuiti dalla Russia, continuò gli studi prima in Svizzera e poi all’università di Pisa, dove apprese perfettamente la lingua italiana. Fu influenzato però dal materialismo e dal nichilismo allora imperante nei circoli liberali che frequentava. Nominato dallo Zar Alessandro I ufficiale degli ussari della Guardia, a vent’anni, nel 1824, sposò Sofia Soltikov, una donna, profondamente religiosa, ortodossa, ma «cattolica nell’anima e nel cuore», che morirà a Venezia nel 1841. Da essa avrà due figli: Pietro e Elena.
La morte di Sofia spinse Šuvalov a studiare la religione. Un giorno si imbatté nel libro delle Confessioni di sant’Agostino: fu per lui una rivelazione. «Lo leggevo incessantemente, ne copiavo intere pagine, ne stendevo lunghi estratti. La sua filosofia mi riempiva di buoni desideri e di amore. Con quale trasporto di contentezza trovai in quel grand’uomo sentimenti e pensieri che fino allora avevano dormito nell’anima e che quella lettura ridestava». Trasferitosi a Parigi, il conte Šuvalov frequentava un gruppo di aristocratici russi convertiti alla Chiesa cattolica, grazie soprattutto al conte Joseph de Maistre (1753-1821), che dal 1802 al 1817 era stato ambasciatore del Re di Sardegna a Pietroburgo.
Tra questi erano Sophie Swetchine (1782-1857), il principe Ivan Gagarin(1814-1882) e il principe Teodoro Galitzin (1805-1848). Quest’ultimo, accorgendosi della profonda crisi spirituale dell’amico, lo aiutò a ritrovare la verità, consigliandogli la lettura e la meditazione del Du Pape di Joseph de Maistre. Leggendo l’opera del conte savoiardo, Šuvalov comprese come la prima nota della Chiesa è l’unità, e questa esige un suprema autorità, che non può essere altro che il Romano Pontefice. «Signore, tu dici: la mia Chiesa, e non le mie chiese. D’altra parte, la Chiesa deve conservare la verità; ma la verità è una; dunque la Chiesa non può essere che una. (…) Quando conobbi che non può esistere se non una sola vera Chiesa, compresi pure che questa Chiesa deve essere universale, cioè cattolica».
Šuvalov si recava ogni sera a Notre Dame per ascoltare le prediche del padre Francesco Saverio de Ravignan (1795-1858), un dotto gesuita che sarebbe diventato la sua guida spirituale. Il 6 gennaio 1843, festa dell’Epifania, Šuvalov abiurò l’ortodossia e fece la sua professione di fede cattolica nella Chapelle des Oiseaux. Egli aspirava però ad una più profonda dedicazione alla causa cattolica. Per mezzo di un giovane liberale italiano, Emilio Dandolo, incontrato per caso in treno, aveva conosciuto il padre Alessandro Piantoni, rettore del collegio Longone dei Barnabiti a Milano, che nel 1856 lo accolse nel noviziato dei Barnabiti a Monza, con il nome di Agostino Maria.
Nell’ordine fondato da sant’Antonio Maria Zaccaria (1502-1539) trovò un ambiente di profonda spiritualità. Scriveva al padre Ravignan: «Mi credo in Paradiso. I miei padri sono altrettanti santi, i novizi altrettanti angeli». Tra i giovani confratelli era Cesare Tondini de’ Quarenghi (1839-1907) che, più di ogni altro, avrebbe raccolto la sua eredità spirituale. Il 19 settembre 1857 Agostino Šuvalov fu ordinato sacerdote a Milano da monsignor Angelo Ramazzotti, futuro patriarca di Venezia.
Il giorno dell’ordinazione, all’elevazione del calice, innalzò a Dio questa supplica. «Mio Dio, fatemi degno di dare la vita e il sangue in unione al vostro per la glorificazione della beata Vergine Immacolata nella conversione della Russia». Fu questo il sogno della sua vita, che affidò all’Immacolata, di cui l’8 dicembre 1858 Pio IX proclamò il dogma. Ricevuto in udienza dal Papa, padre Šuvalov gli manifestò il desiderio di dedicare la sua vita al ritorno degli scismatici alla Chiesa di Roma. Nel memorabile incontro, «Pio IX mi parlò della Russia con quella fede, con quella speranza e con quella convinzione che hanno per appoggio la parola di Gesù, e con quella carità ardente da cui era mosso pensando ai suoi figli traviati, poveri orfani volontari. Queste sue parole mi infiammavano il cuore».
Padre Šuvalov si dichiarò pronto a fare il sacrificio della sua vita per la conversione della Russia. «Orbene, disse allora il Santo Padre, ripetete sempre dinanzi al crocifisso tre volte al giorno questa protesta; siate certo il vostro volere si compirà». Parigi fu campo del suo apostolato e della sua immolazione: vi si prodigò instancabilmente conquistando innumerevoli anime e dando vita alla Associazione di preghiere per il trionfo della beata Vergine Immacolata nella conversione degli scismatici orientali, e specialmente dei Russi, alla fede cattolica, detta comunemente l’Opera del padre Šuvalov.
Pio IX l’approvò con un breve del 1862 e padre Cesare Tondini ne fu l’infaticabile propagatore. Ma padre Šuvalov era morto a Parigi il 2 aprile 1859. Aveva appena terminato di scrivere la autobiografia Ma conversion et ma vocation (Parigi 1859). Il libro, che nell’Ottocento ebbe traduzioni e ristampe, è stato presentato in una nuova edizione italiana a cura dei padri Enrico M. Sironi e Franco M. Ghilardotti (La mia conversione e la mia vocazione, Grafiche Dehoniane, Bologna 2004) e da qui abbiamo tratto le nostre citazioni. Il padre Ghilardotti si è inoltre adoperato per riportare in Italia le spoglie del padre Šuvalov, che ora riposano nella chiesa di San Paolo Maggiore a Bologna, costruita nel 1611 dai padri Barnabiti. Ai piedi di un altare sormontato da una copia della Santa Trinità di Andrei Rublev, il più grande pittore russo di icone, padre Gregorio Agostino Maria Šuvalov attende l’ora della resurrezione.
Nella sua autobiografia il barnabita russo aveva scritto: «Quando l’eresia minaccia, quando la fede languisce, quando i costumi si corrompono e i popoli si addormentano sull’orlo dell’abisso, Dio, che tutto dispone con peso, numero e misura, per risvegliarli apre i tesori della sua grazia; e ora suscita in qualche oscuro villaggio un santo nascosto, la cui efficace preghiera trattiene il suo braccio pronto a punire; ora fa apparire sulla faccia dell’universo una splendida luce, un Mosé, un Gregorio VII, un Bernardo; ora ispira, per il concorso di qualche fatto miracoloso, passeggero o permanente, il pensiero di un pellegrinaggio o di qualche altra nuova devozione, nuova forse per la forma ma sempre antica nell’essenza, un culto commovente e salutare. Tale era stata l’origine della devozione al Sacro Cuore di Gesù. questo culto nato in mezzo a mille contraddizioni in un piccolo chiostro del villaggio di Paray-le-Monial…».
Tale, potremmo aggiungere, è l’origine della devozione al Cuore Immacolato di Maria, di cui la Madonna ha chiesto la propagazione cento anni fa, in un piccolo villaggio del Portogallo. A Fatima la Madonna annunciò la realizzazione del grande ideale di padre Šuvalov: la conversione della Russia alla fede cattolica. Un evento straordinario che appartiene al nostro futuro, e che farà risuonare nel mondo le misteriose parole della Scrittura che padre Šuvalov applica alla propria conversione: Surge qui dormis, surge a mortuis et iluminabit te Christus, «Alzati, tu che dormi fra i morti e Gesù Cristo ti illuminerà» (Ef 5, 14).

di Roberto de Mattei (31-05-2017)
(fonte: corrispondenzaromana.it)

AMDG et BVM

alle 10:19 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Beato Pio IX, Francesco Saverio de Ravignan, la Russia sarà cattolica, padre Gregorio Agostino Maria Šuvalov, principe Ivan Gagarin, sant’Antonio Maria Zaccaria

domenica 7 febbraio 2016

FESTA DEL BEATO PIO IX


OGGI E' LA FESTA DEL 
BEATO PIO IX


PAPA PIO IX • Giovanni Maria Mastai Ferretti (16 giugno 1846 - 7 febbraio 1878)

COSTITUZIONE APOSTOLICA:

Ineffabilis Deus (8 dicembre 1854)  per la proclamazione 


del


DOGMA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE




SALVE, PLENA GRATIA,
CLARA LUCE DIVINA.
MUNDI IN AUXILIUM,
DOMINA, FESTINA.
alle 23:03 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Beato Pio IX, FESTA DEL BEATO PIO IX

venerdì 11 settembre 2015

Beato Pio IX

Pontefice, pastore e padre




La Città Eterna è in festa. Una moltitudine proveniente da innumerevoli paesi si assiepa in Piazza San Pietro per assistere alla processione, puntualmente iniziata

Beato Pio IX
Il lungo pontificato del Beato Pio IX è denso di episodi nei quali brilla la sua bontà come pastore e padre. Ignorare quest'aspetto della sua vita ci porterebbe ad avere una visione distorta della sua vera fisionomia spirituale.
Suor Juliane Vasconcelos Almeida Campos, EP


La Città Eterna è in festa. Una moltitudine proveniente da innumerevoli paesi si assiepa in Piazza San Pietro per assistere alla processione, puntualmente iniziata. Duecento Vescovi, disposti in due ali in ordine di anzianità, precedono il Collegio Cardinalizio. Rivestiti di mitra e piviale, i Successori degli Apostoli compongono la corte del Vicario di Cristo, che chiude la fila rivestito con tutto lo splendore degli ornamenti papali.

Il coro intona la Litania di tutti i Santi, come a invitare la Chiesa Trionfante a partecipare agli onori che la Chiesa Militante presterà alla Regina del Cielo e della Terra, degli Angeli e degli uomini. Il Papa prende posto e inizia la Santa Messa.

 Gustavo Kralj
beato_pio_ix.jpg
Il Papa dell'Immacolata era solito passeggiare per Roma attorniato
da una moltitudine di poveri e disgraziati, consolandoli
con le sue parole ed elemosine
"Beato Pio IX" - Basilica di San Pietro


Terminato il canto del Vangelo, intonato in greco e latino, il Cardinale decano, accompagnato da un prelato di ogni rito, si approssima al trono pontificio ed esprime le suppliche di tutta la Chiesa affinché il Santo Padre dichiari che Maria è stata concepita senza peccato originale. Il Papa accoglie la richiesta con gioia e invoca lo Spirito Santo. Tutti si prostrano in ginocchio e all'unisono elevano le loro voci al Cielo, con il canto del Veni Creator Spiritus.

Si dà inizio, allora, alla lettura solenne della Bolla Ineffabilis Deus: "Noi dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli".1 La batteria di Castel Sant'Angelo saluta con una salva il nuovo dogma e tutte le campane di Roma suonano a distesa per annunciare la glorificazione della Vergine Immacolata.

Quello stesso uomo che presiedeva una così solenne cerimonia, era solito passeggiare per la Città Eterna "attorniato da una moltitudine di poveri e disgraziati, consolandoli con le sue parole ed elemosine, o da una brigata di bambini ai quali rivolgeva domande di dottrina, e la cui rumorosa ed espansiva allegria confermava l'affetto paterno con cui parlava loro".2


Fedele al suo ministero in qualsiasi circostanza

Tale era Pio IX, il Papa che marcò la storia della Chiesa con il Dogma dell'Immacolata Concezione, lo zelante guardiano dell'ortodossia, autore del Syllabus e dell'Enciclica Quanta Cura, colui che convocò il Concilio Vaticano I e dichiarò l'Infallibilità Pontificia. Il suo pontificato attraversò quasi tutto il XIX secolo, obbligandolo ad affrontare con coraggio eroico gli intricati problemi della sua epoca, minata da materialisti e rivoluzionari delle più svariate gamme.

Nell'iscriverlo nell'elenco dei beati, di lui affermò Giovanni Paolo II: "In mezzo agli eventi turbinosi del suo tempo, egli fu esempio di incondizionata adesione al deposito immutabile delle verità rivelate. Fedele in ogni circostanza agli impegni del suo ministero, seppe sempre dare il primato assoluto a Dio e ai valori spirituali. Il suo lunghissimo pontificato non fu davvero facile ed egli dovette soffrire non poco nell'adempimento della sua missione al servizio del Vangelo. Fu molto amato, ma anche odiato e calunniato".3

Senza dubbio, la lunga e proficua vita del Beato è densa di bei fioretti, avvenuti tra l'una e l'altra battaglia a favore della Chiesa, nei quali brilla la sua bontà come pastore e padre. Sono episodi minori, per così dire, ignorati molte volte da coloro che scrivono la Storia, e senza i quali si ha una visione distorta della sua vera fisionomia spirituale. Vediamone alcuni, entro i ristretti limiti che ci permette un articolo.

Infanzia marcata dall'idea di un Papa prigioniero

Giovanni Maria nacque a Senigallia, una delle più antiche città della Penisola Italiana, il 13 maggio 1792, nei perturbati tempi della Rivoluzione Francese. Era il secondo figlio del Conte Girolamo Mastai- Ferretti e Caterina Sollazzi, di pari nobiltà.

 Eduardo Caballero
beato_pio_ix1.jpg
"Di fronte agli avvenimenti turbolenti del suo tempo, egli fu un
esempio di incondizionata adesione al deposito
immutabile delle verità rivelate"
"Pio IX" - Museo di San Giovanni in Laterano, Roma

Era ancora molto piccolo quando le truppe di Napoleone invasero l'Italia e fecero prigioniero Pio VI, già anziano, di 81 anni. Da allora, la contessa cominciò a pregare sempre con la famiglia per il Papa sofferente, e il piccolo Giovanni Maria, nonostante la sua tenera età, cominciò a interessarsi delle notizie sull'augusto prigioniero, che arrivavano frequentemente, e delle disgrazie che gravavano sulla Chiesa in quell'epoca di empietà e anticlericalismo.
Incapace di intendere la ragione per la quale Dio, essendo il Signore dell'universo, permetteva che il suo Vicario in Terra fosse trattato come un malfattore, chiedeva spiegazione alla madre riguardo alla sua perplessità e lei gli rispondeva con pietà:
- Figlio mio, è proprio per questo che Dio permette che egli sia trattato allo stesso modo di Cristo.
Morto Pio VI in esilio e venuto a conoscenza delle difficoltà esistenti per la realizzazione del Conclave, il bambino chiese alla contessa:
- Mamma, è vero che non avremo più un Papa?
- Sta tranquillo, figlio mio, perché i re possono morire e non essere sostituiti. I Papi, invece, non finiranno mai! Sii fiducioso. Dio provvederà.4
Giovanni Maria non si è mai dimenticato di questa risposta.

Consacrato alla Madonna dalla culla

Quando compì 12 anni, entrò nel Collegio Valterra, in Toscana, diretto dai religiosi scolopi. Qui manifestò la sua inclinazione per lo stato ecclesiastico, malgrado le crudeli prove attraverso cui passava la Chiesa, o forse a causa loro. Tuttavia, alcuni anni più tardi, una terribile infermità - l'epilessia - si manifestò nel ragazzo, e fu dichiarata dai medici come incurabile, con una probabile prossima fine. 
La contessa Mastai-Ferretti, oltre a dare al figlio il nome del Discepolo Amato e di Maria Santissima, lo aveva consacrato alla Vergine quando ancora era in culla: "Adottalo, o Madre mia, così come hai adottato il discepolo; io te lo consacro, io te lo consegno".5 Maria Santissima, come vedremo, accettò con piacere l'incarico chiesto dalla fervida madre.

La prognosi dei medici non indebolì la sua vocazione. Il giovane partì per Roma e cominciò a frequentare il corso di teologia. Qualche tempo dopo, avendo già ricevuto gli ordini minori, ritornò a Senigallia insieme al principe Odescalchi, prefetto della corte pontificia, che vi si dirigeva per realizzare una missione. Lo accompagnavano anche Mons. Vincenzo Strambi, oggi canonizzato, e alcuni altri sacerdoti.

Quella missione, durante la quale servì come catechista, segnò l'inizio dei suoi primi lavori di evangelizzazione. Lungi dal pregiudicare la sua salute, le attività missionarie gli furono molto benefiche, per cui, fatto rientro a Roma, il principe Odescalchi ottenne le autorizzazioni necessarie a che Giovanni Maria fosse ordinato diacono nel dicembre 1818.

Con lo scopo di chiedere alla Madonna la guarigione completa e immediata, fece un pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto e a partire da quel momento gli attacchi cessarono completamente. Poco dopo, Papa Pio VII gli concesse l'autorizzazione a compiere gli studi di filosofia e teologia nel Collegio Romano. Nell'aprile 1819, ricevette l'ordinazione sacerdotale, alla condizione di celebrare il Santo Sacrificio sempre assistito da un altro presbitero.

Tuttavia, trascorsi i mesi, osò chiedere al Papa la dispensa da tale inciampo, confidando nella grazia ricevuta a Loreto. Come risposta, il Santo Padre vaticinò: "Sì, vogliamo farti questa grazia, tanto più che mi sembra che d'ora in poi non sarai tormentato da questa crudele infermità".6
Infatti, la malattia scomparve completamente, portandolo a dichiarare che doveva a Maria Santissima "la grazia della sua vocazione al sacerdozio e la salute necessaria per salire a così sublime dignità".7

Una colomba bianca sulla strada

Dopo l'ordinazione, don Mastai-Ferretti ebbe come primo incarico la direzione dell'Istituto Tata Giovanni, dove non solo educava e istruiva i cento orfani lì ospitati, ma anche li manteneva con i propri mezzi. Nel 1820, lo designarono ad accompagnare l'Arcivescovo Giovanni Muzzi, nominato Nunzio Apostolico in Cile, e dura fu la separazione da quei bambini: essi "si afferravano alle sue vesti, e quelli che non potevano approssimarsi lo supplicavano di non abbandonarli".8
Nell'esercizio della nuova funzione, percorse non solo il Cile, ma anche l'Argentina, la Bolivia, il Perù, la Colombia e l'Uruguay, e conobbe a fondo la situazione della Chiesa in queste terre. Di ritorno a Roma, nel 1825, ricevette l'incarico di dirigere l'Asilo di San Michele.
A soli 35 anni fu nominato Arcivescovo di Spoleto, e alcuni anni più tardi Gregorio XVI lo trasferì nella Diocesi di Imola, il che indicava, secondo i criteri dell'epoca, il desiderio di crearlo Cardinale in breve tempo. Tanto nell'una quanto nell'altra funzione, lasciò la sua impronta di pastore zelante e innumerevoli benefici per il suo gregge.
Infatti, il 14 dicembre 1840, Mons. Giovanni Maria riceveva dalle mani del Papa il berretto porpora, insieme al titolo di Cardinale Presbitero dei Santi Marcellino e Pietro. Nel 1846, alla morte di Gregorio XVI, si diresse alla Città Eterna per partecipare al Conclave.

Gustavo Kralj   
nossa_senhora_da_graca.jpg
Il Beato Pio IX riconosceva di dovere
alla Madonna la grazia della vocazione
e la salute necessaria per adempierla
Statua dell'Immacolata Concezione
donata da Papa Pio IX alla Basilica
di Notre-Dame, Montreal
Durante questo viaggio avvenne un fatto che vale la pena ricordare. Attraversando Fossombrone, località delle Marche, la carrozza che trasportava il Cardinale Mastai si fermò un istante e si accostò una grande moltitudine, perché non tutti i giorni si poteva vedere un Principe della Chiesa. All'improvviso, apparve una colomba bianca, senza che nessuno sapesse da dove venisse, e si posò sul tetto della carrozza. Il popolo considerò questo fatto di buon auspicio e cominciò ad applaudire e a gridare: "Viva! Viva!" Il piccolo uccello non si spaventava, rimanendo tranquillo anche quando tentarono di cacciarlo con una verga. Le acclamazioni di quella gente, allora, echeggiarono profeticamente: "Viva! Viva! È questo il Papa!"9
Il popolo di Fossombrone aveva ragione. Il 16 giugno 1846, il Sacro Collegio lo elevava al Soglio Pontificio.

Pio IX cominciò il suo governo concedendo un'amnistia ai fautori di crimini politici, atto di generosità che gli portò molti consensi, anche dai nemici del papato. Tuttavia, il figlio della contessa, che tanto aveva pregato per Pio VI, non si faceva illusioni. Sapeva che dopo gli Osanna non avrebbe tardato a udire il Crocifiggilo, pronunciato dalle stesse labbra che lo acclamavano in quel momento. "Ai!", esclamò una volta, "so bene, che alla Domenica delle Palme seguirà la settimana della Passione!"10

Tre ore al giorno in adorazione

Come tutte le anime beate, Pio IX non smise di essere un uomo di profonda vita interiore. "Tre ore al giorno il Santo Padre sta in ginocchio in adorazione al Santissimo Sacramento. È qui che beve le luci e la forza di cui ha bisogno per amministrare la Chiesa",11 afferma uno dei suoi biografi.

Non appena si faceva giorno, il Papa celebrava la Santa Messa nella sua cappella privata, dove lui stesso si occupava del lume che ardeva perpetuamente davanti al tabernacolo. La sua Messa era lenta, e non di rado il suo volto s'inondava di lacrime tenendo nelle sue mani consacrate il Corpo, Anima e Divinità di Colui di cui  era il Vicario.

Quando dovette fuggire a Gaeta, nel regno di Napoli, dopo esser stato fatto prigioniero nel Palazzo del Quirinale, tenne al collo una piccola teca con il Santissimo Sacramento, la stessa che era stata usata da Pio VI quando fu condotto prigioniero a Valenza del Rodano. Non solo per Gesù e Maria, ma anche per il suo castissimo sposo, San Giuseppe, Pio IX aveva una particolare devozione. Il suo affetto filiale al padre adottivo di Gesù lo indusse a istituire la sua festa come Patrono della Chiesa universale.


Padre che ispira fiducia

Uno degli aspetti della ricchissima personalità di questo Papa che più converrebbe forse evidenziare, in queste brevi righe, è quello della piena fiducia che in lui avevano i fedeli, come in un vero padre.
Un giorno, un abitante di Monti, quartiere vicino alla residenza Pontificia, perse il cavallo con cui andava a vendere provvigioni al mercato per mantenere la famiglia. Sapendo della generosità del Santo Padre, s'incamminò verso il palazzo per chiedere al Pontefice se gli poteva donare un cavallo che avesse accantonato nella sua scuderia.
Pio IX considerò la richiesta con naturalezza e persino con soddisfazione, concedendogli non solo quello che chiedeva, ma anche due pezzi in oro. "Quest'uomo non deve esser ricco", pensò il Pontefice, "se lo fosse, sarebbe venuto a procurarsi un cavallo al Quirinale?"12

 Eduardo Caballero
beato_pio_ix2.jpg
Chissà se si sarà ricordato, in quel momento, delle parole
che tanto lo marcarono nell'infanzia
"Pio IX", di Giuseppe Felici - Museo di San
Giovanni in Laterano, Roma


Un'altra dimostrazione di paterno affetto la diede con un soldato svizzero di Lucerna, volontario dell'esercito pontificio, che era rimasto ferito a morte dopo aver lottato come un eroe a Castelfidardo. Poiché non era cattolico, i nemici del Papa gli avevano concesso la libertà di viaggiare fino a Roma, dove era giunto in uno stato pietoso. Saputo del desiderio che il povero soldato aveva espresso di parlargli, Pio IX andò personalmente a fargli visita e, stando al suo capezzale, udì dalle labbra del coraggioso militare queste commoventi parole: "Sto per morire, lo sento, Santo Padre, ma muoio contento perché sei al mio fianco, e morendo per la Chiesa Cattolica potrei morire in un'altra religione?"13 Il Papa l'abbracciò, lo benedisse e lo accolse in seno alla Chiesa. Gli amministrò gli ultimi Sacramenti e poche ore dopo egli spirò.

Fu come pastore e padre che il Vicario di Cristo terminò i suoi giorni, il 7 febbraio 1878. Il suo ultimo atto pontificale, ormai sul letto di morte e in procinto di consegnare la sua anima al Creatore, consistette in un'ultima benedizione al Collegio Cardinalizio e a tutto il mondo cattolico, data con una Croce di legno che portava sempre con sé, nella quale era incastonato un frammento del Santo Legno.14

Chissà se si sarà ricordato, in quel momento, delle parole della sua compianta madre che tanto lo segnarono nell'infanzia: "I re possono morire senza aver sostituti. I Papi, però, non finiranno se non con il mondo!" Moriva con la fede incrollabile nella promessa di Nostro Signore - "tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16, 18) -, imbevuto della certezza che le rivoluzioni passano, e sebbene i loro venti impetuosi scuotano la Barca di Pietro, essa non smetterà mai di arrivare a buon porto.

1 PIO IX. Bolla Ineffabilis Deus, n.41.
2 VILLEFRANCHE, Jacques Melchior. Pio IX. San Paolo: Panorama, 1948, p.391-392.
3 GIOVANNI PAOLO II. Omelia del rito di beatificazione solenne di cinque servi di Dio, del 3/9/2000, n.2.
4 Cfr. VILLEFRANCHE, op. cit. p.2-4.
5 HUGUET, SM. O espirito de Pio IX. Rio de Janeiro: B. L. Garnier, 1875, p.18.
6 VEUILLOT, Louis, apud HUGUET, op. cit., p.62.
7 HUGUET, op. cit., p.23.
8 VILLEFRANCHE, op. cit., p.10.
9 Idem, p.19.
10 Idem, p.52.
11 HUGUET, op. cit., p.5.
12 VILLEFRANCHE, op. cit., p.35.
13 Idem, p.252.
14 Cfr. SODERINI, Eduardo. Il Pontificato di Leone XIII. Milano: A. Mondadori, 1932, vol.I, p.8
(Rivista Araudi del Vangelo, Febbraio/2013, n. 118, p. 35 - 38)

AMDG et BVM
alle 15:06 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Beato Pio IX

sabato 16 maggio 2015

Concilio Vaticano Primo

Concilio Vaticano Primo

4 sessioni dall’8 dicembre 1869 al 18 luglio 1870.
Pio IX (1846-1878).
Tema: Definizione della dottrina della fede cattolica e del primato e dell’infallibilità papale.


SESSIONE I (8 dicembre 1869)
Decreto di apertura del concilio.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
Reverendissimi padri, vi sembra opportuno che, a lode e gloria della santa ed indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, ad incremento ed esaltazione della fede e della religione cattolica, per la estirpazione degli errori che vanno serpeggiando, per la riforma del clero e del popolo cristiano, per la comune pace e concordia di tutti, abbia inizio il sacrosanto concilio ecumenico vaticano? [Risposero: sì].
Indizione della futura sessione.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
Reverendissimi padri, credete opportuno che la prossima sessione del sacrosanto concilio ecumenico vaticano abbia luogo nella festa dell’epifania del Signore, che sarà il 6 del mese di gennaio, nell’anno del Signore 1870? [Risposero: sì].
SESSIONE II (6 gennaio 1870)
Professione di fede.
Io Pio, vescovo della chiesa cattolica, credo fermamente e professo ogni singola verità contenuta nel simbolo di fede, in uso presso la chiesa romana.
E cioè: credo in un solo Dio, padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di ciò che si vede e di ciò che non si vede. E in un solo signore, Gesù Cristo, figlio unigenito di Dio, nato dal padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero. Generato non fatto; consostanziale al Padre; per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose. Per noi uomini e per la nostra salvezza egli discese dal cielo; si incarnò per opera dello Spirito santo dalla vergine Maria, e si fece uomo, crocifisso per noi, soffrì sotto Ponzio Pilato e fu sepolto. Risuscitò il terzo giorno, secondo le scritture; salì al cielo, siede alla destra del Padre. Verrà di nuovo, con gloria, a giudicare i vivi e i morti.
Credo anche nello Spirito santo, signore e datore di vita. Egli procede dal Padre e dal Figlio. Col Padre e col Figlio, Egli e adorato e glorificato ed ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo nella chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica.
Confesso un solo battesimo per la remissione dei peccati; aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo futuro. Amen.
Con fermezza di fede ammetto ed abbraccio le tradizioni
apostoliche ed ecclesiastiche e le altre pratiche e costituzioni della stessa chiesa. Così pure accetto la sacra scrittura nel senso che ha ritenuto e ritiene la santa madre chiesa, cui è riservato giudicare del senso vero e dell’interpretazione delle sacre scritture; e non l’accetterò ed interpreterò mai se non secondo l’unanime consenso dei padri. Confesso pure che sette sono i sacramenti veri e propri della nuova legge, istituiti da nostro signore Gesù Cristo, e necessari alla salvezza del genere umano, anche se non tutti sono necessari a ciascuno. Essi sono: il battesimo, la confermazione, l’eucarestia, la penitenza, l’estrema unzione, l’ordine e il matrimonio; e conferiscono la grazia. Di essi, il battesimo, la confermazione e l’ordine non possono essere ripetuti senza sacrilegio; ammetto anche ed accetto i riti tradizionali, approvati dalla chiesa cattolica nell’amministrazione solenne di questi sacramenti. Tutto ciò che, sia in genere che in particolare, è stato definito e dichiarato sul peccato originale e sulla giustificazione nel sacrosanto concilio Tridentino, lo accetto e lo ritengo vero. Confesso anche che nella messa si offre a Dio un vero e proprio sacrificio propiziatorio per i vivi e per i defunti; e che nel santissimo sacramento dell’eucarestia vi è veramente, realmente e sostanzialmente il corpo e il sangue insieme con l’anima e la divinità del signore nostro Gesù Cristo, e che si opera la trasformazione di tutta la sostanza del pane nel corpo e di tutta la sostanza del vino nel sangue; trasformazione che la chiesa cattolica chiama "transustanziazione".
Confesso anche che sotto una sola specie si riceve Cristo completo ed intero e il vero sacramento. Credo fermamente all’esistenza del purgatorio, e che le anime che sono in esso siano aiutate dalle preghiere dei fedeli.
E così pure, che i santi, i quali regnano con Cristo, devono venerarsi ed invocarsi; che offrono a Dio per noi le loro preghiere e le cui reliquie si devono venerare.
Affermo energicamente che le immagini di Cristo e della Vergine madre di Dio, e così pure quelle dei santi devono conservarsi e tenersi; e che ad esse si deve onore e venerazione.
Affermo anche che la potestà delle indulgenze è stata lasciata da Cristo nella sua Chiesa, e che il loro uso è utilissimo al popolo cristiano.
Riconosco nella santa, cattolica, apostolica Chiesa romana, la madre e la maestra di tutte le chiese.
Allo stesso modo, accetto e professo, senza esitazione, tutte le altre dottrine trasmesse, definite, dichiarate dai sacri canoni e dai concili ecumenici, specie dal sacrosanto concilio di Trento. E condanno anch’io, nello stesso tempo, rigetto ed anatematizzo tutto ciò che è contrario ad esse, e qualsiasi eresia che la chiesa abbia condannato, rigettato, anatematizzato.
Io, Pio, prometto solennemente e giuro di ritenere fermissimamente, con l’aiuto di Dio, questa vera fede cattolica, - fuori della quale nessuno potrà esser salvo, e che ora spontaneamente professo e ritengo veramente - integra e senza macchia fino all’ultimo respiro della mia vita, e di cercare (che essa sia ritenuta) da tutti, per quanto è in me. Così mi aiuti Dio, e questi santi evangeli di Dio.
SESSIONE III (24 aprile 1870)
Costituzione dogmatica sulla fede cattolica.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
Il Figlio di Dio e redentore del genere umano, Gesù Cristo, nostro signore, prima di tornare al Padre celeste, promise (1) di essere per sempre con la sua chiesa militante in terra, fino alla fine del mondo. E non cessò mai di aiutare la sua sposa diletta, di assisterla quando insegna, di benedirla quando opera, di aiutarla nei pericoli, in ogni tempo.
Questa sua provvidenza salutare è sempre apparsa palese sia dagli altri innumerevoli benefici, sia, in modo chiarissimo, dai frutti, numerosissimi, scaturiti al popolo cristiano dai concili ecumenici e soprattutto da quello Tridentino, anche se celebrato in tempi sfavorevoli. Da essi infatti, sono stati definiti più esattamente ed esposti abbondante mente i santissimi dogmi della religione, gli errori sono stati condannati e repressi, la disciplina ecclesiastica è stata fatta rifiorire, ed è stata più energicamente sancita; è stato promosso nel clero l’amore per la scienza e per la pietà; sono nati collegi per la preparazione dei giovani al sacerdozio; finalmente, sono stati riformati i costumi del popolo cristiano, con una più accurata istruzione dei fedeli e con l’uso più frequente dei sacramenti. Da qui, inoltre, è venuta una più stretta comunione delle membra col capo visibile ed un accresciuto vigore a tutto il corpo mistico del Cristo. Di qui il moltiplicarsi delle famiglie religiose. e di altre istituzioni della pietà cristiana; e quell’assiduo zelo, perseverante fino all’effusione del sangue, per propagare il regno di Cristo in tutto il mondo.
SESSIONE III - 24 APRILE 1870
Mentre, però, noi ricordiamo con animo grato, com’è doveroso, questi ed altri meravigliosi vantaggi, che la divina clemenza si è degnata concedere alla sua chiesa, specie con l’ultimo concilio ecumenico, non possiamo nascondere, tuttavia, il nostro acerbo dolore per i mali gravissimi, nati proprio dal fatto che da moltissimi l’autorità dello stesso sacrosanto concilio è stata disprezzata e i suoi sapientissimi decreti sono stati trascurati.
Infatti, nessuno ignora che le eresie condannate dai padri tridentini, rifiutato il divino magistero della chiesa e rimesse le cose della religione al giudizio privato di ciascuno, si sono risolte a poco a poco in molteplici sette; e mentre esse dissentono e si accapigliano fra loro, presso molti ogni fede in Cristo si è quasi spenta. E la sacra bibbia, ritenuta prima come l’unica fonte e l’unico arbitro della dottrina cristiana, ha cominciato ad essere considerata non più come divina, ma come un mitico racconto.
È nata poi, e si è sparsa largamente nel mondo la dottrina del razionalismo o naturalismo. Essa, contraria in ogni cosa alla dottrina cristiana, perché è soprannaturale, cerca con ogni sforzo di stabilire il regno della pura ragione o natura - come lo chiamano - escludendo Cristo, unico nostro signore e salvatore, dalle menti umane e dalla vita e dai costumi dei popoli. E una volta abbandonata e rigettata la religione cristiana, negato il vero Dio e il suo Cristo, la mente di molti è scivolata infine nel baratro del panteismo, del materialismo e dell’ateismo di modo che, negando la stessa natura razionale ed ogni norma del giusto e del retto, fanno ogni sforzo per sconvolgere i fondamenti stessi della umana società.
Mentre queste empie dottrine si diffondevano dovunque, sfortunatamente è avvenuto che molti, anche tra i figli della chiesa cattolica, si sono allontanati dalla via della vera pietà, e che in essi, venendo insensibilmente meno la verità, il senso cattolico si è attenuato. Si deve infatti costatare che essi, attratti da dottrine vane e peregrine (2), confondendo falsamente la natura e la grazia, la scienza umana e la fede divina, deformano il senso genuino dei dogmi - quello che ritiene ed insegna la santa madre chiesa, - e mettono in pencolo l’integrità e la purezza della fede.
Di fronte a queste cose, come non può commuoversi il cuore della chiesa, nella sua intimità? Come, infatti, Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi, e pervengano alla conoscenza della verità (3); come Cristo venne a salvare ciò che era perito (4) e a radunare insieme i figli di Dio, che erano dispersi (5), così la chiesa, costituita da Dio madre e maestra dei popoli, si riconosce debitrice verso tutti ed è sempre pronta ed intenta a sollevare i caduti, a sostenere i vacillanti, ad accogliere chi torna, a confermare i buoni e ad avviarli alla perfezione.
Essa, quindi, non può mai astenersi dall’affermare e predicare la verità di Dio, che sana ogni cosa (6), ben sapendo che ad essa è stato detto: Il mio Spirito è in te e le mie parole, che ho posto sulla tua bocca, non si allontaneranno mai, ora e in eterno, dalle tue labbra (7).
Noi, perciò, seguendo le orme dei nostri predecessori, conforme al nostro supremo ufficio apostolico, non abbiamo mai mancato di insegnare e di difendere la verità cattolica, come pure di riprovare le perverse dottrine. Ed ora, insieme con i vescovi di tutto il mondo che siedono e giudicano con noi, riuniti per nostra autorità nello Spirito santo, in questo concilio ecumenico, Noi, basandoci sulla parola di Dio scritta e trasmessa (oralmente), così come l’abbiamo ricevuta, santamente custodita e sinceramente esposta dalla chiesa cattolica, abbiamo pensato di professare e dichiarare, da questa cattedra di Pietro, al cospetto di tutti, la salutare dottrina di Cristo, proscrivendo e condannando, con il potere che Dio ci ha dato, gli errori contrari.
Capitolo I.
Dio, creatore di tutte le cose.
La santa chiesa cattolica apostolica romana crede e confessa che vi è un solo Dio, vero e vivo, creatore e signore del cielo e della terra, onnipotente, eterno, immenso, incomprensibile, infinito nel suo intelletto, nella sua volontà, ed in ogni perfezione. Essendo Egli un’unica e singola sostanza spirituale, del tutto semplice ed immutabile, dev’essere concepito nella sua realtà e nella sua essenza come distinto dal mondo, in sé e per sé beatissimo ed ineffabilmente al di sopra di tutto ciò che esiste al di fuori di Lui e che può essere concepito.
Questo solo vero Dio, liberissimamente, all’inizio dei tempi, creò dal nulla l’una e l’altra creatura, la spirituale e la materiale, e cioè gli angeli e il mondo, e poi l’umana, come partecipe di entrambe, costituita di anima e di corpo (8), per pura bontà e con la sua onnipotente virtù e non per aumentare la sua beatitudine né per acquistare perfezione, ma per manifestarla attraverso i beni che dà alle creature.
Dio, con la sua provvidenza protegge e governa tutto ciò che ha creato, guidando da un confine all’altro con forza, e disponendo tutto soavemente (9). Tutto, infatti, è nudo e aperto dinanzi ai suoi occhi (10), anche quello che sarà fatto dalla libera azione delle creature.
Capitolo II.
La rivelazione.
La stessa santa madre chiesa ritiene ed insegna che Dio, principio e fine di ogni cosa, può esser conosciuto con certezza con la luce naturale della ragione umana a partire dalle cose create: Le sue invisibili perfezioni, infatti, si fanno palesi all’intelletto fin dalla creazione del mondo attraverso le sue opere (11); ma che è piaciuto alla sua sapienza e bontà rivelare se stesso e gli eterni decreti della sua volontà per altra via - soprannaturale -, dal momento che l’apostolo afferma: In molte maniere ed in molti modi un tempo Dio parlò ai padri per mezzo dei profeti. Ora, in questi nostri tempi, ci ha parlato per mezzo del Figlio suo (12).
Si deve a questa divina rivelazione, se le verità che per loro natura non sono inaccessibili alla ragione umana nell’ordine divino, nella presente condizione del genere umano, possono esser conosciute da tutti facilmente, con assoluta certezza e senza alcun errore. Non è, tuttavia, per questo motivo che la rivelazione, assolutamente parlando, è necessaria; ma perché Dio, nella sua infinita bontà, ha ordinato l’uomo ad un fine soprannaturale, a partecipare, cioè, i beni divini, che superano del tutto le possibilità dell’umana intelligenza. Occhio, infatti, non vide, orecchio non intese e cuore umano non poté mai desiderare quello che Dio ha preparato per quelli che lo amano (13).
Questa rivelazione soprannaturale, secondo la fede di tutta la chiesa, illustrata dal santo concilio di Trento, è contenuta nei libri scritti e nella tradizione non scritta, che, ascoltata dalla bocca dello stesso Cristo dagli apostoli, o quasi trasmessa di mano in mano dagli stessi apostoli per ispirazione dello Spirito santo è giunta fino a noi (14). Questi libri dell’antico e del nuovo Testamento, presi integralmente con tutte le loro parti - così come sono elencati nel decreto dello stesso concilio e come sono contenuti nell’antica edizione della Volgata -, devono esser accettati come sacri e canonici.
La chiesa non li considera tali perché, composti per iniziativa umana, siano stati poi approvati dalla sua autorità, e neppure solo perché contengono la rivelazione senza errore, ma perché, scritti sotto l’ispirazione dello Spirito santo, hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla chiesa.
E poiché quanto il santo concilio di Trento ha salutarmente stabilito sulla interpretazione della divina scrittura per frenare gli insolenti, viene esposto da alcuni in modo perverso, noi, rinnovando tale decreto, dichiariamo che la sua intenzione era che in ciò che riguarda la fede e i costumi, che appartengono all’edificio della dottrina cristiana, deve considerarsi il vero senso della sacra scrittura, quello ritenuto e che ritiene la santa madre chiesa, cui solo appartiene giudicare quale sia il vero senso e l’interpretazione autentica delle sacre scritture, e che, perciò, non è lecito a nessuno interpretare la sacra scrittura contro questo senso e contro l’unanime consenso dei padri.
Capitolo III.
La fede.
Poiché l’uomo dipende totalmente da Dio, suo creatore e signore, e la ragione creata è sottomessa completamente alla verità increata, quando Dio si rivela, dobbiamo prestargli, con la fede, la piena soggezione dell’intelletto e della volontà. Quanto a questa fede - inizio dell’umana salvezza - la chiesa cattolica professa che essa è una virtù soprannaturale, per cui, sotto l’ispirazione di Dio e con l’aiuto della grazia, crediamo vere le cose da lui rivelate, non per la intrinseca verità delle cose, chiara alla luce naturale della ragione, ma per l’autorità dello stesso Dio, che le rivela, che non può né ingannarsi né ingannare. La fede, infatti, secondo dell’apostolo, è sostanza delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono (15).
Nondimeno, perché l’ossequio della nostra fede fosse conforme alla ragione, Iddio volle che agli interiori aiuti dello Spirito santo si aggiungessero anche gli argomenti esterni della sua rivelazione: fatti divini, cioè; e in primo luogo i miracoli e le profezie, che manifestando in modo chiarissimo l’onnipotenza di Dio e la sua scienza infinita, sono argomenti certissimi della divina rivelazione, adatti ad ogni intelligenza. Perciò sia Mosè ed i profeti, sia in modo particolare Cristo stesso signore, fecero molti chiarissimi miracoli e profezie. Così degli apostoli leggiamo: Essi partirono e predicarono ovunque; il Signore cooperava con loro e confermava il loro parlare, mentre avvenivano dei miracoli (16). E di nuovo sta scritto: Abbiamo il linguaggio più certo dei profeti. E farete bene se presterete ad esso la vostra attenzione, come ad una lucerna che splende in luogo caliginoso (17).
Quantunque, inoltre, l’assenso della fede non sia affatto un moto cieco dell’anima, nessuno, tuttavia, può prestare il suo consenso alla predicazione del vangelo, com’è necessario al conseguimento dell’eterna salute, senza l’illuminazione e l’ispirazione dello Spirito santo, che rende soave ad ognuno l’accettare e il credere la verità. La fede, quindi, in se stessa, anche se non opera per mezzo della carità, è un dono di Dio, e l’atto suo proprio è opera riguardante la salvezza, per cui l’uomo presta a Dio stesso la sua libera obbedienza, acconsentendo e cooperando alla sua grazia, cui potrebbe resistere.
Con fede divina e cattolica deve credersi tutto ciò che è contenuto nella parola di Dio scritta o tramandata, e che è proposto dalla chiesa come divinamente rivelato sia con giudizio solenne, sia nel suo magistero ordinario universale.
Poiché senza la fede è impossibile piacere a Dio (18) e fare parte dei suoi figli, senza di essa nessuno può essere mai giustificato, come nessuno conseguirà la vita eterna, se non persevererà in essa fino alla fine. Perché poi potessimo soddisfare al dovere di abbracciare la vera fede e di perseverare costantemente in essa, per mezzo del figlio suo Dio istituì la chiesa, provvedendola delle note di una istituzione divina, perché potesse essere conosciuta da tutti come la custode e la maestra della parola rivelata. nella sola chiesa cattolica, infatti, si riscontrano tutti quegli elementi, che così abbondantemente e meravigliosamente sono stati disposti da Dio per rendere credibile con maggior evidenza la fede cristiana.
La stessa chiesa, anzi, con la sua ammirabile propagazione, con la sua eminente santità, con la sua inesausta fecondità in ogni bene, con lo spettacolo della sua unità e della sua incrollabile stabilità, è un grande, perenne motivo di credibilità ed una irrefragabile testimonianza della sua missione divina.
Sicché essa, come bandiera levata tra le nazioni (19), invita a sé quelli che ancora non credono e rende più certi i suoi figli che la fede che professano poggia su un solidissimo fondamento. A questa testimonianza si aggiunge un aiuto efficace da parte della potenza divina. Il benignissimo Signore, infatti, con la sua grazia eccita e aiuta gli erranti, perché possano giungere alla conoscenza della verità (20) e conferma con essa quelli che ha condotto dalle tenebre alla sua luce meravigliosa (21), perché rimangano in questa luce, non abbandonando alcuno, se non è abbandonato.
Per cui, non è affatto uguale la condizione di quelli che attraverso il celeste dono della fede hanno aderito alla verità cattolica e di quelli che, mossi da considerazioni umane, seguono una falsa religione. Quelli, infatti, che hanno ricevuto la fede sotto il magistero della chiesa non possono mai avere giustificato motivo di mutare o di dubitare della propria fede. Stando così le cose, rendiamo grazie a Dio padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei suoi santi nella luce (22) e non trascuriamo una così abbondante salvezza (23); ma, guardando all’autore della fede e al suo perfezionatore, Gesù (24), teniamo forte la confessione della nostra speranza (25).
Capitolo IV.
Fede e ragione.
Il consenso della chiesa cattolica ha sempre ritenuto e ritiene anche che esistono due ordini di conoscenza, distinti non solo per il loro principio, ma anche per il loro oggetto. Per il loro principio, perché nell’uno conosciamo con la ragione naturale, nell’altro con la fede divina; per l’oggetto, perché oltre quello che la ragione naturale può attingere, ci si propongono a credere dei misteri nascosti in Dio, che, qualora non fossero rivelati da Dio, non potrebbero conoscersi. È questo il motivo per cui l’apostolo, che pure afferma che Dio era stato conosciuto dai pagani attraverso le creature (26), parlando tuttavia della grazia e della verità guadagnataci da Cristo (27), dice solennemente: Parliamo della sapienza di Dio nel mistero: essa è nascosta e Dio l’ha predestinata a gloria nostra prima dei secoli e nessuno tra i principi di questo mondo l’ha conosciuta. Ma a noi Dio l’ha rivelata per mezzo del suo Spirito. Lo Spirito, infatti, scruta ogni cosa, anche i misteri più profondi di Dio (28). E lo stesso Unigenito loda il Padre, perché ha nascosto queste cose ai sapienti e ai prudenti e le ha rivelate ai piccoli (29).
Certo quando la ragione, illuminata dalla fede cerca assiduamente, piamente e nei limiti dovuti, con l’aiuto di Dio consegue una certa conoscenza molto feconda dei misteri, sia per analogia con ciò che conosce naturalmente, sia per il nesso degli stessi misteri fra loro e col fine ultimo dell’uomo. Mai, però, essa è resa capace di poterli comprendere come le verità che formano il suo oggetto proprio. I misteri divini, infatti, per loro intrinseca natura, sorpassano talmente l’intelletto creato, che anche dopo ricevuta la divina rivelazione e la grazia, rimangono avvolte nel velo della fede e circondate come da una caligine. Ciò, fino a quando, in questa vita mortale, siamo dei pellegrini lontani da Dio. Camminiamo infatti nella fede e non nella visione(30).
Ma anche se la fede è sopra la ragione, non vi potrà mai essere vera divergenza tra fede e ragione: lo stesso Dio, infatti, che rivela i misteri e infonde la fede, ha anche deposto il lume della ragione nell’animo umano. E Dio non potrebbe negare se stesso, come il vero non potrebbe mai contraddire il vero. Questa inconsistente apparenza di contraddizione, quindi, sorge specialmente da ciò che i dogmi della fede non sono stati compresi ed esposti secondo il pensiero della chiesa, o che opinioni fantastiche sono scambiate per conclusioni della ragione. Ogni asserzione, quindi, contraria alla verità di una fede illuminata, la definiamo senz’altro falsa.
La chiesa, inoltre, che, assieme con l’ufficio apostolico di insegnare, ha ricevuto il mandato di custodire il deposito della fede, ha anche da Dio il diritto e il dovere di proscrivere la falsa scienza, perché nessuno venga ingannato dalla filosofia e da vane apparenze (31). Per questo, i fedeli cristiani non solo non hanno il diritto di difendere opinioni contrarie alla dottrina della fede, specie se condannate dalla chiesa, come legittime conclusioni della scienza, ma sono tenuti assolutamente a considerarle come errori, che hanno solo una ingannevole apparenza di verità.
E non solo la fede e la ragione non possono mai essere in contrasto fra loro, ma possono darsi un aiuto scambievole: la retta ragione, infatti, dimostra i fondamenti della fede, illuminata dalla sua luce può coltivare la scienza delle cose divine; la fede libera e protegge la ragione dagli errori e l’arricchisce di molteplici cognizioni. Perciò la chiesa è tanto lontana dall’opporsi allo studio delle arti e delle discipline umane, da favorirlo, anzi, e da promuoverlo in ogni maniera.
Essa, infatti, non ignora e non disprezza i vantaggi che da esse derivano per la vita degli uomini. Anzi confessa che esse, venute da Dio, signore delle scienze, con la grazia possono condurre a Lui, se trattate rettamente. Né essa proibisce che tali materie, ciascuna nel proprio ambito, abbiano propri principi ed usino un proprio metodo. Ma, pur riconoscendo questa giusta libertà, essa cerca di evitare che, in contrasto con la dottrina divina, accolgano in sé degli errori, o, sorpassando i propri limiti, invadano i confini della fede e li sconvolgano. La dottrina della fede, infatti, che Dio ha rivelato, non è stata offerta all’intelligenza umana come un sistema filosofico perché la perfezionasse, ma è stata affidata alla chiesa, sposa di Cristo, come un divino deposito, perché la custodisse fedelmente e la dichiarasse infallibile.
Dei sacri dogmi, quindi è da ritenersi sempre quel significato che ha determinato una volta la santa madre chiesa e non bisogna mai allontanarsi da esso, a causa e in nome di una conoscenza più alta.
Cresca pure, quindi, e progredisca abbondantissimamente, per le età della storia, l’intelligenza, la scienza, la sapienza, sia dei singoli che di tutti, di ogni uomo e di tutta la chiesa, ma solo nel suo ordine, nello stesso dogma, nello stesso senso e nello stesso modo di intendere (32).
CANONI
I. Dio, creatore di tutte le cose.
1. Se qualcuno nega un solo, vero Dio, creatore e signore delle cose visibili e invisibili, sia anatema.
2. Se qualcuno non si vergogna di affermare che, oltre alla materia, non vi è più nulla, sia anatema.
3. Se qualcuno dice che Dio e le altre cose hanno un’unica e identica sostanza o essenza, sia anatema.
4. Se qualcuno afferma che le cose finite, sia materiali che spirituali, o almeno le spirituali, sono una emanazione della sostanza divina;
o che l’essenza divina manifestandosi o evolvendo diventa ogni cosa;
o, infine, che Dio è l’ente universale o indefinito, che determinandosi produce l’universo, distinto in generi, specie e individui, sia anatema.
5. Chi non confessa che il mondo e tutte le cose che esso contiene, spirituali e materiali, secondo tutto il loro essere, sono state create dal nulla da Dio;
o che Dio le ha create non con una volontà libera da ogni necessità, ma tanto necessariamente, quanto necessariamente ama se stesso;
o nega che il mondo sia stato creato a gloria di Dio, sia
anatema.
II. La rivelazione.
1. Se qualcuno dice che Dio, uno e vero, creatore e signore nostro, non può esser conosciuto con certezza, col lume dell’umana ragione, attraverso le cose create, sia anatema.
2. Se qualcuno dice che è impossibile o non è conveniente che l’uomo possa essere informato da una rivelazione divina su Dio e sul culto che gli si deve rendere, sia anatema.
3. Se qualcuno dice che l’uomo non può essere divinamente innalzato ad una conoscenza e perfezione, che superi quella naturale, ma che da se stesso può e deve, con continuo progresso, giungere al possesso di ogni verità e di ogni bene, sia anatema.
4. Se qualcuno non riconosce come sacri e canonici i libri della sacra scrittura completi e con tutte le loro parti, come sono stati elencati dal santo concilio di Trento o dice che essi non sono divinamente ispirati, sia anatema.
III. La fede.
1. Se qualcuno afferma che la ragione umana è così indipendente, che Dio non può comandarle la fede, sia anatema.
2. Se qualcuno dice che la fede divina non si distingue dalla conoscenza naturale di Dio e della morale e che, quindi, non è necessario per la fede divina che si creda la verità rivelata per l’autorità di Dio che la rivela, sia anatema.
3. Se qualcuno dice che la rivelazione divina non può essere resa credibile con segni esterni, e che, perciò, gli uomini devono essere mossi alla fede solo dalla esperienza interiore di ciascuno e dalla ispirazione privata, sia anatema.
4. Se qualcuno dice che i miracoli sono impossibili e che, quindi, tutte le narrazioni che si fanno di essi, anche quelle contenute nella sacra scrittura, devono essere relegate tra le favole o tra i miti o che i miracoli non possono essere conosciuti con certezza e che con essi non può essere regolarmente provata l’origine divina della religione cristiana, sia anatema.
5. Se qualcuno dice che l’assenso alla fede cristiana non è libero, ma che è prodotto necessariamente dalle argomentazioni dell’umana ragione o che alla sola fede viva - che opera per mezzo della carità - è necessaria la grazia di Dio, sia anatema.
6. Se qualcuno dice che è uguale la condizione dei fedeli e di quelli che non sono ancora giunti all’unica vera fede, così che i cattolici potrebbero avere giusto motivo di mettere in dubbio, sospendendo il loro assenso, quella fede che hanno abbracciato sotto il magistero ecclesiastico, fino a che non abbiano completato la dimostrazione scientifica della credibilità e della verità della loro fede, sia anatema.
IV. Fede e ragione.
1. Se qualcuno dice che nella rivelazione divina non vi sono veri e propri misteri, ma che tutti i dogmi della fede possono essere compresi e dimostrati con la ragione rettamente istruita, attraverso i principi naturali, sia anatema.
2. Se qualcuno dice che le scienze umane devono essere trattate con quella libertà, per cui le loro asserzioni, anche se contrarie alla dottrina rivelata, possono essere ritenute come vere e non essere proscritte dalla chiesa, sia anatema.
3. Se qualcuno dice che è possibile che ai dogmi proposti dalla chiesa, con il progredire della scienza debba essere dato, talvolta, altro senso, diverso da quello che intese esprimere ed intende la chiesa, sia anatema.
Conforme, quindi, al dovere del nostro supremo ufficio pastorale, per amore di Cristo noi scongiuriamo tutti i fedeli cristiani, e specialmente quelli che hanno autorità o l’ufficio di insegnanti, - e con l’autorità dello stesso Dio e salvatore nostro lo comandiamo - perché col loro studio e con la loro opera vogliano contribuire ad allontanare ed eliminare questi errori dalla santa chiesa e a fare meglio conoscere la purissima luce della fede.
E poiché non è sufficiente evitare la trista eresia, se non si fuggono, nello stesso tempo, quegli errori che più o meno ad essa si collegano, ricordiamo a tutti il loro dovere di osservare anche le costituzioni e i decreti, con cui queste false opinioni - che non vengono qui espressamente elencate - sono state proibite e proscritte da questa sede apostolica.
SESSIONE IV (18 luglio 1870)
Prima costituzione dogmatica sulla chiesa di Cristo.
Pio vescovo, servo dei servi di Dio, con l’approvazione del sacro concilio, a perpetua memoria.
L’eterno pastore e vescovo delle nostre anime (33) per rendere perenne l’opera salutare della redenzione, decise di costituire la santa chiesa, nella quale, come nella casa del Dio vivente, tutti i fedeli fossero raccolti dal vincolo della stessa fede e della medesima carità. Perciò, prima di essere glorificato, egli pregò il Padre non solo per gli apostoli, ma anche per quelli che avrebbero creduto in lui attraverso la loro parola, affinché tutti fossero uno, come il Figlio stesso e il Padre sono uno (34). Così dunque egli mandò gli apostoli, che si era scelto dal mondo (35), allo stesso modo che era stato mandato dal Padre (36), così volle che nella sua chiesa vi fossero dottori e pastori fino alla fine del mondo (37).
Perché, poi, l’episcopato stesso fosse uno ed indiviso e la moltitudine di tutti i credenti fosse conservata nell’unità della fede e della comunione attraverso la coesione dei sacerdoti, prepose il beato Pietro agli altri apostoli, e costituì in lui il principio perpetuo e il fondamento visibile di questa duplice unità. Sulla sua fermezza si sarebbe costruito il tempio eterno e sulla saldezza della sua fede si sarebbe elevata la chiesa la cui altezza deve toccare il cielo (38).
E poiché le porte dell’inferno, con odio ogni giorno sempre maggiore, da ogni parte insorgono contro il fondamento divinamente posto della chiesa, per rovesciarla, se fosse possibile; noi, con l’approvazione del sacro concilio, crediamo necessario, per la custodia, la salvaguardia e l’aumento del gregge cattolico, proporre a tutti i fedeli, secondo l’antica e ininterrotta fede della chiesa universale, perché la credano e la professino, la dottrina della istituzione, perpetuità e natura del sacro primato apostolico, su cui poggia la forza e la solidità di tutta la chiesa, e condannare e proscrivere gli errori contrari, tanto pericolosi per il gregge del Signore.
Capitolo I.
L’istituzione del primato apostolico nel beato Pietro.
Insegniamo, dunque, e dichiariamo che, secondo le testimonianze dell’evangelo, il primato di giurisdizione su tutta la chiesa di Dio fu promesso e conferito immediatamente e direttamente al beato apostolo Pietro da Cristo signore. Infatti al solo Simone - cui aveva già detto: Tu sarai chiamato Cefa (39) - dopo che egli ebbe professato la sua confessione con le parole: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente, si rivolse il Signore con queste solenni parole: Sei beato, Simone, figlio di Giovanni, poiché non la carne o il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. Io, quindi, ti dico che tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli. Qualsiasi cosa tu legherai sulla terra, sarà legata anche nei cieli; e qualunque cosa scioglierai sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli(40).
Al solo Simone Pietro, inoltre, dopo la resurrezione, Gesù conferì la giurisdizione di sommo pastore e rettore su tutto il suo ovile, dicendo: Pasci i miei agnelli; pasci le mie pecore (41). A questa dottrina così chiara delle sacre scritture, com’è stata sempre intesa dalla chiesa cattolica, si oppongono apertamente le false opinioni di coloro che, fraintendendo la forma di governo istituita da Cristo signore nella sua chiesa, negano che il solo Pietro, rispetto agli altri apostoli, sia presi singolarmente che tutti insieme, abbia ricevuto un vero e proprio primato di giurisdizione da Cristo; o quanti affermano che questo primato immediatamente e direttamente sarebbe stato conferito non allo stesso beato Pietro, ma alla chiesa e, per mezzo di essa, a lui, come a suo ministro.
Perciò se qualcuno dirà che il beato apostolo Pietro non è stato costituito da Cristo signore, principe di tutti gli apostoli e capo visibile di tutta la chiesa militante; ovvero che egli direttamente ed immediatamente abbia ricevuto dal signore nostro Gesù Cristo solo un primato d’onore e non di vera e propria giurisdizione: sia anatema.
Capitolo II.
La perpetuità del primato di Pietro nei romani pontefici.
Ma ciò che il principe dei pastori e pastore supremo del gregge, il signore Gesù Cristo, ha istituito nel beato apostolo Pietro a perpetua salvezza e perenne bene della chiesa, deve per volontà dello stesso Cristo, durare per sempre nella chiesa, che, fondata sulla pietra, resterà incrollabile fino alla fine dei secoli (42).
Nessuno, a questo proposito, ignora, anzi è noto da secoli a tutti, che il santo e beatissimo Pietro, principe e capo degli apostoli, colonna della fede e fondamento della chiesa cattolica, ha ricevuto le chiavi del regno da nostro signore Gesù Cristo, salvatore e redentore del genere umano: Pietro vive, presiede ed esercita il suo giudizio fino al presente e per sempre nei suoi successori, ossia nei vescovi della santa sede di Roma, da lui fondata e consacrata dal suo sangue (43). Sicché chiunque gli succede in questa cattedra, per disposizione dello stesso Cristo, ha il primato di Pietro su tutta la chiesa. Rimane, allora, ciò che ha disposto la verità, e il beato Pietro, perseverando nella solidità di pietra, che ha ricevuto, non ha lasciato la guida della chiesa che gli fu affidata (44). Per questo motivo ogni chiesa - cioè tutti i fedeli di ogni luogo - dovette sempre concordare con la chiesa Romana in forza della sua origine superiore, affinché in quella sede, da cui emanano su tutti le norme della veneranda comunione, come membra unite nel capo, esse si unissero nella compagine di un solo corpo (45).
Se, quindi, qualcuno dirà che non è per istituzione dello stesso Cristo signore, cioè per diritto divino, che il beato Pietro ha sempre dei successori nel primato su tutta la chiesa; o che il Romano pontefice non è successore del beato Pietro in questo primato: sia anatema.
Capitolo III.
Valore e natura del primato del Romano pontefice.
Basandoci, perciò, sulle chiare testimonianze delle sacre scritture, e seguendo gli espliciti decreti sia dei nostri predecessori Romani pontefici, che dei concili generali, rinnoviamo la definizione del concilio ecumenico di Firenze (46), secondo la quale tutti i cristiani devono credere che "la santa sede apostolica e il Romano pontefice hanno il primato su tutta la terra; e che lo stesso pontefice Romano è successore del beato Pietro, principe degli apostoli, e vero vicario di Cristo, capo di tutta la chiesa, padre e maestro di tutti i cristiani. Che al beato Pietro, inoltre, è stato dato dal signore nostro Gesù Cristo il pieno potere di pascere, reggere e governare la chiesa universale, come si legge negli atti dei concili ecumenici e nei sacri canoni".
Insegniamo, perciò, e dichiariamo che la chiesa Romana, per disposizione del Signore, ha un primato di potere ordinario su tutte le altre; e che questa potestà di giurisdizione del Romano pontefice, essendo veramente episcopale, è immediata: quindi i pastori e i fedeli, di qualsiasi rito e dignità, sia considerati singolarmente che nel loro insieme, sono tenuti al dovere della subordinazione gerarchica e della vera obbedienza verso di essa, non solo in ciò che riguarda la fede e i costumi, ma anche in ciò che riguarda la disciplina e il governo della chiesa sparsa su tutta la terra. Di modo che, conservando l’unità della comunione e della professione della stessa fede col Romano pontefice, la chiesa di Cristo sia un solo gregge sotto un solo sommo pastore (47). Questa è la dottrina della verità cattolica, dalla quale nessuno può allontanarsi senza mettere in pericolo la fede e la salvezza.
Questa potestà del sommo pontefice è lontana dal recare pregiudizio alla potestà ordinaria ed immediata della giurisdizione episcopale - in virtù della quale i vescovi, che per disposizione dello Spirito santo successero agli apostoli, in qualità di veri pastori, pascono e governano ciascuno il gregge a lui affidato -. Anzi tale potere è asserito, rafforzato e rivendicato dal pastore supremo ed universale, secondo il detto di S. Gregorio Magno: "il mio onore è l’onore della chiesa universale. Mio onore è il solido vigore dei miei fratelli. Allora io mi sento veramente onorato, quando ad ognuno di essi non si nega l’onore dovuto" (48).
Da questa potestà suprema del Romano pontefice di governare tutta la chiesa consegue che egli ha il diritto di comunicare liberamente, nell’esercizio del suo ufficio, coi pastori e con i fedeli di tutta la chiesa, per poterli istruire e governare nella via della salvezza. Condanniamo, quindi, e riproviamo le opinioni di quanti affermano che si possa lecitamente impedire questa comunicazione del capo supremo con i pastori e con i fedeli, o che essa debba sottostare al potere secolare; pretendendo che quello che viene stabilito dalla sede apostolica o per sua autorità per il governo della chiesa, non ha efficacia e valore, se non è confermato dal "placet" della potestà secolare.
E poiché, secondo il diritto divino del primato apostolico, il Romano pontefice è preposto a tutta la chiesa, insegniamo anche e dichiariamo che egli è il giudice supremo dei fedeli (49), e che in qualsiasi causa riguardante la giurisdizione ecclesiastica, si può ricorrere al suo giudizio (50). Nessuno, invece, potrà riesaminare un giudizio pronunziato dalla sede apostolica - di cui non vi è autorità maggiore -, come a nessuno è lecito giudicare di un giudizio dato da essa (51). Quindi, quelli che affermano essere lecito appellare dalle sentenze dei Romani pontefici al concilio ecumenico, come ad una autorità superiore al Romano pontefice, sono lontani dal retto sentiero della verità.
Perciò se qualcuno dirà che il Romano pontefice ha solo un potere di vigilanza o di direzione, e non, invece, la piena e suprema potestà di giurisdizione su tutta la chiesa, non solo in materia di fede e di costumi, ma anche in ciò che riguarda la disciplina e il governo della chiesa universale; o che egli ha solo una parte principale, e non, invece, la completa pienezza di questa potestà; o che essa non è ordinaria ed immediata, sia su tutte le singole chiese, che su tutti i singoli pastori: sia anatema.
Capitolo IV.
Il magistero infallibile del Romano pontefice.
Il primato apostolico, che il Romano pontefice ha su tutta la chiesa come successore di Pietro, principe degli apostoli, comprende pure la suprema potestà di magistero: questa santa sede l’ha sempre ritenuto, l’uso perpetuo della chiesa lo comprova e lo dichiararono gli stessi concili ecumenici, specialmente quelli in cui l’Oriente conveniva con l’Occidente nell’unione della fede e della carità.
Infatti i padri del concilio Costantinopolitano IV, seguendo le orme dei predecessori, emisero questa solenne professione: "Prima condizione per la salvezza è quella di custodire la norma della retta fede. E poiché non si può trascurare la espressione del signore nostro Gesù Cristo, che dice: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa (52), questa affermazione si verifica nei fatti, perché nella sede apostolica la religione cattolica è stata sempre conservata pura e la dottrina santa tenuta in onore. Non volendo separarci affatto, perciò, da questa fede e dottrina, speriamo di essere nell’unica comunione che la sede apostolica predica, nella quale è la intera e vera solidità della religione cristiana" (53).
Con l’approvazione del concilio II di Lione, inoltre, i Greci professarono: "La santa chiesa Romana ha il sommo e pieno primato e principato su tutta la chiesa cattolica. Essa riconosce veramente ed umilmente di averlo ricevuto, con la pienezza del potere, dallo stesso Signore nel beato Pietro, principe e capo degli apostoli, di cui il Romano pontefice è successore. E come più degli altri ha il dovere di difendere la verità della fede, così, se sorgessero dispute sulla fede, devono essere decise secondo il suo giudizio" (54). Finalmente il concilio di Firenze ha definito che "il pontefice Romano è vero vicario di Cristo, capo di tutta la chiesa, padre e maestro di tutti i cristiani; a lui, nel beato Pietro, è stato dato dal signore nostro Gesù Cristo il pieno potere di reggere e governare la chiesa universale" (55).
I nostri predecessori hanno sempre lavorato indefessamente per soddisfare a questo loro dovere pastorale, affinché la salutare dottrina di Cristo fosse propagata presso tutti i popoli della terra. E con uguale sollecitudine vigilarono perché, una volta ricevuta, fosse conservata incontaminata e pura.
Perciò, i vescovi di tutto il mondo, o singolarmente, o raccolti in concili, seguendo la lunga consuetudine delle chiese e la forma dell’antica regola, riferirono a questa sede apostolica i pericoli che si manifestavano specialmente nelle cose della fede, perché si corresse al riparo dei danni per la fede, particolarmente là dove la fede non può soffrire alcun danno (56).
E i Romani pontefici, da parte loro, come consigliava la condizione dei tempi e delle circostanze, ora convocando concili ecumenici o cercando di conoscere il parere della chiesa sparsa nel mondo, ora con sinodi particolari, ora servendosi di altri mezzi che la divina provvidenza offriva, definirono quei punti di dottrina che si dovessero ritenere e che, con l’assistenza divina, avevano giudicato conformi alle sacre scritture e alle tradizioni apostoliche.
Infatti ai successori di Pietro è stato promesso lo Spirito santo non perché per sua rivelazione manifestassero una nuova dottrina, ma perché con la sua assistenza custodissero santamente ed esponessero fedelmente la rivelazione trasmessa dagli apostoli, cioè il deposito della fede. La loro dottrina apostolica è stata accolta da tutti i venerati padri, rispettata e seguita dai santi dottori ortodossi: perché essi sapevano benissimo che questa sede di Pietro rimane sempre immune da ogni errore, conforme alla promessa divina del Signore, nostro salvatore, fatta al principe dei suoi apostoli: Io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno. Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli (57).
Perciò questo carisma di verità e di fede - che non verrà mai meno - è stato dato divinamente a Pietro e ai suoi successori che siedono su questa cattedra, perché esercitassero questo loro altissimo ufficio per la salvezza di tutti; perché l’intero gregge di Cristo, allontanato da essi dall’esca avvelenata dell’errore, fosse nutrito col cibo della dottrina celeste, e, eliminata ogni occasione di scisma, tutta la chiesa fosse conservata una, e poggiando sul suo fondamento, si ergesse, incrollabile, contro le porte dell’inferno.
Ma poiché in una età in cui questa salutare efficacia dell’ufficio apostolico è più che mai necessaria, vi sono non pochi che disprezzano la sua autorità, crediamo assolutamente necessario affermare solennemente la prerogativa, che l’unigenito Figlio di Dio si è degnato congiungere col supremo ufficio pastorale.
Noi, quindi, aderendo fedelmente ad una tradizione accolta fin dall’inizio della fede cristiana, a gloria di Dio, nostro salvatore, per l’esaltazione della religione cattolica e la salvezza dei popoli cristiani, con l’approvazione del santo concilio, insegniamo e definiamo essere dogma divinamente rivelato che il Romano pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando, adempiendo il suo ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, in virtù della sua suprema autorità apostolica definisce che una dottrina riguardante la fede o i costumi dev’essere ritenuta da tutta la chiesa, per quell’assistenza divina che gli è stata promessa nel beato Pietro, gode di quella infallibilità, di cui il divino Redentore ha voluto dotata la sua chiesa, allorché definisce la dottrina riguardante la fede o i costumi. Quindi queste definizioni sono irreformabili per virtù propria, e non per il consenso della chiesa.
Se poi qualcuno - Dio non voglia! - osasse contraddire questa nostra definizione: sia anatema.

Note
1. Cfr. Mt 28, 20.
2. Cfr. Eb 13, 9.
3. I Tm 2, 4.
4. Lc 19, 10.
5. Gv 11. 52.
6. Cfr. Sap 16, 12.
7. Is 59, 21.
8. Concilio Lateranense IV, c. 1 (v. sopra).
9. Sap 8, 1.
10. Eb 4, 13.
11. Rm 1. 20.
12. Eb 1. 1-2.
13. I Cor 2, 9.
14. Concilio di Trento sessione IV. decr. I.
16. Mc 16, 20.
17. II Pt 1, 19.
18. Eb 11, 6.
19. Cfr. Is 11, 12.
20. Cfr. I Tm 2, 4.
21. Cfr. I Pt 2, 9; Col 1, 13.
22. Col 1, 12.
23. Cfr. Eb 2, 3.
24. Eb 12, 2.
25. Eb 10, 23.
26. Cfr. Rm 1, 20.
27. Cfr. Gv 1, 17.
28. I Cor 2, 7-8, 10.
29. Cfr. Mt 11, 25.
30. II Cor 5, 6-7.
31. Cfr. Col 2, 8.
32. VINCENZO DI LERINS, Commonitorium 28 (PL 50, 668).
33. Cfr. I Pt 2, 25.
34. Gv 17, 20-21.
35. Cfr. Gv 15, 19.
36. Cfr. Gv 20, 21.
37. Cfr. Mt 20, 28.
38. LEONE I, Sermone IV (al. III), c. 2 (PL 54, 150).
39. Gv 1, 42.
40. Mt 16, 16-19.
41. Gv 21, 15-17.
42. Cfr. Mt 7, 25; Lc 6, 48.
43. Dall’orazione di Filippo legato romano alla III sessione del Concilio di Efeso (D 112).
44. LEONE I, Sermone III (al. II), c. 3 (PL 54, 146).
45. IRENEO. Adversus haereses, III, 3 (PG 7, 849); Concilio di Aquileia (381) in AMBROGIO, Ep. XI (PL 16, 946).
46. Concilio di Firenze, sessione VI (v. sopra).
47. Cfr. Gv 10, 16.
48. Ep. ad Eulogium, 8, 30 (PL 77, 933).
49. Pio VI, Breve Super soliditate, 28 nov. 1786.
50. Dalla professione di fede di Michele Paleologo letta al concilio II di Lione (D 466).
51. NICOLA I, Ep. all’imp. Michele (PL 119, 954).
52. Mt 16, 18.
53. Dalla formula di papa Ormisda del 517 (D 171).
54. Dalla professione di Micheie Paleologo letta al concilio (D 466).
55. Concilio di Firenze, sessione VI (v. sopra).
56. BERNARDO. Ep. 190 (PL 182, 1053).
57. Lc 22, 32.
alle 18:22 Nessun commento:
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su XCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
Etichette: Beato Pio IX, Concilio Vaticano I
Post più vecchi Home page
Iscriviti a: Commenti (Atom)

TRANSLATE

Cerca nel blog

Benvenuti !

BENVENUTO!

ì BIENVENIDO !

"La pace e la grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen!"

Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu amadísima Esposa!VIENI SPIRITO SANTO, VIENI PER MEZZO DELLA POTENTE INTERCESSIONE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, TUA SPOSA AMATISSIMA!

"Gaudete et exultate omnes qui diligitis Mariam: quae adiuvabis vos in die tribulationis vestrae".


Visualizzazioni totali

Post più popolari ULTIMI 7 GIORNI

  • TRIBUTO QUOTIDIANO ALL'IMMACOLATA VERGINE MARIA
    Ai gentili visitatori voglio offrire  una raccolta di Salmi mariani, soavi e forti. Ven Espíritu Santo, ven por medio de...
  • LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI + Orazione sulla piaga della sacra spalla di Nostro Signore
    LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA  DA RECITARSI PER 12 ANNI    Le promesse di Gesù per coloro che reciteranno  questa preghier...
  • Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria
    Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria Narra l’insigne teologo P. Gabriele M. Roschini che durante un esorcis...
  • Profezie di fuoco - Giuseppe Auricchia
    E' cominciato il tempo dell'Anticristo"... Profezie di fuoco ad Avola su Scisma, Impostore, Falso profeta ed Anticristo Ch...
  • LA PREGHIERA QUOTIDIANA DI DOZULÉ
    GLI AMICI DELLA CROCE GLORIOSA LA PREGHIERA QUOTIDIANA DI DOZULÉ + + GESÙ di NAZARETH ha trionfato sulla MORTE IL SUO REGNO è ET...
  • S.A.M.CLARET y CLARA'
      I o dico a me stesso:   Il figlio del Cuore immacolato di Maria è una persona che arde di carità e dovunque passa brucia. Desidera effett...
  • Ufficio della Beatissima Vergine Maria Immacolata, di san Bonaventura.
    Ufficio   della Beatissima Vergine Maria Immacolata  di  San Bonaventura, Vescovo e Dottore della Chiesa ...
  • O Jesu vivens in Maria! - «O Gesù, che vivi in Maria, vieni e vivi nei tuoi servi».
    O Iesu vivens in Maria Jean-Jacques Olier , fondatore del Seminario di Saint-Sulpice, è una delle figure più coinvolgenti della p...
  • E' cominciato il tempo dell'anticristo.
      Avola, 26 Febbraio 2012 + Signore Gesù: "La chiesa in quei giorni odierà Maria e cercherà di distruggerla. E' cominciato il tempo...
  • IMMACOLATA CONCEZIONE
    Immacolata Concezione  8 dicembre 1946     Immacolata Concezione di Maria     Introito : Salmo 30 (29) 2; Isaia 61, 10.     Orazione : O Dio...

AVE MARIA!

Il blog "Maria Giglio della Trinità" invita a consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria per meglio vivere la primaria consacrazione battesimale.

Il 13 giugno e luglio 1917 la Madonna in Fatima rivelò che il Padre Celeste intende stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato per la salvezza delle anime.

Dal presente blog si annuncia quest’invito materno a lasciarsi condurre nell'intimo del Cuore Immacolato, dove si riflette la purissima luce e più forte rifulge tutta la gloria della Trinità divina.

-Altresì si offrono indicazioni per crescere nella fede, rafforzare la speranza, aumentare la carità, fedeli al Vicario di Cristo e al Magistero della Chiesa, ossia al Santo Vangelo e alla Fede di sempre, sotto il patrocinio di san Giuseppe e san Michele, dei santi Apostoli e del Serafico Padre San Francesco, Santa Chiara e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso.

Anima bella, entrando nel divino giardino, troviamo una sicura difesa e una fonte di bellezza e di profumo d’ogni virtù. Con i più fraterni cordiali auguri! "Dio ci benedica e la Vergine ci protegga".

"Totus tuus ego sum, o Maria, et omnia mea tua sunt, Virgo super omnia benedicta!"

Ave Maria Purissima!

MARIA, GIGLIO DELLA TRINITA'


contatore

TRADUZIONI

Albanese

Arabo

Cinese

Ebraico

Filippino

Francese

Giapponese

Greco

Inglese

Latino

Olandese

Polacco

Portoghese

Russo

Spagnolo

Svedese

Tedesco

Archivio blog

  • ▼  2025 (142)
    • ▼  dicembre (2)
      • MATER ET REGINA
      • IMMACOLATA CONCEZIONE
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (13)
    • ►  settembre (16)
    • ►  agosto (12)
    • ►  luglio (16)
    • ►  giugno (8)
    • ►  maggio (15)
    • ►  aprile (8)
    • ►  marzo (19)
    • ►  febbraio (9)
    • ►  gennaio (18)
  • ►  2024 (207)
    • ►  dicembre (18)
    • ►  novembre (8)
    • ►  ottobre (17)
    • ►  settembre (20)
    • ►  agosto (19)
    • ►  luglio (27)
    • ►  giugno (7)
    • ►  maggio (17)
    • ►  aprile (15)
    • ►  marzo (27)
    • ►  febbraio (21)
    • ►  gennaio (11)
  • ►  2023 (388)
    • ►  dicembre (24)
    • ►  novembre (22)
    • ►  ottobre (29)
    • ►  settembre (39)
    • ►  agosto (29)
    • ►  luglio (20)
    • ►  giugno (17)
    • ►  maggio (35)
    • ►  aprile (28)
    • ►  marzo (36)
    • ►  febbraio (42)
    • ►  gennaio (67)
  • ►  2022 (489)
    • ►  dicembre (48)
    • ►  novembre (46)
    • ►  ottobre (30)
    • ►  settembre (37)
    • ►  agosto (42)
    • ►  luglio (35)
    • ►  giugno (40)
    • ►  maggio (30)
    • ►  aprile (55)
    • ►  marzo (46)
    • ►  febbraio (67)
    • ►  gennaio (13)
  • ►  2021 (589)
    • ►  dicembre (39)
    • ►  novembre (72)
    • ►  ottobre (70)
    • ►  settembre (43)
    • ►  agosto (31)
    • ►  luglio (40)
    • ►  giugno (41)
    • ►  maggio (41)
    • ►  aprile (56)
    • ►  marzo (66)
    • ►  febbraio (37)
    • ►  gennaio (53)
  • ►  2020 (861)
    • ►  dicembre (71)
    • ►  novembre (80)
    • ►  ottobre (129)
    • ►  settembre (61)
    • ►  agosto (56)
    • ►  luglio (51)
    • ►  giugno (57)
    • ►  maggio (69)
    • ►  aprile (72)
    • ►  marzo (54)
    • ►  febbraio (72)
    • ►  gennaio (89)
  • ►  2019 (875)
    • ►  dicembre (76)
    • ►  novembre (76)
    • ►  ottobre (92)
    • ►  settembre (75)
    • ►  agosto (76)
    • ►  luglio (81)
    • ►  giugno (56)
    • ►  maggio (85)
    • ►  aprile (65)
    • ►  marzo (71)
    • ►  febbraio (64)
    • ►  gennaio (58)
  • ►  2018 (1012)
    • ►  dicembre (77)
    • ►  novembre (69)
    • ►  ottobre (58)
    • ►  settembre (36)
    • ►  agosto (65)
    • ►  luglio (95)
    • ►  giugno (64)
    • ►  maggio (100)
    • ►  aprile (113)
    • ►  marzo (115)
    • ►  febbraio (83)
    • ►  gennaio (137)
  • ►  2017 (1058)
    • ►  dicembre (124)
    • ►  novembre (101)
    • ►  ottobre (94)
    • ►  settembre (66)
    • ►  agosto (93)
    • ►  luglio (111)
    • ►  giugno (49)
    • ►  maggio (68)
    • ►  aprile (137)
    • ►  marzo (64)
    • ►  febbraio (104)
    • ►  gennaio (47)
  • ►  2016 (931)
    • ►  dicembre (86)
    • ►  novembre (71)
    • ►  ottobre (94)
    • ►  settembre (86)
    • ►  agosto (89)
    • ►  luglio (106)
    • ►  giugno (66)
    • ►  maggio (82)
    • ►  aprile (50)
    • ►  marzo (43)
    • ►  febbraio (69)
    • ►  gennaio (89)
  • ►  2015 (880)
    • ►  dicembre (50)
    • ►  novembre (28)
    • ►  ottobre (73)
    • ►  settembre (74)
    • ►  agosto (78)
    • ►  luglio (68)
    • ►  giugno (89)
    • ►  maggio (87)
    • ►  aprile (75)
    • ►  marzo (98)
    • ►  febbraio (62)
    • ►  gennaio (98)
  • ►  2014 (818)
    • ►  dicembre (69)
    • ►  novembre (74)
    • ►  ottobre (64)
    • ►  settembre (86)
    • ►  agosto (95)
    • ►  luglio (60)
    • ►  giugno (40)
    • ►  maggio (79)
    • ►  aprile (70)
    • ►  marzo (36)
    • ►  febbraio (59)
    • ►  gennaio (86)
  • ►  2013 (1139)
    • ►  dicembre (87)
    • ►  novembre (96)
    • ►  ottobre (155)
    • ►  settembre (86)
    • ►  agosto (32)
    • ►  luglio (138)
    • ►  giugno (112)
    • ►  maggio (125)
    • ►  aprile (86)
    • ►  marzo (95)
    • ►  febbraio (53)
    • ►  gennaio (74)
  • ►  2012 (855)
    • ►  dicembre (89)
    • ►  novembre (113)
    • ►  ottobre (119)
    • ►  settembre (101)
    • ►  agosto (49)
    • ►  luglio (49)
    • ►  giugno (42)
    • ►  maggio (80)
    • ►  aprile (56)
    • ►  marzo (69)
    • ►  febbraio (52)
    • ►  gennaio (36)
  • ►  2011 (370)
    • ►  dicembre (53)
    • ►  novembre (50)
    • ►  ottobre (42)
    • ►  settembre (11)
    • ►  agosto (50)
    • ►  luglio (51)
    • ►  giugno (55)
    • ►  maggio (20)
    • ►  aprile (18)
    • ►  marzo (18)
    • ►  febbraio (2)
  • ►  2010 (1)
    • ►  novembre (1)

Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu Esposa amadísima!




Post più popolari ULTIMI 30 GIORNI

  • TRIBUTO QUOTIDIANO ALL'IMMACOLATA VERGINE MARIA
    Ai gentili visitatori voglio offrire  una raccolta di Salmi mariani, soavi e forti. Ven Espíritu Santo, ven por medio de...
  • LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI + Orazione sulla piaga della sacra spalla di Nostro Signore
    LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA  DA RECITARSI PER 12 ANNI    Le promesse di Gesù per coloro che reciteranno  questa preghier...
  • Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria
    Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria Narra l’insigne teologo P. Gabriele M. Roschini che durante un esorcis...
  • LA PREGHIERA QUOTIDIANA DI DOZULÉ
    GLI AMICI DELLA CROCE GLORIOSA LA PREGHIERA QUOTIDIANA DI DOZULÉ + + GESÙ di NAZARETH ha trionfato sulla MORTE IL SUO REGNO è ET...
  • SANTISSIMO NOME DI << M A R I A >>
      D opo il nome di Gesù non v'è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s'inchinano rive...
  • Profezie di fuoco - Giuseppe Auricchia
    E' cominciato il tempo dell'Anticristo"... Profezie di fuoco ad Avola su Scisma, Impostore, Falso profeta ed Anticristo Ch...
  • UDITE AMICI MIEI. QUANDO PREGATE DITE COSI':
      203.5  «Udite. Quando pregate dite così:     “Padre nostro che sei nei Cieli,    sia santificato il Nome tuo,    venga il Regno tuo in Ter...
  • AVE GIGLIO BIANCO DELLA TRINITA'
    << AVE GIGLIO BIANCO DELLA TRINITA'! ROSA SPLENDENTE CHE ABBELLISCI IL CIELO: AVE! DA TE HA  VOLUTO  NASCERE: DA TE HA VOLUTO P...
  • FESTA DI DIO PADRE - 7 Agosto
    IL ROSARIO DEL PADRE IL ROSARIO DEL PADRE Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno...
  • TRIBUTO COTIDIANO A LA INMACULADA VIRGEN MARIA (2)
    TRIBUTO COTIDIANO A LA INMACULADA VIRGEN MARIA / S. MISA y LOS SANTOS ...

AVE MARIA!

"Ti bene+dico con la speciale Benedizione materna di Maria nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen."

* La Madre di Dio desidera che questa benedizione venga trasmessa a tutte le creature: sposo, sposa, figli, genitori, fratelli, sorelle, superiori, sudditi, amici, nemici, malati, agonizzanti, poveri peccatori o cristiani esemplari, vicini o lontani, vivi o defunti ... sempre; e possiamo usarla anche con miscredenti o fedeli di altre religioni; senza escludere creatura alcuna ch'è sotto il cielo. --- Certo questa grazia non sostituisce affatto la benedizione sacerdotale, anche se ha effetti meravigliosi di pace e gioia. Benedicendo più spesso diverremo noi stessi 'benedizione' per tutti.


"Gesù, confido in Te!"

Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu amadísima Esposa


Post più popolari di sempre

  • LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI + Orazione sulla piaga della sacra spalla di Nostro Signore
    LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA  DA RECITARSI PER 12 ANNI    Le promesse di Gesù per coloro che reciteranno  questa preghier...
  • ESORCISMO: satana ha terrore del Santo Rosario
    NEL SANTISSIMO ROSARIO L'UNITA' E LA SALVEZZA DELL'UMANITA' Dux vitae mortuus, regnat vivus    satana ha ter...
  • PROMESSE DI GESU' E SACRA SPALLA DI CRISTO
    LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA DA RECITARSI PER 12 ANNI          P romesse di Gesù per coloro che reciteranno questa pre...
  • TRIBUTO QUOTIDIANO ALL'IMMACOLATA VERGINE MARIA
    Ai gentili visitatori voglio offrire  una raccolta di Salmi mariani, soavi e forti. Ven Espíritu Santo, ven por medio de...
  • O ROSARIO BENEDETTO, CATENA DOLCE, VINCOLO D'AMORE
       " Questa è la mia ora e presto la Chiesa tutta sarà portata a nuovo splendore da Colei che voi invocate come Regina delle v...
  • Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria
    Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria Narra l’insigne teologo P. Gabriele M. Roschini che durante un esorcis...
  • UNA PROMESSA GRANDIOSA: Per liberare 50.000 anime dal Purgatorio
    "Madre di Dio,  Corredentrice del mondo,  prega per noi".   <<MATER DEI,  MUNDI CORREDEMPTORA,  ORA PRO NOBIS...
  • Profezie di fuoco - Giuseppe Auricchia
    E' cominciato il tempo dell'Anticristo"... Profezie di fuoco ad Avola su Scisma, Impostore, Falso profeta ed Anticristo Ch...
  • SCAPOLARE DI BENEDIZIONE E DI PROTEZIONE
    SCAPOLARE DI BENEDIZIONE E DI PROTEZIONE La pia stigmatizzata di la Fraudais, Maria Giulia JAHENNY , nei suoi rapporti straordi...
  • "Rosa rossa ai peccatori"
    ROSA ROSSA AI PECCATORI Dal "Segreto ammirabile del santo Rosario per convertirsi e salvarsi"  di s. Luigi Maria Gr...

Etichette

Maria Valtorta (503) Papa Benedetto XVI (446) B.V. Maria (359) Santo Rosario (133) Benedetto XVI (131) Cuore Immacolato (91) Preghiera (78) San Francesco d'Assisi (72) inferno (60) fede (58) Fatima (51) don Stefano Gobbi (50) Santa Messa (48) la santa Messa (47) La preghiera (45) DIVINA Eucaristia (44) Liturgia (42) Satana (39) UMILTA' (39) le parabole di Gesù (39) Conversione (38) l'Immacolata (38) San Pio da Pietrelcina (37) Confessione (36) Sant'Alfonso Maria de' Liguori (35) SANTO NATALE (34) sant'Antonio (34) Santa Comunione (32) Spirito Santo (30) Bruno Cornacchiola (28) Eucaristia (28) Opera Divina Sapienza (28) Sacerdoti (28) sacerdos (28) san Bernardo abate (28) Consacrazione all'Immacolata (27) Obbedienza (27) san Giuseppe (27) Divina Misericordia (26) San Luigi M.G. de Montfort (26) la Passione di Cristo (26) san Tommaso d'Aquino (26) Lettera ai ROMANI (25) la santa Chiesa (25) purgatorio (25) Misericordia (24) Castità (23) Liturgia e Tradizione (23) Paradiso (23) Santa Messa Tridentina (23) umiltà (23) Anime Sante del Purgatorio (22) Apocalisse (22) Beato Giovanni Paolo II (22) san Giovanni della Croce (22) silenzio (22) vigilanza (22) Pater Noster (21) San Massimiliano Maria Kolbe (21) l'inferno (21) purezza (21) Magnificat (20) Povertà (20) la Parola di Dio (20) pace (20) Segreto di Fatima (19) il santo Rosario (19) Apostolato (18) San Pietro Apostolo (18) la Grazia (18) orazione (18) Garabandal (17) Il Sacerdozio (17) Medaglia Miracolosa (17) Pentecoste (17) San Paolo (17) carità (17) la santità (17) martirio (17) Anticristo (16) Don Guido Bortoluzzi (16) Novena dell'Immacolata (16) Penitenza (16) Salve Regina (16) la Verginità di Maria (16) Alfonso Ratisbonne (15) Ascensione (15) B.V.Maria Mediatrice (15) Divina Mediatrice (15) Maria Corredentrice (15) SS.ma Trinità (15) Sacra Scrittura (15) San Girolamo (15) Sermone di s. Vincenzo Ferreri (15) amore (15) esorcismo (15) giovedì santo (15) le beatitudini (15) vocazione (15) Amore di Dio (14) B. Maria Baouardy (14) Comunione sulla lingua (14) Fiducia (14) Gioia (14) La Tradizione (14) Liturgia Latina (14) Martiri (14) PAZIENZA (14) Persecuzioni (14) battesimo (14) Angeli (13) Beato Pio IX (13) Divina Provvidenza (13) Massoneria (13) Salvezza dell'anima (13) San Michele (13) Vangeli della Fede (13) coraggio (13) digiuno (13) il peccato veniale (13) la croce (13) missioni (13) san Francesco di Sales (13) san Giovanni Battista (13) trasfigurazione (13) via crucis (13) virtù (13) Apologetica (12) Il latino (12) SACRO CUORE DI GESU' (12) Sacramenti (12) San Antonio Maria CLARET (12) Santo Vangelo (12) fede speranza e carità (12) la fede (12) sacrificio (12) san Gregorio Magno (12) sofferenza (12) Beato Giuseppe Allamano (11) Devozione a Maria SS.ma (11) Gratitudine (11) Madonna di Guadalupe (11) Maria Bambina (11) Omni die dic Mariae (11) Perfezione (11) Sacerdote (11) Santa Confessione (11) perdono (11) santa Teresa di Lisieux (11) Assunzione dell'Immacolata (10) Corona Angelica (10) Divina Sapienza (10) Epifania (10) Falso Profeta (10) Il piccolo nulla (10) La lingua latina (10) San Filippo Neri (10) Santa Chiesa (10) Santissima Trinità (10) VERGINITA' (10) giustizia (10) il Papa (10) la Volontà di Dio (10) morte (10) ADORAZIONE (9) Angelo Custode (9) Annunciazione (9) Beata Elisabetta Canori Mora (9) Bellezza di Maria SS. (9) Cielo (9) Confesiòn (9) DON CAMILLO (9) Fedeltà (9) Genesi Biblica (9) Guadalupe (9) La donna (9) La santa Tradizione (9) Madonna di Lourdes (9) Mater dolorosa (9) NATALE (9) PIANO MASSONICO (9) San Pio X (9) Santa Eucaristia (9) imitazione di Maria (9) libertà (9) oraciòn (9) potenza della preghiera (9) san Francesco Saverio (9) santa Croce (9) Battesimo di Gesù. (8) Creazione (8) Cristo Re (8) Gesù Bambino (8) Immacolata Vergine (8) L'Annunciazione (8) La missione (8) Lussuria (8) Madonna del Carmelo (8) Madonna di Loreto (8) Mistica Città di Dio (8) Nome SS.mo di Maria (8) Novissimi (8) SAN FEDELE DA SIGMARINGEN (8) SATANAS (8) Silenzio e orazione (8) Superbia (8) fortezza (8) il demonio (8) il peccato mortale (8) l'Imitazione di Cristo (8) le leggi di Dio (8) san Buonaventura (8) santa Chiara (8) tentazioni (8) B.Maria Baouardy (7) Beata Maria di Gesù Crocifisso (7) Chiesa Cattolica (7) Evangelizzazione (7) Galileo Galilei (7) Il segreto de la Salette (7) Madonna del Buon Successo (7) Ministero Sacerdotale (7) Opera scritta dalla Divina Sapienza (7) Opere di Misericordia (7) Predestinazione (7) Riforma Liturgica (7) Riparazione (7) SANTA MESSA di sempre (7) San Valentino (7) Santa Ildegarda (7) Santissimo Nome di Maria (7) Speranza (7) Veni Sancte Spiritus (7) croce (7) el infierno (7) fede di Maria SS.ma (7) il perdono (7) il prete (7) l'abito religioso (7) l'amicizia (7) mortificazione (7) predicazione (7) prudenza (7) ricchezze (7) san José (7) Adamo (6) Anima (6) Anno della Fede (6) Arcangelo san Michele (6) Avarizia (6) Beata Maria di Gesù Crocifisso (Maria Baouardy) (6) Benedizione (6) Cantico Spirituale (A) (6) Card. Biffi (6) Carità e verità (6) Conversiòn de los pecadores (6) Dio (6) Fede cattolica (6) Fiducia e Speranza (6) Gamaliele (6) IL PRESEPIO Dl GRECCIO (6) Loreto (6) Lourdes (6) Lucifero (6) MARIA VALTORTA: L'EVANGELO ... (6) Maria Mediatrix (6) Messa Tridentina - La Messa di Sempre (6) Regno di Dio (6) Religione (6) Riconciliazione (6) Salvezza (6) Testimonianza (6) Volontà di Dio (6) adorazione eucaristica (6) certosini (6) dignità dei sacerdoti (6) enorme Dragone rosso (6) il paradiso (6) la s. Misa (6) magistero (6) miracolo (6) peccatori (6) purificazione (6) san Basilio (6) verità (6) zelo per la salvezza delle anime (6) Auguri (5) Comunione sulla mano (5) Eresie (5) Esorcismi (5) Grazia (5) Il peccato originale (5) La SS. Vergine di Akita (5) Le sette Parole di Gesù (5) Liturgia e Teologia (5) Maria Madre della Chiesa (5) Omelia per san Valentino (5) Parabola del figlio prodigo (5) Passio Christi (5) Prima Comunione (5) Rosa Mystica (5) S. Luigi Maria Grignion de Montfort (5) SS.mo Crocifisso (5) SS.mo Nome di Gesù (5) Santa Famiglia (5) Santi e Sante (5) Stimmate del Serafico (5) Trattato della vera devozione a Maria (5) Ubbidienza (5) Volto Santo (5) bestia nera (5) corona s.rosario (5) donna (5) doveri dei genitori (5) eternità (5) fiducia in Dio (5) giaculatoria (5) il tempo (5) innocenza (5) la Via dell'infanzia (5) obbedienza norme liturgiche (5) orgoglio (5) perfetta letizia (5) san Luigi Gonzaga (5) san Matteo (5) sant'Ignazio di Loyola (5) santa Casa di Loreto (5) siate santi (5) Betlemme (4) Divina Giustizia (4) El Espiritu Santo (4) I frutti del Concilio (4) La devozione delle Tre Ave Maria (4) Le tre tentazioni (4) Luce di Gesù (4) Maria Valtorta in PDF (4) Ordinazione sacerdotale (4) PENSIERI tratti dalle Omelie di s.Antonio (4) Padre Maria Alfonso Ratisbonne (4) Parroci (4) Peccato originale (4) Pinocchio (4) Regina coeli (4) Regina della Rivelazione (4) S. Bernadette Soubirous (4) SANTI RE MAGI (4) SS.mo Sacramento (4) Sangue Divino del Redentore (4) Sant'Agata Vergine e martire (4) Santa Monica (4) Santa Teresa di G.B. (4) Santo Rosario e Santa Croce (4) Seminaristi (4) Summorum Pontificum et Universae Ecclesiae (4) Tota pulchra (4) Trilussa (4) UMILTA' di Maria SS.ma (4) Vocazione religiosa (4) abiti sacerdotali (4) abominio della desolazione (4) amore al Papa (4) amore del Padre Celeste (4) carità fraterna (4) dolcezza di Maria SS.ma (4) el silencio (4) figli di dio (4) guerra (4) i santi sacramenti (4) il Messia (4) l'aborto (4) nozze a Cana di Galilea (4) nuova evangelizzazione (4) potenza della fede (4) presenza di Dio (4) religiosi (4) reliquie (4) san Casimiro (4) santa cresima (4) santi Angeli (4) sapienza (4) semplicità (4) sincerità (4) tradizione liturgica (4) verginità (4) vescovi (4) 'Tu scendi dalle stelle' (3) Agnus Dei (3) Akathistos (3) Akita (3) Apostolo (3) Ascesi (3) BEATA VERGINE MARIA REGINA (3) BEATO GIOVANNI DUNS SCOTO (3) CARITA' FRATERNA (3) Comunismo (3) Corpo di Gesù (3) Cristeros (3) Cuore (3) Domenica (3) Don Giuseppe Tomaselli (3) El Sacerdocio (3) Emergenza educativa. (3) Evoluzionismo (3) Fàtima (3) Gesù Eucaristia (3) Giudizio di Dio (3) Gloria (3) Il combattimento spirituale (3) Il pianto di Maria SS.ma (3) Indulgenze (3) LE PREGHIERE DI SANTA BRIGIDA (3) La Sacra Scrittura (3) La Stella (3) Le 7 opere di misericordia (3) MARIA paradiso e mondo di DIO (3) Mani sacerdotali (3) Maria SS. Mediatrice di tutte le grazie (3) Maria SS.ma della Purità (3) Martiri d'Otranto (3) Maternità (3) Mediator Dei (3) Memoria (3) Messaggio d'Amore (3) Messico (3) Missa De Angelis (3) N.S. de La Salette (3) Nicolás Gómez Dávila (3) Opere di Misericordia corporali e spirituali (3) Regola di san Benedetto (3) Regola di vita (3) S. Caterina da Bologna (3) S. ROSARIO (3) San Bernardino de Sena (3) San Gaetano (3) Santa Lucia (3) Santas Almas (3) Segreto per salvarsi e salvare (3) Spiritualis Communio (3) Sposalizio della B.V.Maria con san Giuseppe (3) Stella maris (3) Tributo quotidiano a Maria (3) Tributo quotidiano all’Immacolata Vergine Maria (3) Vangelo come mi è stato rivelato (Maria Valtorta) (3) Visitazione (3) Vita eterna (3) Vittoria di Dio (3) Vocaciòn (3) abbandono (3) amministratori dei misteri di Dio (3) amore divino (3) arte sacra (3) confidenza in Dio (3) diligenza (3) dolore (3) falsità (3) falso cristo falsa chiesa (3) fermezza (3) formazione della luna (3) l'Amore (3) l'Amore di Cristo (3) la castità (3) laici (3) le tentazioni di Gesù (3) lettura testi sacri (3) nozze di Cana (3) numero salvati (3) pazienza di Cristo (3) preghiera e meditazione (3) s.Francesco Saverio (3) verginità di Maria (3) veste talare (3) vita interiore (3) zelo per le anime (3) (“A mis Sacerdotes” de Concepción Cabrera de Armida) (2) -IO SONO. TI INSEGNO A LEGGERE E INTERPRETARE QUEL LIBRO.- (2) 20 gennaio Festa della Madonna del Miracolo (2) A CONFISSÃO (2) Albulo (2) Amore di Maria verso Dio (2) Arcang. Gabriele (2) Assisi (2) B. Caterina Emmerich (2) B. Madre Teresa (2) BENEDETTO XVI ANGELUS 24 febbraio 2013 (2) Beata Liduina Meneguzzi (2) Beata Maria Pierina De Micheli (2) Beato Charles de Foucauld (2) Beato Egidio (2) Beato G.M.Allegra (2) Benignità (2) Betlem (2) Buone letture (2) CONSIGLI SPIRITUALI (2) Ceneri (2) Conchita Gonzales (2) Concilio di Trento (2) Consacrazione al Cuor di Gesù (2) Corazón Inmaculado (2) Cristina Gallager (2) Crux (2) De Imitat. Christi (2) Dies irae (2) Dogma dell'Immacolata Concezione (2) Don Placido Baccher (2) El tributo a Maria SS.ma (2) FIORETTI DI DON BOSCO (2) Festa di Cristo Re (2) Florecillas de San Francisco de Asis (2) Il RE DEI RE (2) Il diavolo (2) Il giovane ricco del Vangelo (2) Il messaggio de la Salette (2) Indulgenza del Perdono (2) Intelletto (2) Juan Diego y la Virgen de Guadalupe (2) L'Eucaristia (2) L'araldo del Gran Re (2) L'ubbidienza di Maria (2) LA PRIMA FAMIGLIA (2) LAS BIENAVENTURANZAS (2) La S. MISA según los santos (2) Le nozze di Cana (2) Lettura spirituale (2) Litanie all'Angelo Custode* (2) Lodi all'Immacolata (2) MARCELLINO PANE E VINO (2) MARIA VALTORTA: L'EVANGELO.. (2) Madonna della TRE Fontane (2) Maria Giulia Jahenny (2) Medaglia dell'Immacolata (2) Meditazione sull'Epifania (2) Nuova creazione (2) ORO INCENSO E MIRRA (2) Pompei (supplica) (2) Progetto divino (2) Quaresima (2) Regalità di Cristo (2) Regola carmelitana (2) Rivelazioni e Rivelazione (2) S. Giovanni Apostolo (2) S. Leonardo da Porto Maurizio (2) S. Monica (2) S. Veronica Giuliani (2) S.Messa ad orientem (2) S.Rosario (2) SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE SACERDOTE E MARTIRE (2) SS.Rosario (2) San Luis Bertrán (2) Santa Messa Riparatrice (2) Santificare le feste (2) Santo Tomás de Aquino (2) Saulo (2) Servire (2) Sintesi conclusiva del PATER NOSTER (2) Soror Mariana de Jesus Torres (2) Spagna (2) Sposi fedeli (2) Tentazione (2) Testimonianza cristiana (2) Tributo a la Inmaculada Virgen Maria (2) Ultima udienza generale del mercoledì (2) Umiltà di Maria SS.ma (2) Vergine (2) Veritas Domini manet in aeternum (2) Virgen de Coromoto (2) Vita (2) affabilità (2) amabilità (2) anime deboli (2) ballo (2) buon governo (2) consacrati (2) cooperazione (2) cristiani (2) cupidigia (2) dimissioni (2) disciplina (2) dolcezza del Pane Eucaristico (2) el SS.mo Nombre de Jesùs (2) fedeli (2) fiat lux (2) frate Masseo (2) funerali (2) il velo in Chiesa (2) infermità (2) inginocchiatoi (2) la Vergine Maria (2) la Virgen de Guadalupe (2) la confessione (2) la guerra (2) la lettura spirituale (2) la rivelazione (2) la salute (2) la santa Chiesa e gli Ebrei (2) la vita è sacra (2) le imperfezioni (2) le porte dell'inferno (2) monaco Basilio (2) mormorazione (2) oratio quotidiana s. Casimiri (2) papa (2) partecipazione attiva (2) passioni (2) pesca miracolosa (2) più …compunzione (2) s. Giovanni Battista (2) s.Gertrude (2) salvaciòn (2) san Francisco de Asis (2) san Gennaro (2) santa Rosa de Lima (2) santidad (2) schiettezza (2) scienza di Dio (2) segno di contraddizione (2) serpente (2) sguardi (2) trasformazione (2) uomini apostolici (2) virtù di Maria Vergine (2) vita devota (2) “A mis Sacerdotes” de Concepción Cabrera de Armida (2) 5 Piaghe di Cristo (1) ADVERTENCIAS (1) AUDIFACE ED ABACO E LORO MARTIRIO (1) AVVISI (1) Abele e Set non Caino... (1) Agapito (1) Agiografia (1) Alessandro (1) Amico dello Sposo (1) Aparecida (1) Apparizioni e carismi. (1) Aquila divina (1) Armida Cabrera (1) Atto di riparazione al ss.mo Cuore di Gesù (1) Atto eroico di carità (1) B. Juan Diego (1) BELÉN (1) Bambino Gesù (1) Bari città di san Nicola (1) Bartimeo (1) Bautismo (1) Beata Alessandrina Maria da Costa (1) Benedetta Bianchi Porro (1) Benedizione Urbi et Orbi (1) Benedizione del Serafico Padre San Francesco (1) Biografia di Maria Ss. scritta da padre Gabriele Pellettieri (1) Cavalleria Rusticana (1) Chiesa d. Arciconfr. san Giuseppe (1) Chiesa docente (1) Cintura di Maria SS.ma (1) Complotti e ... PROFEZIE (1) Concilio di Rouen (1) Consacrazione a Gesù Maria e Giuseppe (1) Cor Matris (1) Cordero de Dios (1) Corpo (1) Cristo “universorum Rex” (1) Cuaresima (1) DEL BUEN TRIGO Y DE LA CIZAÑA (1) DIO TI AMA INFINITAMENTE (1) DOMINICA SECUNDA IN QUADRAGESIMA (1) Dichiarazione del Papa Benedetto XVI (1) Diomede (1) Divino Niño (1) Doctor de la Iglesia (1) Don Dolindo (1) Dottore della Carità (1) Due giardini (1) EL MALIGNO (1) ELEZIONE E SCELTA DELLA VITA DEVOTA (1) El paralítico curado en Cafarnaúm.los lirios de Jesùs (1) Eucarestia sulla mano: excursus storico (1) Evangelista (1) FALTA DE AMOR A LA EUCARISTÍA (1) FULMINE (1) Francescani (1) Gaspare Melchiorre e Baldassarre (1) Genazzano (1) Geocentrismo (1) Giglio purissimo. (1) Giordano (1) Giustizia di Dio (1) Gregoriano (1) Hijo prodigo (1) I nostri tre nemici (1) I.N.R.I. (1) IGLESIA (1) III DOMINGO DE CUARESMA / C / (1) Iberia (1) Il maggiore dei comandamenti della Legge (1) Il mio Nome e il mio Segno (1) Il neo sacerdote (1) Il tempo è passato (1) Immortalità (1) Incontri con Padre Pio... (1) Infanzia (1) José O' Callaghan (1) L'IMMAGINE DI GUADALUPE (1) L'Immacolata non sperimentò la morte (1) L'abito fa il monaco (1) L'esilio di Pio IX (1) LAS CINCO FESTIVIDADES DEL NIÑO JESÚS (1) LE SETTE ARMI SPIRITUALI (1) LOS TRES MAGOS (1) LOS TRES REYES (1) LOS TRES SABIOS (1) La INMACULADA VIRGEN MARIA (1) La Pasion De Cristo COMPLETA (1) La Porziuncola (1) La confusione delle lingue (1) La divina Sapienza (1) La morte di Abele (1) La morte di San Giuseppe (1) La perversione dall’interno... (1) La più santa preparazione alla morte (1) La santa Tradizione. (1) La “Santa Casa” (1) Le 7 armi per combattere il diavolo (1) Liberaci dal Male (1) Litanie all'Immacolata* (1) Lodi della Vergine Madre (1) Los pobres (1) Los ricos (1) L’ULTIMO PASTO DI ABELE (1) M A R I A SS.ma (1) M. Lutero (1) MARTA (1) Madre Mariana de Jesús Torres y Berriochoa (1) Maestro (1) Maria Vergine Regina Caeli (1) Maria da Agreda (1) María madre del silencio (1) Mediatore (1) N.S. del Buon Successo (1) N.S.Jesucristo REY UNIVERSAL (1) NUESTRA ABOGADA (1) Nascita dell'universo (1) Nossa Senhora do Bom Sucesso (1) Novena (1) Obras de Misericordia (1) Onnipotenza della Preghiera di Maria SS.ma (1) Oraciòn matutina (1) Oraciòn y Meditaciòn (1) Our Lady of Guadalupe (1) P.ANTONIO CANUTO TRIMAKAS (1) PELICULA LA CRISTIADA di LUMAVAGO (1) PIISSIMA erga Dei Genitricem DEVOTIO ad impetrandam gratiam pro articulo mortis ex Seraphico Doctore Divo Bonaventura deprompta (1) PROPOSITI (1) Papa Gelasio (1) Paradiso di Dio (1) Prega ogni giorno tutti i misteri del Rosario (1) Presenza Reale (1) Primo giorno della creazione (1) Priscilla (1) Promessa del Sacratissimo Cuore di Gesù (1) Propiziazione (1) Qumran (1) Racconti Mariani (1) Rachele (1) Regola e Costituzioni (1) Reino de Cristo (1) S. Alfonso (1) S. Alfonso M. de' Liguori (1) S. Andrea Avellino (1) S. Brigida (1) S. Cirino (1) S. Filippo Neri (1) S. Gertrude la Grande – Le Rivelazioni (1) S. Giuseppe (1) S. Ildegarda di Bingen (1) S. Luigi (1) S. Massimiliano M. Kolbe cofessore e martire della carità (1) S. Massimiliano M. Kolbe martire della carità e folle d'amore all'Immacolata (1) S. Nicola di Flue (1) S. Pietro Ap. (1) S. Stefano (1) S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo (1) S.Maria degli Angeli (1) S.Michele Arcangelo (1) S.Pietro Ap. (1) S.Vicente Ferrer (1) SAN BERNARDINO DE SIENA presbítero (1) SAN POLICARPO DE ESMIRNA (1) SANTI: MARIO (1) Sagrario (1) San Buenaventura de Bagnoregio (1) San Diego de Alcalá (1) San Estanilao de Kostka (1) San Félix de Cantalicio (1) San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria (1) San José de Leonisa (1) San Pedro de Alcantara (1) Sant'Eutichiano papa (1) Santa Faz de Jesucristo (1) Santi Altari (1) Santi Luigi Versiglia e Callisto Caravario (1) Santo Evangelio (1) Santo Tomás (1) Sant’Agostino (1) Serva di Dio Maria Cecilia Baij O.S.B. (1) Sposalizio verginale (1) Suor Amata Diletta di Gesù (1) Teologia e Liturgia (1) Teologo santo (1) Tributo a la Inmaculada Virgen Maria / S. MISA y los Santos (1) Triunfo y Misericordias (1) UMORISMO (1) Ufficio Divino (1) Ufficio della Beata Vergine (1) Vida interior (1) Virgen del Olvido (1) Viribus unitis... (1) Vittima (1) Volontà (1) Vulnera (1) V° Mistero Gaudioso (1) Zaccheo (1) Zelo mariano (1) accoglienza (1) anime forti (1) archeologismo (1) assoluzione (1) beatissimo Apostolo e custode Giovanni (1) capelli (1) colomba (1) compunzione (1) concerti (1) conciencia (1) confesonarios (1) confissão (1) conformazione a Cristo (1) consolazione (1) corpo e anima (1) costanza (1) cronologia vita di Gesù (1) cuore contrito (1) cuore retto (1) deserto (1) devozione (1) difetti (1) diffidenza di sé (1) disprezzo (1) donne cristiane (1) dono (1) doppiezza (1) dromedari e cammelli (1) el Anticristo (1) energia (1) equità (1) esempio (1) fermezza di propositi (1) figlio di Maria (1) fra Daniele Natale (1) fragilità natura umana (1) frate Elia (1) frate Leone (1) fuga dei diavoli (1) furiosa tempesta (1) gaudio supremo (1) gobierno mundial (1) hijos predilectos de la Virgen Santísima” (1) iglesia mundial (1) il Salvatore (1) immolazione (1) impegno personale (1) in ginocchio (1) l'età della terra (1) l'ora del circo (1) l'ultima parabola del Maestro (1) l'uomo iniquo (1) la Virgen del Pilar (1) la Virgen llora (1) la bondad divina (1) la ciencia (1) la estrella (1) la fe (1) la notte (1) la sabiduría (1) la speranza di Maria (1) las 3 oraciones diarias a Maria (1) las bodas de Caná (1) laudes (1) le api (1) limpidezza (1) nuova generazione (1) onori e disprezzo (1) operosità (1) organo e harmonium (1) papirologia (1) patria celeste (1) pesca milagrosa (1) piaghe ss.me di Gesù Cristo (1) potere di Maria (1) professor Carstern Peter Thiede (1) profeta russo (1) programma quotidiano per tutti (1) proposito (1) rotoli di Qumran (1) s. Asterio (1) s. Edmondo (1) s. Francesco Saverio (1) s. Gertrude (1) s. Nicola (1) s. Perpetua e s. Felicita (1) s.Veronica Giuliani (1) salmi mariani scritti da s. Buonaventura (1) san Francisco Solano (1) san Lorenzo Giustiniani (1) san Mario (1) sant'Ermanno Lo Storpio (1) santa Clara (1) santa regola (1) sistema solare (1) sobrietà (1) teatri (1) tempo della Grazia (1) trasfiguraciòn (1) triduo (1) unità (1) verga fiorita (1) vescovo Giovanni (1) vesti (1) vigore (1) virtudes teologales (1) vita vegetale e animale (1) «Vangelo di Dio» (1) «ciencia del amor» (1) ‘Adham’ (1) “A los Sacerdotes (1) “La tomba di Pietro.. (1)

Ven Espíritu Santo, ven por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu a

  • "AVE, GIGLIO BIANCO DELLA TRINITA', Rosa splendente che abbellisci il Cielo, Ave. Da Te ha voluto nascere, da Te ha voluto prendere il latte Colui che governa il Cielo e la Terra. Deh! nutri le nostre anime con i Tuoi divini influssi, o Maria!" / VIENI, SPIRITO SANTO, VIENI: PER LA POTENTE INTERCESSIONE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, TUA SPOSA AMATISSIMA! / Ven Espíritu Santo, ven: por medio de la poderosa intercesión del Corazón Inmaculado de María, tu amadísima Esposa! /
frGMMDIC. Tema Finestra immagine. Immagini dei temi di konradlew. Powered by Blogger.