In margine a un testo implicito
- Adattarsi è sacrificare un bene remoto a un bisogno immediato.
- Borghesia è qualunque insieme di individui scontenti di ciò che hanno e soddisfatti di ciò che sono.
- Al volgo non interessa essere libero, ma credersi tale.
- Chi cerchi di educare e non di sfruttare, si tratti di un popolo o di un bambino, non gli parla facendo la vocina infantile.
- Chi denuncia i limiti intellettuali dei politici dimentica che tali limiti sono la causa dei loro successi.
- Chi sopprime le segrete connivenze tra i propri amori e i propri odi diventa un fanatico che incede tra schemi.
- Chiamare ingiustizia la giustizia è la più diffusa delle consolazioni.
- Chiamiamo egoista chi non si sacrifica al nostro egoismo.
- Civiltà è ciò che è miracolosamente scampato allo zelo dei governanti.
- Ciò che non è persona in fondo non è nulla.
- Crediamo di affrontare le nostre teorie con i fatti, in realtà possiamo confrontarle solo con teorie dell'esperienza.
- Da quando la religione si secolarizza, come unico testimone di Dio rimane Satana.
- Da sempre, in politica, patrocinare la causa del povero è stato il mezzo più sicuro per arricchirsi.
- Dopo aver screditato la virtù, questo secolo è riuscito a screditare anche i vizi.
- Duecento anni fa era lecito confidare nel futuro senza essere completamente stupidi. Ma oggi chi può dar credito alle attuali profezie, dato che siamo noi lo splendido avvenire di ieri?
- Educare l'uomo è impedirgli la "libera espressione della sua personalità".
- Essere cristiani è trovarsi di fronte a colui cui non possiamo nasconderci, di fronte a cui non possiamo mascherarci. È assumersi il peso di dire la verità anche quando offende.
- Gli esempi concreti sono i carnefici delle idee astratte.
- I professionisti della venerazione dell'uomo si sentono autorizzati a disprezzare il prossimo. La difesa della dignità umana consente loro di essere sgarbati con il vicino.
- Il cattolico autentico non sta al di qua ma al di là della bestemmia.
- Il domandarsi tace solo di fronte all'amore: "Perché amare?" è l'unica domanda impossibile: L'amore non è mistero, ma luogo in cui il mistero si dissolve.
- Il filosofo non è altro che la fiamma che lo brucia.
- Il filosofo non è portavoce della sua epoca, ma angelo prigioniero nel tempo.
- Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo a un altro.
- Il più grande errore moderno non è l'annuncio della morte di Dio, ma l'essersi persuasi della morte del diavolo.
- Il popolo sopporta di essere derubato, purché non si smetta di adularlo.
- Il riso amabile e compiacente è una prostituzione dell'anima.
- Il socialismo è la filosofia della colpa altrui.
- Istruire non è indicare soluzioni, ma rivelare problemi.
- L'amore è l'atto che trasforma il suo oggetto da cosa in persona.
- L'amore per il popolo è vocazione aristocratica. Il democratico lo esercita soltanto in periodo elettorale.
- L'anima cresce verso l'interno.
- L'atrocità della vendetta non è proporzionale all'atrocità dell'offesa, ma all'atrocità di chi si vendica.
- L'atto filosofico per eccellenza è scoprire un problema in ogni soluzione.
- L'etica ci proibisce di considerare gli uomini come mezzi e l'Uomo come fine.
- L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
- L'incertezza è il clima dell'anima.
- L'individualismo moderno si riduce a reputare personali e proprie le opinioni condivise da tutti.
- L'intelligenza vive finché non preferisce le sue soluzioni ai problemi.
- L'umanità crede di rimediare ai propri errori ripetendoli.
- L'uomo ama solo chi adula, ma rispetta solo chi lo insulta.
- L'uomo di sinistra si crede generoso perché le sue mete sono confuse.
- L'uomo è il rifugio più fragile per l'uomo.
- L'uomo intelligente non vive mai in ambienti mediocri. Un ambiente mediocre è quello in cui non ci sono uomini intelligenti.
- L'uomo moderno non si sente mai così individuo come quando fa le stesse cose che fanno tutti.
- L'uomo preferisce discolparsi con la colpa altrui piuttosto che con la propria innocenza.
- La banalizzazione è il prezzo della comunicazione.
- La bruttezza di un oggetto è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale.
- La forma sublime del disprezzo è il perdono.
- La libertà non è indispensabile perché l'uomo sappia cosa vuole e chi è, ma perché sappia chi è e che cosa vuole.
- La libertà non è la meta della storia, ma la materia con cui essa lavora.
- La legge è forma giuridica del costume oppure sopraffazione della libertà.
- La legge è l'embrione del terrore.
- La legittimità del potere non dipende dalla sua origine ma dai suoi fini. Per il democratico, invece, nulla è vietato al potere se la sua origine lo legittima.
- La legislazione che protegge minuziosamente la libertà strangola le libertà.
- La modernità non sfugge alla tentazione di identificare il permesso con il possibile.
- La modernità risolve i suoi problemi con soluzioni ancora peggiori dei problemi.
- La morte di Dio, è una falsa notizia messa in giro dal diavolo che mentiva sapendo di mentire.
- La personalità di questi tempi è la somma di ciò che fa colpo sugli stupidi.
- La più grande astuzie del male è travestirsi da dio domestico e discreto, familiare e rassicurante.
- La ragione è una mano premuta sul petto a placare il battito del nostro cuore disordinato.
- La religione non è nata dall'esigenza di assicurare solidarietà sociale, come le cattedrali non sono state edificate per incentivare il turismo.
- La saggezza consiste semplicemente nel non insegnare a Dio come si debbano fare le cose.
- La sensualità è la possibilità permanente di riscattare il mondo dalla prigionia della sua insignificanza.
- La sensualità è la presenza del valore nel sensibile.
- La società moderna si concede il lusso di tollerare che tutti dicano ciò che vogliono perché oggi, di fondo, tutti pensano allo stesso modo.
- La tecnica mutila ogni desiderio che soddisfa.
- La tirannia di un individuo è preferibile al dispotismo della legge, perché il tiranno è vulnerabile mentre la legge è incorporea.
- La tirannia più esecrabile è quella che adduce principi degni di rispetto.
- La "volontà generale" è la finzione che consente al democratico di sostenere che per inchinarsi di fronte ad una maggioranza c'è un'altra ragione oltre la semplice paura.
- Le architravi secolari poggiano sulle spalle solitarie.
- Le categorie sociologiche autorizzano a circolare nella società senza curarsi dell'individualità insostituibile di ciascun uomo. La sociologia è l'ideologia della nostra indifferenza verso il prossimo.
- Le civiltà muoiono per l'indifferenza verso i valori peculiari che le fondano.
- Le frasi sono pietruzze che lo scrittore getta nell'animo del lettore. Il diametro delle onde concentriche che esse formano dipende dalle dimensioni dello stagno.
- Le perversioni sono diventate parchi suburbani frequentati in famiglia dalle moltitudini domenicali.
- Limitando il nostro uditorio limitiamo i nostri passi falsi. La solitudine è l'unico arbitro incorruttibile.
- Lo psicologo abita i sobborghi dell'anima, come il sociologo la periferia della società.
- Lo specialista asseconda la propensione delle scienze a trasformarsi in ideologie. Al fine di occupare posizioni di comando, lo specialista attribuisce alla propria specialità una superiorità fittizia che il profano, intimidito dall'esoterismo di ogni specializzazione, non osa contestare.
- Lo Stato moderno fabbrica le opinioni che poi raccoglie rispettosamente sotto il nome di opinione pubblica.
- Lo storico democratico insegna che il democratico uccide solo perché le sue vittime lo costringono a farlo.
- Malgrado l'intrusione di fronzoli tecnici nelle lettere, gli artifici estetici non sono strumenti di laboratorio ma trappole per dare la caccia agli angeli.
- Maturare non vuol dire rinunciare alle nostre aspirazioni, ma accettare che il mondo non è obbligato a soddisfarle.
- Mille sono le verità, uno solo l'errore.
- Nel correggere la naturale ambivalenza dei sentimenti, la ragione li corrompe, mutilando così l'universo.
- Nel nostro secolo ogni impresa collettiva edifica prigioni. Solo l'egoismo ci impedisce di collaborare ad atti infami.
- Nessuna idea che ha bisogno d'appoggio lo merita.
- Nessuno sa esattamente cosa vuole finché il suo avversario non glielo spiega.
- Nietzsche sarebbe l'unico abitante nobile di un mondo derelitto. Solo la sua scelta potrebbe esporsi senza vergogna alla resurrezione di Dio.
- Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo.
- Non c'è fraternità politica che valga un odio condiviso.
- Non c'è retorica che prolunghi l'amore tra le anime oltre l'istante in cui la carne si placa.
- Non è la sensualità che allontana da Dio ma l'astrazione.
- Non l'originalità della dottrina ma la divinità di Cristo determina l'importanza del cristianesimo.
- Non parlo di Dio, per convertire qualcuno, ma perché è l'unico tema di cui valga la pena parlare.
- Non riuscendo a realizzare le sue aspirazioni, il "progresso" chiama aspirazione ciò che si realizza.
- Nulla è più pericoloso che risolvere problemi transitori con soluzioni permanenti.
- Oggi a partecipare si finisce per essere complici.
- Ogni bene che si possa dimostrare è un bene a metà. Il Bene si può solo mostrare.
- Ogni civiltà è un dialogo con la morte.
- Ogni nuova generazione accusa le generazioni precedenti di non aver redento l'uomo. Ma l'abiezione con cui la nuova generazione si adatta al mondo, dopo il fallimento di turno, è proporzionale alla veemenza delle sue accuse.
- Ogni verità è un rischio che ci pare valga la pena di correre.
- Pensare come i nostri contemporanei è la ricetta della prosperità e della stupidità.
- Per Dio non ci sono che individui.
- Per sfidare Dio l'uomo gonfia il proprio vuoto.
- Pochi uomini sopporterebbero la propria vita se non si sentissero vittime della sorte.
- Quando le cose ci sembrano essere solo quel che sembrano, presto ci sembreranno essere ancora meno.
- Quando si è giovani si teme di passare per stupidi; nell'età matura si teme di esserlo.
- Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli.
- Quanto più una cosa è importante, tanto meno importa il numero dei suoi difensori. Se per difendere una nazione c'è bisogno di un esercito, per difendere un'idea basta un solo uomo.
- Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
- Questo secolo sprofonda lentamente in un pantano di sperma e di merda. Per maneggiare gli avvenimenti attuali gli storici futuri dovranno mettersi i guanti.
- Respiro male in un mondo non attraversato da ombre sacre.
- Rifiutare di stupirsi è il contrassegno della bestia.
- Riformare la società per mezzo di leggi è il sogno del cittadino incauto e il preambolo discreto di ogni tirannia
- Ritenere di non avere pregiudizi è il più comune dei pregiudizi.
- Sarebbe interessante verificare se c'è mai stata predica che non sia sfociata in assassinio.
- Se Dio fosse il punto d'arrivo di un ragionamento, non sentirei alcuna necessità di adorarlo. Ma Dio non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
- Sensuale, scettico e religioso non sarebbe una cattiva definizione di ciò che sono.
- Si comincia scegliendo perché si ammira e si finisce ammirando perché si è scelto.
- Società totalitaria è il nome volgare di quella specie sociale la cui denominazione scientifica è società industriale.
- Soggettivo è quel che un solo soggetto percepisce, oggettivo quel che tutti i soggetti percepiscono: perciò sia l'oggettività che la soggettività possono essere tanto reali quanto fittizie.
- Solo se ci contraddicono possiamo affinare le nostre idee.
- Tra i moderni succedanei della religione forse il meno abietto è il vizio.
- Tutto ci sembra caotico tranne il nostro disordine.
- Un libro che non abbia Dio, o l'assenza di Dio, come protagonista clandestino, è privo d'interesse.
- Una convinzione si irrobustisce solo quando la nutriamo di obiezioni.
- Visto dall'interno, niente è completamente vuoto.
- Vive la sua vita solo chi la osserva, la pensa e la dice: gli altri, è la vita che li vive.
- Vivere è l'unico valore della modernità. Perfino l'eroe moderno muore esclusivamente in nome della vita.
- Nulla è più difficile del non fingere di capire.
- L'amore è l'organo con cui percepiamo l'inconfondibile individualità degli esseri.
- La libertà non è un fine, è un mezzo. Chi la scambia per un fine, quando la ottiene non sa che farsene.
- Le verità non stanno entro la circonferenza di un cerchio il cui centro è l'uomo. Le verità si stagliano in luoghi impervi: l'uomo si aggira seguendo i meandri di un sentiero sinuoso che le rivela, le occulta, e alla fine le mostra o le nasconde.
- Man mano che cresce lo Stato decresce l'individuo.
- Spesso il pensare si riduce a inventare ragioni per dubitare dell'evidente.
- Qualsiasi filosofo risulta indecifrabile per chi ne indaghi le risposte senza conoscerne prima le domande.
- Le perfezioni di chi amiamo non sono finzioni dell'amore. Amare è, al contrario, il privilegio di accorgersi di una perfezione invisibile agli occhi degli altri.
- Solo delle cause perse si può essere partigiani irriducibili.
- È facile convertirsi a una teoria ascoltando il difensore della teoria contraria.
- L'idea intelligente produce piacere sensuale.
- Il libro non educa chi lo legge allo scopo di educarsi.
- La radicale opposizione tra gli uomini si svela nel fatto che, parlando del piacere, gli uni decollano verso la metafisica e gli altri scivolano verso la fisiologia.
- L'interlocutore incoerente è più irritante dell'interlocutore ostile.
- Non la sintesi, ma la tensione dei contrari appaga l'intelligenza.
- La vita dell'intelligenza è un dialogo tra il personalismo dello spirito e l'impersonalismo della ragione.
- L'ironista diffida di ciò che dice senza per questo credere che sia vero il contrario.
- Solo una cosa non è vana: la perfezione sensuale dell'istante.
- Grande scrittore è quello che intinge in inchiostro infernale la penna che strappa dall'ala di un arcangelo.
- Vorremmo che certi dipinti ci invitassero dentro il quadro per partecipare al loro modo di essere.
- L'ortodossia è la tensione tra due eresie.
- Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
- Chiunque non confidi nell'uomo è, in fondo, un cristiano.
- Per il lettore che sa leggere tutta la letteratura è contemporanea.
- È sufficiente l'impatto di un verso per far esplodere i detriti che seppelliscono l'anima.
- La prolissità non è un eccesso di parole, ma una carenza di idee.
- Chi si ostina a voler capire più di quel che c'è da capire capisce meno di tutti.
- Tutte le dimostrazioni deludono, come tutti i sogni realizzati. L'incertezza è il clima dell'anima.
- Coltivare la lucidità è il fine della cultura.
- I conflitti interiori rompono la crosta di indifferenza che l'anima oppone alle verità che l'assediano.
- Alla mente da lei prescelta l'intelligenza dona tutto, tranne la certezza di essere intelligente.
- Lo stupido si interessa delle idee altrui solo quando sfiorano le sue tribolazioni personali.
- Chi non teme che il più banale dei suoi momenti presenti diventi in futuro un paradiso perduto?
- La verità nasce nell'anima che si agita in mezzo al silenzio delle cose.
- La società del futuro: una schiavitù senza padroni.
- L'intelligenza si inventa coerenze per dormire sonni tranquilli. Fin quando non irrompe l'assurdo.
- L'arte non annoia mai perché ogni opera è un'avventura senza preliminari garanzie di riuscita.
- Il mistero è meno inquietante del fatuo tentativo di eliminarlo attraverso spiegazioni stupide.
- Ci sono uomini che alla loro intelligenza fanno visita, e altri che vi dimorano.
- Quando lo spirito si adagia per assopirsi in una «armonia più alta», il rumore del conflitto lo risveglia.
- Al cospetto di ogni verità un'angoscia segreta ci pervade.
- Tra avversari intelligenti c'è una simpatia segreta, giacché tutti dobbiamo la nostra intelligenza e le nostre virtù alle virtù e all'intelligenza del nostro nemico.
- L'uomo più disperato è solamente colui che meglio nasconde la sua speranza.
- Ogni verità è tensione tra evidenze contrarie che esigono simultaneo rispetto.
- Delle persone che amiamo ci basta l'esistenza.
- Lo sguardo disinfettante dell'intelligenza è l'unica profilassi contro le purulenze della vita.
- La coerenza di un discorso non è prova di verità ma solo di coerenza. La verità è la somma di evidenze incoerenti.
- Basta un briciolo di perspicacia per diffidare delle proprie idee senza per questo affidarsi alle idee altrui.
- Invecchiare è una catastrofe del corpo che la nostra codardia trasforma in catastrofe dell'anima.
- Solo da una lettura ininterrotta, ratificata da una seconda lettura, può nascere un giudizio assennato su un libro.
- Un'evidente stupidaggine non certifica la stupidità del suo autore. È sufficiente affidarsi all'automatismo della ragione per sfociare logicamente in impavide scemenze.
- La banalizzazione è il prezzo della comunicazione.
- I libri non sono strumenti di perfezione, ma barricate contro il tedio.
- Sulla nostra vita influiscono solo piccole verità, minuscole illuminazioni.
- Lo stupido, non comprendendo l'obiezione che lo confuta, si sente da essa rafforzato.
- Viviamo perché non ci guardiamo con gli occhi con cui gli altri ci guardano.
- La parola non è stata data all'uomo per ingannare, ma per ingannarsi.
- Predicano le verità in cui credono o le verità in cui credono di dover credere?
- La fede incapace di ridere di se stessa deve dubitare della propria autenticità. Il sorriso è ciò che dissolve il simulacro.
- Soltanto i personaggi dei romanzi mediocri risolvono i loro problemi.
- L'unica imparzialità su cui fare affidamento è quella dell'anima da cui si ode un agitarsi di fiere.
- La spiegazione incapace di rendere più misterioso ciò che spiega è una spiegazione fallita.
- Il popolo non elegge chi lo cura, ma chi lo droga.
- L'autentico umanesimo si edifica sulla consapevolezza delle insufficienze umane.
- La lucidità della coscienza è privilegio di coloro che sono privi della stoltezza necessaria alle convinzioni dominanti.
- L'uomo vive dei suoi problemi e muore delle sue soluzioni.
- La continuità dell'Occidente si è interrotta da quando il libro antico ha smesso di contenere insegnamenti per diventare documenti.
- Ciò che la ragione giudica impossibile è l'unica cosa in grado di appagare il nostro cuore.
- A seconda del lettore, e del libro, si tratta di lettura o di avventura.
- Un corpo nudo risolve tutti i problemi dell'universo.
- Il ridicolo è il tribunale supremo della nostra condizione terrena.
- Non appena le norme che ci rendono civili si allentano, il popolo servile, che grugnisce in ciascuno di noi, scatena i suoi torvi appetiti.
- Non è stato un Dio ventriloquo a ispirare la Bibbia. La voce divina attraversa il testo sacro come un vento tempestoso il folto di un bosco.
- Le idee sembrano frutto di improvvisi squilibri del cervello, che rapidamente torna alla sua stolida stabilità.
- Non vorremmo limitarci ad accarezzare il corpo amato, ma essere la carezza stessa.
- L'artista coglie nel segno per ragioni che ignora.
- Lo scetticismo è l'umiltà dell'intelligenza.
- Ogni scrittore glossa all'infinito il suo breve testo originale.
- L'uomo è un animale che immagina di essere uomo.
- Il critico coglie nel segno con argomenti assurdi e prende cantonate con ragionamenti coerenti. La grande critica d'arte è un abuso efficace della ragione.
- È sufficiente che la bellezza sfiori appena il nostro tedio, perché il cuore ci si laceri come seta tra le mani della vita.
- Il modo in cui certuni predicano i «valori spirituali» fa automaticamente dubitare della loro rettitudine.
- Invecchiare con dignità è un compito da svolgere istante per istante.
- Tutto ci sembra caotico tranne il nostro disordine.
- Più che ragioni per credere, ci sono ragioni per dubitare del dubbio.
- Lo scetticismo non è la tomba dell'intelligenza, bensì la fonte che la ringiovanisce.
- Lo scetticismo autentico aspetta serenamente senza erigere idoli surrettizi.
- Arte popolare è l'arte del popolo che al popolo non sembra arte. Quella che gli sembra arte è arte volgare.
- L'intelligenza tende all'imbecillità come i corpi tendono al centro della terra.
- Il discepolo non possiede né soluzioni né problemi, ma solo un vocabolario. La sua funzione si riduce a formulare banalità nel lessico del maestro.
- Una convinzione che non poggi su palafitte scettiche sprofonda.
- L'uomo comune erra nell'oscurità, il filosofo si sbaglia alla luce del sole.
- Nei Paesi borghesi come in terra comunista l'«evasione dalla realtà» è deplorata in quanto vizio solitario, perversione debilitante e abietta. […] Tale «evasione» è la fugace visione di splendori perduti e la probabilità di un verdetto implacabile sulla società attuale.
- Amare è sentire la pressione del corpo assente contro il nostro.
- L'adesione al comunismo è il rito che permette all'intellettuale borghese di esorcizzare la sua cattiva coscienza senza abiurare il suo essere borghese.
- Le incertezze del maestro sono le certezze del discepolo.
- L'intelligenza vive finché non preferisce le sue soluzioni ai suoi problemi.
- Il male, come gli occhi, non vede se stesso. Tremi colui che si vede innocente.
- Il credente non è possessore di eredità iscritte al catasto, ma comandante che avvista le coste di un continente inesplorato.
- L'uomo intelligente è quello che mantiene la sua intelligenza a una temperatura indipendente dalla temperatura dell'ambiente in cui vive.
- Lo stupido non si rassegna all'esistenza dell'insolubile: falso problema o problema risolvibile domani, questo è il suo dilemma.
- Gli individui, come le nazioni, hanno virtù diverse e identici difetti. Nostro patrimonio comune è la viltà.
- Il nulla è l'ombra di Dio.
- Diffidiamo di chi vive andando a caccia di argomenti per convincere gli altri. L'intelligenza ha per unica ambizione convincere se stessa.
- Il naturale e il sovrannaturale non sono piani sovrapposti ma fili intrecciati.
- L'età adulta del pensiero non è determinata né dall'esperienza né dagli anni, ma dall'incontro con certe filosofie.
- La maggior parte delle filosofie sono ostacoli che è possibile aggirare con una deviazione di percorso, ma alcune, poche, sono catene montuose che si è costretti ad attraversare.
- Non c'è vittoria spirituale che non sia necessario ogni giorno vincere di nuovo.
- Rassegnarsi all'errore è il principio della saggezza.
- Nessuno merita il nostro interesse più di un istante, o meno di una vita.
- L'adolescente non perdona gli scrittori letti da suo padre.
- L'amore è essenzialmente adesione dello spirito a un corpo nudo.
- Respingiamo l'abominevole esortazione a rinunciare all'amicizia e all'amore per evitare la sventura. Mescoliamo piuttosto le nostre anime come intrecciamo i nostri corpi. Che la persona amata sia la terra delle nostre radici divelte.
- Quando l'amore raggiunge la sua perfetta maturità, l'impudicizia è la sua unica espressione adeguata.
- Dicesi problema sociale la necessità di trovare un equilibrio tra l'evidente uguaglianza degli uomini e la loro evidente disuguaglianza.
- Convincere chi ha opinioni proprie è facile, ma nessuno convince chi sostiene opinioni altrui. Nessuno si aggrappa tanto alle proprie opinioni quanto colui che è solamente l'eco dell'epoca in cui vive.
- Il mondo dei sensi è una molecola di polvere in un torrente di acque invisibili.
- Il paganesimo è l'altro Antico Testamento della Chiesa.
- Ogni verità va dalla carne alla carne.
- In filosofia il nuovo non è un albero nuovo, ma un nuovo germoglio primaverile.
- L'uomo moderno non ama, si rifugia nell'amore; non spera, si rifugia nella speranza; non crede, si rifugia in un dogma.
- Si deve leggere solo per scoprire ciò che va eternamente riletto.
- Basta la grazia imprevista di un sorriso intelligente a far volare via gli strati di tedio depositati dai giorni.
- Erotismo, sensualità, amore, quando non convergono in una stessa persona non sono altro, isolatamente, che una malattia, un vizio, una stupidità.
- Una vocazione genuina porta lo scrittore a scrivere solo per sé: dapprima per orgoglio, poi per umiltà.
- L'anima deve aprirsi all'invasione di ciò che le è estraneo, rinunciare a difendersi, favorire il nemico, affinché il nostro essere autentico sorga e si mostri, non come una fragile costruzione protetta dalla nostra timidezza, ma come la nostra rocca, il nostro granito incorruttibile.
- Ammettere di buon grado che le nostre idee non hanno motivo di interessare chicchessia è il primo passo verso la saggezza.
- Quanto più l'uomo crede di essere libero, tanto più facile è indottrinarlo.
- Amare è fare la ronda senza posa intorno all'impenetrabilità di un essere.
- L'uomo non è padrone della propria intelligenza: ne riceve semplicemente le visite.
- Le prove dell'esistenza di Dio abbondano per chi non ne ha bisogno.
- Compito dell'immaginazione è la redenzione della realtà.
- La sensualità è la possibilità permanente di riscattare il mondo dalla prigionia della sua insignificanza.
- La ragione è una mano premuta sul petto a placare il battito del nostro cuore disordinato.
- Il sorriso dell'essere che amiamo è l'unico rimedio efficace contro il tedio.
- L'unica cosa che amiamo nella vita sono le presenze che l'attraversano come messaggere d'altri mondi.
- Non potendo parlare sempre della morte, tutti i nostri discorsi sono banali.
- Appartengono alla letteratura tutti i libri che si possono leggere due volte.
[Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, a cura di Franco Volpi, traduzione di Lucio Sessa, Adelphi, Milano 2001.]
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«Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole»
"Poco e buono" e
"meglio un fiore che accumulare tanta materia".
"Il dire breve è migliore che 'lungo"