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venerdì 15 agosto 2014

15 agosto: LA MIA CORONA



...Tu legherai ancora le mie falangi quando, le mie carni saranno fieno sopra lo spazio ristrettito su cui una croce porterà forse ancora qualche sillaba del mio nome:... non avrò da temere, avendo nelle mani la mia difesa in te la mia avvocatura: il memoriale eloquente di ciò che Dio fece perché io non fossi dannato. Così, e la corona della mia vita, la corona della mia morte, diverrà la corona della mia eternità....

LA MIA CORONA*

di Tito Casini

Come al sacerdote il suo calice, tu sei cara a me, o mia corona — strumento benedetto di una preghiera che rinnova nella memoria ciò che il calice serve a rinnovar di fatto sopra l'altare.
Tu sei il calice d'ogni mia sera, che mi ritorni e prepari l'anima alle dolcezze del calice mattutino. Sei il presidio delle mie notti; la guardia a cui rimane affidata la consegna di Compieta:

Procul recedant somnia
Et noctium phantasmata
Hostemque nostrum comprime…

Tutta la vita è una notte: una notte piena di pericoli, d'incubi, di fantasmi ingannevoli, corsa da un «leone» la cui fame, fame di anime, non è mai sazia. E tu sei l'arma, l'unica arma, che mi accompagni fra le tenebre di questa notte ch'è il vivere, per poi restare fra le mie mani nella notte del mio sepolcro.

 In casa o fuori, da fermo o in viaggio, nell'ozio o nella fatica, nell'allégrezza o nella tristezza, io non so stare senza di te, che non sei mai stata senza di me, che m'hai seguito in ogni vicenda, mia allegrezza nella tristezza, mio riposo nella fatica, mia quiete nel viaggio, mia casa nella lontananza. (E quante volte nella lontananza più dura, più deserta di speranza. più diversa dal vivere necessariamente tralasciato — la lontananza della guerra — la pace della casa nell'ora più casalinga, la visione della famiglia, presso il fuoco, intenta a pregare, ha improvvisamente riconfortato e rinfrancato il mio cuore al solo ritrovarti entro le mie vesti, al solo risentirti premere contro il fianco aderente alla terra, quando le mani, protese dirimpetto ad altri uomini, pur fratelli di fede, erano intente a tutt'altro ufficio che la fraterna preghiera!)


Tu mi hai portato, più ch'io non abbia portato te. Tu m'hai condotto per l'erte, tu m'hai ritirato dai precipizi, forte come la più forte catena, tirata da una mano a me invisibile — forse la fede delle generazioni che dissero il Rosario prima di me e che attraverso il Rosario, dal purgatorio o dal paradiso, si ricongiungono a me. 

A te ho affidato tutti i miei bisogni; la mia Vita è scorsa sopra i tuoi grani, varia e alterna come i misteri di cui vi si succede la meditazione tu m'hai insegnato, componendo i miei casi coi casi divini, a far sì che i miei gaudi non trapassassero in frenesia, i miei. Dolori in disperazione, le mie «glorie» in superbia.

Tu, la più umile delle mie cose, sei stata, la mia più vera ricchezza, e sarai l'unica che non mi lascerà, l'unica che verrà con me, sottoterra, quando tutte l'altre mi lasceranno e due braccia di terra in prestito saranno tutto il mio mondo.

Altri ti avvolgerà alle mie mani, t'inserirà fra le mie dita quando l'ultimo gelo agghiadirà il mio corpo, impietrirà le mie congiunture.
Così, con te e te soltanto, di quant'ebbi in lì, scenderò nella tomba, giacerò con quelli che dissero come me, prima di me o insieme a me, il Rosario. E mi parrà di dirlo ancora, con essi, di ripassar con essi i misteri della vita, della morte e della risurrezione, mentre il tempo avvicenderà le sue stagioni sopra di me, prendendo ogni giorno più del mio corpo per ritornarlo nella polvere che fu prima d'esser mio corpo.

Tu legherai ancora le mie falangi quando, le mie carni saranno fieno sopra lo spazio ristrettito su cui una croce porterà forse ancora qualche sillaba del mio nome: e io seguiterò a dirlo, il Rosario, a misurar sui misteri il tempo che non potrò più misurare a giri di sole, mentre il gran pellegrino continuerà il suo viaggio.


Così possa trovarmi l'angelo che dirà al tempo: basta — e tornerà il fieno in carne per chiamarla al giudizio! Cosi possa trovarmi, e così ammanettato, legato fra le tue ritorte, tradurmi al gran tribunale!
Così, e io non avrò da temere, avendo nelle mani la mia difesa in te la mia avvocatura: il memoriale eloquente di ciò che Dio fece perché io non fossi dannato.
Così, e la corona della mia vita, la corona della mia morte, diverrà la corona della mia eternità.



* Testo tratto da: Tito Casini, Il Rosario, Firenze: L.E.F., 1938, pp. 84-87.




Questo Articolo proviene da Pagine cattoliche
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domenica 20 ottobre 2013

Pioggia di rose sul mondo.


IL ROSARIO DI MARIA SS.


8 maggio 1947.

Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...:

«Ti ho dato il 5 la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben det­to: pioggia di rose sul mondo. 

Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quan­te! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario!

  

Rose bianche, rosse, oro. 
Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi. 
Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che danno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Si­gnore!


Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina, e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall'Uomo, Innocenza di mio Figlio. 

Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi.


Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Cari­

Tutto di Mio Figlio vi do, e tutto di Mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel Suo fulgore, io compio solo il ge­sto di dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le gra­zie!

E voi, mie dilette anime, ascoltate questa Mia parola: Fate con spirito ilare la Volontà del Signore. 


Fare la Sua Ss. Volontà con tri­stezza è dimezzare il grande merito del farla. La rassegnazione è già cosa che Dio premia. Ma la gioia del fare la Volontà di Dio centuplica il merito, e perciò il premio, del fare questa divina Volontà, sem­pre, sempre, sempre giusta, anche se forse all'uomo non pare tale. Fate dunque con spirito ilare ciò che Dio vuole. E sarete a Lui gradite e a me, Madre vostra, dilettissime. State in pace sotto lo sguardo mio che non vi abbandona.»
 (Fonte: Maria Valtorta, I Quaderni del 45-50,  8 maggio 1947, ed. CEV)


venerdì 4 ottobre 2013

Una lectio divina esemplare



Ottobre a Maria

di Fabio Mancini

Alzi la mano chi tra di voi non ha mai vissuto l'esperienza del traffico stradale. Tutti coinvolti? Beh, non avevo alcun dubbio! Allora, mettetevi pure comodi, perché voglio raccontarvi una storia. 
Mese di ottobre 2010, primo albeggiare di un umido e fresco mattino d'autunno. Mi trovavo letteralmente imbottigliato tra automobili, motocicli, camion, tir, autobus e chi più ne ha più ne metta: benedette ali! 

Dovendo necessariamente attendere lo sviluppo degli eventi, cominciai a guardarmi attorno e avvertii il profondo disagio, l'insofferenza, l'ansia, il grigiore di un male profondo e oscuro, nei volti e nel cuore di chi avevo accanto. La sindrome subdola del "tempo d'attesa": quel male che scuote le viscere e dal quale ci si vorrebbe liberare il più presto possibile, come da un nugolo di feroci zanzare. Venni anch'io colpito dal contagio. Cosa fare, come difendermi?.


Per fortuna avevo l'antidoto giusto. Estrassi dalla tasca della mia giacca una coroncina del santo rosario e cominciai a pregare: «Ave Maria... Ave Maria... Ave Maria...». Pian piano, ogni tensione si affievolì e tornai in me, come il figliol prodigo. Tutto ciò, grazie al sostegno premuroso della Madre celeste. 


Da quel giorno ho ancor meglio compreso la necessità, il bisogno assoluto della cura dello spirito: una priorità essenziale che per ognuno di noi va considerata prima ancora di tutto il resto. In una società che sempre più tende all'estetica della persona, chi mai ha pensato di diffondere a tamburo battente, nell'ambito mediatico, la "moda" di una palestra per allenare e formare il nostro essere interiore? Ottobre: mese mariano. Il mio testo di riferimento è stato, è e sempre sarà il Magnificat: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore, perché ha guardato all'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi diranno beata»..

Non ho altro da imparare, semmai devo mettere tutto in pratica, sublimando tale lezione di vita terrena ed eterna, essendo umile, umile e ancora umile. 

Nel Magnificat, la Madre di Dio "esulta nello spirito" e sottolinea un "perché", in seguito rivelato da Gesù, anch'egli nell'esultanza (cf Lc 10,21). 
Maria ci dona una lectio divina esemplare, introducendoci nel cuore delle "beatitudini". Meditiamo il canto di lode della Regina della pace, comparandolo con il "discorso della montagna" in una disposizione spirituale di stupore e ringraziamento per tutto ciò che l'Onnipotente ha compiuto e compie, secondo il suo disegno di salvezza: «Ha spiegato la potenza del suo braccio... Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia... per sempre!». 

Maria è quel miracolo di purissima semplicità e candore, che mi inonda gli occhi di lacrime di gioia. Inoltre Maria è quella gemma di inestimabile valore che mi consente di andare oltre, riguardo a tutto ciò che è caduco, effimero, fuorviante e cioè: l'arrivismo, il potere, il possesso di quanto è destinato a passare. Subdole e pericolose illusioni che Gesù, nel deserto, rispedì prontamente al sinistro mittente. 

Ottobre: mese mariano. Lasciamoci guidare dalla Madre celeste, chiediamole di prenderci per mano: abbiamo bisogno di lei per imparare ad ascoltare Dio e il prossimo, evitando di cadere nel precipizio della superficialità. Non permettiamo a noi stessi di restare imprigionati nel traffico delle tortuosità. Proviamo a ritagliare ogni giorno uno spazio a nostra misura per poterci ritrovare, abbandonando ogni pensiero in Maria in un atteggiamento di silenzio fecondo che ci renda degni di essere simili a lei, come veri figli suoi.

Fabio Mancini
Salus nostra 
in manu tua est, o Maria!

martedì 30 aprile 2013

MAGGIO, ROSE e SANTO ROSARIO



Messaggi eloquenti 

Nel mese di maggio  di questo 2013 offriamo  TUTTI a gara, grandi e piccoli, all'Immacolata ogni giorno tanti fiori profumati, e tra essi non manchi mai quella corona di rose che più Le stà a Cuore: ossia il santo Rosario.
***


"II santo Rosario deve essere la gioia dei vostri cuori, la luce dei vostri pensieri, il desiderio ardente della vo­stra volontà, l'anello che vi unisce al Cielo.

È la fonte inesauribile dei tesori che Io vi offro con le mie mani immacolate. Dipende solo da voi accoglierlo e recitarlo.

Offrite semplicemente il vostro tempo, la vostra disposizio­ne umile e devota, un minimo di sforzo per raccogliervi recitandolo. Non siate avari del tempo che gli consacrate. Non lasciatelo per l'ultimo quarto d'ora della giornata, pensando che ci sarà abbastan­za tempo per recitarlo.

Con il Rosario si ha la grazia, l'azione dello Spirito Santo, che ci dona la conoscenza del Salvatore nei suoi misteri, ci dona l'amore del Padre mediante il quale le nostre anime diventano capaci di immergersi in Dio. Si realizzano così le parole del Figlio di Dio: "II regno di Dio è in voi; il regno eterno, universale, il regno della verità, della santità e della grazia, il regno della giusti­zia, dell'amore e della pace".



Le promesse della Vergine [modifica]


La Madonna apparve a Lourdes con la corona del rosario
La tradizione religiosa riporta anche 15 promesse che la Vergine in persona avrebbe fatto sia a san Domenico sia al beato Alano della Rupe riguardo al suo rosario. Esse sono le seguenti:
  1. «A tutti quelli che devotamente reciteranno il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.»
  2. «Chi persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà grazie preziosissime.»
  3. «Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno; esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.»
  4. «Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l'amore di Dio all'amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!»
  5. «Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.» [5]
  6. «Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Se è peccatore, si convertirà; se è giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.»
  7. «I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.»
  8. «Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle Sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.»
  9. «Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.»
  10. «I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in Cielo.»
  11. «Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.»
  12. «Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.»
  13. «Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della "Confraternita del Rosario" abbiano per fratelli durante la vita e nell'ora della morte i santi del Cielo.»
  14. «Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.»
  15. «La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.»
Secondo il credo cattolico, il termine predestinazione non significa assenza di libero arbitrio, cioè una persona, dopo aver pregato col "rosario", può sempre scegliere liberamente se raggiungere la "salvezza" o meno. Quindi, la "predestinazione" è qui intesa come l'alto grado di probabilità che una persona possa salvarsi, perché, di sicuro, col "rosario" una persona sarà particolarmente protetta e aiutata da Dio e da Maria.

Promesse della Madonna a coloro che portano con sé la "Corona del santo Rosario" [modifica]

Promesse fatte dalla Vergine durante varie apparizioni[senza fonte]
  1. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.»
  2. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.»
  3. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.»
  4. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.»
  5. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.»
  6. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.»
  7. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.»
  8. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.»
  9. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.»
  10. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.»
  11. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.»
  12. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.»
  13. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.»
  14. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.»
  15. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.»
  16. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.»
  17. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.»
  18. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.»
  19. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.»
  20. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.»

MAGNIFICAT
ANIMA MEA DOMINUM!


giovedì 13 dicembre 2012

-- O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi -- smettetela! Questa giaculatoria è potente contro di me...ogni grano di quella corona con la quale voi pregate è per noi una frustata, ci brucia ...quando usate quella maledetta catena mi fa male, perché invocate quella (Maria SS.) ... ...chi si aggrappa a questa (corona del S. Rosario) non si perderà mai





«Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato» (Eva)

(P. Cipriano): ...Madre del vincitore dell'inferno, di Colui che ha sconfitto satana, prega per noi
(demonio): cretino che sei, vuoi farmi perdere la pazienza? Te la do io a sconfitta...non è ancora definitiva. Sono ancora potente, grazie a quelli che ascoltano la mia voce
adesso preghiamo per quelli che fino ad ora hanno ascoltato la tua voce
la mia voce è sempre più forte
Sì, sotto la Croce di Gesù e sotto i piedi di Maria. Dominerai nel sangue di tutti i martiri
vigliacco sta alla larga, non voglio sentir parlare di Sangue
- i martiri sono un esercito di testimoni, testimoni dell'amore a Dio e al prossimo
vi è anche un altro esercito
si, è l'esercito dei torturati e ingannati da te
(lui ridendo): mi hanno scelto loro
No, li hai ingannati tu. Nessuno sceglie liberamente te, l'inganno è la tua arte. La Bibbia lo dice

(ride)

Il Sangue versato da Gesù e dai martiri diventa luce dei credenti: fa pentire tutti coloro che meditano il grande amore che ha fatto sgorgare quel Sangue. La Madonna fa in modo che tutti si pentano. Maria ha tra le sue braccia il Cristo insanguinato appena deposto dalla croce. Con Cristo che è luce tra le braccia, la Madonna va cercando i peccatori ovunque si trovino.
stai dicendo un sacco di frottole
questa è la verità. Ed è la nostra gioia perché pur sapendo che pecchiamo, siamo ricercati da Maria
(scatta la rabbia): che figlio di p.............che sei, ti odio ...
devi odiare chi ti fa soffrire

In quest'affermazione vorrebbe far vedere nelle sofferenze umane la mano di Dio che secondo il tentatore gode delle sofferenze stesse. E' una sottile tentazione di dipserazione.

se devo odiare chi mi fa soffrire devo odiare te
e perché non ti libera dalle sofferenze?
Gesù mi dà la forza di sopportare e vincere l'avversario nelle sofferenze che mi capitano ed io le offro tutte al Signore
sei un maledetto bastardo, vattene in pensione... [...]
(registrazione da un esorcismo di p. Cipriano De Meo inIl divino e l'umano nel mio apostolato di esorcista,pp.319-320, dello stesso Padre)
(durante la novena all'Immacolata): Mandala via,  mandala via, mandala via! In questi giorni tutti la nominano, tutti la chiamano, tutti dicono il suo nome. Troppa luce, troppa luce, troppa luce!....(l'Immacolata) è il mio contrario... ("Immacolata") è la parola che odio di più
O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi
smettetela! Questa giaculatoria è potente contro di me...ogni grano di quella corona con la quale voi pregate è per noi una frustata, ci brucia
...quando usate quella maledetta catena mi fa male, perché invocate quella (Maria SS.) ...
...chi si aggrappa a questa (corona del S. Rosario) non si perderà mai
(da: Fr. Bamonte, La Vergine maria e il diavolo negli esorcismi)

VIRGO MARIA 
da mihi virtutem contra hostes tuos!