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martedì 30 aprile 2013

MAGGIO, ROSE e SANTO ROSARIO



Messaggi eloquenti 

Nel mese di maggio  di questo 2013 offriamo  TUTTI a gara, grandi e piccoli, all'Immacolata ogni giorno tanti fiori profumati, e tra essi non manchi mai quella corona di rose che più Le stà a Cuore: ossia il santo Rosario.
***


"II santo Rosario deve essere la gioia dei vostri cuori, la luce dei vostri pensieri, il desiderio ardente della vo­stra volontà, l'anello che vi unisce al Cielo.

È la fonte inesauribile dei tesori che Io vi offro con le mie mani immacolate. Dipende solo da voi accoglierlo e recitarlo.

Offrite semplicemente il vostro tempo, la vostra disposizio­ne umile e devota, un minimo di sforzo per raccogliervi recitandolo. Non siate avari del tempo che gli consacrate. Non lasciatelo per l'ultimo quarto d'ora della giornata, pensando che ci sarà abbastan­za tempo per recitarlo.

Con il Rosario si ha la grazia, l'azione dello Spirito Santo, che ci dona la conoscenza del Salvatore nei suoi misteri, ci dona l'amore del Padre mediante il quale le nostre anime diventano capaci di immergersi in Dio. Si realizzano così le parole del Figlio di Dio: "II regno di Dio è in voi; il regno eterno, universale, il regno della verità, della santità e della grazia, il regno della giusti­zia, dell'amore e della pace".



Le promesse della Vergine [modifica]


La Madonna apparve a Lourdes con la corona del rosario
La tradizione religiosa riporta anche 15 promesse che la Vergine in persona avrebbe fatto sia a san Domenico sia al beato Alano della Rupe riguardo al suo rosario. Esse sono le seguenti:
  1. «A tutti quelli che devotamente reciteranno il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.»
  2. «Chi persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà grazie preziosissime.»
  3. «Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno; esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.»
  4. «Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l'amore di Dio all'amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!»
  5. «Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà.» [5]
  6. «Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Se è peccatore, si convertirà; se è giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna.»
  7. «I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa.»
  8. «Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle Sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.»
  9. «Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.»
  10. «I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in Cielo.»
  11. «Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.»
  12. «Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.»
  13. «Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della "Confraternita del Rosario" abbiano per fratelli durante la vita e nell'ora della morte i santi del Cielo.»
  14. «Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.»
  15. «La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.»
Secondo il credo cattolico, il termine predestinazione non significa assenza di libero arbitrio, cioè una persona, dopo aver pregato col "rosario", può sempre scegliere liberamente se raggiungere la "salvezza" o meno. Quindi, la "predestinazione" è qui intesa come l'alto grado di probabilità che una persona possa salvarsi, perché, di sicuro, col "rosario" una persona sarà particolarmente protetta e aiutata da Dio e da Maria.

Promesse della Madonna a coloro che portano con sé la "Corona del santo Rosario" [modifica]

Promesse fatte dalla Vergine durante varie apparizioni[senza fonte]
  1. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.»
  2. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.»
  3. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.»
  4. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.»
  5. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.»
  6. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.»
  7. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.»
  8. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.»
  9. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.»
  10. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.»
  11. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.»
  12. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.»
  13. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.»
  14. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.»
  15. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.»
  16. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.»
  17. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.»
  18. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.»
  19. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.»
  20. «Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.»

MAGNIFICAT
ANIMA MEA DOMINUM!


martedì 23 ottobre 2012

Libros y hojas sueltas y de las conversaciones familiares; el dar Rosarios y enseñarles el modo de rezarle, el dar medallas y decirles cómo las han de llevar y cómo las han de besar mañana y noche. También dar escapularios y decirles qué significan y cómo los han de llevar.








Libros y hojas sueltas
y de las conversaciones familiares.
De las medallas, Rosarios y escapularios
Séptimo medio

323. Gracias sean dadas a Dios, todos lo libritos han producido felices resultados; pero de quienes he hallado más almas convertidas ha sido El Camino recto y El Catecismo explicado. De la lectura de estos dos libros encuentro muchísimas conversiones, y aun en esta corte no pasa día que no se me presenten almas determinadas a mudar de vida por haber leído ese libro. Todos lo buscan y no reposan hasta haberse hecho con él; todos sin distinción de clase lo desean tener, y este deseo general me ha obligado a hacer una impresión de lujo para la gente de categoría superior, y se lo han procurado la Reina, el Rey, la Infanta, Damas de Palacio, Gentiles hombres y toda la nobleza. Se puede decir que en la clase (alta) no hay casa alguna o palacio en que no se halle uno o más ejemplares de El Camino recto de lujo, y en las demás clases de los otros más sencillos.


324. Como yo he escrito tantos y (tan) diversos libros, yo no lo sé. Vos lo sabéis, Dios mío; digo mal, sí lo sé. No soy yo quien ha escrito, sois Vos, sí, Vos sois, Dios mío, que os habéis servido de este miserable instrumento para esto, pues no tenía saber, ni talento, ni tiempo para esto; pero Vos, sin yo entenderlo, me lo proporcionabais todo. ¡Bendito seáis, Dios mío!



325. El fin que me proponía era la mayor gloria de Dios, la conversión de los (pecadores) y la salvación de las almas. Por esto escribí en forma de Avisos para todos los estados de la sociedad; pero los dos que más me llevaron tras sí el corazón fueron los Niños y Niñas. Por esto di a luz cuatro catecismos, como ya he dicho, y además he escrito para ellos libritos y hojas sueltas.



326. La otra clase que más me llamaba la atención era la clerical. ¡Oh si todos los que siguen la carrera eclesiástica fueran hombres de verdadera vocación, de virtud y de aplicación al estudio! ¡Oh qué buenos sacerdotes serían todos! ¡Qué [de] almas se convertirían! Por esto he dado a luz aquella obrita en dos tomos que se llama El Colegial o el Seminarista instruido, obra que ha gustado a cuantos la han leído. Todo sea a su mayor honor y gloria.



327. Y como somos criados para conocer, amar, servir y alabar (a Dios), he pensado que para llenar un clérigo todos sus deberes necesitaba saber de canto eclesiástico, y al efecto he escrito y dado a luz un cuaderno [en] que con la mayor brevedad y facilidad se enseña el modo de cantar y alabar a Dios.



328. En todos lo libros que se han publicado, no se ha buscado el interés, sino la mayor gloria de Dios y el bien de las almas. Nunca he cobrado un maravedí como propiedad de lo que (he) mandado imprimir, al contrario, he dado gratuitamente millares de millares de ejemplares, y aun en el día estoy dando, y, Dios mediante, daré hasta la muerte, si puedo, pues que he considerado que era ésta la mejor limosna que en el día puede hacerse.



329. A fin de poder dar y vender a la mayor baratura posible, pensé poner una Imprenta Religiosa bajo la protección de María Santísima de Monserrat, como patrona que es de Cataluña, y del glorioso San Miguel. Comuniqué este pensamiento al S[eñor] Caixal y el S[eñor] Palau, entonces Canónigos de Tarragona y en el día obispos, el uno de la Seo de Urgel y el otro de Barcelona, que en el día aún cuidan de ella bajo la dirección inmediata de un Administrador.



330. Lo que ha hecho y está haciendo la Librería Religiosa, no hay más que visitar el establecimiento o imprenta y además leer el Catálogo de lo que ha impreso; y aun ni así se pueden bien conocer, porque aquellas obras que están allí consignadas llevan algunas de ellas

muchas reimpresiones. Hay alguna que llega a la impresión 38, y las tiradas son de muchos miles cada una.


331. Por medio de la Librería Religiosa los eclesiásticos y seglares se ha provisto y se están proveyendo de libros buenos, los mejores que se saben, y al más ínfimo precio, por manera que en ninguna imprenta de España se dan los libros con la baratura que los da (la) Librería Religiosa , ni tan correctos, ni en tan buenos tipos ni en papel, atendida la baratura. ¡Oh cuántas gracias debería dar a Dios por haberme inspirado tan grandioso y provechoso pensamiento!



332. Ahora que trato de libros, también diré el refuerzo que le ha venido a la Librería Religiosa con la Academia de San Miguel, aprobada por el Sumo Pontífice Pío IX y por el Gobierno de S. M. con Real Cédula, siendo SS. MM. Los primeros de los Coros. Tiene una Junta directiva en Madrid, que se reúne todos los Domingos; se ocupa de cumplir lo dispuesto por el Reglamento. Tiene muchísimos coros en Madrid y en las poblaciones principales de España y es incalculable el bien que se hace.



333. Siempre los libros buenos y hojas sueltas producen su buen efecto, pero lo producen muy copioso cuando se dan en las misiones. Entonces ayudan a la predicación y confirman lo que han oído de viva voz y hacen que el fruto sea más perseverante. Yo por esto en las misiones y predicaciones doy grande abundancia.

334. Otro de los medios que hace mucho bien es el de tener conversaciones familiares. ¡Oh qué bien tan grande producen! Entre los primeros Padres de la Compañía había un hermano lego que iba a la compra todos los días, y era tan feliz en las conversaciones con las gentes que había de tratar, que había convertido más almas que ningún misionero. Esto lo había leído yo cuando aún era estudiante, y me gustó tanto, que siempre que podía lo ponía por obra, según las circunstancias que se presentaban.


335. Si se hablaba de la muerte o se oían tocar las campanas, me ofrecía oportunidad de hablar de la fragilidad e inconstancia de nuestro ser, cómo hemos de morir y la cuenta que hemos de rendir a Dios. Si había alguna tempestad de rayos y truenos, (me hacía pensar) en el juicio y hablar de aquel día grande. Si se estaba al lado del fuego, hablaba del fuego del infierno. Una vez hablaba con un Cura párroco al lado del fuego en su cocina, y de la conversación que tuve con él como por pasatiempo se movió tanto, que al día siguiente hizo conmigo una confesión general de cosas que nunca se había atrevido a confesar, y con aquella conversación se conmovió y se arrepintió muy de veras.



336. Cuando iba de viaje, con las gentes que se juntaban conmigo hablaba según la oportunidad que se presentaba. Si veía flores, les llamaba la atención y les decía que así como las plantas producían flores tan hermosas y olorosas, nosotros habíamos de producir virtudes; verbigracia, la rosa nos enseña la caridad, la azucena la pureza, la violeta la humildad, y así las demás. Hemos de ser, como dice el Apóstol, bonus odor sumus Christi Dei in omni loco. Al ver algún árbol con fruta, les hablaba cómo nosotros hemos de dar fruto de buenas obras, o si no, seríamos como aquellas dos higueras de que nos habla el Evangelio. Al pasar cerca de un río le hablaba cómo el agua nos enseña a pensar que andamos a la eternidad. Al oír el canto de los pájaros, una música, etc., les hablaba del cántico eterno y nuevo del cielo; y así de lo demás. Con estas conversaciones familiares había observado que se hacía muchísimo bien, porque les pasaba lo que a aquellos dos que iban a Emaús; y además se evitan conversaciones inútiles y quizá murmuraciones.



337. También es medio muy poderoso de que me valía para hacer el bien el dar Rosarios y enseñarles el modo de rezarle, el dar medallas y decirles cómo las han de llevar y cómo las han de besar mañana y noche. También dar escapularios y decirles qué significan y cómo los han de llevar.



338. Igualmente es muy poderoso para excitar la piedad tener facultades para bendecir imágenes, medallas, rosarios y escapularios. Así ellos se los procuran y los traen en el días seña[la]dos para la bendición que hacía desde el púlpito. Esto los entusiasma, los enfervoriza y les da un piadoso recuerdo de la misión y de lo que se ha dicho y practicado en ella.



339. También he escrito un librito en que trato del origen del Escapulario azul celeste, las gracia e indulgencias que se ganan, y muchísimas personas lo han recibido en esta corte de Madrid, y singularmente la Reina, el Rey, el Príncipe y las dos Infantas, todas las azafatas y camaristas.



Cor Mariæ Immaculatum, 
intercede pro nobis!