....Nel libro intervista “Ultime conversazioni” rilasciato a Peter Seewald da Papa Benedetto XVI, c’è una piccola e quanto mai bellissima “chicca” di tipo spirituale. La preghiera preferita da Joseph Ratzinger: la «Preghiera comune» di san Pietro Canisio, «secondo Apostolo della Germania» che recita così:

«Dio onnipotente ed eterno, Signore, Padre celeste! Rivolgi i tuoi occhi misericordiosi ai nostri lamenti, alla nostra miseria e alle nostre pene. Abbi pietà di tutti i cristiani per i quali il tuo figlio unigenito, il nostro amato Signore e Salvatore, Gesù Cristo, si è consegnato di sua volontà nelle mani dei peccatori e ha versato il suo preziosissimo sangue sulla santa croce. 

Per il Signore Gesù, allontana da noi le meritate punizioni, i pericoli presenti e futuri, il risentimento, le guerre e le armi, la carestia, i tempi di afflizione e di miseria. 

Nella tua bontà, illumina e fortifica i nostri superiori e i nostri governanti religiosi e mondani, affinché con le loro azioni possano giovare alla tua gloria divina, alla nostra salvezza, alla pace e al bene della cristianità intera.

 «Concedici, o Signore della pace, una giusta unità nella fede, senza divisioni e separazioni; converti i nostri cuori alla vera penitenza e all’edificazione della nostra vita; accendi in noi il fuoco del tuo amore; fai che abbiamo fame e sete di giustizia affinché, come figli obbedienti, possiamo esserti graditi e compiacerti nella vita e nella morte. 

Noi ti preghiamo anche, o Dio, come tu desideri che noi preghiamo, per i nostri amici e i nostri nemici, per i sani e gli ammalati, per tutti i cristiani afflitti e sofferenti, per i vivi e i morti, per le nostre attività e i nostri commerci, la nostra vita e la nostra morte. 

Fa’ che noi possiamo godere della tua grazia in questo mondo e che giungiamo là dove sono tutti gli eletti per lodarti, onorarti e magnificarti insieme a loro! Concedilo, o Signore, Padre celeste! Per il tuo Figlio Gesù Cristo, che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen».