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sabato 27 ottobre 2018

UNA DONNA VESTITA DI SOLE: MARIA SS.MA


Sermone di san Bernardo Abate
Sermone sul cap. 12 del l'Apocalisse, prima della metà 

Baciamo, fratelli miei, le orme di Maria, e prostriamoci in devotissima preghiera ai suoi beati piedi. 

Stringiamola, e non lasciamola finché non ci abbia benedetti ; perché ella è potente. 

Il vello disteso fra la terra e la rugiada, la donna fra il sole e la luna è Maria posta fra Cristo e la Chiesa. 

Ma forse ti meraviglierà non tanto il vello ricoperto di rugiada, quanto la donna ammantata di sole. 
Certo è relazione sorprendente, è un ammirabile riavvicinamento quello del sole e d'una donna. Poiché come può resistere una natura sì fragile in mezzo a tanto ardente calore? 
Sì, giustamente ti stupisci, o santo Mosè, e desideri di contemplare più attentamente. Tuttavia, se brami accostarti, « sciogli i calzari dai tuoi piedi » e deponi le pastoie dei pensieri carnali.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Rendiamo grazie a Dio.

mercoledì 14 marzo 2018

Segno della vera Fede




Scrive San Louis Maria Grignion de Montfort:



[29] Dio Padre vuol avere figli per mezzo di Maria sino alla fine del mondo e le dice: «Fissa la tua tenda in Giacobbe», e cioè fissa la tua dimora e residenza tra i miei figli e predestinati, simboleggiati da Giacobbe, e non tra i figli del demonio e i riprovati, raffigurati da Esaù. 

[30] Come nella generazione naturale e fisica c'è un padre ed una madre, così nella generazione soprannaturale e spirituale c'è un padre che è Dio e una madre che è Maria.

Tutti i veri figli di Dio e predestinati hanno Dio per padre e Maria per madre; e chi non ha Maria per madre non ha Dio per padre. 

Per questo i reprobi, come gli eretici, gli scismatici, ecc., che odiano o considerano con disprezzo o indifferenza la santissima Vergine, non hanno Dio per padre - anche se se ne vantano -, appunto perché non hanno Maria per madre.

Se l'avessero per madre, l'amerebbero e onorerebbero come un autentico figlio ama naturalmente ed onora la madre che gli ha dato la vita. 

Il segno infallibile e inequivocabile per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, un reprobo da un predestinato, è che l'eretico e il reprobo hanno solo disprezzo o indifferenza per la santissima Vergine e si studiano con le loro parole ed esempi di diminuirne il culto e l'amore, apertamente o di nascosto, talvolta sotto speciosi pretesti. 

Ahimè! Dio Padre non disse a Maria di fissare la sua tenda fra loro, perché sono degli Esaù.

AMDG et DVM

lunedì 12 marzo 2018

Anche i nostri corpi, insegna la Chiesa, saranno divinizzati.

I misteri dentro la tomba di Gesù


Rotonda o Anastasi con l'edicola del Santo Sepolcro nella chiesa omonima a Gerusalemme
Rotonda o Anastasi con l’edicola del Santo Sepolcro nella chiesa omonima a Gerusalemme
Per alcuni lavori di consolidamento alla basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, è stato disposto di aprire quello che la tradizione bimillenaria afferma essere il luogo della sepoltura di Gesù.
Il 26 ottobre scorso un team di restauratori dell’Università Nazionale Tecnica di Atene ha rimosso la lastra di marmo che copriva la roccia su cui (nel pomeriggio di venerdì 7 aprile dell’anno 30) fu deposto il corpo di Gesù (quella tomba, scavata nella roccia, dicono i Vangeli, apparteneva a un autorevole membro del Sinedrio, Giuseppe d’Arimatea, amico e discepolo di Gesù).
Il 27 ottobre scorso Repubblica riferiva: «Fredrik Hiebert, archeologo residente della National Geographic Society che partecipa al progetto di restauro, ha spiegato che per l’analisi scientifica dei reperti ci vorrà del tempo, anche per la notevole quantità di materiale rinvenuto, ma si è detto ottimista sul fatto la lastra rinvenuta possa essere quella citata dalle Sacre Scritture».
Il 31 ottobre, il National Geographic, in esclusiva, pubblicava un servizio di Kristin Romey che informava dettagliatamente sul lavoro dei tecnici: «I ricercatori hanno anche ritrovato le tracce delle pareti della grotta, oggi racchiusa dall’Edicola… è stato possibile portare alla luce l’originaria roccia calcarea. “È questa la Sacra Roccia venerata da secoli, ma solo oggi possiamo effettivamente vederla”, ha commentato Antonia Moropoulou, principale supervisore scientifico dei restauri».
IL DUBBIO
La Romey ha riportato anche le parole di Dan Bahat, ex archeologo capo della città di Gerusalemme: «Forse non possiamo essere assolutamente certi che il sito della basilica sia l’effettivo sito di sepoltura di Gesù, ma di certo non ce n’è un altro che possa aspirare all’identificazione con altrettanta autorevolezza, e quindi non abbiamo motivi per dubitare della sua autenticità».
Lavori di restauro dell'edicola
Lavori di restauro dell’edicola
In pochissimi giorni sono stati fatti i lavori e la tomba è stata richiusa. Adesso i reperti ritrovati saranno studiati a lungo. Ma il sito cattolico d’informazione Aleteia il 9 novembre ha pubblicato un articolo nel quale si parla di alcuni strani fenomeni verificatisi durante questi lavori. Prima di tutto «un “dolce aroma” che emanava dalla tomba», cosa che – secondo Aleteia – «ricordava le manifestazioni olfattive associate a certi santi». Su questo bisogna essere molto cauti, quasi scettici, perché potrebbe essersi trattato di autosuggestione o di residui di unguenti profumati, anche depositati lì dai pellegrini lungo i secoli. Ma è l’altro fenomeno segnalato da Aleteia che più incuriosisce: «In secondo luogo, certi strumenti di misurazione impiegati dagli scienziati sono stati alterati dalle perturbazioni elettromagnetiche. Quando venivano collocati in verticale sulla pietra sulla quale ha riposato il corpo di Cristo, gli apparecchi smettevano di funzionare o funzionavano male. La direttrice dei lavori, Antonia Moropoulou, ha affermato che è difficile immaginare che qualcuno abbia messo a rischio la propria reputazione per un “trucco pubblicitario”».
Questo è un fenomeno molto interessante, ma purtroppo, al momento, non se ne sa di più. Il sito cattolico riporta anche un’altra dichiarazione dell’archeologo Fredrik Hiebert, della National Geographic Society, all’Associated Press: «Quello che abbiamo riscontrato è sorprendente».
Tuttavia non sembra che queste parole si riferiscano ai fenomeni fisici anomali segnalati poco prima. Che dunque, per ora, non hanno altre conferme. In ogni caso Marco Tosatti, autorevole vaticanista e studioso della Sindone, ha fatto un’associazione d’idee fra questi presunti fenomeni fisici e quanto si è venuto scoprendo, negli ultimi anni, sull’immagine impressa nel telo che – proprio su quella pietra tombale appena riportata alla luce – avvolse il corpo di Gesù.
Quella pietra infatti – se è l’autentica roccia su cui fu deposto Gesù – è il luogo fisico su cui avvenne la resurrezione. Un evento unico nella storia verificatosi a contatto diretto con essa. Perciò – in via ipotetica – potrebbe anche essere plausibile che la pietra ne porti delle misteriose tracce fisiche, così come le porta la Sindone.
LA RESURREZIONE
Nel caso della Sindone sappiamo – dalla medicina legale – che il lenzuolo ha sicuramente avvolto il corpo morto di un uomo crocifisso, che quel corpo non è rimasto dentro al lenzuolo per più di 42 ore (perché non vi è traccia di putrefazione) e infine sappiamo (dai coaguli sanguigni) che il corpo si è sottratto alla legatura del lenzuolo senza alcun movimento fisico. È come se avesse attraversato il lenzuolo stesso, dunque un corpo di carne, ma glorificato, non più sottoposto ai limiti di tempo e di spazio.
Santa Sindone in positivo e negativo
Santa Sindone in positivo e negativo
È precisamente la caratteristica che aveva il corpo risuscitato di Cristo secondo il Vangelo dove infatti si legge che – dopo la resurrezione – Gesù entrò in un Cenacolo che aveva le porte sbarrate (Gv 20,19).
Anche i nostri corpi, insegna la Chiesa, saranno divinizzati.
Dunque Tosatti ricorda – a proposito della Sindone – una delle ipotesi recenti che è stata formulata da Giuseppe Baldacchini, fisico, già dirigente presso il Centro di Ricerca Enea di Frascati, Roma Atomic, Molecular and Optical Physics, Condensed Matter Physics, Cryogenics. Rispondendo a una domanda sul suo studio sul sacro telo lo scienziato ha dichiarato: «La mia preparazione di fisico mi ha permesso di fare delle ipotesi sulla possibilità che l’immagine fosse dovuta ad un’esplosione di energia. E questa ipotesi è stata verificata in laboratorio con l’uso di sorgenti laser molto particolari. Dopo un lungo lavoro, abbiamo dimostrato che in realtà in certe condizioni queste sorgenti laser possono produrre le immagini simil-sindoniche. È chiaro che con queste sorgenti veniva simulata un’esplosione di luce. Quindi che un lampo di luce che abbia prodotto questa Sindone è stato corroborato da misure scientifiche di un certo spessore». Se dunque l’immagine della Sindone – tuttora inspiegabile – è stata formata da un’improvvisa, fortissima e misteriosa energia, sprigionatasi dal corpo, si tratta di un evento soprannaturale che però ha lasciato una traccia fisica sulla materia direttamente a contatto con il corpo.
LE ANOMALIE
Tosatti si chiede se c’è qualche «collegamento» fra il fenomeno ipotizzato dagli esperimenti di Bandacchini «e le anomalie inspiegabili avvenute agli strumenti di misurazione elettromagnetica posti sul sepolcro». E conclude: «L’interrogativo è quantomeno affascinante». D’altra parte – al di là dei fenomeni fisici riscontrati sulla pietra del Santo Sepolcro – la cosa più importante per i cristiani è il significato spirituale di quella roccia di Gerusalemme: «Questo», disse Giovanni Paolo II, «è il luogo più sacro del mondo. Questa tomba vuota è la testimone silenziosa dell’evento centrale della storia umana».
Pellegrini al Santo Sepolcro
Pellegrini al Santo Sepolcro
Perché gli uomini non sono stati fatti per morire. «Dio non ha creato la morte», dice la Bibbia (Sap 1,13). E a questa profonda ingiustizia si ribella la nostra natura, perciò Cristo – sconfiggendo la morte – ha risposto al nostro desiderio più profondo. Anzi, forse ancor più forte è il nostro desiderio che non muoiano le persone che amiamo: «Ama chi dice all’altro: tu non puoi morire», scrisse Gabriel Marcel. E qui c’è da ricordare l’intuizione geniale e struggente di Dante il quale, nel canto XIV del Paradiso, dice che la felicità dei beati sarà piena non tanto (o non solo) per la resurrezione dei propri corpi, ma per quella delle persone amate («per le mamme/ per li padri e per li altri che fuor cari»).
Cosicché nulla andrà perduto di ciò e di coloro che abbiamo amato. Nemmeno quel certo sorriso e quello sguardo. Riavremo tutto e molto di più. In una misura di gioia inimmaginabile alla nostra fantasia terrena. Questa è la promessa cristiana per i beati.
di Antonio Socci



Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/12022300/santo-sepolcro-antonio-socci-fenomeni-paranormali.html     I misteri dentro la tomba di Gesù

venerdì 9 febbraio 2018

Benedetto XVI, «Maria e il sacerdote»





BENEDETTO XVI

UDIENZA GENERALE

Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo

Mercoledì, 12 agosto 2009





Benedetto XVI: «Maria e il sacerdote»

Cari fratelli e sorelle,

è imminente la celebrazione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine, sabato prossimo, e siamo nel contesto dell’Anno Sacerdotale; così vorrei parlare del nesso tra la Madonna e il sacerdozio. È un nesso profondamente radicato nel mistero dell’Incarnazione. Quando Dio decise di farsi uomo nel suo Figlio, aveva bisogno del «sì» libero di una sua creatura. Dio non agisce contro la nostra libertà. E succede una cosa veramente straordinaria: Dio si fa dipendente dalla libertà, dal «sì» di una sua creatura; aspetta questo «sì». San Bernardo di Chiaravalle, in una delle sue omelie, ha spiegato in modo drammatico questo momento decisivo della storia universale, dove il cielo, la terra e Dio stesso aspettano cosa dirà questa creatura.


Il «sì» di Maria è quindi la porta attraverso la quale Dio è potuto entrare nel mondo, farsi uomo. Così Maria è realmente e profondamente coinvolta nel mistero dell’Incarnazione, della nostra salvezza. E l’Incarnazione, il farsi uomo del Figlio, era dall’inizio finalizzata al dono di sé; al donarsi con molto amore nella Croce, per farsi pane per la vita del mondo. Così sacrificio, sacerdozio e Incarnazione vanno insieme e Maria sta nel centro di questo mistero.


Andiamo adesso alla Croce. Gesù, prima di morire, vede sotto la Croce la Madre; e vede il figlio diletto e questo figlio diletto certamente è una persona, un individuo molto importante, ma è di più: è un esempio, una prefigurazione di tutti i discepoli amati, di tutte le persone chiamate dal Signore per essere «discepolo amato» e, di conseguenza, in modo particolare anche dei sacerdoti. Gesù dice a Maria: «Madre ecco tuo figlio» (Gv 19, 26). È una specie di testamento: affida sua Madre alla cura del figlio, del discepolo. Ma dice anche al discepolo: «Ecco tua madre» (Gv 19, 27). 

Il Vangelo ci dice che da questo momento san Giovanni, il figlio prediletto, prese la madre Maria «nella propria casa». Così è nella traduzione italiana; ma il testo greco è molto più profondo, molto più ricco. Potremmo tradurlo: prese Maria nell’intimo della sua vita, del suo essere, «eis tà ìdia», nella profondità del suo essere. Prendere con sé Maria, significa introdurla nel dinamismo dell’intera propria esistenza – non è una cosa esteriore – e in tutto ciò che costituisce l’orizzonte del proprio apostolato. 

Mi sembra si comprenda pertanto come il peculiare rapporto di maternità esistente tra Maria e i presbiteri costituisca la fonte primaria, il motivo fondamentale della predilezione che nutre per ciascuno di loro. Maria li predilige infatti per due ragioni: perché sono più simili a Gesù, amore supremo del suo cuore, e perché anch’essi, come Lei, sono impegnati nella missione di proclamare, testimoniare e dare Cristo al mondo. Per la propria identificazione e conformazione sacramentale a Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, ogni sacerdote può e deve sentirsi veramente figlio prediletto di questa altissima ed umilissima Madre.


Il Concilio Vaticano II invita i sacerdoti a guardare a Maria come al modello perfetto della propria esistenza, invocandola “Madre del sommo ed eterno Sacerdote, Regina degli Apostoli, Ausilio dei presbiteri nel loro ministero”. E i presbiteri – prosegue il Concilio – “devono quindi venerarla ed amarla con devozione e culto filiale” (cfr. Presbyterorum ordinis, 18). 

Il Santo Curato d’Ars, al quale pensiamo particolarmente in quest’anno, amava ripetere: «Gesù Cristo, dopo averci dato tutto quello che ci poteva dare, vuole ancora farci eredi di quanto egli ha di più prezioso, vale a dire la sua Santa Madre» (B. Nodet, Il pensiero e l’anima del Curato d’Ars, Torino 1967, p. 305). Questo vale per ogni cristiano, per tutti noi, ma in modo speciale per i sacerdoti. Cari fratelli e sorelle, preghiamo perché Maria renda tutti i sacerdoti, in tutti i problemi del mondo d’oggi, conformi all’immagine del suo Figlio Gesù, dispensatori del tesoro inestimabile del suo amore di Pastore buono. Maria, Madre dei sacerdoti, prega per noi!



Saluti:

Je suis heureux d’accueillir ce matin les pèlerins francophones. À l’approche de la Solennité de l’Assomption de la Vierge Marie, et en cette année sacerdotale, il nous est bon de regarder Marie comme la Mère de tous les prêtres. Sur la croix, Jésus a proclamé sa maternité spirituelle et universelle. En faisant ainsi le don de sa mère à tous, Jésus a voulu particulièrement la confier à ses disciples, aux prêtres qui plus que tout autre sont appelés à la prendre dans leur maison, c’est-à-dire à l’introduire dans le dynamisme de leur existence et dans l’horizon de leur apostolat. Prions pour que Marie aide les prêtres à se conformer à l’image de son Fils Jésus, dispensateur des trésors inestimables de son amour de Bon Pasteur. Marie, Mère des prêtres, priez pour nous!


I offer a warm welcome to the English-speaking visitors present at today’s Audience, including the Sisters of Saint Anne, the altar servers from Malta, and the pilgrims from Australia and the United States of America. As the Feast of the Assumption of the Blessed Virgin draws near in this Year of the Priest, my catechesis today is centered on Mary the Mother of priests. She looks upon them with special affection as her sons. Indeed, their mission is similar to hers; priests are called to bring forth Christ’s saving love into the world. On the cross, Jesus invites all believers, especially his closest disciples, to love and venerate Mary as their mother. Let us pray that all priests will make a special place for the Blessed Virgin in their lives, and seek her assistance daily as they bear witness to the Gospel of Jesus. Upon you and your families I invoke God’s blessings of joy and peace!


Mit Freude begrüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache und unter ihnen besonders die vielen Jugendlichen aus dem Ferienlager in Ostia. Bei seiner Menschwerdung erwählte sich Jesus Christus eine leibliche Mutter, deren Ja zum Willen Gottes ihm überhaupt erst das Menschwerden ermöglichte, Fleisch und Blut eines Menschen gab. Vom Kreuz herab hat der Erlöser uns allen Maria als geistliche Mutter geschenkt, und ihre Fürsorge gilt insbesondere den Priestern, die durch ihre Berufung und Weihe ihrem Sohn in besonderer Weise ähnlich geworden sind und mit ihrem ganzen Leben den Menschen die Liebe Christi erfahren lassen sollen. Das Hochfest der Aufnahme Mariens in den Himmel am kommenden Samstag erinnert uns daran, daß die Gemeinschaft unter uns Christen mit dem Tod nicht endet, sondern sich intensiviert, weil die Heiligen im Himmel noch fester mit Gott verbunden und daher uns noch näher sind und für uns Fürsprache leisten. So begleite uns Maria, unsere himmlische Mutter, mit ihrem Segen. Euch allen wünsche ich erholsame Ferien.


Queridos peregrinos de lengua española. Agradezco vuestra visita y os saludo muy cordialmente, en particular a los jóvenes de la Comunidad Misionera de Villaregia, venidos de Perú y México. Pido al Señor que la estancia en la sede de Pedro sea una ocasión para alentar el compromiso de ser verdaderos testigos del Evangelio en el mundo de hoy, como lo fueron los primeros Apóstoles que nos transmitieron con su palabra y su ejemplo de vida el mensaje salvador de Jesucristo.

Saluto in lingua polacca:
Witam obecnych tu w Castel Gandolfo Polaków, a szczególnie młodzież z Ruchu Światło-Życie, przebywającą na rzymskich rekolekcjach. Zainicjował je trzydzieści lat temu Sługa Boży Jan Paweł II. Niech one umocnią was w waszym charyzmacie. Proszę wszystkich: za wstawiennictwem Matki Kapłanów, wypraszajcie w Roku Kapłańskim potrzebne łaski dla waszych pasterzy. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.
Traduzione italiana:
Do il mio benvenuto ai Polacchi presenti qui a Castel Gandolfo, e in modo particolare alla gioventù del movimento Luce e Vita che segue a Roma il corso di esercizi spirituali. Essi nacquero sotto l’invito del Servo di Dio Giovanni Paolo II. Il tema di quest’anno vi consolidi nel vostro carisma. Chiedo a tutti voi presenti: implorate le grazie di cui i vostri pastori hanno bisogno per l’intercessione della Madre dei Sacerdoti nell’Anno Sacerdotale. Sia lodato Gesù Cristo.

* * *

Un cordiale saluto rivolgo ai pellegrini di lingua italiana, in particolare alle Figlie della Madonna del Divino Amore e ai partecipanti alla Fiaccola della Speranza. Nel ringraziarvi per la vostra presenza, sono lieto di invocare su di voi l’abbondanza dei doni dello Spirito per un rinnovato fervore spirituale e apostolico.

Mi rivolgo ora ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Abbiamo celebrato ieri la memoria di Santa Chiara d’Assisi, che ha saputo vivere con coraggio e generosità la sua adesione a Cristo. Imitate il suo esempio particolarmente voi, cari giovani, perché possiate come lei rispondere fedelmente alla chiamata del Signore. 

Incoraggio voi, cari malati, ad unirvi a Gesù sofferente nel portare con fede la vostra croce. E voi, cari sposi novelli, siate nella vostra famiglia apostoli del Vangelo dell’amore.
Il mio pensiero va, infine, alle numerose popolazioni che nei giorni scorsi sono state colpite dalla violenza del tifone nelle Filippine, a Taiwan, in alcune province sud-orientali della Repubblica Popolare Cinese e in Giappone, Paese, quest’ultimo, provato anche da un forte terremoto. Desidero manifestare la mia vicinanza spirituale a quanti si sono venuti a trovare in condizioni di grave disagio e invito tutti a pregare per loro e per quanti hanno perso la vita. Mi auguro che non manchino il sollievo della solidarietà e l’aiuto dei soccorsi materiali.
  

AMDG et DVM

sabato 3 febbraio 2018

SANTA MESSA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA SANTISSIMA nel primo sabato del mese

IMMACULATI CORDIS

BEATAE MARIAE VIRGINIS

Duplex II classis


Introitus Hebr. 4, 16

ADEÁMUS cum fidúcia ad thronum grátiae, ut misericórdiam consequámur, et grátiam inveniámus in auxílio opportúno. Ps. 44, 2 Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. V/. Glória Patri.

Oratio




OMNÍPOTENS sempitérne Deus, qui in Corde beátae Maríae Vírginis dignum Spíritus Sancti habitáculum praeparásti: concéde propítius ; ut ejúsdem immaculáti Cordis festivitátem devóta mente recoléntes, secúndum Cor tuum vívere valeámus. Per Dóminum... in unitáte ejúsdem.



Léctio libri Sapiéntiae.


Eccli. 24, 23-31


EGO quasi vitis fructificávi suavitátem odóris: et flores mei, fructus honóris et honestátis. Ego mater pulchrae dilectiónis, et timóris, et agnitiónis, et sanctae spei. In me grátia omnis viae et veritátis: in me omnis spes vitae et virtútis. Transíte ad me, omnes qui concupíscitis me, et a generatiónibus meis implémini. Spíritus enim meus super mel dulcis, et heréditas mea super mel et favum. Memória mea in generatiónes saeculórum. Qui edunt me, adhuc esúrient: et qui bibunt me, adhuc sítient. Qui audit me, non confundétur: et qui operántur in me, non peccábunt. Qui elúcidant me, vitam aetérnam habébunt.


Graduale Ps. 12, 6 Exsultábit cor meum in salutári tuo: cantábo Dómino, qui bona tríbuit mihi: et psallam nómini Dómini altíssimi. V/. Ps. 44, 18 Mémores erunt nóminis tui in omni generatióne et generatiónem: proptérea pópuli confitebúntur tibi in aetérnum.
Allelúja, allelúja. V/. Luc. 1, 46-47 Magníficat ánima mea Dóminum: et exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo. Allelúja.

In Missis votivis post Septuagesimam, omissis Allelúja et Versu sequenti, dicitur

Tractus Prov. 8, 32-35 Nunc ergo, fílii, audíte me: Beáti, qui custódiunt vias meas. Audíte disciplínam et estóte sapiéntes, et nolíte abjícere eam. V/. Beátus homo qui audit me, et qui vígilat ad fores meas quotídie, et obsérvat ad postes óstii mei. V/. Qui me invénerit, invéniet vitam, et háuriet salútem a Dómino.

Tempore autem Paschali, omittitur Graduale, et ejus loco dicitur:

Allelúja, allelúja. V/. Luc. 1, 46-48 Magníficat ánima mea Dóminum: et exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo. Allelúja. V/. Beátam me dicent omnes generatiónes, quia ancíllam húmilem respéxit Deus. Allelúja.


+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Joánnem.


Joann. 19, 25-27


IN illo témpore: Stabant juxta crucem Jesu mater ejus, et soror matris ejus María Cléophae, et María Magdaléne. Cum vidísset ergo Jesus matrem, et discípulum stantem, quem diligébat, dicit matri suae: Múlier, ecce fílius tuus. Deínde dicit discípulo: Ecce mater tua. Et ex illa hora accépit eam discípulus in sua.

Credo.

Offertorium Luc. 1, 47 et 49 Exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo ; quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen ejus.

Secreta

MAJESTÁTI tuae, Dómine, Agnum immaculátum offeréntes, quaésumus: ut corda nostra ignis ille divínus accéndat, qui Cor beatae Maríae Vírginis ineffabíliter inflammávit. Per eúmdem Dóminum.


Praefatio de beata Maria Virgine Et Te in Festivitáte -aut - Et Te in Veneratione.

Communio Joann. 19, 26-27 Dixit Jesus matri suae: Múlier, ecce fílius tuus: deínde dixit discípulo: Ecce mater tua. Et ex illa hora accepit eam discípulus in sua.

Postcommunio


DIVÍNIS refécti munéribus te, Dómine, supplíciter exorámus: ut beátae Maríae Vírginis intercessióne, cujus immaculáti Cordis solémnia venerándo égimus, a praeséntibus perículis liberáti, aetérnae vitae gáudia consequámur. Per Dóminum.



AMDG et DVM

venerdì 12 gennaio 2018

Uagliò, la corona del Rosario è un'arma: se non spari tu, spara "quell'altro"! (San Pio)

A.D. 18 - Terzo Millennio d. C.

REGINA SACRATISSIMI ROSARII
ORA PRO NOBIS




È l’anno 1475 quando il frate domenicano Alano della Rupe descrisse gli eventi miracolosi di cui era stato protagonista qualche anno prima: in particolare manifestò le promesse della Madonna «a tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Santo Rosario» 

Da quando la Vergine SS. ha dato così grande efficacia al Rosario, non c’è problema materiale o spirituale, nazionale o internazionale che non si possa risolvere con il S. Rosario e con i nostri sacrifici" 


 La Vergine Santa disse al Beato Alano della Rupe che non appena San Domenico prese a predicare il Santo Rosario, i pecca­tori più induriti si commossero e piansero amaramente le loro colpe. Perfino i giova­ni fecero delle incredibili penitenze.

1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie. 

2. Colui che persevererà nella recita del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne.

3. Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie. 

4. Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo! 

5. Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà. 

6. Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna. 

7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa. 

8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati. 

9. Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario. 

10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11. Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.

12. Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.

13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo.

14. Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.  


PROMESSE DELLA VERGINE DIVINA
A COLORO CHE PORTANO SEMPRE CON SE'
LA CORONA DEL SANTO ROSARIO

1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio.
2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese.
3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi.
4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio.
5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana.
6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia.
7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità.
8) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita.
9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima.
10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione.
11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera.
12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri.
13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza.
14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo.
15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti.
16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio.
17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano.
18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui.
19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali.
20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.
(Promesse fatte dalla Vergine in varie apparizioni)
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Maria in persona: "Premunitevi della corona come di un'arma e fate che nelle vostre case echeggi come un canto armonioso, canto d'amore, questa formidabile preghiera, formidabile per potenza, per forza e per grazia. Nessun devoto del mio Rosario perirà". (Dagli scritti di un Missionario della Consolata).


Il pensiero dei Santi

· S. Vincenzo De' Paoli disse: "Dopo la S. Messa, la devozione al Rosario ha fatto scendere nelle anime più grazie che tutte le altre devozioni, e con le sue "Ave Maria" compie più miracoli di ogni altra preghiera".

· Il Santo Curato d'Ars: "Una sola "Ave Maria" ben detta fa tremare l'inferno".

· San Luigi Maria De Montfort: "L'Ave Maria ben detta (con attenzione, devozione e modestia) secondo i Santi è il nemico che mette in fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità dell'anima, la gioia degli Angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del Nuovo Testamento, la gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio casto e amoroso che le si dà...".

· San Giovanni Bosco: "Il Rosario è una continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere, distruggere tutti i demoni dell'inferno".

· Lucia di Fatima: "Per il potere che il Padre ha dato, in questi ultimi tempi, al Rosario non c'è problema personale, nè familiare, nè nazionale, 
nè internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario".

· satana, costretto nel Nome di Dio dall'esorcista, ha dovuto parlare del Rosario:

· In un celebre esorcismo, lucifero, cioè satana in persona affermò: "Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera (dopo la Santa Messa) più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello (sic!), la nostra rovina, la nostra sconfitta...

· Il Rosario ci vince sempre, ed è la sorgente di grazie incredibili per quanti lo recitano intero (15 misteri). Per questo noi lo avversiamo e lo combattiamo con tutte le nostre forze, ovunque, ma specialmente nelle Comunità (principalmente la famiglia, chiesa domestica), la cui forza spezzerebbe ogni nostra resistenza.

· Molte di esse lo sanno: non vi è male che possa resistere ad un Rosario intero comunitario (principalmente familiare - Veggente Viska di Medjugorje).

· In un altro esorcismo, lucifero confessò: "È più potente il Rosario (intero e recitato col cuore) dell'Esorcismo solenne. Il Rosario è più potente del bastone di Mosè!"

· E la Madonna in Fatima: "Voglio che veniate qui il tredici del mese prossimo continuando a recitare il Rosario tutti i giorni in onore della Madonna del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perché soltanto lei vi potrà aiutare"
· A questo punto fece alcune richieste che non ricordo bene. Quel che mi ricordo è che la Madonna disse che bisognava recitare il rosario per ottenere le grazie durante l'anno". (La Madonna ai bambini di Fatima)

· "...Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro satana e vincetelo con il Rosario in mano...." (Giovedì 8.8.1985 - Messaggio dato dalla Madonna a Medjugorje)

· Il Santo Rosario è compendio di tutto il Vangelo (Pio XII)

· Il Santo Rosario è pratica perfetta (Paolo VI)

AMDG et DVM