Nelle Cronache Cisterciensi (die 24 nov.)3 si porta che viaggiando nella notte di Natale un certo monaco del Brabante, nel passare per una selva sentì un gemito come di bambino di fresco nato; si accostò verso dove sentiva la voce, e vide un bel fanciullo in mezzo alla neve che tutto tremante di freddo piangeva. Mosso a compassione il religioso, intenerito smontò subito da cavallo, ed accostatosi al fanciullo, disse: O figliuolo mio, come ti trovi così abbandonato in questa neve a piangere e morire? Ed allora intese rispondersi: Ohimè, e come posso non piangere, mentre mi vedo così abbandonato da tutti, e vedo che niuno m'accoglie né ha compassione di me? E ciò detto disparve, dandoli4 ad intendere ch'egli era il Redentore che con tal visione volle rimproverare l'ingratitudine degli uomini, i quali, vedendolo nato in una grotta per loro amore, lo lasciano a piangere senza neppur compatirlo.
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Note
3 Cronache Cisterciensi, al 24 di dicembre.
4 La I ed. di Nap. e quella veneta del 1760: dandosi; Napoli, 1773: dandoli; Venezia, 1779: dandoci.
AVE MARIA!