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sabato 23 novembre 2013

«Illumina, Domine, vultum tuum super nos»

La medaglia
del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo

"Ad un’anima privilegiata – Beata Madre Maria Pierina De Micheli, – nel mese di giugno 1938, mentre pregava avanti al Santissimo Sacramento, in un globo di luce si presentò una bellissima Signora, la Santissima Vergine Maria, con un piccolo scapolare in mano: esso era formato di due flanelline bianche, unite da un cordoncino: in una flanellina era impressa l’immagine del Santo Volto di Gesù, con questa dicitura intorno: «Illumina, Domine, vultum tuum super nos» - Signore, guardaci con misericordia; nell’altra era impressa un’ostia, circondata da raggi, con questo scritto intorno: «Mane nobiscum, Domine» - resta con noi, o Signore.

La Santissima Vergine si accostò alla Suora privilegiata e le disse: « Questo scapolare, o la medaglia che lo sostituisce, è un pegno d’amore e di misericordia, che Gesù vuole dare al mondo, in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. …Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori…E’ necessario un rimedio divino. E questo rimedio è il Santo Volto di Gesù. Tutti coloro che indosseranno uno scapolare come questo, o una medaglia simile, e faranno, potendo, ogni martedì una visita al SS. Sacramento, in riparazione degli oltraggi, che ricevette il Santo Volto del mio Figlio Gesù, durante la sua passione e che riceve ogni giorno nel Sacramento Eucaristico:

- saranno fortificati nella fede,
- saranno pronti a difenderla,
- avranno le grazie per superare le difficoltà spirituali interne ed esterne,
- saranno aiutati nei pericoli dell’anima e del corpo,
- avranno una morte serena sotto lo sguardo sorridente del mio Divin Figlio ».
Il messaggio affidato alla religiosa privilegiata non poteva essere più soave e più prezioso.
Soave: esso riguardava il Volto del Redentore e la Santa Ostia; prezioso: assicura la conservazione della fede e la morte più desiderabile.
Ma forti ostacoli si opponevano ad attuarlo: non era permesso fare medaglie del Santo Volto; di più, mancavano i mezzi finanziari.
L’una difficoltà e l’altra furono mirabilmente superate: il permesso, a tutti negato, fu concesso e una busta col denaro contato, nulla più e nulla meno, fu trovata una mattina sul tavolo della stanza della Madre Maria Pierina.
La medaglia fu coniata, e per primo si presentò al S. Padre Pio XII, di felice memoria. Poi si principiò a distribuirla. Fu subito riconosciuta miracolosissima. Soldati, borghesi, uomini, donne, giovani, vecchi, bambini, sani, infermi, carcerati, prigionieri, cristiani, ebrei, tutti ne intesero portentosissima potenza. In terra, in mare, negli aeroplani, nei sottomarini, avvenivano grazie e miracoli senza fine, quali inverosimili. Non si ricorda un solo condannato a morte, cui si riuscì a far pervenire la Medaglia, che abbia avuta la sentenza eseguita: tutti furono salvati.
L’anima commossa esclama: Cosa vorrai Tu, o Signore, mediante la Medaglia del tuo Santo Volto?
Ogni persona è invitata a portarla, e ad ogni persona si raccomanda di recitare ogni giorno cinque Gloria Patri al Volto Santo di Nostro Signore. Dopo ciò con certezza assoluta si può dire che presto o tardi si sentirà la prova di portare con sé una potentissima protezione.
Fallo pure tu. Tu pure sperimenterai la potenza della preziosissima Medaglia".
(Narrazione fatta dal Beato Ab. Ildebrando Gregori)

*
Preghiera quotidiana
al Santo Volto di Gesù

Volto Santo del mio dolce Gesù,
espressione viva ed eterna
del martirio divino,
sofferto per l’umana Redenzione,
Ti adoro e ti amo.
Ti consacro oggi e sempre
tutto il mio essere.
Ti offro per le mani purissime
della Regina Immacolata
le preghiere, le azioni
e le sofferenze di questo giorno,
per espiare e riparare
i peccati delle povere creature.
Fa’ di me un tuo vero apostolo.
Che il tuo sguardo soave
mi sia sempre presente
e si illumini di misericordia
nell’ora della mia morte. Amen.


X Ioseph, Ep. – Nepente, 15 febbraio 1954

lunedì 23 luglio 2012

"NESSUNO MI DÀ UN BACIO D'AMORE IN VOLTO, PER RIPARARE IL BACIO DI GIUDA?"


La Beata Madre 

Maria Pierina De Micheli


Anima ardente d'amore per Gesù e per le anime, si donò incondizionatamente allo Sposo ed Egli ne fece oggetto delle sue compiacenze.
Nutrì fin da bambina il sentimento della riparazione che crebbe in lei, col passare degli anni, fino a raggiungere l'immolazione comple­ta di se stessa. Non c'è da stupirsi se all'età di 12 anni, trovandosi nella Chiesa Parrocchiale di S. Pietro in Sala a Milano, osservando i fedeli che baciavano devotamente le Sante Piaghe del Crocifisso esposto per il venerdì santo, sente una voce ben distinta, dirle:
"NESSUNO MI DÀ UN BACIO D'AMORE IN VOLTO, PER RIPARARE IL BACIO DI GIUDA?".
Nella sua semplicità di bimba, crede che la voce sia udita da tutti, e prova pena vedendo che si continua a baciare le Piaghe e non il Volto di Gesù. In cuor suo esclama: "Te lo dò io il bacio d'amore, o Gesù abbi pazienza! "E giunto il suo turno Gli stampò, con tutto l'ardore del suo cuore, un bacio in volto.

Novizia le è concesso di fare adorazione notturna e nella notte dal giovedì al venerdì Santo, mentre prega davanti al Crocifisso, sente dirsi: "BACIAMI!"suor Pierina ubbidisce e le sue labbra, invece di posarsi sopra un volto di gesso, sentono il contatto vero di Gesù.

Il Volto di Gesù l'attira con indicibile incan­to. Ne subisce il fascino, si compiace di guardar­lo, di fissarlo, di contemplarlo con amore, leg­gendovi le intime sofferenze del Suo Cuore, che procura di consolare, imponendosi rinunce e sacrifici.
Nel Santo Volto trova la forza, il coraggio, la generosità di adempiere fedelmente, e talvolta con eroismo, tutti i doveri e gli obblighi della vita religiosa e dei rispettivi offici a lei assegnati dall'obbedienza.
Sempre calma, serena, fiduciosa, pur nel crogiolo delle prove, accetta e abbraccia il dolo­re, che la purifica, la eleva e l'unisce alla sem­pre amabile volontà di Dio.

Suor Pierina mentre lamenta a Gesù una sua pena, le si presenta insanguinato e con espres­sione di tenerezza e di dolore le dice: "E IO CHE COSA HO FATTO?"Ella comprende, ed il S. Volto di Gesù diviene il suo libro di meditazione, la porta d'entrata nel suo cuore.

Col passare degli anni, Gesù le dimostra di tanto in tanto or triste, or insanguinato, chieden­dole riparazione, e così cresce in lei il desiderio di soffrire e d'immolarsi per la salvezza delle anime.

Nell'orazione notturna del 1° venerdì di quaresima 1936, Gesù, dopo averla fatta parteci­pe  ai  dolori  spirituali  dell'agonia  del Gethsemani, con Volto velato di sangue e con profonda tristezza, le dice:
"VOGLIO CHE IL MIO VOLTO, IL QUALE RIFLETTE LE PENE INTIME DEL MIO ANIMO, IL DOLORE E L’AMORE DEL MIO CUORE, SIA PIÙ ONORATO. CHI MI CONTEMPLA MI CONSOLA!".

Il martedì di passione, del medesimo anno, ode questa dolce promessa:
"OGNI VOLTA CHE SI CONTEMPLA LA MIA FACCIA, VERSERÒ L’AMOR MIO NEI CUORI E PER MEZZO DEL MIO SANTO VOLTO SI OTTERRÀ LA SALVEZ­ZA DI TANTE ANIME".

Nel primo martedì del 1937, riceve istruzio­ni sulla devozione al S. Volto:
"POTREBBE ESSERE CHE ALCUNE  ANIME TEMANO CHE LA DEVOZIONE E IL CULTO DEL MIO S. VOLTO DIMINUISCANO QUELLA DEL MIO CUORE. DÌ LORO CHE, AL CONTRARIO, SARA’ COMPLETATA ED AUMENTATA, CON­TEMPLANDO IL MIO VOLTO LE ANIME PARTECIPERANNO ALLE MIE PENE E SENTIRANNO IL BISOGNO DI AMARE E DI RIPARARE. NON È FORSE QUESTA LA VERA DEVOZIONE AL MIO CUORE?".

Il 23 maggio 1938, mentre il suo sguardo si posa istintivamente sul S. Volto di Gesù, si sente dire:
"OFFRI INCESSANTEMENTE ALL'E­TERNO MIO PADRE IL MIO S. VOLTO.  QUESTA OFFERTA OTTERRA’ LA SAL­VEZZA E LA SANTIFICAZIONE DI TANTE ANIME. SE POI L’OFFRIRAI PER I MIEI SACERDOTI, SI OPERERANNO MERAVIGLIE".

Il 27 maggio seguente:
"CONTEMPLA IL MIO VOLTO E PENE­TRERAI GLI ABISSI DI DOLORE DEL MIO CUORE. CONSOLAMI, E CERCA ANIME CHE S'IMMOLINO CON ME PER LA SALVEZZA DEL MONDO".


 
Cor Iesu, saturàtum oppròbriis
miserère nobis "