sabato 13 novembre 2021

PICCOLO UFFICIO DELL'IMMACOLATA

Il piccolo Ufficio dell'Immacolata


Piccolo Ufficio dell'Immacolata

IL PICCOLO UFFICIO DELL' IMMACOLATA

Preghiera prima dell'Ufficio. - Apri, o Maria, la mia bocca, affinché io benedica il Tuo santo nome. Purifica il mio cuore da ogni pensiero vano, cattivo o estraneo. Illumina la mia mente, accendi la mia volontà, affinché io possa recitare quest'ufficio con rispetto, attenzione e devozione, e meritare d'essere esaudito dalla tua regale Maestà.
Mi unisco a tutti i santi che sono in cielo, a tutti i giusti che sono sulla terra, a tutte le anime fedeli che sono sulla terra, a tutte le anime fedeli che sono in questo luogo. Mi unisco a Voi, o Gesù mio, per lodare degnamente la vostra SS. Madre e così lodare anche voi in Essa e per Essa.
Rinuncio a tutte le distrazioni che mi verranno durante questo Ufficio, che intendo recitare con raccoglimento, modestia e devozione, come se fosse l'ultimo di mia vita. Pater e Ave.
 Mattutino e Lodi.
V). Suvvia, mie labbra, or celebrate.
R). Le lodi e i pregi della Vergine Beata.
(Altra traduzione ritmica:
Orsù con giubilo lodata sia,
L'Immacolata Vergine Maria.
O mia Signora, ad aiutarmi intendi;
Sui miei nemici in tuo poter risplendi.)
V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)

Inno
Del mondo ave, Signora,
Ave del ciel Regina,
O Vergin delle vergini,
O stella mattutina.
Salve, piena di grazia,
Specchio di Dio fulgente,
Soccorri al mondo misero,
O Vergine clemente.
Dio negli eterni secoli,
Te Vergin destinava,
Madre dell' Unigenito
Verbo, nel qual creava
La terra, il mar e l'etere:
E Te formosa eletta,
Sposa innocente e bella,
Senza labe concetta.

V). Iddio l'ha scelta e predestinata;
R). E nel suo santuario l'ha collocata.
V). Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.


 Prima o Preghiera del mattino.

V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)

Inno
Salve, o sapiente Vergine.
E casa a Dio sacrata
Dalle sette colonne
E mensa preparata.
Tu sei d'ogni contagio
Del mondo preservata,
Nel seno di sant' Anna
Concetta Immacolata.
Tu madre dei viventi!
Dei santi porta ognora,
Di Iacob nova stella,
Degli Angeli Signora.
Al demone terribile
Oste schierata in campo
Deh! Tu al cristiano popolo
Sii rifugio e scampo!
V). Dio la creò per virtù dello Spirito Santo:
R). E l'ha stabilita su tutte le sue opere.
V). Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.

Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.

A Terza
V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)


Inno

Arca dell'alleanza,
Trono di Salomone,
Salve, graziosa iride,
Rovo della visione.
Verga del gran germoglio,
Vello di Gedeone,
Porta chiusa del Nume,
E favo di Sansone.
Un così nobil Figlio,
La madre sua doveva
Dalla funesta macchia,
Serbar intatta d'Eva.
No, al peccato lèdere
In modo alcun non lice
Colei che Dio s' elesse
Per vera Genitrice.
V). Io abito nel più alto dei cieli:
R). E il mio trono posa sopra le nubi.
V) Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.

A Sesta

V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)
Inno
Salve, o gran Madre Vergine,
O tempio del Signore,
Tu gaudio sei degli Angeli.
Albergo di candore.
Conforto sei dei miseri,
Giardino di delizia,
Sei di pazienza palma,
Cedro di pudicizia.
Sei terra benedetta,
santa, sacerdotale,
Perfettamente libera
Da colpa originale.
Città sei dell'Altissimo
E porta dell'Oriente,
Si trova in te ogni grazia,
O Vergine possente.
V). Come giglio tra le spine;
R). Così è la mia diletta tra le figlie d' Adamo.
V) Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.

 A Nona
V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)
Inno
Salve città di rifugio,
Di Davide munita
Torre di propugnacoli,
D' armi ben agguerrita.
Di santo amore fervida,
Nel tuo concepimento
Tu del superbo demone
Schiacciavi l'ardimento.
Sei tu la donna forte,
Giuditta sei novella,
Conforti il vero Davide
Abisag verginella.
Il Salvator d' Egitto
Portò Rachele pia,
Ma il Salvator degli uomini
Al mondo diè Maria.
V). Tu sei tutta bella, o mia diletta;
R). E la macchia originale non fu mai in te.
V) Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.

 A Vespro
V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.") R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)
Inno
Salve, orologio mistico
Nel quale s'arretrava
Il sol di dieci linee:
Il Verbo s'incarnava.
Perché l'uomo dal bàratro
Sorgesse a sommo onore,
L' immenso Dio, degli Angeli
Si volle far minore.
Di questo sole al raggio
Pura Maria sfavilla,
Come nascente aurora
Sua Concezione brilla.
Il capo al serpe stritoli,
O tra le spine giglio,
Splendi qual luna e illumini
Gli erranti nel periglio.
V). Io ho fatto comparire nel cielo una luce che non vien mai meno;
R). E come nebbia ho adombrato tutta la terra.


Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.


 Compieta o Preghiera della sera.
V). Ci converta il Figliuol tuo Gesù Cristo,- placato, o Signora, dalle tue preghiere:
R). Ed allontani da noi il suo sdegno.
V). Muoviti o Signora, in mio soccorso:
R). E difendimi potentemente dalle mani dei miei nemici.
V). Gloria al Padre e al Figliuolo ed allo Spirito Santo (Oppure una variante: "Gloria al Padre con Maria canto, e al Figliuolo ed allo Spirito Santo.")
R). Come era nel principio, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Così sia. Alleluje.
(Da Settuagesima a Pasqua si dice: Sia lode a te, Signore, Re dell'eterna gloria)
Inno
Salve, fiorita Vergine,
e Madre intemerata,
Regina di clemenza
Di stelle coronata.
Tu sopra tutti gli Angeli
Sei pura, immacolata,
Del Sommo Re alla destra
In veste sei dorata.
Tu sei madre di grazia,
Dolce speranza ai rei,
Del mare stella fulgida,
Porto sicuro sei.
Salute degli infermi,
Per Te, porta dal cielo,
Iddio veder in patria
Possa lo spirto anelo.
V). Il tuo nome, o Maria, è come un balsamo profumato;
R). I servi tuoi l'' hanno sempre ardentemente amato.
V) Proteggi, o Signora, la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
Oremus e conclusione per tutte le ore:
Santa Maria, Regina de' cieli, Madre del Signor Nostro Gesù Cristo e Sovrana del mondo, che non abbandoni e non rigetti nessuno; volgi a me, o Signora, i tuoi occhi pietosi, ed impetrami dal tuo diletto Figliuolo il perdono di tutti i miei peccati, affinché celebrando io con devoto affetto la tua SANTA ED IMMACOLATA CONCEZIONE, riceva un giorno il premio dell'eterna beatitudine dalle mani del medesimo Signor nostro Gesù Cristo, che tu, rimanendo vergine, partoristi: il quale in unità perfetta col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna, Dio nei secoli dei secoli. Così sia.
V). Proteggi, o Signora la mia preghiera:
R). E sino a Te giunga il mio grido.
V). Benediciamo il Signore:
R). Rendiamo grazie a Dio.
V). Le anime dei fedeli defunti, per misericordia di Dio, riposino in pace.
R). Così sia.
 Conclusione di tutto l'Ufficio - A te, o piissima Vergine, supplichevoli offriamo questi cantici di lode: conducici felicemente nel viaggio della nostra vita: e nell'ora della nostra agonia, assistici, o dolce Vergine Maria! Così sia. Antifona - E' questa una verga in cui non si trovò né il nodo di macchia originale, né la corteccia di colpa attuale. V). Nella tua concezione, o Vergine, fosti immacolata:
R). Prega per noi il Padre, il cui Figlio hai generato.
O Dio, che con l'Immacolata Concezione della Vergine Maria preparasti una degna abitazione al Figlio tuo, ti preghiamo che, come in previsione della morte del medesimo tuo Figlio preservasti Lei da ogni macchia, così pure conceda a noi, per di Lei intercessione, di giungere a te purificati da ogni peccato. Per lo stesso Gesù Cristo Signor Nostro. Preghiera dopo l'Ufficio - Noi ricorriamo alla tua protezione, o Santa Madre di Dio: non disprezzare le nostre suppliche nelle nostre necessità, ma liberaci sempre da tutti i pericoli, o Vergine gloriosa e benedetta. R). Così sia. 

V). Ricordati della nostra famiglia.
R). Che ti appartiene fin da principio.
V). Preghiamo per chi ci fa del bene:
R). Degnati, o Signore, di concedere in retribuzione la vita eterna a tutti quelli che ci fanno del bene per tuo nome. Così sia. V). Per i familiari e amici assenti.
R). Salva, o Signore, le tue serve e i tuoi servi che sperano in voi.
Preghiamo - Proteggi, te ne preghiamo, o Signore, per intercessione della beata sempre Vergine Maria, da qualunque disgrazia questa famiglia; e mentre con tutto il cuore ti si prostra dinanzi, difendila dalle insidie di tutti i suoi nemici. Per Cristo, Signor Nostro. Così sia. O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi.

IL PICCOLO UFFICIO DELL'IMMACOLATA

Breve storia. - Questo ufficio risale almeno al XV secolo, poiché si trova in parte in un manoscritto del 1476, pubblicato nei suoi Anacleta Hymnodica Medii Aevi. V'è ragione di crederlo opera del celebre francescano milanese, P. Bernardino da Busto: in ogni caso è fuori dubbio la sua origine francescana. Esso deve però la sua riputazione e diffusione a S. Alfonso Rodriguez, che, dacché lo conobbe, lo recitò ogni giorno sino alla morte, sicché la Madonna gli apparve ringraziandolo della sua pia pratica e ordinandogli di propagarla. Il che il santo fece con molto successo, felice di popolarizzare con questo mezzo fra i fedeli la dottrina dell' immacolata Concezione di Maria, allora non ancora definita dalla Chiesa, ma di cui egli confessava di essere stato assicurato dalla Vergine stessa. Questo piccolo ufficio ha una speciale efficacia per salvaguardare la purezza e l'innocenza.
Altro grande apostolo di quest'ufficio è il servo di Dio Guglielmo Gius. Chaminade, fondatore dei Marianisti, il quale lo lasciò come in eredità ai suoi figli spirituali, che cooperarono grandemente alla sua approvazione e diffusione. Approvato solennemente nel 1875 dalla Congregazione dei Riti, fu arricchito prima di 300 giorni ed in seguito di 7 anni e 7 quarantene d'indulgenza; Indul. Plenaria 1 volta al mese. (Decr. 23-10-1928). L'Ufficio si compone di sette ore ed ogni ora di un inno di quattro strofe, di versetti e d'un Oremus. Per parlare più esattamente, invece di 4 strofe bisognerebbe piuttosto parlar di due quartine monorime, ossia con una sola rima, costruite secondo le regole del sistema sillabico e ritmico cioè accentuativo. () Così le due prime strofette dell'inno di Matutino formano la qurtina seguente composta di 4 versi di 13 sillabe. Ogni verso è diviso in due emistichi o semiversi, il primo è un senario sdrucciolo, il secondo un senario piano. Nel contare le sillabe non si fanno elisioni. Salve, mundi Dòmina - coelorum Regina.
Salve, Virgo vìrginum - stella matutina.
Salve, plena gràtia - clara lux divina,
Mundu in auxilium - Domina, festina!
Se alcuni versi sfuggono a queste regole gli è che furono aggiunti o modificati più tardi; il difetto di ritmo tradisce alla semplice lettura la loro origine più recente.

Gli inni e le Sequenze

Gli inni con il loro ritmo, con la loro grazia alata e fiorita sono l'ornamento, il poema delle nostre feste, ma nello stesso tempo una lezione. Oltre allo scopo decorativo hanno quello di contenere lo spirito stesso della festa, e indicarne il senso.

Sviluppo dell'innologia. - L'uso degli inni nella liturgia risale ai tempi apostolici (Eph. V, 19) e se ne trovano traccie nelle stesse lettere di S. Paolo (I Tim. III, 13). In seguito gli eretici avendo fatto degli inni un'arma per propalare fra il popolo i loro errori, furono da alcuni concilii proscritti tutti gli inni non contenuti nella Bibbia. Ma la proibizione non durò. Col trionfo del cattolicesimo e col sorgere dei grandi padri si ebbe una nuova fioritura di inni, espressione della nuova vitalità della chiesa. Il padre dell'innologia latina è S. Ambrogio .....

 Maria concepita senza peccato 

pregate per noi che ricorriamo a Voi!

"MARIA, NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE

SCHIACCIA LA TESTA  A  SATANA

E SALVA IL TUO POPOLO!"

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