BENEDETTI TOSCANI
31 ottobre, 2021Ma noi toscani siamo proprio come ci dipingono? A Fabio Martini, della Stampa, l'ex ministro socialista Rino Formica ha detto che Matteo Renzi è “furbo”, “può far male”, ma “è un capo senza truppe” e non sarà decisivo nella corsa al Quirinale.
Poi Formica ha tirato fuori questo ricordo:
“Nel 1944 conobbi Benedetto Croce… ad un certo punto, parlando di violenza politica, Croce disse: vi siete mai chiesti come mai in Italia non c'è stato un corpo spietato come le SS? E rispose: da noi poliziotti e carabinieri sono tutti ragazzi del Sud, ragazzi di buon cuore. Pensate invece se fossero stati tutti toscani… ”.
Se è una battuta non fa ridere . Di sicuro mostra che il filosofo poco sapeva sulla vera natura delle orribili SS. Ma cosa c'entra con i toscani? E con la corsa al Quirinale? Perché Formica ha riportato questa battuta?
Come sarebbe stata accolta se a coniarla ea rilanciarla, invece di un intellettuale e di un politico barese, fosse stato un intellettuale/politico del Nord, e anziché i toscani avesse preso di mira i meridionali ?
Io l'avrei trovata assurda e ingiusta. E' sciocco e offensivo – per esempio – identificare il bellissimo Sud e la sua splendida gente con fenomeni pessimi e sanguinari come mafia, camorra, 'ndrangheta e Sacra corona. Tanto più lo sarebbe accostare il meridione alle SS con cui non c'entra nulla.
Ma allora perché con i toscani si può fare? Cosa abbiamo perpetrato di così terribile? Di quali spietati crimini ci siamo macchiati? La nostra storia è davvero così orrenda?
Ecco cosa c'è nella nostra storia: abbiamo la colpa di aver illuminato tutti di bellezza. Forse è questo che non ci perdonano. Abbiamo dato una lingua e un'identità all'Italia e una poesia sublime che non ha eguali nel mondo. Abbiamo inventato l'arte moderna e pure la scienza (e costruito banche, ospedali e opere di carità).
I “maledetti toscani” hanno fatto il Rinascimento , e non solo quello dei manuali (fra Quattro e Cinquecento), ma l'epoca che va da Dante e Giotto fino a Galileo: sono quei tre secoli in cui i toscani hanno riempito la terra di geni, di bellezza e di intelligenza così fondando la nostra civiltà. E' per aver costruito la civiltà, che le SS volevano distruggere, che i toscani meritano la battutaccia di Croce?
Peraltro – a dirla tutta – i progenitori di questi “cattivissimi” toscani ebbero un ruolo decisivo puro nella “creazione” di Roma , al punto che Jacques Heurgon ha scritto: “È in verità impressionante il constatare che, per due volte nel VII secolo aC e nel XV dC, pressoché la stessa regione dell'Italia centrale, l'Etruria antica e la Toscana moderna , sia stata il focolaio determinante della civiltà italiana”.
Credo che Benedetto Croce e Rino Formica meritato una pungente risposta da Oriana Fallaci , una che aveva combattu le SS da ragazzina, partigiana a 14 anni, rischiando la pelle.
La battuta sui toscani non l'avrebbe digerita colei che faceva queste dichiarazioni d'amore alla sua terra: “Amo appassionatamente la Toscana. Mi inorgoglisce troppo quello che ha dato al mondo nel campo dell'arte, della scienza, della letteratura, della politica insomma della cultura. E a ogni pretesto parlo e scrivo della Toscana” .
Certo, anche la Fallaci – essendo una donna di carattere – era ritenuta un pessimo carattere . Come i toscani in genere. Ma non si può confondere la tagliente passionalità e l'ardore di una toscana come lei, con la fredda ferocia delle SS. Siamo agli antipodi.
Michelangelo e Leonardo, Piero della Francesca, Petrarca, Brunelleschi e Botticelli sono l'opposto della barbarie .
Fra l'eroica carità di santa Caterina , che curava amorevolmente malati coperti di piaghe, e il capo delle SS Heinrich Himmler, con le sue crudeli divinità pagane, c'è la distanza che oppone Dio e Satana .
Naturalmente Caterina è una santa, ma il suo temperamento focoso, innamorato e la sua parola libera sono molto toscani.
Certo, quando non è modellato dalla carità quello toscano è un carattere spigoloso, urticante, ma abbiamo provveduto da soli a bacchettarci, sia irridendoci reciprocamente – fin dai tempi di Dante e Cecco Angiolieri – sia nei tempi moderni con lo stereotipo del “maledetto toscano” creato da Curzio Malaparte.
Dante ha immortalato il carattere toscano (quindi anche il suo) in Farinata degli Uberti . Abbiamo la lotta di fazione nel sangue, ma non senza grandezza e nobiltà. Abbiamo nel Dna Lorenzo il Magnifico e pure il genio beffardo (ma intimamente idealista) di Machiavelli.
Anche per questo attiriamo ostilità. Accade al toscano Matteo Renzi e anche alla toscana Rosy Bindi che – scrive Stefano Folli – “ambienti dei 5S e della sinistra” oggi vorrebbero candidare al Quirinale .
Peraltro Renzi e la Bindi si sono sempre guardati di traverso. Ovviamente. Auguro ogni bene a Rosy, ma noi toscani – con la nostra tagliente e divisiva faziosità – non siamo adatti a una carica ecumenica e conciliante come deve essere quella presidenziale.
Antonio Socci
Da “Libero”, 31 ottobre 2021
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