43. - Il Cuore di Maria, tesoro di bellezza
Tre bellezze di Maria. -
«Stupenda la tua bellezza, o mia diletta, stupenda! - I tuoi sono occhi di colomba, senza dire di quello che è nascosto nella tua anima! Meravigliosa la tua bellezza! Incantevole la tua grazia!» (Ct 4, 1 e 7, 6).
Così parla alla Vergine il Re del cielo, ammirando in Lei tre specie di bellezza: corporale, spirituale, divina.
l - Corporale. -. Vi è una meravigliosa rassomiglianza tra la bellezza dell'adorabile corpo di Gesù e di quello di Maria. S. Bonaventura, S. Antonino, il Suarez ed altri sono d'accordo nel dire che Gesù era il più bello tra i figli degli uomini (Sal 44, 3). Maria era la più bella fra tutte le donne «pulcherrima inter mulieres». Venne rivelato a S. Brigida che il Figlio e la Madre si rassomigliavano perfettamente: uguale statura, uguali i tratti e il
colorito del volto, uguali forme.
2 - Bellezza spirituale dell'anima che è splendore procedente da tutte le grazie, virtù, doni e frutti dello Spirito Santo che rendono Maria SS. bella e luminosa più di quanto vi ha di bello e glorioso nel cielo e sulla terra, e le danno una rassomiglianza perfetta con Colui che è la bellezza essenziale ed eterna.
«Quam pulchra es!». Quanto è ammirabile la tua bellezza! Una di queste grazie dello Spirito Santo è espressa dalla frase: «Oculi tui columbarum». I tuoi sono occhi di colomba.
Gli occhi di Maria sono le santissime e purissime intenzioni con cui faceva tutte le sue azioni, non cercando in tutte le cose se non di compiere il volere di Dio, nel modo a Lui più gradevole.
Fortunati coloro che si sforzano d'imitare la Madre del Salvatore, servendo a Dio non per il timore dei castighi e per il desiderio di consolazioni, di ricompensa, ma solo per amore di Lui, che tutto merita.
S. Bernardo diceva che se gli avessero domandato per quale
motivo e per quale fine amava Dio, avrebbe risposto: «Amo quia amo, amo ut amem: Amo perché amo, amo per amare».
S. Agostino racchiude in una frase sola tutto quanto si può pensare e dire e quanto non si può né pensare né dire di questa bellezza ineffabile: «O Ss. Vergine, egli esclama, quando io dicessi che sei il ritratto, anzi il volto stesso di Dio, formam Dei, credo che non si
potrebbe trovar nulla a ridire, perché Tu sei degna di questo nome»: «Si formam Dei Te appellem, digna existis».
Se la bellezza di Maria era tanto meravigliosa quando viveva su questa terra, che si potrà dire del suo splendore in Cielo?
3 - La terza bellezza di Maria è la grazia, che comprende e supera tutte le grazie, perché corrispondente e proporzionata all'infinita sua dignità di Madre di Dio.
Quando Dio chiama qualcuno ad uno stato o ad una carica, gli dona la grazia corrispondente, perché possa adempierne tutti i doveri. Ora Maria è stata scelta per essere Madre di Dio; per avere su Dio tutto il potere, l'autorità e i diritti di una madre sul proprio figlio; e in seguito per essere la madre dei figli di Dio, la Regina del cielo e della terra.
Quale dunque deve essere la grazia particolare d'una simile vocazione?
Poiché la dignità di Madre di Dio è di un'altezza infinita, bisogna concludere che la grazia di Madre Divina la innalza ad un grado infinito.
«Non fa meraviglia, -dice S. Bernardino da Siena-, che un Dio generi un Dio, ma che Una donna generi un Uomo-Dio è il miracolo dei miracoli: miraculum miraculorum, poiché
questa donna dev'essere innalzata ad una qualche uguaglianza con Dio, mercé una infinità di grazie e di perfezioni, comprensibile soltanto allo spirito di Dio.
Gesù è la gloria, lo splendore e la bellezza del Padre, ma è altresì la gloria, l'ornamento, la bellezza di sua Madre.
"Gesù, vero cuore di Maria,
attira, prendi, rapisci i nostri cuori.
Fa' che amino, desiderino,
cerchino e gustino solo Te .
Fa' che aspirino e tendano senza posa verso di Te,
non trovino riposo né compiacimento se non in Te,
rimangano continuamente in Te:
si consumino nella fornace ardente del Tuo divin Cuore
e siano trasformati in esso, per sempre".
(di San Giovanni Eudes)
attira, prendi, rapisci i nostri cuori.
Fa' che amino, desiderino,
cerchino e gustino solo Te .
Fa' che aspirino e tendano senza posa verso di Te,
non trovino riposo né compiacimento se non in Te,
rimangano continuamente in Te:
si consumino nella fornace ardente del Tuo divin Cuore
e siano trasformati in esso, per sempre".
(di San Giovanni Eudes)