martedì 7 febbraio 2017

Oggi, la santità, non è la preghiera, né le visioni, né le rivelazioni, né la scienza del parlare bene, né i cilici, né le penitenze, è la regola vissuta e l'umiltà.

Viola tricolor comunemente conosciuta come
viola del pensiero 


"Desidero che quelli che mi circondano non abbiano altro bene che l'Altissimo... Siamo gelose della gloria dell'Altissimo...


Signore Gesù, diceva un'altra volta nel coro, davanti al santo Sacramento, che debbo fare per amarti?" Una voce le rispose: Servi il prossimo e mi servirai; ama il prossimo e mi servirai. È da questo che riconoscerò che mi ami veramente».


Incoraggiando una suora molto provata, le diceva che, fintanto che avrebbe avuto fiducia in Dio, fintanto che sarebbe stata umile e aperta verso i suoi superiori, il buon Dio l'avrebbe protetta. Parlò poi dell'umiltà:

«Oggi, la santità, non è la preghiera, né le visioni, né le rivelazioni, né la scienza del parlare bene, né i cilici, né le penitenze, è la regola vissuta e l'umiltà.
Il Signore ha detto: È il secolo in cui il serpente ha preso le ali, ed è per questo che sto per purificare la terra! Chi potrà dunque essere salvato? Colui che domanda l'umiltà e che la pratica.

L'umiltà è la pace!... L'anima umile è regina. È sempre felice. Nella lotta, nella sofferenza, si umilia, crede di meritare di più, domanda ancora di più, è sempre in pa­ce... L'orgoglio dà il turbamento. Il cuore umile è il vaso, il calice che contiene Dio!...

Il Signore dice: un'anima umile, veramente umile, farà più miracoli degli antichi profeti.
In cielo, gli alberi più belli sono quelli che hanno più peccato, ma si sono serviti delle loro miserie come un concime che circonda il piede.

Se tu vedi, aggiunse rivolgendosi alla Priora, giovani suore, novizie avide di re­stare in preghiera al di fuori di quello che è di regola, falle occupare nei lavori più umili».

Diceva, il 19 aprile 1874, la domenica del Buon Pastore: «Se una novizia fa dei miracoli e non si sottomette, o se ha portato un milione e in seguito ne voglia dispor­re o soltanto attaccarsi ad una immaginetta, Madre Teresa dice: Rimandatela con ciò che ha portato.
Colui che non ha dato la sua volontà a Dio non gli ha dato niente.

Quando si è dato qualche cosa a Dio, non bisogna riprenderla. Siete uscite nude dal seno di vostra madre e ritornerete nude nel seno della terra.

Quando Dio vi ha create, eravate nude, e se volete ritornare nel seno di Dio, siate nude, non abbiate alcuna proprietà. Se voi avete qualche cosa, non entrerete, ma re­sterete fuori. Non occorre neppure la proprietà di una immagine, di una penna». Ri­prese ben presto: «Margherita Alacoque dice: Se i figli della terra comprendessero che le umiliazioni, che tutto sulla terra è come un lampo che passa!... Se potessi ave­re un rimpianto, sarebbe di non aver fatto di più».

Sempre in estasi, ella aggiunse: «Beati tutti quelli che lavorano alla fondazio­ne!...».` «Il Signore mi ha promesso che i miei giorni saranno brevi!... Mi ha detto il giorno e il mese in cui mi verrà a cercare, ed a che ora, e quanti giorni ho ancora da vivere».


Il giorno della festa della santa Trinità di quello stesso anno (1874), ebbe una vi­sione e delle comunicazioni soprannaturali, che Dio l'obbligò a sottomettere al Su­periore.

Dettò ciò che segue:
«Sto per dire, Padre mio, ciò che mi è stato ordinato di far sapere. Questa mattina, prima della messa, mi sentivo presa, atterrata, senza sapere perché, da una potenza nemica che mi perseguitava; il mio cuore si innalza verso Dio più che mai e grido: Signore, è possibile che abbandoniate la mia anima? Mio Dio, spero in te! Immediatamente, mi sono vista davanti a Dio. Lui, su un'alta montagna, molto alta, ed io, in una fossa profonda. Mi sentivo le gam­be rotte, le braccia tagliate ed ero quasi cieca; potevo appena guardare davanti a me. Vedo allora una luce che l'immaginazione dell'uomo non può raffigurarsi, né comprendere. È un fuoco ed un refrigerio. Sento che è Dio. Non ho alcun dubbio che non sia Dio; dico tra me, è Dio e comincio a gridare: Mio Dio, tirami dall'abisso in cui sono, tirami dall'abisso!
Da "Il piccolo nulla/ B.Maria Baouardy".



<<Cor Mariæ Immaculatum, intercede pro nobis>>