sabato 17 novembre 2012

IL PATER NOSTER




S. Pietro Giuliano Eymard - il Padre Nostro davanti all'Eucaristia


IL PATER NOSTER



Quodcumque petieritis Patrem in nomine meo,
hoc faciam, ut glorificetur Pater in Filio (Joan., 14, 13)






1. - Padre nostro che sei nei Cieli - nei cieli eucaristici. A te che siedi
su un trono di amore e di grazia, benedizione, onore e gloria, e potenza nei
secoli dei secoli!


2. - Sia santificato il tuo nome - in noi; nello spirito della tua umiltà,
obbedienza e carità. Affinché, umili e devoti noi stessi, possiamo farti
conoscere, adorare ed amare nella Eucaristia!


3. - Venga il tuo regno - eucaristico. Regna tu solo in eterno, sopra di
noi, coll'impero del tuo amore, col trionfo delle tue virtù, col dono della
grazia, della vocazione eucaristica, per la tua maggior gloria.
Da' a noi la grazia e la missione del tuo santo amore, affinché, capaci di
predicare, di estendere, e di diffondere ovunque il tuo regno eucaristico,
adempiamo il tuo desiderio espresso nelle parole: «Sono venuto a portare il
fuoco sulla terra, e che cosa desidero se non che si accenda?» Oh! se noi
pure fossimo degli incendiari di questo fuoco celeste!


4 - Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. - Rendici lieti
di volere te solo, di desiderare te solo, di pensare te solamente. Noi
vogliamo rinnegare noi stessi sempre e in tutto, affinché l'esempio della
tua santa obbedienza, beneplacente e perfetta, sia per noi luce e vita. -
Quanto poi allo stato e al progresso della nostra società, io voglio ciò che
tu vuoi, come tu lo vuoi, nei limiti che tu vuoi. Periscano i nostri
pensieri e i nostri desideri, se non vengono da te, verso di te, in te.


5. - Dacci oggi il nostro pane quotidiano. O Signore Gesù, che con la manna
nutristi quotidianamente il tuo Popolo, tu che volesti essere la sola e
totale eredità dei Leviti, ed affidasti agli Apostoli il legato della tua
povertà divina, noi eleggiamo, e vogliamo te per unico ed universale nostro
provveditore ed economo. Tu solo sei cibo e vestimento, tesoro e gloria,
farmaco nella malattia, difesa contro i nostri nemici.
Promettiamo di non accettare e non desiderare affatto l'amicizia del mondo;
tu sarai il nostro tutto, e gli uomini per noi saranno un nulla, da essi ci
aspettiamo soltanto l'oblio e la croce.


6. - E rimetti a noi i nostri debiti. - Perdona, o Signore Gesù, i peccati
della mia gioventù; perdonami i peccati commessi in una vocazione così santa
affinchè mi possa avvicinare con cuore puro e coscienza tranquilla al tuo
sacro altare, possa servirti nella santità e meriti di lodarti con gli
Angeli e coi Santi. - Perdona i delitti commessi contro di noi, non fare
vendetta di quei che ci combattono, ci calunniano e ci perseguitano;
ricambia loro bene per male, grazia per delitto, amore per odio.


Come noi li rimettiamo ai nostri debitori. - Di tutto cuore, con carità
vera: con tutta la mente, con infantile semplicità; con tutta la volontà;
noi desideriamo e nel tuo amore auguriamo loro ogni bene, come lo
desideriamo per noi stessi.


7. - E non ci indurre in tentazione. - Allontana dalla tua famiglia
eucaristica le vocazioni false, le fraudolenti, le non rette. Che nessun
superbo o ambizioso, nessun tipo duro o iracondo sia giammai a capo di
questa umile e povera famiglia. Non lasciare che cada in preda a bestie
immonde e perverse l'anima di chi confida in te. Conserva la tua società
immune da qualsiasi scandalo, vergine da ogni vizio; libera da legami
servili col secolo, e che goda di servirti nella santità, nella libertà, in
pace e senza inquietudini.


8. - Ma liberaci dal male. - Liberaci dal demonio della superbia, della
impurità e della discordia, dalle cure e sollecitudini di questa vita,
affinchè gioiosi possiamo dedicarci completamente, noi e le nostre cose, al
tuo servizio eucaristico con cuore puro e con mente libera. Liberaci dai
falsi fratelli affinchè non opprimano la tua società ancora in fasce; dai
sapienti di questo secolo, che non abbiano ad inquinare il tuo spirito che è
in noi; liberaci dagli uomini dotti e superbi, affinché non provochino su di
noi la tua ira e il tuo abbandono; dagli effeminati, che non smorzino
l'ardore della virtù e il vigore della santa disciplina; dagli uomini doppi
e incostanti, che non turbino la nostra semplicità.


9. Amen. - Io spero in te, o Signore; non sarò confuso. Tu solo sei il
buono, il Potente, l'eterno. A te solo sia onore e gloria, amore e
ringrazianiento nei secoli dei secoli.



AVE MARIA PURISSIMA!

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