SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO
FRANCESCANO
ARALDO DELLA VIA CRUCIS
Il 20 Dicembre 1676, Paolo Girolamo Casanova, nasceva a Porto Maurizio, oggi Imperia, in Liguria, da Domenico e Anna Maria Benza. Piccolo, di appena tre anni, perdette la madre e il padre lo affidò al nonno paterno, il quale lo educò in modo esemplare. Quando aveva tredici anni, fu mandato a Roma, da un prozio, e fatto studiare al Collegio Romano dei Gesuiti.
Affascinato, attratto e conquistato dalla vita che conducevano i frati francescani del convento di San Bonaventura, manifestò il proposito di farsi figlio di San Francesco. Lo zio, che nei confronti del ragazzo aveva altri progetti, si oppose e, contrariato, lo cacciò di casa.
Provvidenzialmente, veniva accolto da un altro congiunto, Leonardo Buzetti, del quale per gratitudine, il giorno della sua vestizione, che avvenne il 23 Novembre 1697, volle assumere il nome da religioso: frate Leonardo da Porto Maurizio. Aveva meno di 21 anni. Cinque anni dopo, il 23 Settembre 1702, venne consacrato sacerdote.
Desiderava, padre Leonardo, fare il missionario ed andare in Cina, ma avendo contratto la Tbc, per tale motivo dovette restare in Italia e fu destinato a Napoli.
Da allora, quantunque malato, si diede alla predicazione, girando per gran parte d’Italia, specialmente in Toscana, per poi, dopo anni, ritornare a Roma. La gente accorreva per ascoltare le sue prediche che egli iniziò ad accompagnare con il pio esercizio della Via Crucis, del quale divenne il maggiore propagatore.
Eresse, sparse per le contrade, centinaia di edicolette e icone con le 14 stazioni, raffiguranti le varie fasi della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.
La Via Crucis divenne, da allora, pratica abituale dei fedeli, specialmente durante il periodo della Quaresima.
Fra tutte, la più famosa rimase la Via Crucis di Roma, che ancora oggi si svolge, ogni anno, al Colosseo con la partecipazione del Sommo Pontefice.
Sant’Alfonso dei Liguori definì padre Leonardo ”il più grande missionario del nostro secolo”. Nel 1744, papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini) che teneva in grande considerazione padre Leonardo, lo mandò in Corsica per risollevare quelle popolazioni che avevano molto trascurato la religione.
Si prodigò, il nostro Santo, nell’isola corsa, malgrado venisse accolto con ostilità. Consigliava e proponeva, oltre alla pratica della Via Crucis, la devozione al Santissimo Nome di Gesù, ricalcando le orme di San Bernardino da Siena. Spesso, con la sua eloquenza, confutava la nascente setta dei Liberi Muratori, i massoni, che andavano diffondendo, tra il popolo, eresie e menzogne contro la Chiesa Cattolica.
Perorava anche, con forza, coraggio e grande convinzione, da buon francescano, il dogma dell’Immacolata Concezione, affinchè la Santa Chiesa lo definisse, la qual cosa avvenne, con solenne proclamazione, cento anni dopo, nel 1854, per opera del Papa Pio IX (Mastai Ferretti). Predicava, istruiva, confessava, padre Leonardo, camminando scalzo, girando per le città e i paesi. Gli fu imposto, dallo stesso papa, di usare i sandali.
Nel 1751, dopo aver predicato a Lucca e Bologna, rientra a Roma nel convento di San Bonaventura. Stanco, affranto, debole e febbricitante, la sera del 25 Novembre si mette a letto, malato. E’ la fine. Riceve i Santi Sacramenti.
Prima della mezzanotte muore, confortato da un affettuoso messaggio del papa. Aveva 75 anni. Benedetto XIV, apprendendo la notizia, disse : “Abbiamo perduto assai, ma abbiamo guadagnato un protettore in cielo”, ed aggiunse anche “di quest’uomo si possono fare volumi”. Nel 1796, frate Leonardo da Porto Maurizio viene beatificato : nel 1867, da Papa Pio IX, venne canonizzato. Festa liturgica 26 Novembre. Gianni Mangano
AMDG et BVM
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