domenica 17 dicembre 2017

Nel silenzio e nella preghiera


Dongo (Como), 24 dicembre 1995. 
Notte Santa.
L'Amore Misericordioso.

«Figli prediletti, vivete con Me, nel silenzio e nella preghiera, le trepide ore della vigilia.

Camminate col mio castissimo sposo Giuseppe e con la vostra Mamma Celeste sulla lunga strada, che da Nazareth ci sta conducendo verso Betlemme.

Sentite anche voi la fatica del viaggio, la stanchezza che ci prende, la fiducia che ci porta, la preghiera che accompagna ogni passo, mentre una beatitudine sovrumana riempie i nostri cuori, uniti ormai in comunione perfetta col cuore del Padre Celeste, che sta per aprirsi al dono del suo Figlio Unigenito.

Non ci turba il rumore della numerosa carovana, né sconforto ci prende di fronte a tutte le porte che si chiudono alla nostra domanda di essere accolti.

La mano pietosa di un pastore ci indica una povera Grotta, che si apre al più grande e divino prodigio.

Sta per nascere alla sua vita umana l'Unigenito Figlio del Padre.
Sta per scendere sul mondo il suo Amore Misericordioso, fatto uomo nel Figlio che nasce da me sua Vergine Madre.

Dopo lunghi secoli di attesa e di orante implorazione, finalmente giunge a voi il Salvatore ed il vostro Redentore.

È la notte santa.
È l'alba che sorge sul nuovo giorno della vostra salvezza.

È la Luce che risplende nella tenebra profonda di tutta la storia.

Il mio sposo Giuseppe cerca di rendere più ospitale la gelida Grotta e si dà da fare per trasformare una povera mangiatoia in una culla.

Io sono assorta in una intensa preghiera ed entro in estasi col Padre Celeste, che mi avvolge della sua luce e del suo amore, mi riempie della sua pienezza di vita e di beatitudine, mentre il Paradiso, con tutte le sue schiere angeliche, si prostra in atto di adorazione profonda.

Quando esco da questa estasi, mi trovo fra le braccia il mio divino Bambino, miracolosamente nato da me sua vergine Madre.

Io lo stringo al mio cuore, lo ricopro di teneri baci, lo riscaldo col mio amore di mamma, lo avvolgo di candidi panni, lo depongo nella mangiatoia ormai pronta.

Il mio Dio è tutto presente in questo mio Bambino.

La misericordia del Padre traspare nel neonato che emette i suoi primi gemiti di pianto.

La Divina Misericordia ha dato a voi il suo frutto: prostriamoci insieme e adoriamo l'Amore Misericordioso che è nato per noi.

- Guardiamo insieme i suoi occhi, che si aprono per portare sul mondo la luce della Verità e della divina Sapienza.

- Asciughiamo insieme le sue lacrime, che scendono a portare la compassione su ogni patire, a lavare ogni macchia di peccato e di male, a chiudere ogni ferita, a dare sollievo ad ogni oppresso, a fare scendere l'attesa rugiada sul gelido deserto del mondo.

- Stringiamo insieme le sue mani, che si aprono per portare la carezza del Padre sulle umane miserie, per donare aiuto ai poveri ed ai piccoli, sostegno ai deboli, fiducia agli scoraggiati, perdono ai peccatori, salute agli ammalati, a tutti il dono della redenzione e della salvezza.

- Riscaldiamo insieme i suoi piedi, che seguiranno strade aride ed insicure, a cercare gli smarriti, a ritrovare i perduti, a dare speranza ai disperati, a portare la libertà ai prigionieri e la buona novella ai poveri.

- Baciamo insieme il suo piccolo cuore, che ha appena incominciato a battere di amore per noi.

È il cuore stesso di Dio.
È il cuore dell'Unigenito Figlio del Padre, che si fa Uomo per riportare a Dio l'umanità da Lui redenta e salvata.

È il cuore che batte per rinnovare il cuore di ogni creatura.
È il cuore nuovo del mondo.

È l'Amore Misericordioso, che scende dal seno del Padre, per portare a tutta l'umanità la redenzione, la salvezza e la pace.

Accoglietelo con amore, con gioia e con beatitudine immensa. E salga dal vostro cuore l'inno della perenne gratitudine per questo Bambino, verginalmente donato a voi da Me che, in questa notte santa, divento per tutti la Madre della Divina Misericordia» .

AMDG et BVM

BUON NATALE

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