La coroncina
20. Un venerdì dell'anno 1935. —
Era sera. M'ero chiusa già nella mia cella. Vidi l'angelo esecutore dell'ira di Dio. Cominciai a supplicare Dio per il mondo con parole che udivo interiormente. Offrivo all'eterno Padre «Il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del suo dilettissimo Figlio, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo». Chiedevo misericordia per tutti «in nome della sua dolorosa passione».
Il giorno seguente, entrando in cappella, udii dentro di me queste parole: «Ogni volta che entrerai in cappella, recita fin dalla soglia la preghiera che ieri ti ho insegnato». Recitata che ebbi la preghiera, ricevetti la seguente istruzione: «Questa preghiera serve a placare il mio sdegno, la reciterai sulla corona del rosario che usi di solito. Incomincerai con un Padre Nostro, pronuncerai questa preghiera: "Eterno Padre, ti offro il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo". Sui grani piccoli dell'Ave Maria, proseguirai dicendo per dieci volte consecutive: "Per la sua dolorosa passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero". Come conclusione, reciterai tre volte questa invocazione: "Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi e del mondo intero"».
21. Promesse. — «Recita ogni giorno
con costanza
la coroncina che ti ho insegnato.
Chiunque la reciterà,
troverà grande misericordia nell'ora della morte.
I sacerdoti la propongano a chi è nel peccato come una tavola di salvezza.
Il peccatore fosse pure anche il più incallito, qualora reciti questa coroncina anche per una volta sola, avrà il soccorso della mia misericordia.
Desidero che tutto il mondo la conosca.
Concederò grazie che l'uomo nemmeno può capire a tutti quelli che confidano nella mia misericordia.
Abbraccerò con la mia misericordia in vita, e ancor più nell'ora della morte, le anime che reciteranno questa coroncina».
AMDG et BVM
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