giovedì 28 dicembre 2017

IL NATALE di quei 320 bimbi immolati da Erode

28 dicembre A.D. 2017 - Terzo Millennio dopo Conchiglia
OGGI ERODE NE IMMOLA  ANCOR PIU'

FESTA DEI SANTI INNOCENTI

Lettura 4
Sermone di sant'Agostino Vescovo

Sermone 10 sui Santi

Quest'oggi, fratelli carissimi, noi celebriamo il natale di quei bambini che il testo del Vangelo ci dice essere stati uccisi dal crudelissimo re Erode. E perciò con somma gioia esulti la terra madre feconda di questi celesti soldati e di tali prodigi. Certo, l'empio tiranno non avrebbe potuto giovare tanto a questi fanciulli col suo affetto quanto giovò loro coll'odio. Perché, come manifesta la sacra solennità di questo giorno, quanto più grande fu l'iniquità contro i beati fanciulli, tanto più copiosa discese su di essi la grazia e la benedizione.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.

R. Grazie a Dio.


Lettura 5
Beata te, o Betlemme, terra di Giuda, che soffristi la crudeltà del re Erode nella strage dei tuoi fanciulli: ché nello stesso tempo meritasti di offrire a Dio una bianca moltitudine di pacifica infanzia. Giustamente pertanto celebriamo il natale di quelli che il mondo, facendoli nascere all'eterna vita, rese più felici di quello che facessero le loro madri generandoli alla terra. Perché furono trovati degni della vita eterna, prima ancora d'aver fatto uso della vita presente.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.

R. Grazie a Dio.


Lettura 6
La morte preziosa di altri Martiri merita lode per la confessione, quella di questi è gloriosa per l'immolazione; poiché ai primordi d'una vita incipiente, la morte che mise fine alla vita presente, valse loro subito d'entrare in possesso della gloria. Essi che l'empietà di Erode strappò ancora lattanti dal seno delle madri, sono a buon diritto chiamati fiori dei Martiri, perché, sbocciati in mezzo al freddo dell'incredulità, la brina della persecuzione li seccò come prime tenere gemme della Chiesa.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.

R. Grazie a Dio.




28 febbraio 1947

   [Della stessa data è il capitolo 570 dell'opera L'EVANGELO]
   In merito al numero dei S. Innocenti periti nella strage di Erode, dice Gesù:
   «Il loro numero è 320 tra quelli di Betlemme e quelli delle campagne. E specifico ancora di più che di essi 188 furono quelli di Betlemme, mentre 132 quelli delle campagne battute per un vasto raggio dai messi di Erode per sterminare i pargoli. Fra gli uccisi vi furono anche 64 fanciulline, non identificate per tali dai sicari, che uccidevano fra le tenebre, la confusione e la furia di fare presto prima che qualcosa intervenisse a por fine alla strage.»
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Elia pastore della Natività, incontrato da S. Giuseppe prima di arrivare a Betlemme, gli da latte per la Vergine e consiglio sulla grotta nel caso in cui non dovessero trovare alloggio 1.028. Adorazione di Gesù Bambino con gli altri pastori 1.030. Rassicura Giuseppe e Maria che troverà loro alloggio presso la sua buona padrona, Anna di Betlem, che poi li accoglierà nella sua casa 1.030. Durante la strage degli Innocenti, Elia perde moglie e figli. Lo racconta a Gesù che è andato alla sua ricerca e a quella degli altri pastori all'inizio della sua vita pubblica 1.075. Suo incontro con Maria 3.208. Sull'Uliveto 4.280. Cerca di avvicinare Gesù durante la Passione 10.604. Elia riporta Tommaso 10.628

http://www.potenzadellacroce.it/contenuti/materiali/Maria_Valtorta_-_LEvangelo_come_mi_e_stato_rivelato.pdf   (segnalo i capitoli 73,74,75)

http://www.scrittivaltorta.altervista.org/03/03208.pdf


Preghiamo
O Dio, il cui annunzio oggi gli Innocenti Martiri hanno divulgato non parlando ma morendo: mortifica in noi tutte le cattive tendenze; affinché la tua fede, che professa la nostra lingua, anche la vita l'esprima colla sua condotta. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
AMDG et DVM

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