Non molti conoscono la “Preghiera di san Francesco sul Padre nostro”: un Padre nostro pregato versetto per versetto, assaporato nelle sue pieghe segrete, allargato con risonanze bibliche e liturgiche.
Essa non è dunque una spiegazione della Oratio dominica come hanno fatto san Cipriano, Tertulliano e Origene, ma un pregare che si dilata ad accogliere echi e arricchimenti personali e tradizionali.
Francesco ‘commenta’ il Padre nostro pregandolo e meditandolo parola per parola.
PARAFRASI DEL «PADRE NOSTRO»
[266] 1 O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro.
[267] 2 Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all’amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.
[268] 3 Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
[269] 4 Venga il tuo regno: perché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di te è senza veli,
l’amore di te è perfetto,
la comunione di te è beata,
il godimento di te senza fine.
[270] 5 Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l’anima sempre desiderando te con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tute le nostre forze spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell’anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.
[271] 6 Il nostro pane quotidiano: il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in memoria, comprensione e reverenza dell’amore che egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.
[272] 7 E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l’intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.
[273] 8 Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa’ che pienamente perdoniamo sì che, per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti.
[274] 9 E non ci indurre in tentazione: nascosta o manifesta, improvvisa o insistente.
[275] 10 Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro. Gloria al Padre, ecc. Amen.
PREGHIERA DAVANTI AL CROCIFISSO
[276] Altissimo glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede dricta,
speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento,
Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.
[1] P. Sabatier, Vie de Saint François d’Assise, Paris 1893, XXXVI. Ci sono delle traduzioni in quasi tutte le lingue moderne. Cf. anche gli Atti del Convegno « Francesco d’Assisi attesa dell’ecumenismo. Paul Sabatier e la sua ‘Vita di S. Francesco’ cent’anni dopo », in Studi Ecumenici 12/3 (1994) 5-191.
OMNI DIE DIC MARIAE MEA, LAUDES, ANIMA:
PULCHRA TOTA SINE NOTA
CUIUSCUMQUE MACULAE,
FAC NOS MUNDOS ET IUCUNDOS TE
LAUDARE SEDULE.
OMNI DIE DIC MARIAE MEA, LAUDES, ANIMA:
EIUS FESTA, EIUS GESTA COLE SPLENDIDISSIMA.
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