Suor Maria di Gesù Crocifisso non si contentava di nutrire zelo per la sua perfezione, voleva ancora che attorno a lei si amasse Dio.
Era gelosa della perfezione delle sue suore, nelle quali vedeva altrettante spose di Gesù. Leggendo nelle loro anime, come in un libro aperto, e seguendo perfino il volo rapido e capriccioso dell'immaginazione, le avvertiva con forza e bontà di tutto ciò che scorgeva di difettoso nella loro vita; ma non lo faceva che dopo averne ricevuto il permesso della Madre Priora.
La sua parola era nello stesso tempo, terribile come quella di un giudice, dolce e carezzevole come quella di una madre.
Un atto di umiltà da parte della colpevole la disarmava e la rendeva sorridente.
Rispose un giorno ad una suora che aveva mancato al silenzio e che le domandava in lacrime se Gesù le avesse perdonato: «Gesù non rimprovera che per perdonare».
Cor Sanctissimum Mariae,
Abyssus gratiae, ora pro nobis.
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