Il 16 marzo, così raccontava la sua estasi, che era durata tutta la giornata: «Vedevo, diceva, Gesù su una strada; egli lasciava, dietro di sé, camminando, una grande luce che illuminava le anime fedeli. Seguendo Gesù e la sua luce, si evitavano le spine, l'acqua, il fuoco e i serpenti. II Salvatore camminava sempre e svelto. Molte persone si erano messe al suo seguito ma ben presto la maggior parte si fermò. Ce n'era tuttavia un numero abbastanza grande che continuava a camminare dietro di Lui: esse godevano della luce, mentre quelle che si erano fermate non vedevano più che tenebre. Vedendomi a metà cammino, mi fermai un istante per riprendere fiato; Gesù sembrava aspettarmi vedevo la sua luce. Ma, quale non fu la mia confusione, quando scorsi un gran numero di anime che venivano a raccomandarsi alle mie preghiere! Non sapendo che fare, entrai in una chiesa, aprii il tabernacolo con un'ardire che mi fece meraviglia; depositai nel ciborio tutte le preghiere che mi erano state richieste e aspettai. Gesù comparve, prese il ciborio pieno di queste preghiere e lo vuotò nelle sue mani; gli Angeli attinsero dalle sue mani adorabili le grazie ottenute con queste preghiere e andarono a portarle a tutte quelle anime».
COR SANCTISSIMUM MARIAE
FONS LUCIS ET GRATIAE
FONS
AETERNAE VITAE
ora pro
nobis
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