giovedì 17 ottobre 2013

Satana si presenta sempre con veste benevola, con aspetto comune.



  • Satana si presenta sempre con veste benevola, con aspetto comune. Se le anime sono attente e soprattutto in spirituale contatto con Dio, avvertono quell’avviso che le rende guardinghe e pronte a combattere le insidie demoniache. 

    Se le anime sono disattente al divino, separate da una carnalità che soverchia e assorda, non aiutate dalla preghiera che congiunge a Dio e riversa la sua forza come da un canale nel cuore dell’uomo, allora difficilmente esse si avvedono del tranello nascosto, sotto l’apparenza innocua e vi cadono. 

    Liberarsene poi, è molto difficile.


    Le due vie più comuni prese da Satana per giungere alle anime sono il senso e la gola. Comincia sempre dalla materia. Smantellata e asservita questa, dà l’attacco alla parte superiore.



    Prima il morale: il pensiero con le sue superbie e cupidigie; poi lo spirito, levandogli non solo l’amore – quello non esiste già più quando l’uomo ha sostituito l’amore divino con altri amori umani – ma anche il timore di Dio. E’ allora che l’uomo si abbandona in anima e corpo a Satana, pur di arrivare a godere ciò che vuole, godere sempre più.



    Come Io mi sia comportato, lo hai visto. Silenzio e orazione. Silenzio. Perché se Satana fa la sua opera di seduttore e ci viene intorno, lo si deve subire senza stolte impazienze e vili paure, ma reagire con la sostenutezza alla sua presenza e con la preghiera alla sua seduzione.

     
    E’ inutile discutere con Satana. Vincerebbe lui, perché è forte nella dialettica. Non c’è che Dio che lo vinca; e allora ricorrere a Dio che parli per noi, attraverso noi. Mostrare a Satana quel Nome e quel Segno, non tanto scritti su una carta o incisi su un legno, quanto scritti e incisi nel cuore. Il mio Nome, il mio Segno. Ribattere a Satana unicamente quando insinua che egli è come Dio, usando la parola di Dio. Egli non la sopporta. (…)



    Occorre avere volontà di vincere Satana e fede in Dio e nel suo aiuto. Fede nella potenza della preghiera e nella bontà del Signore. Allora Satana non può fare del male. 46.12





  • (Lucifero) era il più bello degli arcangeli, godeva di Dio. Avrebbe dovuto essere contento di questo. Invidiò Dio e volle essere lui dio e divenne il demonio, il primo demonio. 131.2




  • Lucifero, nelle sue manifestazioni, ha sempre cercato di imitare Iddio. 


    Così come Dio ha dato a ogni Nazione il suo angelo tutelare, Lucifero ha dato il suo demone, ma come i diversi angeli delle Nazioni ubbidiscono a un unico Dio, così i diversi demoni delle Nazioni ubbidiscono a un unico Lucifero. 

    L’ordine dato da Lucifero nella presente vicenda ai diversi demoni non è diverso a seconda degli Stati. E’ un ordine unico per tutti. Donde si comprende che il regno di Satana non è diviso e perciò dura.
     
    Quest’ordine può essere enunciato così: “Seminate orrore, disperazione, errori, perché i popoli si stacchino, maledicendo Dio”. I demoni ubbidiscono e seminano orrore e disperazione, spengono la fede, strozzano la speranza, distruggono la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria, ateismo. Seminano l’inferno. E riescono perché trovano già il terreno propizio.



    Anche i miei angeli lottano a difesa del Paese che ho loro assegnato, ma i miei angeli non trovano terreno propizio. Onde rimangono soccombenti rispetto ai nemici infernali. Per vincere i miei angeli dovrebbero essere aiutati da animi viventi nel e per il Bene. Viventi in Me. Ne trovano, ma sono troppo pochi rispetto a quelli che non credono, non amano, non perdonano, non sanno soffrire.19-6-43

    Salus nostra in manu tua est, o Maria!

Nessun commento:

Posta un commento