venerdì 25 ottobre 2013

UN GIOIELLO!

SE NON L'HANNO LETTO ANCORA , 
LEGGANO QUESTO PROLOGO AL "SERMONE ANGELICO" DI SANTA BRIGIDA. 


Prologo 

La beata Brigida, principessa di Nericia nel regno di Svezia, abitando per molti anni in Roma, nella casa cardinalizia contigua alla chiesa di S. Lorenzo in Damaso, siccome non sapeva quali lezioni dovessero leggersi nel suo monastero, che Cristo aveva ordinato di costruire nella Svezia, e la cui regola egli stesso aveva dettata ad onore della beata Vergine sua Madre, improvvisamente, mentre la stessa beata Brigida era in preghiera e di questo si stava interrogando, le apparve Cristo dicendo: 
« Io ti manderò un mio angelo, che ti rivelerà la lezione da leggersi nel mattutino dalle monache del tuo monastero in onore della Vergine mia Madre, ed egli te la detterà. E tu scrivila com'egli te la dirà ». 

La beata Brigida, dunque, avendo la camera con finestra corrispondente all'altare maggiore, da dove poteva vedere ogni giorno il Corpo di Cristo, si preparava ogni giorno a scrivere, con tavoletta, carta e penna in mano; dopo di che leggeva le sue ore e preghiere, e così preparata aspettava l'angelo del Signore. 

Quando questi veniva, le si poneva accanto, da un lato, stando in piedi in posizione modestissima, avendo sempre il viso in riverente atteggiamento rivolto all'altare, dov'era custodito il Corpo di Cristo. 
E stando così, dettava distintamente e con ordine, nella lingua materna della beata Brigida, la lezione suddetta, cioè le lezioni infrascritte, da leggersi nel suddetto monastero durante il mattutino, sulla sovreminente ed eterna eccellenza della beata Vergine Maria. 

E lei ogni giorno scriveva con grande devozione, sotto dettatura dell'angelo, ed ogni giorno sottoponeva umilmente al suo padre spirituale ciò che aveva scritto. 
Accadeva però, alcuni giorni, che l'angelo non veniva a dettare. E allora, richiesta dal suo padre spirituale se aveva scritta la lezione del giorno, lei rispondeva umilmente dicendo: « Padre, oggi non ho scritto nulla, perché ho aspettato a lungo l'angelo del Signore che mi dettasse per scrivere, ma non è venuto ». 

In tal modo, dettato dalla bocca d'un angelo, è stato scritto il seguente discorso angelico sull'eccellenza della beata Vergine Maria. E dallo stesso angelo fu diviso in lezioni da leggersi settimanalmente nel mattutino durante l'anno, come esposto qui in seguito. 


Quando l'angelo ebbe finito il dettato di questo discorso, disse alla sposa che scriveva: 
« Ecco che ho preparata la veste della regina del cielo, Madre di Dio; voi dunque, come potrete, cucitela. Voi dunque, o monache fortunate della santissima religione del Salvatore, con la regola che lo stesso Salvatore e creatore dell'universo ha di sua bocca somministrato con tanta benevolenza a voi e al mondo mediante la sua sposa, accingetevi a ricevere con somma riverenza e devozione questo sacro discorso, che l'angelo del Signore, per divino comando, dettò alla santa madre vostra Brigida. 

Aprite le vostre orecchie all'ascolto di così sublime e inaudita lode nuova della beatissima Vergine Maria, e considerate umilmente la sua eccellenza contenutavi dall'eternità, affinché, ruminandola diligentemente nella meditazione, ne degustiate la soave dolcezza della contemplazione. 

E poi elevate a Dio mani e cuore, in pienezza di affetto, per rendergli umilissime e devotissime azioni di grazie per così grande beneficio fatto a voi particolarmente. Si degni concedervelo il suo beatissimo Figlio, Re degli angeli, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen ». 

AVE MARIA!

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