<<...No. Non piangete, o voi migliori. Non piangete. Io non vi
porto rancore, né sono intransigente per vedervi così tardi. Siete appena presi e non posso pretendere che
siate perfetti. Ma non lo pretenderò neppure fra
anni, dopo aver detto cento e duecento volte le stesse
cose inutilmente. Anzi, udite, fra anni sarete, almeno alcuni, meno ardenti di ora che siete neofiti. La vita è
così... l'umanità è così... Perde lo slancio dopo il primo
balzo. Ma (Gesù si alza di scatto) ma Io vi giuro che Io
vincerò. Depurati per natural selezione, fortificati da soprannaturale mistura, voi migliori diverrete i miei
eroi.
Gli eroi del Cristo.
Gli eroi del Cielo.
La potenza dei Cesari sarà polvere rispetto alla regalità del vostro
sacerdozio. Voi, poveri pescatori di Galilea, voi ignoti giudei, voi, numeri fra la massa degli uomini
presenti, sarete più noti, acclamati, venerati
di Cesare e di tutti i Cesari che ebbe e avrà la Terra. Voi noti, voi benedetti in un prossimo futuro e nel più remoto dei secoli, sino alla fine del mondo. A questa sublime sorte Io vi
eleggo. Voi che siete onesti nella
volontà. E, perché di essa siate capaci, vi do le linee essenziali del
vostro carattere di apostoli.
*
Esser sempre vigili e pronti.
I vostri lombi siano cinti, sempre cinti, e le vostre lampade accese come è
di coloro che da un attimo all'altro devono partire o correre incontro ad un che arriva. E
infatti voi siete, voi sarete, sin che la morte vi fermi, gli instancabili pellegrini alla ricerca di chi è errante;
e finché la morte la spenga, la vostra lampada deve esser tenuta alta e accesa per indicare la via agli sviati che
vengono verso l'ovile di Cristo.
Fedeli dovete essere al Padrone che vi ha preposti a questo
servizio. Sarà premiato quel servo che il Padrone trova sempre vigilante e che la morte sorprende in stato di grazia.
Non potete, non dovete dire: "Io sono giovane. Ho tempo di fare questo
e quello, e poi pensare al Padrone, alla morte, all'anima mia".
Muoiono i
giovani come i vecchi, i forti come i deboli. E all'assalto della tentazione sono
vecchi e giovani, forti e deboli, ugualmente soggetti. Guardate che l'anima può
morire prima del corpo e voi potete portare, senza sapere, in giro un' anima
putrida. È così insensibile il morire di un'anima! Come la morte di un fiore.
Non ha grido, non ha convulsione... china solo la sua fiamma come corolla
stanca, e si spegne.
Dopo, molto dopo talora, immediatamente dopo talaltra, il corpo si accorge
di portare dentro un cadavere verminoso, e diviene folle di spavento, e si uccide per sfuggire a
quel connubio...
Oh! non sfugge! Cade proprio con la sua anima verminosa su un brulicare di
serpi nella Geenna.
Non siate disonesti come sensali
o causidici che parteggiano per due opposti clienti, non siate falsi come i
politicanti che dicono "amico" a questo e a quello, e poi sono di questo e di
quello nemici. Non pensate di agire in due modi. Dio non si irride e non si inganna. Fate con gli uomini come fate con
Dio, perché offesa fatta agli uomini è come fatta a Dio. Vogliate che Dio veda voi quali volete esser
veduti dagli uomini.
Siate umili.
Non potete rimproverare il vostro Maestro di non esserlo. Io vi do l'esempio.
Fate come faccio.
Umili, dolci, pazienti. Il mondo si conquista con questo. Non con violenza
e forza.
Forti e violenti siate
contro i vostri vizi. Sradicateli, a costo di lacerarvi anche lembi di
cuore. Vi ho detto, giorni or sono, di vigilare gli sguardi. Ma non lo sapete fare. Io vi dico: meglio sarebbe
diveniste ciechi con lo strapparvi gli
occhi ingordi, anziché divenire lussuriosi.
Siate sinceri. Io sono Verità. Nelle eccelse come nelle umane cose.
Voglio siate schietti voi pure. Perché andare con inganno o con Me, o coi fratelli, o con il prossimo? Perché
giocare di inganno? Che? Tanto
orgogliosi qual siete, e non avete l'orgoglio di dire: "Voglio non
esser trovato bugiardo"?
E schietti siate con Dio. Credete di ingannarlo con forme di orazione lunghe e
palesi? Oh! poveri figli! Dio vede il cuore! Siate casti nel fare il bene. Anche nel fare elemosina. Un
pubblicano ha saputo esserlo prima
della sua conversione. E voi non lo sapreste? Sì, ti lodo, Matteo, della
casta offerta settimanale che Io e il Padre solo conoscevamo tua, e ti cito ad esempio. È una castità anche
questa, amici. Non scoprire la vostra
bontà come non scoprireste una figlia giovinetta agli occhi di una folla. Siate vergini nel fare il bene. È vergine l'atto buono quando è esente da connubio di pensiero di lode e di
stima o da fomite di superbia.
Siate sposi fedeli della vostra
vocazione a Dio. Non potete servire
due padroni. Il letto nuziale non può accogliere due spose contemporaneamente. Dio e Satana non possono dividersi
i vostri amplessi. L'uomo non può, e non lo possono né Dio né Satana, condividere un triplice
abbraccio in antitesi fra i tre che se lo
dànno.
Siate alieni da fame d'oro come da
fame di carne, da fame di carne come da fame di potenza. Satana questo vi offre. Oh! le sue bugiarde ricchezze! Onori, riuscita, potere,
dovizie: mercati osceni che hanno a
moneta la vostra anima. Siate
contenti del poco. Dio vi dà il necessario. Basta. Questo ve lo garantisce
come lo garantisce all'uccello dell'aria, e voi siete da ben più degli uccelli.
Ma vuole da voi fiducia e
morigeratezza. Se avrete fiducia, Egli non vi deluderà. Se avrete
morigeratezza, il suo dono giornaliero vi basterà. Non
siate pagani, pur essendo, di nome, di Dio. Pagani sono coloro che, più
che Dio, amano l'oro e il potere per apparire dei semidei. Siate santi e sarete simili a Dio
nell'eternità.
Non siate intransigenti. Tutti peccatori, vogliate essere con gli altri come
vorreste che gli altri con voi fossero: ossia pieni di compatimento e perdono. Non giudicate. Oh! non
giudicate! Da poco siete con Me,
eppure vedete quante volte già Io, innocente, fui a torto mal giudicato e
accusato di peccati inesistenti. Il mal giudizio è offesa. E solo chi è santo vero non risponde offesa ad offesa.
Perciò astenetevi da offendere per
non essere offesi. Non mancherete così né alla carità né alla santa, cara, soave
umiltà, la nemica di Satana insieme alla castità. Perdonate,
perdonate sempre. Dite: "Perdono, o Padre, per essere da Te perdonato dei miei infiniti peccati".
Miglioratevi d'ora in ora, con
pazienza, con fermezza, con eroicità. E chi vi dice che divenire buoni non sia penoso? Anzi vi dico: è fatica più grande di tutte.
Ma il premio è il Cielo e merita perciò consumarsi in questa fatica.
E amate. Oh! quale, quale parola devo dire per persuadervi
all'amore? Nessuna ve ne è atta a convertirvi ad esso, poveri uomini che Satana aizza! E allora, ecco Io dico: "Padre,
affretta l'ora del lavacro. Questa terra e questo tuo gregge è
arido e malato. Ma vi è una rugiada che lo può molcere e mondare. Apri, apri la
fonte di essa. Me apri, Me.
Ecco, Padre. Io ardo di fare il tuo desiderio che è il mio e quello dell'Amore
eterno. Padre, Padre, Padre! Guarda
il tuo Agnello e siine il Sacrificatore"».
Gesù è realmente ispirato. Ritto in piedi, a braccia aperte a croce, il
volto verso il cielo, coll'azzurro del lago
di dietro, nella sua veste di lino, pare un arcangelo orante.
Mi si annulla il
vedere su questo suo atto.>>
M.Valtorta: L'Evangelo come mi è stato rivelato
"MISERERE NOSTRI,
REGINA GLORIAE ET HONORIS,
ET DE OMNI PERICULO
CUSTODI VITAM NOSTRAM!"
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