"...in virtù dell'Autorità Apostolica, Noi
concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della
presente, l'Indulto perpetuo di poter seguire,
in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o
pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente:
così che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri
Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque
Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa in maniera
differente da quella che Noi abbiamo prescritta, né,
d'altra parte, possano venir costretti e spinti da alcuno a cambiare questo
Messale.
Nessuno dunque, e in nessun modo, si
permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro
documento: facoltà,
statuto, ordinamento, mandato, precetto, concessione, indulto, dichiarazione,
volontà, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà l'audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell'indignazione di Dio onnipotente e
dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo..."
(S. Pio V, Bolla Quo primum tempore)
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"...Perciò è lecito
celebrare il Sacrificio della Messa secondo l’edizione tipica del Messale
Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962 e mai
abrogato, come forma
straordinaria della Liturgia della Chiesa. Le condizioni per l’uso di questo
Messale stabilite dai documenti anteriori “Quattuor abhinc annos” e “Ecclesia
Dei”, vengono sostituite come segue:
Art. 2. Nelle Messe celebrate senza il popolo, ogni sacerdote cattolico di rito latino, sia secolare sia
religioso, può usare o il Messale Romano edito dal beato
Papa Giovanni XXIII nel 1962, oppure il Messale Romano promulgato dal Papa Paolo
VI nel 1970, e ciò in qualsiasi giorno, eccettuato il Triduo Sacro [dalla Messa
in Cena Domini alla Veglia Pasquale inclusa]. Per tale celebrazione
secondo l’uno o l’altro Messale il sacerdote non ha bisogno di alcun permesso,
né della Sede Apostolica, né del suo Ordinario.
Art. 3. Le comunità degli Istituti di vita consacrata
e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano,
che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori
desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano
promulgato nel 1962, possono farlo. Se una singola comunità o un intero
Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o
permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del
diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari.
§ 3. Ai chierici costituiti “in sacris” è lecito usare
il Breviario Romano promulgato dal B. Giovanni XXIII nel 1962.
(Benedetto XVI, Motu proprio Summorum Pontificum)
"....B – Molto efficaci si sono
rivelate le “misure” che abbiamo proposto:
1. Cambiare la struttura
della Messa, attenuandone l’aspetto verticale ed accentuandone quello orizzontale. 2.
Introdurre la “libertà liturgica”, togliendo
paramenti, cambiando o eliminando cerimonie, volgarizzando e
svuotando di senso i riti. 3. Ricevere la Comunione in piedi e
nella mano, togliendo così importanza all'Ostia. 4. Eliminare la genuflessione ed
ogni forma di riverenza.
E finalmente – è questa la nostra grande aspirazione – l’eliminazione
della messa. Ovviamente non potremo eliminarla da un giorno all’altro: molti non
l’accetterebbero. Occorre sopprimere
l’aspetto”sacrificale” e ridurla ad una dimensione di “cena fraterna”. In questo modo non vi
sarà più alcun valore sacramentale, e la messa sarà trasformata
in una semplice riunione, vuota d’ogni contenuto.
Ecco la nostra grande aspirazione, poiché distruggendo
la messa cattolica noi distruggeremo la Chiesa dall’interno, senza persecuzione
sanguinaria e grazie alla capitolazione dei cattolici stessi.
Abbiamo il trionfo a portata di mano!
Solo un intervento diretto e straordinario
di Dio potrebbe impedirlo. Ma noi potremo presto, molto presto
gridare: «Ti abbiamo vinto, Galileo!»..."
(Piano massonico del 1995 Traduzione della rivista
spagnola Roca viva, Febbraio 1997, José Abascal, Madrid: http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/Massoneria_e_chiesa.htm )
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"...Noi
Te l'offfriamo anzitutto PER LA TUA CHIESA.....
...se il santo Sacrificio della Messa cessasse, non tarderemmo a ricadere nell'abisso di depravazione in cui si trovavano i pagani, e questa sarà l'opera dell'Anticristo. Questi metterà in pratica tutti i mezzi possibili per impedire la celebrazione della Santa Messa, affinché questo grande contrappeso sia abbattuto, e così Dio metta fine a tutte le cose, non avendo più ragione di farle sussistere.
Ciò sarà facilmente comprensibile se osserviamo che, dopo il protestantesimo, in seno alle società la forza è notevolmente diminuita. Sono scoppiate guerre sociali dovunque, portando con sé la desolazione, e questo unicamente perché l'intensità del Sacrificio della Messa è diminuita. È il preludio di ciò che avverrà quando il diavolo e i suoi satelliti usciranno scatenati per tutto il mondo, portando dappertutto il terrore e la desolazione, come ci avverte il profeta Daniele. A forza d'impedire le ordinazioni e di far morire i sacerdoti, il diavolo impedirà la celebrazione del grande Sacrifìcio, e allora verranno i giorni della desolazione e del pianto.
E non bisogna meravigliarsene, perché la Santa Messa è un grande evento per Iddio come per noi. Questo evento straordinario torna direttamente alla sua gloria..."
...se il santo Sacrificio della Messa cessasse, non tarderemmo a ricadere nell'abisso di depravazione in cui si trovavano i pagani, e questa sarà l'opera dell'Anticristo. Questi metterà in pratica tutti i mezzi possibili per impedire la celebrazione della Santa Messa, affinché questo grande contrappeso sia abbattuto, e così Dio metta fine a tutte le cose, non avendo più ragione di farle sussistere.
Ciò sarà facilmente comprensibile se osserviamo che, dopo il protestantesimo, in seno alle società la forza è notevolmente diminuita. Sono scoppiate guerre sociali dovunque, portando con sé la desolazione, e questo unicamente perché l'intensità del Sacrificio della Messa è diminuita. È il preludio di ciò che avverrà quando il diavolo e i suoi satelliti usciranno scatenati per tutto il mondo, portando dappertutto il terrore e la desolazione, come ci avverte il profeta Daniele. A forza d'impedire le ordinazioni e di far morire i sacerdoti, il diavolo impedirà la celebrazione del grande Sacrifìcio, e allora verranno i giorni della desolazione e del pianto.
E non bisogna meravigliarsene, perché la Santa Messa è un grande evento per Iddio come per noi. Questo evento straordinario torna direttamente alla sua gloria..."
(dom Gueranger: http://www.hancigitur.net/gueranger_santa_messa/21_gueranger.htm)
Ave Mater DEI!
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