mercoledì 24 luglio 2013

Il ritratto fisico e spirituale teologico di Maria

"Non hanno più vino"




1. Il ritratto fisico di Maria    Le prime immagini della Madonna nelle catacombe raffigurano Maria come una matrona romana. Ben presto, però, in Oriente si e andati alla riscoperta di un vero ritratto: questa e l'origine del ritratto attribuito a san Luca. I tratti somatici di Maria sono anche tramandati dai Padri della Chiesa e contenuti nei manuali di pittura. Il manuale di Dionisio da Furnà, monaco greco del monte Athos, del secolo XVIII, dà il seguente ritratto di Maria: 

«La santissima Madre di Dio era di statura media (alcuni dicono che anche lei era alta tre braccia), del colore del grano, con i capelli biondi e gli occhi chiari e belli, le sopracciglia lunghe, un naso medio, una mano lunga con dita affilate: era semplice, umile, naturale: amava i vestiti dal colore naturale, come testimonia il suo Maphorion che si trova nel tempio a lei dedicato.»

    La descrizione fornisce tre elementi del ritratto fisico di Maria: la statura di Maria descritta come media; i tratti somatici di volto e mani, i soli visibili sulle icone mariane; l'abito che copre il capo, le spalle e il corpo di Maria, che l'autore identifica con il cosiddettoMaphorion che i bizantini possedevano a Costantinopoli e veneravano nel santuario mariano di Blachernes della stessa città. 


Altri testi insistono sulla somiglianza di Madre e Figlio; ne citeremo qui solo uno tratto dalla Vita di Maria, scritta da un certo Epifanio, monaco di Costantinopoli, vissuto nel secolo IX. Parlando di Gesù, Epifanio ne fa il seguente ritratto:

 «Gesù era di circa sei piedi, con capigliatura bionda e un po' ondulata, sopracciglia nere non del tutto arcuate, con una leggera inclinazione del collo in modo che il suo aspetto non era del tutto perpendicolare col viso non rotondo ma alquanto allungato, come quello di sua Madre. alla quale del resto egli rassomigliava in tutto.» 

«Maria era di media statura; alcuni, invece, sostengono che la superasse. Di carnagione color del grano, aveva capelli biondi, begli occhi dal color nocciola dorato. le sopracciglia nere, un naso profilato, mani, dita e faccia allungate; era tutta grazia e bellezza, senza superbia, semplice, laboriosa e sommamente umile; perciò, come lei stessa dice, Iddio la guardò perché lei magnificava il Signore; amava portare vesti non tinte, come testimonia il suo sacro velo dal colore naturale


2. Il ritratto spirituale teologico

    L'icona mariana contiene anche il ritratto spirituale e teologico della Madre di Dio. I Padri parlano spesso della bellezza di Maria. Basti qui citare la descrizione data da Gregorio Palamas, autore greco del secolo XIV:

«Volendo creare un'immagine della bellezza assoluta e manifestare chiaramente agli angeli e agli uomini la potenza della sua arte, Dio ha fatto Maria tutta bella. Egli ha riunito in lei le particolari bellezze distribuite alle altre creature e l'ha costituita comune ornamento di tutti gli esseri visibili e invisibili: o piuttosto, ha fatto di lei come la sintesi di tutte le perfezioni divine, angeliche e umane, una bellezza sublime che nobilita i due mondi, che si eleva dalla terra fino al cielo e che supera anche quest'ultimo... Maria è come la linea di demarcazione tra il creato e l'increato. Ella sola ha ricevuto i doni divini senza misura e Dio ha posto tutto nelle sue mani: ella è il luogo di tutte le grazie, la pienezza della bontà, l'immagine viva di ogni virtù; ella sola è stata ricolmata dei carismi dello Spirito Santo, ed e eccelsa su ogni creatura per la sua unione con Dio».

    Abbiamo in questa descrizione gli elementi della bellezza spirituale soprannaturale della Madre di Dio che il pittore è chiamato a rendere visibile con la sua arte. Il compito è però così arduo e cosi sublime da dover ricorrere a un grande numero di iscrizioni e di simboli che costituiscono ognuno una specie di finestra aperta sull'invisibile, sul soprannaturale, sull'ultraterreno. Questo fa dell'arte bizantina un'arte mistica e simbolica aperta sull'infinito.



    3.3. I simboli e le iscrizioni

    I simboli principali, accompagnati da iscrizioni a cui normalmente ricorre l'artista, sono i seguenti. La posizione frontale delle figure e gli occhi aperti rivolti allo spettatore hanno lo scopo di mettere il fedele che prega in diretto contatto con il modello raffigurato. Il fondo oro esprime la gloria celeste in cui vivono attualmente le figure rappresentate. Il nimbo dorato suggerisce la santità della Panaghia, o «Tuttasanta». Le tre stelle dipinte sul capo e sulle spalle di Maria simboleggiano la Aeiparthenos, o «perpetua verginità di Maria prima, durante e dopo il parto». LeIscrizioni che figurano sulle icone mariane sono di due tipi. Le prime sono obbligatorie, le seconde facoltative. Quelle obbligatorie accompagnano le figure di Maria e del bambino. Quella che accompagna la figura di Maria è costituita dai due digrammi del nome di Maria, scritti in grandi caratteri, spesso ornati, ai due lati del capo della Madonna. Essi sono MP ΘY, abbreviazione perMeter Theou, o Madre di Dio. Questi due digrammi hanno soppiantato ben presto il nome Aghia Maria, o Santa Maria, che si incontrano in alcune rare raffigurazioni antiche. Essi corrispondono inoltre al nome Theotokos divenuto un nome proprio di Maria a partire del concilio di Efeso del 431, nel quale i Padri della Chiesa ravvisano la fonte di tutte le sue grandezze e di tutti i suoi privilegi. San Giovanni Damasceno (+749) cosi lo celebra: «Il solo nome Theotókos contiene tutto il mistero dell'economia della salvezza». Esso comprende anche per i bizantini la fonte nascosta della sublime bellezza della Madre di Dio. 


    Anche il bambino che siede in braccio o nel grembo della Madre è raffigurato in posizione frontale. Veste chiton. o tunica. e imation. o mantello color oro coperto di assist, ossia di una ragnatela di fili d'oro che esprimono la sua divinità. Ha la statura di un bimbo di tre anni, ma le sembianze sono di un adulto, per sottolineare il carattere soprannaturale e divino. Il nimbo è crociato, per indicare il Salvatore, e contiene il trigramma sacro O WN, o Yahweh, il nome rivelato da Dio a Mosè. Ai due lati del capo sono iscritti IC XC, per Gesù Cristo, Figlío di Dio e Dio lui stesso. La mano sinistra regge un rotolo di pergamena, simbolo della sapienza; la mano destra alzata suggerisce un segno di benedizione.


Vero Volto di Maria Santissima


<<SPIRITO SANTO, ISPIRAMI;
AMORE DI DIO, CONSUMAMI;
NEL VERO CAMMINO, CONDUCIMI.
MARIA MADRE MIA, GUARDAMI;
CON GESU’ BENEDICIMI;
DA OGNI MALE, DA OGNI ILLUSIONE,
DA OGNI PERICOLO, PRESERVAMI.>>

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