Oggi a Montpellier
si apre il vaso di Pandora
Parigi, maggio 2013.
I cattolici manifestano contro il “matrimonio” omosessuale.
Su questo fronte, in Francia è attiva l'Associazione CIVITAS, del cui Presidente, Alain Escada, pubblichiamo il presente articolo.
CIVITAS conta sull'appoggio delle congregazioni cattoliche tradizionali, in particolare della Fraternità San Pio X, di cui si vede in foto il Superiore del Distretto Don Régis de Cacqueray
29 maggio 2013
È oggi che si svolgerà a Montpellier il primo “matrimonio” omosessuale, dopo la promulgazione dell’infame legge Taubira.
Checché ne pensi la cricca al potere, questa celebrazione militante e ultra-mediatizzata, costituisce uno scandalo e una sordida parodia di ciò che è sempre stato il matrimonio fin dalla notte dei tempi.
Sulla base di un preteso diritto al “matrimonio per tutti”, si è aperto il vaso di Pandora e all’orizzonte si annunciano ben altre disastrose rivendicazioni.
Prigioniero della sua logica contro natura, il legislatore, come potrebbe rifiutare a lungo il matrimonio poligamico o incestuoso tra persone maggiorenni e consenzienti?
Quanto alla procreazione medicalmente assistita e alla gestazione surrogata, malgrado tutti dinieghi del governo, sono tutte materie già sul tavolo dei negoziati, rimane da definire solo il calendario per cercare di autorizzare questa mercificazione dell’essere umano: moderna rinascita della schiavitù.
Il Ministro dell’Interno, Manuel Vals, venerdì scorso ha dichiarato:
«a partire dal momento in cui una legge viene votata dal Parlamento ed ha ricevuto l’avallo della Corte Costituzionale, tutti devono accettare questa scelta.»
La replica, sonora come uno schiaffo, noi la lasciamo a San Tommaso d’Aquino:
«Quindi una legge umana positiva in tanto ha natura di legge, in quanto deriva dalla legge naturale. Ché se in qualche cosa è contraria alla legge naturale, non è più legge ma corruzione della legge.» (Somma teologica I, II, q 95, a 2 co.).
La Chiesa insegna anche «Se si verifica che l’autorità stabilisca una legge o assuma delle misure contrarie alla legge naturale e, di conseguenza, alla volontà divina, queste disposizioni non possono obbligare le coscienze […] In più, in simili casi, l’autorità cessa di essere tale e degenera in oppressione.»
CIVITAS continuerà ad operare senza posa per ottenere l’abrogazione della legge Taubira, come anche a contribuire a mantenere una decisa resistenza contro il piano sovversivo portato avanti da un governo rivoluzionario sottomesso alle forze occulte.
Alain Escada, Presidente di CIVITAS
DEUS,
IN ADIUTORIUM MEUM INTENDE!
AUXILIO, VIRGEN MARIA!
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