Maria aveva otto anni. Da più di un anno, si confessava tutte le settimane
ma la sua felicità non era completa: Desiderava l'Eucarestia e non cessava di
attendere l'ora benedetta in cui avrebbe ricevuto il suo Gesù. Provando una
santa invidia per le anime che andavano a ricevere il buon Dio, le seguiva con
gli occhi e con il cuore e diceva con tristezza: «Quando ti incontrerò, o mio
Gesù? Quando potrò introdurti nel mio cuore? Ah! non ho che otto anni e non ci
si comunica per la prima volta che a dodici anni. Quattro anni di attesa! sono
troppi! Affretta, affretta quest'ora, Gesù! Scendi presto nella mia anima».
Ogni sabato, dopo la confessione, domandava al sacerdote la grazia della comunione,
e ogni volta questi le rispondeva invariabilmente: Lo permetto, mia piccola
bambina, ma un po' più tardi. Questa risposta non la soddisfaceva molto, ma le
lasciava una speranza. Egli ha detto che sarà un po' più tardi, si ripeteva,
forse sarà sabato prossimo. Durante una settimana in cui aveva più speranza di
essere esaudita, si preparò a questo grande atto con doppio fervore. Separata
il più possibile dai suoi cugini, si dedicò alla preghiera e al digiuno; tutta
la notte del venerdì la consacrò all'orazione. Meglio vestita del solito, si
recò in chiesa, l'indomani mattina, per confessarsi; come sempre, rifece la sua
richiesta per la comunione, mentre il cuore le batteva molto forte, il
sacerdote le disse: Lo permetto e dimenticò di aggiungere: ma un po' più
tardi. Venuto il momento dalla gioia corse alla sacra Mensa, e, senza essere
vista dalla sua domestica negra, prostrata, ricevette il suo Gesù sotto forma
di un bambino. Solo gli angeli potrebbero spiegarci il primo abbraccio del
Salvatore e di quest'anima. Maria era molto felice, ma occorreva che quella
felicità potesse continuare. Il sabato seguente, domandò al suo confessore di
potersi ancora comunicare. Il sacerdote, stupito, le disse in tono severo:
L'hai già fatto? «Sì, Padre mio», rispose la candida bambina. E chi te lo ha
permesso? «Lo ha fatto lei stesso, Padre mio, sabato scorso. Le ho chiesto
questa grazia, come al solito, e lei mi ha risposto: Lo permetto, mia bambina,
senza aggiungere come le altre volte: Ma un po' più tardi. Io, dunque, ho
creduto che me lo permettesse. Per favore, Padre mio, ora che ho ricevuto e
gustato Gesù, non me ne privi più, mi lasci comunicare». Commosso da un simile
linguaggio da parte di una bambina così favorita da Dio, il sacerdote le
concesse la comunione ogni sabato, raccomandandole tuttavia di non rivelarlo a
nessuno, neanche ai suoi parenti, che avrebbero potuto scandalizzarsi. Lei
custodi fedelmente il suo segreto. Quando il tempo ordinario della prima
comunione arrivò, Maria si lasciò festeggiare come gli altri bambini della sua
età.
Suo zio, a quell'epoca, stava per stabilirsi definitivamente ad Alessandria d'Egitto con tutta la sua famiglia.
Gesù Amore
accresci in me il Tuo amore
Nessun commento:
Posta un commento