venerdì 21 settembre 2012

L’OTTAVA SPINA



L’OTTAVA SPINA
Ho otto spine conficcate nel cuore immacolato; sette mi sono state trafitte in vita; ora misticamente ne ho un’altra che, più che una spina, è un pugnale che mi lacera il petto e mi provoca dolore; la causa della mia sofferenza è l’ingratitudine, l’oblio e l’indifferenza che vedo nei confronti di Gesù Eucaristia.

Nel corso delle Scritture si dice come si deve adorare il Signore e si parla del santo “timore di Dio, principio della scienza” (cfr Prv 1, 7).  …  Ma pochi uomini accettano questi insegnamenti, e molti si impegnano ad eliminare il culto di adorazione a Gesù Eucaristia, Uomo-Dio.

Molte cose fanno gli uomini in presenza di Dio che a loro possono sembrare prive di importanza; ma davanti al Signore niente può essere considerato piccolo.  
…  “Evita le chiacchiere profane, perché esse  tendono a far crescere sempre più nell’empietà” (2 Tim 2, 16).




BISOGNA  “riconoscere il corpo del Signore” (1 Cor 11,29).  …   Io ricevevo dalle mani degli Apostoli il Pane consacrato e, prima di avvicinarmi alla mensa, preparavo la mia anima con atti di fede, speranza e carità. 

Poi mi avvicinavo a riceverlo, non come Madre, ma come schiava; infatti mi consideravo meno che schiava in presenza del mio Signore. Essendo una vile creatura, non potevo trovare un luogo più idoneo del pavimento; lì rimanevo prostrata dopo essermi inginocchiata tre volte, in segno di adorazione alle tre divine Persone: quella del Figlio fatto uomo, veramente presente nel pane e nel vino eucaristico, e quelle del Padre e dello Spirito Santo, inseparabilmente unite a quella del Figlio nel mistero della santissima Trinità.

Il Signore mi aveva dato intelligenza e una sapiente conoscenza della dignità sacerdotale; per questo ogni volta che uno degli apostoli mi benediceva in nome di Dio uno e trino, mi prostravo in ginocchio. 

Questa posizione, simbolo del rispetto e della riverenza, non era affatto nuova nella Chiesa, dato che Gesù, il divino Maestro, fin dalla più tenera età, pregava prostrato e molte volte con le braccia incrociate.  …   Impara questa scienza sublime: l’uomo è tanto più grande quanto più si rimpicciolisce, è tanto più alto quanto più si umilia ed è tanto più santo quanto più si riconosce peccatore.

SIA LODATO IL SANTISSIMO SACRAMENTO

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