L’OTTAVA SPINA
Ho otto spine conficcate nel cuore
immacolato; sette mi sono state trafitte in vita; ora misticamente ne ho un’altra
che, più che una spina, è un pugnale che mi lacera il petto e mi provoca
dolore; la causa della mia sofferenza è l’ingratitudine, l’oblio e l’indifferenza
che vedo nei confronti di Gesù Eucaristia.
Nel corso delle Scritture si
dice come si deve adorare il Signore e si parla del santo “timore di Dio,
principio della scienza” (cfr Prv 1, 7).
… Ma pochi uomini accettano
questi insegnamenti, e molti si impegnano ad eliminare il culto di adorazione a
Gesù Eucaristia, Uomo-Dio.
Molte cose fanno gli uomini in
presenza di Dio che a loro possono sembrare prive di importanza; ma davanti al
Signore niente può essere considerato piccolo.
… “Evita le chiacchiere profane,
perché esse tendono a far crescere
sempre più nell’empietà” (2 Tim 2, 16).
BISOGNA “riconoscere il corpo del Signore” (1 Cor
11,29). … Io ricevevo dalle mani degli Apostoli il
Pane consacrato e, prima di avvicinarmi alla mensa, preparavo la mia anima con
atti di fede, speranza e carità.
Poi mi avvicinavo a riceverlo, non come Madre,
ma come schiava; infatti mi consideravo meno che schiava in presenza del mio
Signore. Essendo una vile creatura, non potevo trovare un luogo più idoneo del
pavimento; lì rimanevo prostrata dopo essermi inginocchiata tre volte, in segno
di adorazione alle tre divine Persone: quella del Figlio fatto uomo, veramente
presente nel pane e nel vino eucaristico, e quelle del Padre e dello Spirito
Santo, inseparabilmente unite a quella del Figlio nel mistero della santissima
Trinità.
Il Signore mi aveva dato intelligenza
e una sapiente conoscenza della dignità sacerdotale; per questo ogni volta che
uno degli apostoli mi benediceva in nome di Dio uno e trino, mi prostravo in
ginocchio.
Questa posizione, simbolo del rispetto e della riverenza, non era
affatto nuova nella Chiesa, dato che Gesù, il divino Maestro, fin dalla più
tenera età, pregava prostrato e molte volte con le braccia incrociate. …
Impara questa scienza sublime: l’uomo è tanto più grande quanto più si
rimpicciolisce, è tanto più alto quanto più si umilia ed è tanto più santo
quanto più si riconosce peccatore.
SIA LODATO IL SANTISSIMO SACRAMENTO