<<O mio dolce Gesù, unica salvezza della mia anima! fate ch’io vi ami col più ardente amore e che dal più profondo del cuore compatisca i vostri dolori.
Io abbraccio la vostra croce adorabile e la bacio per amor vostro e per la vostra gloria.
Io saluto le piaghe da voi sofferte per me e nelle quali è inciso il mio nome.
Vi saluto, mille volte vi saluto, o piaghe benefiche del mio Salvatore, del Dio che mi ha tanto amato!>>
Un religioso, per nulla persuaso della santità di San Francesco
Solano (Montilla, 10 marzo 1549 – Lima, 14 luglio 1610),
mentre era stimato tale anche agli occhi del mondo, decise di metterlo
alla prova. Si diresse dunque verso la sua cella e, con volto sereno ma con
parole pungenti, lo riprese aspramente, dicendogli che le sue virtù erano
soltanto apparenti e che ingannava il mondo, affinché lo venerasse come un
Santo. San Francesco ascoltò con grande pace nel cuore questa riprensione,
quindi, messosi in ginocchio davanti a lui, rispose: «Nessuno meglio di voi ha
saputo conoscermi» e, dopo avergli chiesto umilmente perdono, con grande
tenerezza ed affetto, gli baciò i piedi del confratello, profondamente commosso
e meravigliato della grande virtù di lui, in seguito lo elogiò, alla presenza
degli altri, come uomo di grande santità e perfezione. È nell'umiltà che si
mostra la grandezza. Non esiste vera grandezza senza umiltà, secondo la parola
di Gesù: «Dio abbassa i potenti e innalza gli umili».
Il peccatore domanda le virtù cristiane
<<O amabilissimo Gesù, fate morire in me tutto ciò che vi dispiace.
Ornate la mia anima delle vostre virtù e dei vostri meriti.
Datemi la vera umiltà, la vera obbedienza, la vera dolcezza, la vera pazienza, la vera carità.
Datemi un assoluto impero sulla mia lingua, su tutte le mie membra, su tutti i miei sensi.
Datemi la libertà interiore, lo spirito di povertà, la purezza e la perfetta contemplazione di voi stesso.
Rendete la mia anima conforme all’anima umana che faceva parte della vostra santa umanità, e il mio corpo conforme a quel corpo così puro e così privo di ogni macchia, che Voi avete rivestito.
Spandete in me la luce serena e brillante della vostra divinità>>.
LAUDETUR JESUS
CHRISTUS!
LAUDETUR CUM
MARIA!
SEMPER
LAUDENTUR!
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