mercoledì 7 marzo 2018

L'IRA imbestialisce l'Anima...


L'Anima mite diviene 
Tempio dello Spirito Santo


Capitolo 9 

L'ira 

L'ira (1) e una passione furente e con facilità fa uscir di senno quelli che hanno la conoscenza, imbestialisce l'anima e degrada l'intero consorzio umano (2). 

Un vento impetuoso non piegherà la torre e l'animosità non trascina via l'anima mansueta. 

L'acqua È mossa dalla violenza dei venti e l'iracondo È agitato dai pensieri dissennati. 

Il monaco iracondo vede qualcuno e arrota i denti (3). 

La diffusione della nebbia condensa l'aria e il moto dell'ira annebbia la mente dell'iracondo. 

La nube procedendo offusca il sole e così il pensiero rancoroso (4) ottunde la mente. 

Il leone in gabbia scuote continuamente i cardini come il violento nella cella (quando È assalito) dal pensiero dell'ira (5). 

È deliziosa la vista di un mare tranquillo, ma non È certo più dilettosa di uno stato di pace: infatti i delfini nuotano nel mare in bonaccia e i pensieri volti a Dio si immergono in uno stato di serenità. 

Il monaco magnanimo È una fonte tranquilla, gradevole bevanda offerta a tutti, 
mentre la mente dell'iracondo È continuamente agitata ed egli non darà l'acqua all'assetato e, se gliela darà, sarà intorbidata e nociva; gli occhi dell'animoso sono sconvolti e iniettati di sangue e annunziano un cuore in tumulto. 

Il volto del magnanimo mostra assennatezza e gli occhi benigni sono rivolti verso il basso. 

Capitolo 10 

La mansuetudine (1) dell'uomo È ricordata da Dio e l'anima mite diviene il tempio dello Spirito Santo. 

Cristo reclina il capo in spirito mite e solo la mente pacifica diviene dimora della Santa Trinità. 

Le volpi allignano nell'anima rancorosa e le fiere si appiattano nel cuore sconvolto. 

Fugge l'uomo onesto l'alloggio malfamato, e Dio un cuore rancoroso (2). 

Una pietra che cade in acqua la agita, come un cattivo discorso il cuore dell'uomo. 

Allontana dalla tua anima i pensieri dell'ira e non bivacchi l'animosità nel recinto del tuo cuore e non lo turbi nel momento della preghiera (3): infatti come il fumo della paglia offusca la vista così la mente È turbata dal livore durante la preghiera. 

I pensieri dell'animoso sono prole di vipera (4) e divorano il cuore che li ha generati. 
La sua preghiera È un incenso abominevole ed il salmodiare dà un suono sgradevole. 

Il dono del rancoroso È come un'offerta che brulica di formiche e di certo non si avvicinerà agli altari aspersi di acqua lustrale. 

L'animoso avrà sogni turbati e l'iracondo si immaginerà assalti di belve (5). 

L'uomo magnanimo ha la visione di consessi di santi angeli e colui che non porta rancore si esercita con discorsi spirituali e nella notte riceve la soluzione dei misteri.


AMDG et DVM

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