Il Cristianesimo
ha permesso la diffusione delle Opere Antiche
Se Gesù non ci fosse stato, il mondo sarebbe totalmente diverso.
Ad esempio non ci sarebbe più il ricordo delle opere greche e romane.
L'attività maggiore di alcuni ordini monastici era proprio quella di copiatura dei manoscritti. Lo scrittoio (lo scriptorium), che fa parte ancora adesso dei monasteri, è il luogo in cui i monaci, amanti della cultura e del mondo, trascorrevano ore e ore a ricopiare antichi scritti di fondamentale importanza. Wikipedia afferma: "Spesso tali ambienti ebbero grande importanza culturale sia per l'azione di salvaguardia sull'antica cultura latina sia perché costituirono ambiti di pensiero e sviluppo di nuova cultura".
I monaci che svolgevano questa attività venivano definiti Amanuensi. Per dimezzare i tempi di produzione un codice veniva trascritto da due amanuensi: ciascuno ricopiava la metà affidatagli e poi le due copie venivano riunite. Questo sforzo collettivo appare ancora più evidente per i grossi codici di lusso che richiedevano anche l'intervento dei miniatori, i quali entravano in gioco solo dopo che l'opera era stata completamente ricopiata dagli amanuensi.
I monaci di Montacassino inventarono anche un modello di grafia che viene definita: scrittura beneventana.
Nascono così le biblioteche e le università, supportate dal meticoloso lavoro nello scriptorium, ove si ricopiavano i classici dei filosofi antichi, opere che così giungono fino a noi inalterate, senza le quali oggi non sapremmo quasi nulla del nostro passato. Nascono poi i pregiati codici miniati, strumento non solo di evangelizzazione ma spesso anche di alfabetizzazione. Autentiche opere d’arte, dalla Calabria all’Irlanda, come il Codice Purpureo di Rossano Calabro o i Books of Kells di Dublino.
Come è possibile che oggi molti si siano dimenticati di tutto questo?
http://dallaragioneallafede.blogspot.it/2009/12/il-cristianesimo-ha-permesso-la.html
AMDG et BVM
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