Sant'Anna e San Gioacchino
Secondo un'antica tradizione che risale al II secolo, ebbero questo
nome i genitori della beata Vergine Maria. È il protovangelo di
Giacomo, a darne i nomi. Il culto di sant'Anna esisteva in oriente già
nel secolo VI e si diffuse in occidente nel secolo X. Più recente è il
culto di san Gioacchino.
Dai «Discorsi» di san Giovanni Damasceno, vescovo
Poiché doveva avvenire che la Vergine Madre di Dio nascesse da Anna, la natura
non osò precedere il germe della grazia; ma rimase senza il proprio frutto perché la
grazia producesse il suo. Doveva nascere infatti quella primogenita dalla quale
sarebbe nato il primogenito di ogni creatura «nel quale tutte le cose sussistono» (Col
1, 17).
O felice coppia, Gioacchino ed Anna! A voi è debitrice ogni creatura, perché
per voi la creatura ha offerto al Creatore il dono più gradito, ossia quella casta madre,
che sola era degna del creatore.
Rallégrati Anna, «sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori» (Is 54, 1).
Esulta, o Gioacchino, poiché dalla tua figlia è nato per noi un bimbo, ci è stato dato
un figlio, e il suo nome sarà Angelo di grande consiglio, di salvezza per tutto il mondo,
Dio forte (cfr. Is 9, 6). Questo bambino é Dio.
O Gioacchino ed Anna, coppia beata, veramente senza macchia! Dal frutto del vostro
seno voi siete conosciuti, come una volta disse il Signore: «Li conoscerete dai loro
frutti» (Mt 7, 16).
Voi informaste la condotta della vostra vita in modo gradito a Dio e
degno di colei che da voi nacque.
Infatti nella vostra casta e santa convivenza avete
dato la vita a quella perla di verginità che fu vergine prima del parto, nel parto e
dopo il parto. Quella, dico, che sola doveva conservare sempre la verginità e della
mente e dell'anima e del corpo.
O Gioacchino ed Anna, coppia castissima!
Voi, conservando la castità prescritta dalla
legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che supera la natura: avete
donato al mondo la madre di Dio che non conobbe uomo.
Voi, conducendo una vita
pia e santa nella condizione umana, avete dato alla luce una figlia più grande degli
angeli ed ora regina degli angeli stessi.
O vergine bellissima e dolcissima! O figlia di Adamo e Madre di Dio. Beato il seno, che
ti ha dato la vita! Beate le braccia che ti strinsero e le labbra che ti impressero casti
baci, quelle dei tuoi soli genitori, cosicché tu conservassi in tutto la verginità! «Acclami
al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia» (Sal 97, 4). Alzate la
vostra voce, gridate, non temete.
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