sabato 16 gennaio 2016

SAN PAOLO AI ROMANI

LETTERA AI ROMANI

Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani

Consultabili cliccando sui numeri del versetto colorato. (M. Valtorta)



Capo II.

Passaggio dalle colpe dei Gentili a quelle dei Giudei

[1]Tu dunque, o uomo, chiunque tu sia, ti rendi inescusabile, perché nel giudicare gli altri condanni te stesso, facendo le medesime cose che tu condanni.


Ciascuno sarà giudicato secondo le opere


[2]Or noi sappiamo che il giudizio di Dio contro coloro che fanno tali cose è secondo verità. 3E tu, o uomo che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai, credi forse di sfuggire al giudizio di Dio? 4Ovvero disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza, della sua tolleranza? E non sai che la bontà di Dio t’invita a penitenza? 5Ma tu, colla tua durezza e col cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira pel giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, 6che renderà a ciascuno secondo le opere: 7a quelli che, perseveranti nel bene, cercano la gloria, l’onore e l’immortalità, la vita eterna; 8a quelli che, ostinati, non dànno retta alla verità, ma obbediscono all’ingiustizia, ira e indignazione.


[9]Tribolazione ed angoscia sopra ogni anima d’uomo che fa il male, del Giudeo prima, poi del Greco; 10gloria e onore e pace a chiunque fa il bene, al Giudeo prima, poi al Greco; 11perché non v’è accettazione di persone avanti a Dio.


VENI DOMINE JESU

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