venerdì 29 gennaio 2016

PROFEZIE NEGLI SCRITTI DI MARIA VALTORTA


LE PROFEZIE NEGLI SCRITTI DI 
MARIA VALTORTA

DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO 

41.6 - «E in cielo e in terra ogni bocca loderà il suo Nome e piegherà il ginocchio davanti all’Unto di Dio». Dice Gesù fanciullo durante la disputa con i Dottori del Tempio: «… Così parlo. E così parlerò sino alla morte. Poiché sopra il mio utile sta l'interesse del Signore e l'amore alla Verità di cui sono Figlio. E ti aggiungo, o rabbi, che la schiavitù di cui parla il Profeta, e di cui Io parlo, non è quella che credi, come la regalità non sarà quella che pensi. Ma sibbene per merito del Messia verrà reso libero l'uomo dalla schiavitù del Male che lo separa da Dio, e il segno del Cristo sarà sugli spiriti, liberati da ogni giogo e fatti sudditi dell'eterno Regno. Tutte le nazioni curveranno il capo, o stirpe di Davide, davanti al Germoglio nato da te e divenuto albero che copre tutta la terra e si alza al Cielo. E in Cielo e in terra ogni bocca loderà il suo Nome e piegherà il ginocchio davanti all'Unto di Dio, al Principe della Pace, al Condottiero, a Colui che con Se stesso avrà inebriato ogni anima stanca e saziato ogni anima affamata, al Santo che stipulerà una alleanza fra terra e Cielo. Non come quella stipulata coi Padri d'Israele quando Dio li trasse d'Egitto trattandoli ancora da servi, ma imprimendo la paternità celeste nello spirito degli uomini con la Grazia nuovamente infusa per i meriti del Redentore, per il quale tutti i buoni conosceranno il Signore e il Santuario di Dio non sarà più abbattuto e distrutto…». 

76.2 - Resurrezione della carne. Dice Gesù: «…I morti non soffrono più, quando sono dei giusti. E Samuele era un giusto. Per i morti, poi, che hanno bisogno di preghiere, non è necessario esser presso le loro ossa per darle. Le ossa? Che sono? Prova della potenza di Dio, che con la polvere creò l'uomo. Ma non oltre. Anche l'animale ha le ossa. Scheletro meno perfetto dell'uomo, quello di ogni animale. Solo l'uomo, il re del creato, ha posizione eretta, da re sui suoi sudditi, col volto che guarda diritto e in alto senza aver da torcere il collo; in alto, là dove è la dimora del Padre. Ma sono sempre ossa. Polvere che polvere ritorna. La Bontà eterna ha deciso di ricostruirla nel Giorno eterno per dare un ancor più vivo gaudio ai beati. Pensate, non solo gli spiriti saranno riuniti e si ameranno come e molto più che sulla terra, ma anche gioiranno di rivedersi con quegli aspetti che in terra ebbero…». 

111.5 - Primo, secondo e terzo calice. Dice Gesù: «Il Padre sà ed Io so. Ma Egli mi lascia andare. Ed Io vado. Perché per questo sono venuto. Ma ancora le messi matureranno e saranno seminate una e una volta prima che il Pane e il Vino siano dati in cibo agli uomini». «Si farà banchetto di giubilo e di pace, allora!». «Di pace? Sì. Di giubilo? Anche. Ma... oh, Pietro! oh, amici! Quante lacrime saranno fra il primo ed il secondo calice! E solo dopo aver bevuto l'ultima goccia del terzo calice, il giubilo sarà grande fra i giusti, e sicura la pace agli uomini di retta volontà».  

133.5 - Solo una minoranza esigua rimarrà sulla terra di anime fedeli. Dice Gesù: «…E come la luna nasce e muore ad ogni lunazione, apparendoci neonata, poi piena e poi scema, così sempre nel mondo, finché sarà, ci saranno fasi crescenti, piene e decrescenti di religione. Ma, anche quando sembrerà morta, essa viva sarà, così come la luna che c'è anche quando pare sia finita. E chi avrà lavorato a questa religione ne avrà merito pieno anche se solo una minoranza esigua rimarrà, sulla Terra, di anime fedeli. Su, su! Non facili entusiasmi nei trionfi e non facili depressioni nelle sconfitte».

DA: L’EVANGELO COME MI È STATO RIVELATO

41.6 - «E in cielo e in terra ogni bocca loderà il suo Nome e piegherà il ginocchio davanti all’Unto di Dio».
Dice Gesù fanciullo durante la disputa con i Dottori del Tempio:
«… Così parlo. E così parlerò sino alla morte. Poiché sopra il mio utile sta l'interesse del Signore e l'amore
alla Verità di cui sono Figlio. E ti aggiungo, o rabbi, che la schiavitù di cui parla il Profeta, e di cui Io parlo,
non è quella che credi, come la regalità non sarà quella che pensi. Ma sibbene per merito del Messia verrà reso
libero l'uomo dalla schiavitù del Male che lo separa da Dio, e il segno del Cristo sarà sugli spiriti, liberati da
ogni giogo e fatti sudditi dell'eterno Regno. Tutte le nazioni curveranno il capo, o stirpe di Davide, davanti al
Germoglio nato da te e divenuto albero che copre tutta la terra e si alza al Cielo. E in Cielo e in terra ogni
bocca loderà il suo Nome e piegherà il ginocchio davanti all'Unto di Dio, al Principe della Pace, al Condottiero,
a Colui che con Se stesso avrà inebriato ogni anima stanca e saziato ogni anima affamata, al Santo che stipulerà
una alleanza fra terra e Cielo. Non come quella stipulata coi Padri d'Israele quando Dio li trasse d'Egitto
trattandoli ancora da servi, ma imprimendo la paternità celeste nello spirito degli uomini con la Grazia
nuovamente infusa per i meriti del Redentore, per il quale tutti i buoni conosceranno il Signore e il Santuario
di Dio non sarà più abbattuto e distrutto…».


76.2 - Resurrezione della carne.
Dice Gesù:
«…I morti non soffrono più, quando sono dei giusti. E Samuele era un giusto. Per i morti, poi, che
hanno bisogno di preghiere, non è necessario esser presso le loro ossa per darle. Le ossa? Che sono? Prova
della potenza di Dio, che con la polvere creò l'uomo. Ma non oltre. Anche l'animale ha le ossa. Scheletro
meno perfetto dell'uomo, quello di ogni animale. Solo l'uomo, il re del creato, ha posizione eretta, da re sui
suoi sudditi, col volto che guarda diritto e in alto senza aver da torcere il collo; in alto, là dove è la dimora
del Padre. Ma sono sempre ossa. Polvere che polvere ritorna. La Bontà eterna ha deciso di ricostruirla nel
Giorno eterno per dare un ancor più vivo gaudio ai beati. Pensate, non solo gli spiriti saranno riuniti e si
ameranno come e molto più che sulla terra, ma anche gioiranno di rivedersi con quegli aspetti che in terra
ebbero…».


111.5 - Primo, secondo e terzo calice.
Dice Gesù:
«Il Padre sà ed Io so. Ma Egli mi lascia andare. Ed Io vado. Perché per questo sono venuto. Ma ancora
le messi matureranno e saranno seminate una e una volta prima che il Pane e il Vino siano dati in cibo
agli uomini».
«Si farà banchetto di giubilo e di pace, allora!».
«Di pace? Sì. Di giubilo? Anche. Ma... oh, Pietro! oh, amici! Quante lacrime saranno fra il primo ed il
secondo calice! E solo dopo aver bevuto l'ultima goccia del terzo calice, il giubilo sarà grande fra i giusti,
e sicura la pace agli uomini di retta volontà».


133.5 - Solo una minoranza esigua rimarrà sulla terra di anime fedeli.
Dice Gesù:
«…E come la luna nasce e muore ad ogni lunazione, apparendoci neonata, poi piena e poi scema, così
sempre nel mondo, finché sarà, ci saranno fasi crescenti, piene e decrescenti di religione. Ma, anche
quando sembrerà morta, essa viva sarà, così come la luna che c'è anche quando pare sia finita. E chi avrà
lavorato a questa religione ne avrà merito pieno anche se solo una minoranza esigua rimarrà, sulla Terra,
di anime fedeli. Su, su! Non facili entusiasmi nei trionfi e non facili depressioni nelle sconfitte».

AVE MARIA!

Nessun commento:

Posta un commento