martedì 20 gennaio 2015

Santi Fabiano Papa e Sebastiano, Martiri


Lettura 

Fabiano, di Roma, reggendo la Chiesa dai tempi di Massimino fino a Decio, divise le sette regioni della città fra sette diaconi, perché avessero cura dei poveri. Creò poi altrettanti suddiaconi, che raccogliessero gli atti dei martiri, scritti da sette notai. Similmente stabilì che ogni anno, il giovedì della settimana santa, si rinnovasse il crisma e fosse bruciato quello dell'anno precedente. Finalmente il 20 gennaio fu coronato dal martirio e fu sepolto nel cimitero di san Callisto, sulla via Appia. 

Sebastiano, caro a Diocleziano per la nobiltà dei natali e per il suo valore, comandante della prima coorte, aiutava i cristiani, dei quali segretamente professava la fede, con la sua opera e le sue ricchezze e li confermava nella confessione di Cristo. Queste cose furono riferite a Diocleziano il quale si sforzò con tutte le arti di allontanare Sebastiano dalla fede di Cristo: ma non ottenendo nulla né con le promesse né con le minacce, ordinò che, legato ad un palo, venisse trafitto dalle frecce. Ma, poco dopo, il servo di Dio, che tutti ritenevano morto, si fece incontro, sano, a Diocleziano e con più libertà gli rimproverò la sua crudeltà; allora per ordine del tiranno venne colpito a lungo con le verghe, finché rese Io spirito a Dio.

AMDG et BVM

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