martedì 20 gennaio 2015

Sant'Agnese, vergine e martire



Lettura
Dal libro di sant'Ambrogio Vescovo sulle Vergini
Libro I dopo il principio


Quest'oggi è il natale d'una Vergine, imitiamone la purezza. E il natale d'una Martire, immoliamo delle vittime. 


È il natale di sant'Agnese, ammirino gli uomini, non disperino i piccoli, stupiscano le maritate, l'imitino le nubili. Ma che possiamo dire degno di lei, il cui nome stesso non è privo di lode? 

La sua consacrazione è superiore all'età, la sua virtù superiore alla natura: così che il suo nome mi sembra non esserle venuto da scelta umana, ma esserne predizione del Martirio, un annunzio di ciò ch'ella doveva essere. 

Il nome stesso di questa Vergine indica purezza. 

La chiamerò Martire: ho detto abbastanza. E già lode abbondante quella che non si cerca, ma si possiede. Nessuno è più lodevole di colui che può essere lodato da tutti., 

Questa Martire ha tanti araldi per lodarla, quanti sono gli uomini che pronunziano il suo nome. Si narra che avesse tredici anni allorché soffrì il martirio. 

La crudeltà fu tanto più detestabile in quanto che non si risparmiò neppure sì tenera età; o piuttosto fu grande la potenza della fede, che trova testimonianza anche in siffatta età. 

Preghiamo

Dio onnipotente ed eterno, che scegli le cose deboli del mondo per confondere tutte le forti: concedi benigno, che, come celebriamo la solennità della tua beata Vergine e Martire Agnese, così ne sperimentiamo il patrocinio presso di te.


Per il nostro Signore Gesù

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