Terzo mistero luminoso:
l’annuncio del Regno e l’invito alla conversione
Dieci spunti contemplativi per la recita meditativa
delle dieci Ave Maria:
1. Dice Gesù
commentando Geremia 7,3-7: “Udite, o voi di Israele. Ecco che Io vengo a
illuminarvi le parole di luce che la vostra anima offuscata non sa più vedere e
capire.
2. Udite. Molto pianto scende sulla terra del
Popolo di Dio e piangono i vecchi che ricordano le antiche glorie, piangono gli
adulti piegati al giogo, piangono i fanciulli che non hanno avvenire di futura
gloria. Ma la gloria della terra è nulla rispetto ad una gloria che nessun
oppressore, che non sia Mammona e la mala volontà, possono strappare.
3. Perché piangete? Come l’Altissimo, che fu sempre buono
per il popolo suo, ora ha girato altrove il suo sguardo e nega ai suoi figli di
vederne il Volto? Non è più il Dio che aperse il mare e ne fece passare Israele
e per arene lo condusse e nutrì, e contro nemici lo difese e, perché non
smarrisse la via del Cielo, come diede ai corpi la nuvola, diede alle anime la
Legge?
4. Non è più il Dio che addolcì le acque e fece venire manna
agli sfiniti? Non è il Dio che vi volle stabilire in questa terra e con voi
strinse alleanza di Padre a figli? E allora perché ora lo straniero vi ha
percossi? Molti fra voi mormorano: “Eppure qui è il Tempio!” Non basta avere il
Tempio e in quello andare a pregare Iddio.
5. Il primo tempio è nel cuore di ogni uomo, e in quello va fatta preghiera santa.
Ma santa non può essere se prima il cuore non si emenda e col cuore non si
emendano i costumi, gli affetti, le norme di giustizia verso i poveri, verso i
servi, verso i parenti, verso Dio.
6. Ora guardate. Io vedo ricchi dal cuore duro che fanno
ricche offerte al Tempio, ma non sanno dire al povero: “Fratello, ecco un pane
e un denaro. Accettalo. Da cuore a cuore, e non t’avvilisca l’aiuto come a me
non dia superbia il dartelo”. Ecco: Io vedo oranti che si lamentano con Dio che
non li ascolta prontamente, ma poi al misero, e talora è loro sangue, che gli
dice: “Ascoltami”, rispondono con cuore di selce: “No”.
7. O voi di Israele! Il tempo della Redenzione è giunto. Ma
preparatene le vie in voi con la buona volontà. Siate onesti, buoni, amatevi
gli uni con gli altri. Ricchi, non sprezzate; mercanti, non frodate; poveri,
non invidiate. Siete tutti di un sangue e di un Dio. Siete tutti chiamati ad un
destino.
8. Non chiudetevi il Cielo, che il Messia vi aprirà, con i
vostri peccati. Avete sin qui errato? Ora non più. Ogni errore cada. Semplice,
buona, facile è la Legge che torna ai dieci comandi iniziali, ma tuffati in
luce d’amore.
9. Venite. Io ve li mostrerò quali sono: amore, amore,
amore. Amore di Dio a voi, di voi a Dio. Amore fra prossimo. Sempre amore,
perché Dio è amore e figli del Padre sono coloro che sanno vivere l’amore. Io
sono qui per tutti e per dare a tutti la luce di Dio. Ecco la Parola del Padre
che si fa cibo in voi. Venite, gustate, cambiate il sangue dello spirito con
questo cibo. Ogni veleno cada, ogni concupiscenza muoia.
10. Una gloria nuova vi è porta: quella eterna, e a lei
verranno coloro che faranno la Legge di Dio vero studio del loro cuore.
Iniziate dall’amore. Non vi è cosa più grande. Ma quando saprete amare, saprete
già tutto, e Dio vi amerà, e amore di Dio vuol dire aiuto contro ogni
tentazione. La benedizione di Dio sia su chi volge a Lui cuore pieno di buona
volontà”.
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