La Novena può essere recitata in qualunque momento dell'anno, a seconda dei bisogni e lo slancio partecipativo alla causa di santificazione di Maria Valtorta; consta di una parte fissa, che conclude ciascun giorno, e di una tratta dai Quaderni e commentata. Dopo la Novena segue la recita di: il Credo, 3 Pater, 3 Ave, 3 Gloria meglio ancora per chi possa: Il Credo, 7 Pater, 7 Ave, 7 Gloria Il Rosario, naturalmente, come preghiera 'principe', può pure essere utilizzato in sostituzione e come scelta d'elezione.
'Benedetti coloro che accetteranno il dono con semplicità di cuore e fede. In essi si accenderà quel fuoco che il Padre (Migliorini) oggi auspicava. Il mondo non muterà nella sua ferocia. E’ troppo corrotto. Ma essi ne saranno consolati e sentiranno crescere in loro la sete di Dio che è fomite di santità.' Quaderni 22.2.44
Primo giorno: Quaderni 28.05.1943 'Sono Maestro e Medico, ma sono anche Padre. E se non fossi l‘Uomo-Dio vorrei dire: sono Madre per voi tutti perché come una madre Io vi porto, vi nutro, vi curo, vi istruisco, piango su voi, di voi mi glorio. L‘amore di un padre è già diverso. L‘amore di una madre è l‘amore degli amori, dopo quello di Dio. È per questo che sulla croce vi ho dati alla Mamma mia. Non vi ho affidati al Padre, dal quale, morendo, vi riscattavo. Vi ho dati alla Mamma perché eravate informi o appena nati e vi era bisogno di un seno di Mamma per voi.'
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12.194343
Secondo giorno: Quaderni 1.10.1943. 'Tornate al Signore Iddio vostro. L‘ora è piena. Piena in tutti i modi. Quattro sono i calici colmi. Due divini e due infernali. In questi ultimi è strage per la terra e morte per lo spirito. Negli altri, divini, è Giustizia in uno e Misericordia nell‘altro. Sta a voi, che attirate col vostro agire i flutti straripanti dei calici infernali, far sì che l‘altro calice di punizione - quella divina - non si vuoti su voi, ma bensì scenda sul mondo che muore, sull‘uomo che muore, sullo spirito che muore, la Misericordia mia. Essa è Vita, figli cari. Non tardate oltre ad attirare la mia Pietà su voi. Venite al Salvatore vostro. Nel mio Cuore aperto, che parla d‘amore, trovate quello che avete dilapidato: l‘amore. Se amerete sarete salvi. Tutto è facile a chi ama e tutto è perdonato a chi ama. Sono il Cristo che ha assolto la peccatrice perché molto amò. Sono quello e non muto. Sono qui, proteso su voi, come un padre sul letto del figlio malato e un medico su un infermo per salvarvi ancora, per salvarvi sempre. Lasciatevi abbracciare dal vostro Iddio, lasciatevi curare dal vostro Medico, lasciatevi salvare dal vostro Salvatore. Non chiedo che questo: che vi lasciate salvare da Me venendo a Me con la vostra anima malata, ma piena di buona volontà. Le mie mani che hanno sanato i lebbrosi quando ancora non erano fatte due volte sante dal martirio, oltre che per la loro natura di mani di un Dio, versano dai fori gloriosi delle palme l‘acqua che monda e il balsamo che rende incorruttibili. Venite a Me. Ve ne esorto come Maestro. Ve ne prego come uno che vi ama perché vi amo e di un amore così grande che solo in Cielo potrete vederne l‘immensità senza restarne schiacciati.'
Lasciamo ogni esitazione, rimettiamoci con cuore fidente nella Mani SS del nostro Celeste Medico: non ci chiede che questo, di lasciarLo fare, operare e sanare, guarire nello spirito e nel corpo; questa è la Gioia infinita di Dio nel delirio d'amore per l'uomo, il capolavoro della Sua creazione. Chiediamo allora, andiamo, apriamo le porte del nostro cuore, con santa audacia bussiamo a quelle della Grazia, già socchiuse in attesa che un moto di fidente coraggio le spalanchi del tutto per il nostro Bene e i nostri bisogni nel Suo Nome. Coralmente ti imploriamo, o Signore: soccorrici presto! Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Terzo giorno: Quaderno 121-122 del 1950 'Tutto quanto viene da Dio è mezzo di elevazione, di trasformazione e di più intima unione con Dio. Gli stessi miracoli, di specie diversa, miracoli di guarigioni di corpi e di spiriti, specie queste, sono mezzo di trasformazione e unione con Dio. Quanti, increduli o peccatori, poterono esser fatti credenti e redenti per il prodigio di un miracolo! Il miracolo non va negato per ossequio al razionalismo. Non il miracolo della Creazione, non quello di una guarigione d‘anima o di carne. La materia fu tratta dal nulla e ordinata al suo singolo fine da Dio. Un‘anima morta o malata di malattia spirituale inguaribile, fu guarita da Dio, con questo o quel mezzo, ma sempre da Dio. Un corpo condannato a morire può da Dio esser guarito. Sempre da Dio, anche se Egli si serve di un‘apparizione o di un giusto per convertire e guarire uno spirito, o della particolare fiducia in un santo per guarire una carne. I razionalisti sappiano vedere. Grande cosa la ragione. Grande cosa essere creatura razionale. Ma più grande cosa è lo spirito. E più grande è essere creatura spirituale, ossia che sa d‘avere lo spirito, e quello mette in primo luogo come re del suo io e come cosa eletta più di tutte le altre. Perché se la ragione aiuta l‘uomo a esser uomo e non bruto, lo spirito, quando sia re nell‘io, fa dell‘uomo il figlio adottivo di Dio, gli dà somiglianza con Lui, gli permette di partecipare alla sua Divinità e ai suoi eterni beni. Predomini quindi lo spirito sulla ragione e sulla carne o umanità. E non regni il razionalismo che nega, o vuole spiegare ciò che va creduto per fede e che, nell‘essere spiegato, anzi nel tentativo di venire spiegato, viene leso; e lesa, se non morta, viene la fede.'
Dunque, lasciamo che prevalga lo spirito sulle altre facoltà, che pur vengono da Dio ma che da esso devono essere sottomesse, perché la potenza del corpo, della ragione e delle facoltà umane, siano utilizzate secondo il Pensiero Divino e portino frutto opimo di testimonianza del primato dello spirito unito a Dio Creatore, su tutto e tutti. Ed al SS Spirito di Dio chiediamo fidanti e supplichevoli la liberazione sollecita da ogni male della mente, del cuore e del corpo. Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Quarto giorno: Quaderni 29.09.1943 'Sì, se vi vedessi umili nel riconoscere i vostri torti, rassegnati a subirne le conseguenze, filiali nel volgere a Me lo sguardo lacrimoso e la parola supplice, Io che sono il Dio della Misericordia e del Perdono, Io che sono venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto, e che non ho perduto né perderò per scorrere di secoli - atomi della mia eternità - la mia sete di portarvi salvezza e bene, interverrei a salvarvi ancora, facendo straripare il mio Amore e la mia Misericordia sulla mia Giustizia che ferisce prima Me che voi, credetelo, poveri figli miei, perché il dovervi punire, il dover lasciare che da voi stessi vi puniate con sofferenze create dal vostro duro cuore e stolto intelletto, è ciò che costituisce il dolore del vostro Gesù, il cui nome è 'Salvatore' e non Giustiziere, di Gesù che pur di salvarvi ha operato, col Padre e lo Spirito, quel miracolo di indescrivibile, immisurabile amore, quel miracolo che ha fatto restare immoti di reverente stupore i Cieli, che ha fatto tremare d‘ira gli abissi infernali ed arrestare per un‘ora la corsa degli astri e le leggi dell‘universo, quel miracolo che è stato lo staccarsi della seconda Persona dalla divina Trinità per scendere: Luce eterna, Cuore di Dio, a divenire cuore di uomo nel seno di una Vergine e luce agli uomini che avevano spento in loro la luce.' Il Dio della Misericordia e del Perdono, attende un nostro moto di fidente umiltà per riconoscere la nostra pochezza, la nostra limitatezza nei confronti della Perfezione divina, la nostra ingratitudine per il Bene che il Padre riversa sovrabbondante per i suoi figli amatissimi. Uno sguardo lacrimoso, sinceramente pentito, una voce supplice che sgorga dal cuore e che nel Cuore Divino rimette tutto sé stesso, un abbandono filiale tra le Braccia aperte sempre del Padre buonissimo, là dove la Misericordia prevale prepotentemente sulla Giustizia, ci otterrebbe-anzi ci ottiene se lo crediamo fermamente- l'intervento ordinario o straordinario del Signore, che per sua Natura e Carattere, soffre nel vederci soffrire, attende di poter operare per liberarci e restituirci alla salute integrale, ché in Lui è la Salvezza e la Letizia infinite.
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Quinto giorno: Quaderni 16.07.1943 'Credere è segno di purezza oltre che di fede. Credere è intelligenza oltre che fede. Chi crede in purezza e in intelligenza distingue la mia Voce e la raccoglie. Gli altri sofisticano, discutono, criticano, negano. E perché? Perché vivono della pesantezza e non dello spirito. Sono ancorati alle cose che hanno trovato e non pensano che sono cose venute da uomini, i quali non sempre hanno visto giusto, e se anche hanno visto giusto e scritto giusto hanno scritto per il loro tempo e sono stati male capiti dai futuri. Non pensano che Io posso avere altro da dire, atto ai bisogni dei tempi, e che sono Padrone di dirlo come e a chi mi piace, poiché Io sono il Dio e il Verbo eterno che mai non cessa d‘essere Parola del Padre.'
Intelligenza dello spirito, onestà del pensiero e purezza del cuore, rendono possibile di 'riconoscere' la Voce del Signore Dio che vuole esprimersi come Parola di superna Sapienza sempre operante. Come nelle rivelazioni ricevute dalla fedele Penna di Dio Maria Valtorta, il Signore è Pensiero e Amore incessantemente attivi per calarsi nei bisogni dei tempi, e specialmente di quelli difficili e profetizzati come tali e dolorosi, disorientanti nelle tribolazioni inusitate. Egli è Padrone della Parola, e la usa come vuole, ma sempre per confortarci, edificarci e consolarci alla Luce della Grazia e dello Spirito SS. A noi il minimo sforzo di mantenerci nelle suddette condizioni per saperLa ricevere fruttuosamente, dopo averLa riconosciuta e separata da quelle vacue che levano gli uomini, spesso vero cumulo di inutilità e farraginosità nefande. Chiediamo il dono della Fede, dell'Intelligenza e della Sapienza; chiediamolo persuadendo Dio con un sincero impegno e la disposizione ai necessari sacrifici di emulazione del Sublime Esempio del Cristo, e quello della rinuncia volontaria alle vanità del mondo e della nostra prepotente umanità. Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Sesto giorno: Quaderni 03.09.1943 'Beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: 'Ave Maria'. Ave: io ti saluto. Il più piccolo al più grande, il bimbo al genitore, l‘inferiore al superiore, sono tenuti, nella legge di educazione umana, a dire sovente il saluto rispettoso, doveroso, amoroso, a seconda dei casi. Il fratello mio non deve negare questo atto di amore riverenziale alla Mamma perfetta che abbiamo in Cielo. Ave Maria. È un saluto che monda le labbra e il cuore perché non si possono dire quelle parole, con riflessione e sentimento, senza sentirsi divenire più buoni! È come avvicinarsi ad una sorgente di luce angelica e ad un‘oasi fatta di gigli in fiore. Ave, la parola dell‘angelo che vi è concesso di dire per salutare Quella che salutano con amore le Tre eterne Persone, l‘invocazione che salva, abbiatela sempre molto sulle labbra. Ma non come movimento macchinale dal quale l‘anima sia esclusa, sibbene come moto dello spirito che si inchina davanti alla regalità di Maria e si tende verso il suo cuore di Madre. Se voi sapeste dire con vero spirito queste parole, anche solo queste due parole, sareste più buoni, più puri, più caritatevoli. Perché gli occhi del vostro spirito sarebbero allora fissi in Maria e la santità di Lei vi entrerebbe nel cuore attraverso a quella contemplazione. Se le sapeste dire non sareste mai desolati. Perché Ella è la fonte delle grazie e della misericordia. Le porte della misericordia divina si aprono non soltanto sotto la spinta della mano di mia Madre, ma anche al suo semplice sguardo. Torno a dire: beate quelle labbra e quelle contrade in cui si pronuncia: Ave Maria. Ma si pronuncia come si deve. Perché se è vero che Dio non si irride è anche vero che Maria non si inganna. Ricordatevi sempre che Ella è la Figlia del Padre, la Madre del Figlio, la Sposa dello Spirito Santo, e che la sua fusione con la Trinità è perfetta. Perciò Ella del suo Signore possiede le potenze, le intelligenze, le sapienze. E le possiede con la pienezza assoluta.'
Ave Maria! Noi ti salutiamo riverenti e sinceramente amorevoli , O Stella del Mare, 'Tutta Amorosa, Pura e Casta', lo spirito teso alla Vostra ineffabile Grazia, il cuore cercando la fusione e l'immersione totale nel Vostro che è Purissimo e Potentissimo Altare di Compiacimento Divino. Per un Vostro Sguardo, un Vostro Sorriso di accoglimento, coralmente e fidenti vi supplichiamo, nella certezza che a breve li concederete, resi saldi nella speranza anche dell'intercessione del 'Piccolo Giovanni', che vi può ora contemplare costantemente, senza veli ed eternamente, come per Grazia singolare, le fu concesso fin dal pellegrinaggio terreno. Guardateci presto, Madre Nostra, e il Vostro Sorriso sarà la certezza della Grazia concessa e operante. Ave Maria. Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Settimo giorno: Quaderni 09.01.1946 'L‘amore sta alla perfezione che si vuole raggiungere come il soffio sulla brace: la riaccende, ne dilata il calore, la fa tutta attiva e splendida. La perfezione che si voglia raggiungere solo per avere pace e gloria, ossia per un egoismo spirituale, è come brace spenta; è nera, fredda, inutile. La perfezione con poco amore è come un mucchio di brace nera con un solo puntolino acceso: un carboncino... Langue, sonnecchia, rischia di morire. Ma se il nostro amore - e sia amore puro, tutto per dare gloria a Dio - su essa alita, ecco che allora tutta la perfezione si accende, e l‘anima nostra purifica, e la fa bella, la fa pronta e servizievole come perfetta ancella alla divina Volontà, e degna, poi, d‘ardere davanti al trono dove splende l‘Agnello. Le azioni dei santi - e santi sono i perfetti operatori della divina Volontà - splendono insieme alle loro orazioni nei turiboli celesti. Tanto più aumenta l‘amore per amore, tanto più aumenta la perfezione. Ama totalmente e sarai completamente perfetta nella misura che da te vuole la Ss. Trinità.'
L'anima che vuole raggiungere la perfezione dell'Amore, deve superare il primo livello- l'inferiore- che è soffocato nello slancio verso le Celesti altezze, da un egoismo spirituale in cui predomina la ricerca di una pace interiore sufficiente-giusta aspirazione, purché non finalizzata a sé stessa- e la gloria: questa soprattutto viene elargita quasi sempre postuma alle anime in Grazia, per Misericordia Superna di preservazione dal pur minimo rigurgito di orgoglio o superbia, che farebbero immediatamente cessare i favori divini per le anime elette. L'amore vero, puro, invece cerca e si studia con ogni mezzo di diffondere e far risaltare la Gloria di Dio, purificando in tal modo l'anima stessa, rendendola servizievole, ardente di zelo, pronta, santamente audace e celestialmente mite ed umile, in un rapporto di proporzione diretta tra questo sforzo e il ritorno di Grazia al cospetto della Perfezione. Arda anche in noi questo santo anelito, il più santo tra le aspirazioni dei figli di Dio. Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Ottavo giorno: Quaderni 16.08.1943 'Gloria, gloria, gloria al Padre, Maria, gloria sempre perché da Lui viene ogni bene ed il primo Bene sono Io, tuo Salvatore. Il mio regno non è di questa terra, secondo quanto vuol dire regnare sulla terra. Ma è Regno della terra. Poiché Io sulla terra avrò regno. Regno palese e vero, non solo spirituale quale è ora e di pochi. L‘ora verrà in cui sarò Re solo e vero di questa terra che ho comperata col mio Sangue, della quale sono stato creato Re dal Padre con ogni potere su di essa. Quando verrò? Che è l‘ora rispetto all‘eternità? E che ti importerà dell‘ora quando sarai nell‘eternità? Verrò. Non avrò nuova carne poiché ne ho già una perfetta. Evangelizzerò, non come evangelizzai, ma con forza nuova, perché allora i buoni saranno non umanamente buoni come lo erano i discepoli della mia prima venuta, ma saranno spiritualmente buoni, e i malvagi saranno spiritualmente malvagi, satanicamente malvagi, perfettamente malvagi. Perciò la forma sarà consona alle circostanze, perché se usassi la forma di 20 secoli or sono sarebbe superata, per i perfetti nel bene, e sarebbe offrire modo ai satanici di recare un‘offesa che non è permessa recare al Verbo glorificato. Come una rete di maglia fina trascinerò dietro alla mia Luce i giunti alla sottigliezza spirituale, ma i pesanti, per la congiunzione della carne con Satana, i Morti dello spirito che la putredine dell‘anima tiene confitti nel fango, non entreranno nella mia Luce e finiranno di corrompersi nella congiunzione col Male e con la Tenebra. Per ora preparo il tempo futuro usando singolarmente la Parola che scende dai cieli a dar luce alle anime pronte a riceverla. Faccio di voi i radiotelefonisti intenti a udire l‘insegnamento che è perfetto e che avevo già dato e che non muto, poiché Una è la Verità, ma che è stato dimenticato o svisato, troppo dimenticato e troppo svisato perché faceva comodo dimenticarlo e svisarlo. Faccio questo perché ho pietà dell‘Umanità che muore senza il pane dello spirito. Come ho dato Me per pane dell‘anima vostra, così ora porgo la mia Parola per pane del vostro spirito. E ripeto: 'Beati coloro che ascoltano la parola di Dio a l‘osservano.' Il Signore è Re vero, assoluto, perfetto ed eterno, e verrà il tempo che ogni uomo, anzi ogni vita, lo riconoscerà come tale e lo onorerà e loderà come si conviene. Intanto Egli prepara il Suo Regno nei cuori onesti e puri o desiderosi sinceramente di esserlo, distribuendo la Parola, -che non muta perché perfetta- nella sua completezza quale fu annunciata or sono 20 secoli, come nuovo Pane del nostro spirito, Consolazione perfetta per coloro che si volgeranno ad Essa con cuore semplice e fidente come quello di un bambino che si rifugia tra le braccia della mamma per suggerne il nutrimento di vita. E come 20 secoli fa-e a maggior ragione essendo distribuita nella Sua completezza originale-la Parola sarà nuovo vaglio tra i figli della Luce e quelli delle tenebre, e antica e nuova Pietra Angolare 'perchè siano disvelati i veri pensieri di molti cuori' E come farà, chi l'avrà rifiutata, non riconoscendo in Essa la voce del Maestro che vuole salvare con mezzi consoni ai nostri tempi, senza nulla mutare dell'originale sua Perfezione, a proclamarsi vero cristiano appartenente al Gregge del Pastore che non chiama più con esortazioni ermetiche, ma parla alle Sue pecore con le antiche e nuove dolcissime Parole che solo la Sua Bocca può annunciare e proferire? Pane e Ciborio il più dolce e salutifero per lo spirito di coloro che le ascolteranno e osserveranno beati. di Amen
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Nono giorno: Quaderni 27.06.1943 'L‘occhio umano non può fissare il sole, mentre può guardare la luna. L‘occhio dell‘anima non può fissare la perfezione di Dio quale essa è. Ma può guardare la perfezione di Maria. Maria è come la luna rispetto al sole. Ne è illuminata e riflette su voi la luce che l‘ha illuminata, ma addolcendola di quei mistici vapori che la rendono sopportabile alla limitata vostra natura. È per questo che Io ve la propongo da secoli come modello per voi tutti che ho voluto miei fratelli appunto in Maria. È la Madre. Che dolcezza per i figli guardare la madre! Ve l‘ho data per questo, perché poteste avere una dolce Maestà la cui splendidezza fosse sufficiente a rapirvi, ma non ad abbacinarvi. Solo ad anime speciali, che ho scelto per motivi insindacabili, ho mostrato Me stesso, nel mio fulgore di Dio-Uomo, di Intelligenza e Perfezione assoluta. Ma insieme a quel dono ne ho dovuto dare un altro che le rendesse capaci di sopportare la mia conoscenza senza rimanerne annichilite. Mentre Maria la potete tutti guardare. Non perché Ella sia simile a voi. Oh! no! La sua purezza è tanto alta che Io, suo Figlio e Dio, la tratto con venerazione. La sua perfezione è tale che l‘intero Paradiso s‘inchina al suo trono sul quale scende l‘eterno sorriso e l‘eterno splendore della Nostra Trinità. Ma questo splendore, che la compenetra e indìa più d‘ogni altra creatura, è soffuso dai veli candidissimi della sua carne immacolata, per cui Ella raggia come una stella, raccogliendo tutta la luce di Dio e diffondendola come una luminosità soave su tutte le creature. E poi Ella vi è in eterno Madre. E della Madre ha tutte le pietà che vi scusano, che intercedono, che ammaestrano pazientemente. Grande è la gioia di Maria quando può dire a chi l‘ama: 'Ama mio Figlio'. Grande è la mia gioia quando posso dire a chi mi ama: 'Ama mia Madre'. E grandissima è la nostra gioia quando vediamo che staccandosi dai miei piedi uno di voi va a Maria, o staccandosi dal grembo di Maria uno di voi viene verso di Me. Perché la Madre giubila di dare altri innamorati al Figlio e il Figlio giubila di vedere amata da altri la Madre. La nostra gloria non cerca di sopraffarsi ma si completa nella gloria dell‘altro. Perciò ti dico: 'Ama Maria. Ti do a Lei che ti ama e che ti illuminerà unicamente con la soavità del suo sorriso'.'
Maria...il più dolce nome che il mondo abbia avuto! Miele per i cuori nostri, dei Suoi figli che possono guardare la Maestà Divina che riflette potentemente, come la Luna riflette la Luce del Sole: la possiamo contemplare, avvicinare con il cuore, con la certezza della misericordia e della comprensione con cui i figli avvicinano una madre. Ed è una Perfezione che non spaventa, perché 'filtrata' dai Veli candidissimi della Sua Carne Immacolata, è una Luce che non abbacina, è la Perfezione resa accessibile ai figlioli che aspirano a inebriarsi-nei limiti loro concessi-della Sua Purezza che letifica il Cielo. Andare da Lei è andare dal Figlio per una Via più dolce, rassicurante, comprensiva, progressiva rispetto alle voci della nostra umanità, ma ugualmente perfetta, coerente, coraggiosa e fedele. Amiamo Maria...e troveremo Dio. Amiamo Dio nostro Signore, e incontreremo Maria lungo il nostro santo cammino. Amen!
Il Signore ci ha affidati al Cuore della Corredentrice e Consolazione eterna nostra e dei nostri fratelli: un Cuore di Mamma che più dolce, sapiente, potente, misericordioso e comprensivo, non avremmo potuto chiedere e nemmeno immaginare. Ella è la 'Secondogenita' di Dio, come ama definirla Gesù con le Parole affidate a Maria Valtorta, e la sua Grazia al cospetto dell'Eterno supera la pur più ispirata intelligenza umana; un Suo Sorriso fa sobbalzare i cieli di Gioia, e Suo Figlio nostro Signore, è ben felice di esaudirla per strapparne uno ancora e confermarLe la preferenza eterna. Abbiamo ben motivo allora di fidare pienamente e attendere fiduciosi la sensibile realizzazione delle nostre suppliche, rimettendo i nostri affanni nella Mani della Mamma Celeste.
Maria Valtorta, come accoglieste con santo e generoso slancio l'invito del Signore di seguirLo con cuore di pura ed umile Violetta, fino a farvi anima generosamente vittima, e nell'ubbidienza totale alla Divina Volontà foste resa degna di essere portavoce mondiale delle nuove 'Parole di Vita Eterna', così ora fatevi vicaria delle nostre suppliche rendendole efficaci per ottenere la Grazia che imploriamo. La Santa Madre Chiesa di Roma riconosca presto nel 'Piccolo Giovanni' una 'Voce' diretta del Signore per la salute spirituale e complessiva dei nostri fratelli: 'Sappi che Io adeguo le manifestazioni all’ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l’inno della Misericordia e dell’Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime.' Quaderni 18.12. 1943
Dai Quaderni del 2.06.1946 'Cosa è ciò che santifica? La conoscenza sempre più vasta di Dio, data a controbilanciare la predicazione sempre più vasta e attiva e corrodente della Bestia, data coi mezzi adeguati ai tempi nuovi, coi mezzi che penetrano là dove non penetrano le persone. (….) Troppe anime non hanno più nido nella fede semplicemente perché non sanno, perché non mi conoscono. Non è conoscenza di Me il povero ricordo di un Dio morto su una Croce. E’ conoscenza di Me il conoscere tutte le forme dell'evangelizzazione di Cristo, del sacrificio di Cristo, dell’amore di Cristo Uomo e Dio. Vuote, semivuote le chiese? Siano penetrate le case. Sorgete, o dormienti! Sorgete, o timidi! Non è tempo di dormire. Devo essere Io che a voi dormienti mentre la barca è presa da onde di naufragio grida: “sorgete che se no perite?” Devo essere Io che dico: “Aumentate la vostra fede?” Ciò non sia. Guardate quanti periscono o sono sedotti perché non hanno che il pane avvelenato delle eresie di ogni specie o sono sedotti perché rintronati dalle voci dei falsi apostoli servi alla Bestia. Aiutate il Maestro che ha misericordia di questa turba e vi dà il pane perché non muoia nel deserto. Date questo pane.'
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