domenica 16 ottobre 2016

*MIRABILE LETTERA di Suor Maria di Gesù Crocifisso

B. Maria Baouardy
A Padre Lazzaro, carmelitano 
(suo confessore a Mangalore)
J.M.J.T.

Carmelo del Sacro Cuore di Pau, 7 gennaio 1873

Padre mio,
non crediate che, poiché non ho scritto, vi abbia dimenticato; no, certamente, pensate un po' se un figlio non dice tutto a suo Padre!
Sapete, Padre mio, che colui il quale ha stabilito il legame è in mezzo a noi? Vi ricordate quando eravamo entrambi vicino alla grata, voi al di fuori, ed io dentro? Quando voi avete detto: Ah! Come vorrei soffrire per amore del nostro caro Maestro! Quanti desideri allora in voi di soffrire! Ecco, che adesso, essi si compiono.
Vi ricordate anche, Padre mio, che quando Nostro Signore si mostra a qualcuno, carico della sua Croce e coronato di spine, non è certo per gioire? Ma voi lo sapete meglio di me; voi il perché me lo avete detto spesso.
Vi ricordate anche voi, o Padre mio, un anno e cinque mesi or sono, è stato detto: Se fosse possibile, la terra si solleverebbe contro di voi. E se voi lo portate generosamente per amore di Colui che vi ha creato, la vostra prova sarà abbreviata? In quanto a me, il mio desiderio è che essa sia lunga, lo sapete, o Padre mio!
Una persona domandava a Nostro Signore: Perché la tale persona soffre? L'adorabile Maestro ha risposto: Perché io la amo. E ai miei discepoli, quelli che ho amato di più sulla terra, che ricompensa ho loro dato! Sono potentissimo, ma è il migliore amore che io possa loro dare; non ho altra ricompensa per quelli che amo. Ebbene, Padre mio, ora la fede è indebolita, la Religione e perfino le comunità più sante sono deboli, la fede vi si è affievolita; cerchiamo di avere la fede, noi, la fede dei nostri Padri, se essa si indebolisce dappertutto. Non vi meravigliate di tutto ciò che vedete e sentite oggi, e non vi rammaricate; al contrario, scusiamo tutti. Che cosa ciò comporta? Che tutti dicano bianco o nero, noi non siamo che ciò che noi siamo davanti a Dio. Perché turbarci? Lasciamoci giudicare dalle creature; così il Signore non avrà cuore per giudicarci. Cerchiamo di essere come la meretrice: quando tutti l'hanno giudicata, il Signore non l'ha condannata. In quanto a me, tutti i giudizi delle creature non mi hanno turbata, e nemmeno afflitta...

Ebbene, Padre mio, non giudichiamo ora gli altri come siamo stati giudicati. Siamo giudicati e non giudici. Mi sembra, Padre mio, che il Signore permette tutto ciò che accade perché si compia la sua parola. è stato detto che non vi avrei mai visto e che avremmo saputo mai notizie l'uno dell'altro; ma sono le parole degli uomini e Dio ha detto tutto il contrario.
In quanto a me, da quando vi ho lasciato o che voi mi avete lasciato, non ho avuto mai alcun rimpianto, né il desiderio di rivedervi; non ho mai rivolto una preghiera a Dio per sapere vostre notizie.
Quando siete venuto a dirmi che non sareste più ritornato, vi ricordate quello che vi ho risposto: «Parti, o Padre mio; colui che vi ha dato, vi ha tolto; che il suo santo Nome sia benedetto»? Non sono io che vi ho scelto, è il buon Dio, e il buon Dio che si è servito di voi per farmi del bene, può servirsi di altri. Io ve lo avevo detto, credo, una persona domandò un giorno al Maestro: Devo forse attribuire ad un servitore, che mi ha fatto del bene, il bene che mi ha fatto?

No, ha detto il maestro; se il servitore è stato fedele, merita la ricompensa, ma non il ringraziamento che è dovuto al maestro, il quale ha demandato il servitore. Ancora, Padre mio, se il maestro ha un servo malato e ne manda un altro per curarlo, dopo che il malato è guarito, a chi deve il ringraziamento e la riconoscenza? Deve il ringraziamento e la riconoscenza al maestro che ha dato il servitore ed anche un poco di riconoscenza a questo servitore, perché si è dato la pena di curarlo.

Padre mio, non attendete la vostra ricompensa in questo mondo, no, ma nell'altro. Io so che voi desiderate per me la felicità e la tranquillità, quaggiù. Ebbene, io non desidero ciò per voi sulla terra, ma solamente nel cielo.

Padre mio, so che voi soffrite e ve ne scongiuro,per amore del Sommo Bene, scusate tutto, soffrite tutto. Se vi si spoglia alla vista di tutti, scusateli, soffritelo; e se essi sono nel bisogno, spogliatevi per vestirli, copriteli col mantello più dolce, più tenero possibile; fate ciò, ve ne scongiuro più di dieci volte ancora.

Perdonatemi tutto ciò che vi dico, Padre mio, beneditemi e pregate per la vostra indegna figliuola.


Suor Maria di Gesù Crocifisso

AMDG et BVM